Qualcuno ha superato le convinzioni limitanti?

  • Alcuni psicologi, tramite i loro video, stanno spiegando come funziona la mente e, in particolar modo, le convinzioni limitanti, parlando anche di come noi stessi possiamo essere tossici nei confronti degli altri.


    Chiedo: qualcuno di questo forum è riuscito a superare le convinzioni limitanti? Per un periodo sono stata seguita da una psicologa e sì, c'è stato un piccolo miglioramento con le persone e gli uomini, ma ho dovuto interrompere per dei miei problemi.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Nella mia vita ci sono stati momenti in cui mi sono imposto di uscire dalla mia zona comfort, ed affrontare cambiamenti che per me sono state montagne da scalare. Prima di affrontarli ho dovuto per forza modificare i miei pensieri e togliermi i limiti che mi imponevo, però ne è valsa la pena. È stato difficile, ma mi sono sempre sentito migliore e più forte di prima. La vita però è bizzarra e ti porta sempre ad affrontare limiti ancora più impegnativi da superare...quindi non è mai finita finché non ti arrendi alla tua situazione.

  • Per dire sono uscita con due uomini. Uno l'ho conosciuto tramite un'app d'incontro, ma non mi piaceva, mentre lui era molto interessato e infatti voleva fare sul serio; l'altro, conosciuto nella realtà, era un ragazzo troppo piccolo per me e mi sentivo a disagio.

    Ho rivisto una mia vecchia amica e lei ci tiene tanto a me, eppure sono ancora infelice. Ho problemi con i miei genitori e il lavoro, che non mi soddisfa. Non mi sento nemmeno tanto attraente.

  • Ho tendenza, dopo alcune delusioni, a vedere tutto negativo. Anche se accade qualcosa di positivo non me ne accorgo più come prima. Sono diventata apatica...

    Ricordati che è sempre una tua scelta ed è sotto il tuo controllo. Non devi dimostrare niente a nessuno, però penso sia un diritto di tutti vedere la vita con propositività e puntare ad essere felici. Tanto le disgrazie non mancheranno mai, né le sfighe, né i momenti difficili. Ma non ci sono solo quelli per fortuna!

  • Ricordati che è sempre una tua scelta ed è sotto il tuo controllo. Non devi dimostrare niente a nessuno, però penso sia un diritto di tutti vedere la vita con propositività e puntare ad essere felici. Tanto le disgrazie non mancheranno mai, né le sfighe, né i momenti difficili. Ma non ci sono solo quelli per fortuna!

    Hai ragione su questo e infatti mi manca quel periodo, dove anche se qualcosa non andava bene, andavo avanti, perché la vita non si fermava solo lì. Mi manca quella spensieratezza.

  • Ciao, puoi portare un esempio di tua convinzione, che vivi come limitante, che ti mette particolarmente in difficoltà?

    Con la mia psicologa parlavo del fatto di non sentirmi più femminile e attraente e di come mi ero, alla fine, trovata ad accontentarmi nella vita, anche nell'ambito lavorativo. Mi sento inutile come donna. Diverse persone mi hanno delusa e provo profonda sfiducia verso gli altri. Penso che niente potrà mai migliorare nella mia vita, troppe delusioni. Mi sento totalmente inutile come donna ed è dovuto a bruttissime esperienze.

  • Hai ragione su questo e infatti mi manca quel periodo, dove anche se qualcosa non andava bene, andavo avanti, perché la vita non si fermava solo lì. Mi manca quella spensieratezza.

    Siamo esseri umani e alcune fasi della vita sono più facili rispetto ad altre. Dobbiamo forse imparare ad affrontare le situazioni per quello che sono, consapevoli che non può essere sempre tutto nero e che, finché proviamo a migliorare le cose, non avremo pentimenti.

  • Nelle esperienze brutte, nei rapporti che si sono rivelati assai deludenti che hai vissuto, cosa cercavi? Cosa avresti voluto portare a te? Forse la rassicurazione di non essere da meno di altre, che nell’avere un compagno ti pareva dessero prova di valere e di aver raggiunto un che di importante, una realizzazione personale, una crescita, che tu avresti voluto portare a te, afferrare?


    È importante che tu metta te stessa al centro del tuo sguardo e non i torti, la meschinità o le delusioni patite da chi hai incontrato; che metta in primo piano ciò che riguarda te, per vedere i passi che tu hai compiuto, cosa hai cercato di ottenere.


    La definizione e la misura che ti dai del tuo valore personale è molto soggetta, mi pare di capire, all’utilizzo di un metro di valore convenzionale, all’essere più o meno dotata di attrattiva fisica, che pare la cosa più spendibile e apprezzata e capace di soddisfare lo sguardo e le aspettative degli altri.


    Cosa hai portato, o sei interessata a portare, a maturazione di tuo e di autentico è ciò che puoi chiederti, perché solo quello può diventare il vero saldo fondamento della stima di te stessa. Hai necessità di vederlo nascere e di farlo crescere, il valore che porti dentro di te.


    Prendere consapevolezza di come ti sei mossa ed espressa finora, mettere te stessa al centro del tuo interesse e coltivare la tua crescita personale, smettendo di investire sugli altri, pensando, illudendoti (è un’illusione molto, molto comune), che dall’accettazione o gradimento di altri tu risolva tutto.


    Se riponi lì le tue attese, è fatale che, in presenza di cattivi esiti, tu veda minata e crollare la stima di te, che hai cercato illusoriamente di alimentare lì dentro, nel ricevere interesse altrui.


    Se cerchi di affidare il bene tuo e la stima di te al gradimento altrui e se cerchi di rassicurarti circa il tuo valore di persona avendo qualcuno o qualcosa che ti dia rassicurazione e apprezzamento, rischi di ficcarti di continuo nel circolo chiuso della delusione e della recriminazione, del pessimismo e della sfiducia di cui parli.


    Prendere visione del tuo tentativo di tenere in piedi a buon mercato la stima di te, affidandola all’avere ciò che altre hanno, come l’avere un compagno, che sembra sinonimo di crescita e di realizzazione, della tua insistenza nell’affidare il tuo valore di persona all’apprezzamento di altri, un apprezzamento peraltro molto banale e superficiale, che non vede nulla di autentico e di profondo di te, che in ogni caso spetta a te coltivare e far crescere, ti potrebbe permettere di spezzare lo schema limitante dentro cui ti sei ficcata.


    La convinzione limitante, se così vogliamo chiamarla, di cui liberarti, è che sia valido e possibile cercare il tuo valore dove invece il tuo valore non è.

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