Vita sessuale quotidiana con mia madre

  • Ho notato anch’io il ripetersi delle frasi su quanto sia sexy, di come il suo corpo sia eccitante ecc…


    Inizialmente ho imputato queste parole ad una sorta di modo per giustificare se stesso di fronte al forum per i fatti, come se l’op dicesse:”… lei mi provoca/è colpa del suo essere sexy/è così eccitante che è difficile resisterle ecc…”.

    Ora, invece, pare che non solo giustifichi se stesso, ma che voglia sempre ribadire quanto sia bella/sexy/eccitante sua madre…


    Non riesco più a comprendere se davvero l’op sia convinto che questo rapporto debba concludersi. Che non sia sano ne è cosciente, ma non so fino a che punto. Si rende conto che non è sano perché non è accettabile dalla società, è conscio ed è razionale nei suoi pensieri sul fatto che il loro rapporto non sia accettabile e non lo sarà mai, ma REALMENTE, se fosse accettabile, lo interromperebbe?

    Continuando a leggere mi risponderei che no, non lo farebbe.


    Però ecco, è solo ed esclusivamente un mio pensiero.

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Ti faccio una domanda un pò difficile, ovviamente sei libero di non rispondere, ma ti invito almeno a rispondere a te stesso. Se questo tuo rapporto con tua madre venisse socialmente accettato e "sdoganato" tu ti staccheresti comunque da lei, o proseguiresti come hai fatto fino ad oggi? Credo sia importante che tu capisca da dove viene la consapevolezza, se dall'interno (te stesso) o dall'esterno (la società).

    Non riesco più a comprendere se davvero l’op sia convinto che questo rapporto debba concludersi. Che non sia sano ne è cosciente, ma non so fino a che punto. Si rende conto che non è sano perché non è accettabile dalla società, è conscio ed è razionale nei suoi pensieri sul fatto che il loro rapporto non sia accettabile e non lo sarà mai, ma REALMENTE, se fosse accettabile, lo interromperebbe?

    Continuando a leggere mi risponderei che no, non lo farebbe.

    Abbiamo pensato la stessa cosa.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Mah... A questo punto non so che risponderti, Vainar. Parli sempre dell'intimo sexy di tua madre, che va vestita provocante, che è formosa, che le piace essere guardata e che tu non resisti, anzi ti ecciti a guardarla. Cosa dovrei dirti a questo punto? Che il modo in cui va in giro tua madre e di come sia spregiudicata non è una giustificazione a... E non credo sia neanche importante; potrebbe andare in giro per strada e anche a casa nuda. Però che a te ecciti questa cosa, secondo me, ne dovresti parlare con uno specialista; a oggi, lo hai fatto? Questo conta, questo è importante, non che tua madre sia sexy; non credo importi a qualcuno e non dovrebbe importare neanche a te.

    Sicuramente, certo, ne dovrò parlare con qualcuno; l'ho già preventivato e citato precedentemente. Però, dall'oggi al domani, non posso recarmi dal primo psichiatra che incontro o di cui ho sentito parlare... Anche perché non è facile raccontare la mia situazione senza pensare che possa giudicarmi o che, magari involontariamente, possa rivelare qualcosa a qualcuno.


    A dire il vero, preferirei evitare se posso, perché è vero che è stata mia madre, già dalla mia infanzia, ad aver creato questa situazione, ma comunque nulla è stato compiuto con la forza o col "ricatto", quindi non saprei come spiegare tutto questo, ecco.


    Io penso che comunque, già nell'adolescenza, almeno dai 14 anni in su, quando si inizia a vedere il lato femminile in maniera diversa, a capire di più il sesso e, di conseguenza, ad apprezzarne la bellezza, e la prima donna di cui si ha questa visione è la propria madre, qualcosa nell'istinto di un ragazzo accada. Ma anche in un adulto (cioè in età, ad esempio, come la mia e la sua). Se si abita da soli in casa con la propria madre e la si vede andare in giro tutto il giorno nuda, mettendo in mostra le sue forme, e magari involontariamente c'è contatto fisico, l'istinto sessuale si manifesta obbligatoriamente.


    Non so, posso sbagliarmi, forse questo mio pensiero che ho descritto è dovuto alla mia realtà, ma è qualcosa che credo avvenga o possa avvenire.

    Abbiamo pensato la stessa cosa.

    Non è una questione di convinzione. Sicuramente, per quello che provo verso di lei in tutti gli ambiti, può darsi pure che, se fosse una cosa accettata dalla società, potrei crearmi meno problemi nel continuare. Ma questo comunque dipenderebbe dal contesto di una società nella quale si vive e che comprenderebbe la situazione.


    Quello che intendo dire e farvi capire (magari non sono bravo, purtroppo, con i termini giusti nell'esprimermi) quando parlo di lei, di come si pone, di quanto è sexy, del suo modo di stare in casa, del suo abbigliamento ecc... è che comunque l’attrazione ce l'ho, sicuramente non come prima, altrimenti non direi di voler uscire da questa situazione, ma ammetto che ad oggi c’è ancora, e penso sia dovuta alla complessità della mia vita vissuta fino ad oggi in casa e con lei.


    E comunque io sono una persona molto timida (qui scrivendo magari non lo sembro, ma è così) e tranquilla, con poca vita sociale (anche se lavoro) per tante motivazioni, perché lei ha fatto in modo che io stessi bene così da non desiderare una vita sociale.


    Quindi, quando dico di provare attrazione, anche se vorrei cercare di limitare piano piano questo rapporto malsano, intendo dire che il desiderio sessuale da parte mia c'è, così come c'è per mia madre, e lei di averlo verso di me lo prende come una cosa normale e naturale. Come ho già ripetuto in altri miei post, per lei è una grande dimostrazione d'amore nei miei confronti.


    Capisco perfettamente che nella sua mente c’è qualcosa di "deviato", anche se è capace di intendere e di volere e sembra una persona normale, come diceva in un intervento precedente gloriasinegloria, ma so bene che non è una cosa normale.


    Non voglio essere capito né giustificato, ci mancherebbe. Racconto soltanto la realtà in base a ciò che vivo in casa.

  • Sicuramente, certo, ne dovrò parlare con qualcuno; l'ho già preventivato e citato precedentemente. Però, dall'oggi al domani, non posso recarmi dal primo psichiatra che incontro o di cui ho sentito parlare... Anche perché non è facile raccontare la mia situazione senza pensare che possa giudicarmi o che, magari involontariamente, possa rivelare qualcosa a qualcuno.


    A dire il vero, preferirei evitare se posso, perché è vero che è stata mia madre, già dalla mia infanzia, ad aver creato questa situazione, ma comunque nulla è stato compiuto con la forza o col "ricatto", quindi non saprei come spiegare tutto questo, ecco.


    Io penso che comunque, già nell'adolescenza, almeno dai 14 anni in su, quando si inizia a vedere il lato femminile in maniera diversa, a capire di più il sesso e, di conseguenza, ad apprezzarne la bellezza, e la prima donna di cui si ha questa visione è la propria madre, qualcosa nell'istinto di un ragazzo accada. Ma anche in un adulto (cioè in età, ad esempio, come la mia e la sua... Se si abita da soli in casa con la propria madre e la si vede andare in giro tutto il giorno nuda, mettendo in mostra le sue forme, e magari involontariamente c'è contatto fisico, l'istinto sessuale si manifesta obbligatoriamente.


    Non so, posso sbagliarmi, forse questo mio pensiero che ho descritto è dovuto alla mia realtà, ma è qualcosa che credo avvenga o possa avvenire.

    Le cose che dici qui mi convincono ancor di più della manipolazione che hai subito. Non è stata usata violenza o ricatto in senso esplicito, ma la manipolazione è una forma di violenza implicita. Quanto al fatto che a 14 anni gli adolescenti possano vedere la madre come oggetto sessuale, non credo sia una cosa diffusa, a me non è mai capitato. Per quanto riguarda lo psichiatra, se ti giudica è un pessimo professionista, se va a dire in giro quello che gli racconti rischia di essere radiato... vedi un po' tu.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Una domanda: in tutto questo tempo in cui ti sei aperto du questo forum sei riuscito a ritirarti nel tuo letto? Se ciò non è successo, secondo te, perché non ci sei riuscito e cosa ti servirebbe per fare questo primo passo?

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Io penso che comunque, già nell'adolescenza, almeno dai 14 anni in su, quando si inizia a vedere il lato femminile in maniera diversa, a capire di più il sesso e, di conseguenza, ad apprezzarne la bellezza, e la prima donna di cui si ha questa visione è la propria madre, qualcosa nell'istinto di un ragazzo accada. Ma anche in un adulto (cioè in età, ad esempio, come la mia e la sua... Se si abita da soli in casa con la propria madre e la si vede andare in giro tutto il giorno nuda, mettendo in mostra le sue forme, e magari involontariamente c'è contatto fisico, l'istinto sessuale si manifesta obbligatoriamente.

    Sinceramente non so, personalmente non ho mai provato quel tipo di attrazione per mia madre. A 14 anni guardavo le coetanee, già quelle di 30 anni le vedevo 'vecchie'.

    Il figlio di una mia amica, verso i 13 anni, tentò un approccio sessuale con la madre (si era disteso sopra di lei mimando la penetrazione), probabilmente perchè vedeva la madre fare sesso in casa con altri uomini (lei era uno spirito libero...diciamo).

    Si prese due ceffoni che credo li ricordi ancora oggi...

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Come già detto, dalla mia adolescenza ad oggi è stato sempre un susseguirsi di "provocazioni", girando in casa molto spesso in lingerie sexy, provocante e trasgressiva, non so come definirla di preciso. Lo fa sia perché le piace, ma anche, credo, perché essendo io molto spesso in casa (nel posto in cui viviamo è un po' complicato spostarsi, e nelle giornate brutte io non esco mai) vuole farsi apprezzare fisicamente da me.

    Perdonami se sarò diretto, il girare in casa propria in lingerie sexy può anche far parte del suo modo di essere, ma anche se lo facesse per suscitare apprezzamenti da parte tua, La parte veramente "strana" è che tu la trovi eccitante.
    Vivendo con la propria madre credo sia capitato un po' a tutti di vederla passare poco vestita, però di norma non ci si fa caso o al limite ci si gira dall'altra parte. La differenza nel tuo caso è che tu invece la trovi sexy, e ciò che scrivi non riesco ad assimilarlo ad una violenza psicologica palese nei tuoi confronti.
    L'impressione che ho è che entrambi siete responsabili di questo rapporto malsano che avete creato, che la tua spinta a modificarlo, ammesso che ci sia, scaturisca dal peso del tabù sociale. Non fosse per questo, foste voi su un'isola deserta al riparo dallo stigma sociale, non ti faresti alcun problema a continuare così. Il problema quindi è che è difficile interrompere qualcosa che non si vuole interrompere davvero. L'unico consiglio che mi viene di darti è di indagare in terapia, insieme a tua madre, cosa può essere accaduto in tenera età che non ricordi per tu arrivare a trovarla "sexy" quando passa in lingerie.
    O in alternativa aspettare che lei invecchi tanto.

  • In realtà, data la situazione, tu dovresti e potresti recarti da un terapista dall’oggi al domani. No, non potrebbe farne parola con nessuno. Non racconti abusi, dato che i rapporti e le molestie (scusa il termine) sono avvenuti quando tu eri adulto e quindi non si rifarebbero su tua madre.

    Credo che la problematica principale sia che, alla fine, non “vuoi” smettere.

    Un po’ per lei sicuramente, per la paura che cada di nuovo in depressione, ma in gran parte perché la trovi eccitante e non vedi, come noi che siamo esterni, la “malsanità” di questo rapporto.


    A me fa piacere leggerti, ma mi pare che tu stia girando intorno al dunque. Tu sai perfettamente che la società non accetta il vostro rapporto, sai benissimo che se tu volessi mai condurre una vita normale dovresti staccartene... ma al momento non riesci da solo, perché non lo vuoi. Sicuramente inconsciamente eh, ma non vuoi realmente.

    E per “vuoi” intendo tante sfaccettature. Ne hai paura. Hai paura di che cosa sarebbe la tua vita senza di lei. Paura di come potrebbe reagire, se non ti amasse più. Resisteresti senza il suo amore? (Inteso in tanti sensi).


    Vai da un terapista, fallo subito. Da solo non ne uscirai.

    "Io vorrei rinascere come quelle persone belle e ignoranti, che vivono come le piante, senza pensieri".

  • Come ho già detto in precedenza, rileggendo quanto ho scritto sulla mia adolescenza si può notare come abbia avuto una crescita particolare, influenzata soprattutto da mia madre. Mi riferisco in generale alla sua sfera sessuale, ai suoi comportamenti ambigui nei miei confronti e alla visione dei rapporti tra lei e mio padre, per citare solo alcuni aspetti di una situazione complessa che non posso elencare per intero.


    Di conseguenza il mio pensare a lei o il provare eccitazione sono sempre stati atti istintivi, non forzati; è semplicemente così

    purtroppo. Sono convinto che sia il risultato di quell'insieme di situazioni che vivevo in casa (e specifico che non intendo assolutamente dire che sia normale per un ragazzo eccitarsi vedendo la propria madre nuda in un contesto familiare quotidiano). Da parte sua, non c'è mai stato un problema quando si rendeva conto che la vista di lei mi provocava eccitazione.


    A volte dormo da solo ma altre volte no, perché questi rapporti sessuali tra di noi continuano ad avvenire. Non ho mai negato che il suo corpo e il suo mostrarsi con comportamenti provocatori, una forma di affetto sia materno che fisicamente attraente, provochino in me una reazione forte al punto da suscitare un’erezione.


    All’inizio di questa relazione (non la primissima volta, in cui tremavo, forse per la paura o forse per l'emozione), il desiderio e il piacere che provavo durante l'atto erano ancora più intensi, alimentati da quel senso di proibito e di possesso (mio). Lei durante l'atto si divertiva a dire per gioco frasi molto esplicite per aumentare il mio coinvolgimento. Sicuramente perché aveva capito che anche io provavo lo stesso suo piacere.


    Quello che posso dire invece è che oggi, dopo ogni volta che succede, il giorno seguente mi sento più convinto che dovremmo smettere il prima possibile. Una sensazione che in passato non provavo. Con il passare dei giorni però questa convinzione si riduce; sono consapevole di doverlo evitare, ma a causa di lei e dell'influenza che ha sulla mia mente e sul mio corpo finisco per ricadere nell'errore.


    Per riprendere il discorso sulla lingerie che indossa in casa (quando indossa qualcosa): non si tratta della classica biancheria intima normale, e non la indossa solo per pochi minuti. Lei fa le faccende domestiche in quel modo, e è sempre stato così (e come ho riferito in altri miei interventi, anche se non è una giustificazione, il suo fisico rende la situazione inevitabilmente provocante). Era così anche quando ero ragazzo molto prima che iniziassimo ad avere rapporti. Non so se rendo l'idea.


    Riguardo all’esempio dell’isola deserta, sono dell’opinione che in un periodo breve una situazione di isolamento tra madre e figlio, padre e figlia o fratello e sorella, molto probabilmente non porterebbe a nulla. Ma se si tratta di un isolamento a vita, parlando di persone giovani e fisicamente in forma, ho i miei dubbi che prima o dopo non emerga almeno un minimo di istinto sessuale nei pensieri.

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