La famosa zona di comfort
Può non sembrarlo, anzi può sembrare il contrario. Ma alla fine proprio zona di comfort è.
La famosa zona di comfort
Può non sembrarlo, anzi può sembrare il contrario. Ma alla fine proprio zona di comfort è.
Arrivati ad una certa uno/a non sa come fare. Non fidarti troppo di video e immagini sui social. Sono autocelebrative in molti casi e le motivazioni dietro le quali possono essere postate sono molto molto eterogeneee (si va dal semplice apparire, dal trasmettere un messaggio serio fino al far invidiare l'amico o l'amica...e questi sono solamente alcuni degli esempi).
E (chiedo, ma lo chiedo con interesse vivissimo) come lo aiuti chi si è blindato in questa rocca?
Penso che una persona ci possa arrivare da sola a capire che recitare la parte della vittima non porta a nulla.
i liberi sono spesso fortemente psichiatrici. Ma di che cosa parliamo?
Anche tu sei libera e qualcuno potrebbe pensare lo stesso di te.
Anche tu sei libera e qualcuno potrebbe pensare lo stesso di te.
Liberissimi di farlo, ma non riuscirai a stravolgere il buon senso con la follia.
Io posso avere mille vulnerabilità, ma ho rispetto del prossimo. Molti no. O non c'è interesse, o non c'è empatia, ma i folli e irrispettosi sono al gradino superiore.
Non ho capito se, nella disamina rocca/non rocca, ci sia un riferimento a me o se è un pensiero in generale. Scusami gloriasinegloria, è per comprendere che lo chiedo.
Non ho capito se, nella disamina rocca/non rocca, ci sia un riferimento a me o se è un pensiero in generale. Scusami gloriasinegloria, è per comprendere che lo chiedo.
No Simy, e hai fatto benissimo a chiederlo, se avevi questo dubbio.
La mia era una riflessione generale che mi interessa parecchio in riferimento a casi della mia vita reale, tra cui una "amica" che si sente vitttima del mondo intero e della vita, e non si rende conto di essere di una aggressività da paura (pensa che è l'unica donna che io abbia mai conosciuto ad essere andata sotto processo per rissa!) .
Di te, per quel che ho potuto leggere dai tuoi post, sinceramente penso che ragioni di stanchezza e demotivazione ne hai oggettivamente (come ne hanno in tanti, prima o poi; compresa me); e poi penso, potendo sbagliare, che però ti aspetti molto dagli altri e che (non me ne volere) allo stesso tempo ...nè ti curi troppo di quei fondamentali su cui si basano in reciprocità i rapporti umani belli, e nè soprattutto che sia tu la prima a curarti di te stessa.
Solo per spiegarmi : nel 3D in cui parlavi del blocco a camminare che ti è subentrato dopo una caduta in casa, io mi ero permessa di dire che a 50 anni questa cosa è sicuramente curabile, e mi ero permessa perchè ci sono passata e so benissimo quale senso di impotenza ne derivi. Questo mi accadeva la scorsa estate, e il bello è che io non ero caduta! Io avevo il terrore di cadere senza essere caduta, camminavo come una novantenne malmessa, e ogni passo corrispondeva a trecento dolorini muscolari nei punti più vari del mio corpo. Ugualmente ero diventata incerta alla guida.
Sai cos'era, cara Simy?
Era "solo" uno stress pazzesco portato in un anno e mezzo da una madre che è nelle stesse condizioni di tuo padre e che pretendeva l'impossibile da me e da un fratello adulto e viziatissimo che...invece di aiutarmi a risolvere le trecentomila cose necessarie per mia madre...pretendeva di fare lo stesso niente che ha fatto dalla nascita e di farlo a propria volta sulla MIA fatica e sulle mie risorse, arrivando ad ODIARMI al punto da dover seriamente temere che mi potesse accoppare dalla rabbia furiosa di non poter più fare il gagà a spese altrui.
E ti confesso che un po' mi è dispiaciuto che tu non abbia risposto a quel modestissimo suggerimento, probabilmente perchè quella sorta di mio rincoglimento a me fece talmente terrore che...a qualunque costo DOVEVO uscirne.
E qualche integratore + il terrore di aver preso una china da quarta età + chiudere categoricamente almeno con mio fratello, al punto da non rivolgergli più la parola e invitarlo a considerarmi morta per lui... Hanno fatto il miracolo.
Ovvio che nulla di questo sarebbe potuto accadere se avessi avuto una patologia neurologica o simili.
Ma non ci possiamo arrendere come se l'avessimo, quando tutto e troppo ci indica che il problema è in una nostra mente che è stata di fatto torturata...e pure con la nostra compiacenza, nel senso che ci maltrattiamo da sole e anche prima che lo facciano gli altri, con una disponibilità che è esagerata e assolutamente impretendibile da chiunque.
Un abbraccio solidale, ma...sii la prima a prenderti cura di te!
Io credo che da adulti sia molto difficile trovare amicizie, soprattutto in Italia.
All'estero ho visto più libertà e meno seghe mentali.
In Italia, al nord soprattutto, è quasi impossibile conoscere persone, men che meno entrare in un gruppo.
Poi non capisco questo discorso di mettersi sempre in croce e di essere sempre noi i colpevoli se siamo tristi e disperati dalla solitudine. Ma quale zona di comfort?
Ma se l'autrice dice che ci ha provato in tutti i modi ma è sempre sola cosa dovrebbe pensare? Quali colpe avrebbe uno che è solo e cerca compagnia o amicizia ma non la trova? Essere felice e ridere? Sì e poi cosa cambia? Attrae persone? Non credo.
Credo invece che un grosso problema sia l'insensibilità generale e un egoismo smodato.
Ma se l'autrice dice che ci ha provato in tutti i modi ma è sempre sola cosa dovrebbe pensare? Quali colpe avrebbe uno che è solo e cerca compagnia o amicizia ma non la trova?
Non posso parlare dell'autrice del 3D, anzitutto perchè non la conosco.
Ma se penso a qualunque persona che conosco e che lamenta solitudine...la spiegazione della sua solitudine esiste sempre, e non è "quella che dico io", ma è quella che vivono "a pelle" tutti coloro che pure le si accostano e poi se ne allontanano.
E le ragioni possono essere tante per quanti sono gli umani, ma forse un aspetto solo fa da comun denominatore a tutte: il loro non chiedersi mai "ma potrebbe essere che sbagliato è il mio approccio?".
(mia semplice opinione, ma piuttosto collaudata)
Che poi la vita vera non è un social, dove il tuo profilo è esposto allo stessa platea e dove possono crearsi per le ragioni più assurde i branchetti di odiatori che non hanno niente da fare e possono trovarlo nel remarti contro, condizionando anche altri.
No: nella vita vera ognuno di noi ha una serie di contatti (ma parlo anche di quelli necessari e di cui nessuno può fare a meno...compreso il postino o la cassiera del supermercato, fino al medico di base o al parrucchiere, per dire) che NON sono in contatto tra loro.
E quando la media di queste persone attua un atteggiamento che è uniforme nella "sufficienza" se non addirittura nel segno della sopportazione per il tempo strettamente necessario a compiere ciascuno il proprio lavoro con noi... ma ci sarà da chiederci perchè? O sarà da dare per scontato che siano tutti cafoni asociali e/o addirittura in complotto cosmico tra loro e contro di noi?
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Hai trovato quello che cercavi?
In caso contrario sappi che puoi effettuare una ricerca all'interno delle decine di migliaia di discussioni presenti sul Forum di NienteAnsia, tra le quali troverai senz'altro una risposta a ciò che cerchi.
Prova.