Buonasera, sono giorni che sto soffrendo in un modo spaventoso, senza più alcuna ragione di vita.
Dopo la mia seconda ricaduta nella cocaina in tre anni, un nostro conoscente, che si era già scambiato il numero con la mia fidanzata, ha deciso di raccontarle che avevo fatto qualcosa in macchina. Non ha nemmeno avuto il coraggio di parlarmene prima, di dirmi: "Sii sincero tu, altrimenti lo farò io."
Dopo tre giorni, lei fa venire mia madre e scoppia il caos. Io sto male, lei dice di essere a pezzi, di stare malissimo. E così per dieci giorni andiamo avanti, convivendo. Io piango, lei piange. Parliamo di come andare avanti — o meglio, io provo a parlarne, lei piange e non dice nulla — ma nel frattempo viviamo ancora le nostre abitudini insieme. Lei mi dice anche di uscire, di andare a fare aperitivi con questi nostri conoscenti.
Io sono distrutto, lei un po’ meno. Ma inizio ad avere un dubbio che già avevo da prima: lei è sempre al telefono, parla poco, cambia discorso. E visto che non mi dice nulla su come proseguire, inizio a capire che si sente con lui. In maniera diplomatica, le faccio qualche battuta, ma lei mi ha sempre detto che si sentivano solo da amici, ogni tanto.
Non so se crederle. Scrivo anche a lui, gli dico che se un giorno dovessero uscire insieme, mi farebbe piacere — cercando di restare educato. Ovviamente lui risponde: “Ma va, siamo solo amici”, e simili.
Dopo altri due giorni di silenzi e dubbi, impazzisco. Le prendo il telefono. In un secondo è il finimondo. Ne leggo giusto un paio di messaggi al volo... e mi crolla il mondo addosso. Esco, cerco di calmarmi, ma i dubbi aumentano. Riesco a recuperare tutta la chat. Lì... mi si spegne la vita.
Io stavo cercando di ricostruire qualcosa con lei, e lei, ogni giorno, scriveva a lui. Messaggi teneri, cuori, parole piccanti. E intanto voleva lasciarmi, addossandomi ogni colpa. I sentimenti spezzati?
Quel giorno lì vedo entrambi a casa nostra. Ancora una volta, con rabbia contenuta, chiedo: "Mi dite la verità, così mi metto l’anima in pace?" E niente. Nonostante gli screenshot dei messaggi dolci, lui continua a dire che erano solo amichevoli. Tutto questo, dopo appena venti giorni di conoscenza.
Lascio perdere. Nei due giorni successivi, capisco che tutto era iniziato ancora prima della mia ricaduta. Tra silenzi e frasi a metà, la mia ragazza ammette di sentirlo. Vuole farmi credere che tutto sia cominciato dopo la mia crisi. A questo punto è follia. Sto esaurendo.
Mi ha distrutto. Mi diceva di avere i sentimenti a terra, che mi avrebbe aiutato, che mi voleva bene. Mi prometteva che ci saremmo rivisti, magari anche solo come amici. Diceva che non mi avrebbe mai lasciato col rimorso. Invece, dopo tre anni, in dieci giorni mi ha detto che l’amore era finito e provava interesse per un altro.
Lui, tra l’altro, mi remava contro senza nemmeno sapere perché ci stavamo lasciando. Ho provato a parlarle, a chiederle la verità, a dimostrarle che l'amavo ancora.
Sto malissimo. Ogni cosa mi ricorda lei. Sono distrutto. Lei non parla, non risponde, dice solo cose sconnesse. A volte la attacco, le dico cose dure, tipo: "Sì dai, alla fine è colpa mia", solo per cercare di farle dire qualcosa. È devastante.
Le avevo chiesto di lasciarmi, di non farmi soffrire con quell’immagine sporca e traditrice che mi stava dando. Lei mi abbracciava e piangeva, ma non mi diceva nulla con chiarezza. E alla fine ho scoperto che mi tradiva sotto il naso.
Mi ha fatto vivere quei giorni con lui, ci andavamo persino a fare aperitivi insieme, mentre lei gli scriveva di nascosto. Mi ha dato la colpa della mia ricaduta. Mi ha lasciato nel dolore, fingendo di provarne, mentre intanto si sentiva con lui, come se io non esistessi.
Mi ha lasciato con un problema che mi stava già facendo a pezzi, peggiorandolo. E stasera, dopo tutto questo dolore, mi dice: "Lo so, ho sbagliato a non dirti prima che non ti amavo più".
Ora mi sento vuoto. Non provo più nulla. Nessun sentimento, nessuna emozione. Nessuna voglia di vivere. Non ho motivi per andare avanti. Sono lontano da tutti, ho solo mia nonna. Lei, invece, ha tutti.
Mi ha lasciato con l’immagine di sé sporca, insieme a un mio ex amico. E pensare che l’ho presentato io! L’ho invitato a cena con noi, abbiamo riso, scherzato... e lui mi ha pugnalato alle spalle. Nei messaggi con lei, cercava solo di screditarmi, di allontanarla da me.
Ora non mi parla, è sparito. Caso strano, due giorni fa ha detto a un nostro amico che G. non gli interessa più.
Vorrei davvero che entrambi provassero il mio stesso dolore. Lei finge di starci male, ma in realtà mi ha solo distrutto. Lui... gli ho stretto la mano, l’ho trattato con rispetto, e lui si è preso la mia ragazza, facendomi passare per uno zero.
Vorrei poter impedire che la loro storia cominci. Lei deve stare da sola, riflettere su quanto male mi ha fatto. E lui deve capire cosa significa soffrire per davvero. Vorrei che tutto questo non finisse così.
Per favore, aiutatemi. Perché se finisce così, io non mi rialzo più.