Tanti sensi di colpa

  • Mi sento tanto in colpa perché sono una figlia unica che vive all'estero.

    I miei genitori non sono tanto anziani, 63 e 64 anni, ma ogni tanto hanno quella visita medica, quel pagamento online che non riescono a effettuare, quel piccolo acciacco, e io non ci sono mai.

    Ho sempre deluso le loro aspettative, scegliendo percorso di studi, fidanzato e città dove vivere.

    Quando li aggiorno sulla mia vita sento la disapprovazione e la tristezza.

    Della disobbedienza ho sempre fatto il mio manifesto, ma al posto della persona responsabilizzata, che ha scelto per sé non ascoltando quello che gli altri volevano per lei, ci sto scomoda.

    Se per tanto tempo mi sono fatta forza, dicendomi che ragionare con la propria testa è la cosa giusta, che ho perseguito cose giuste come per esempio l'indipendenza economica, da una parte credo abbiano ragione.

    Li ho abbandonati, non ci sono per loro.

    Mi dico che non è giusto come mi fanno sentire, che mi fanno pesare che vivo lontana, sbagliano in questo.

    Però la mia parte di responsabilità in questo esiste e la sento.

  • Io potrei essere un po' la tua nemesi, persona responsabilizzata che ha scelto di non deludere le aspettative e i desideri dei genitori e ha ascoltato in primis loro e ora abbastanza in crisi perché vorrei ascoltare me stessa e faccio fatica a farlo e a immaginarmi al di fuori di questa vita, che comunque mi piace, ma inizia a starmi stretta perché non l'ho scelta consapevolmente io per me stessa ma in qualche modo è come se mi ci fossi lasciata trascinare.


    Perciò quando leggo le storie come la tua, un po' provo quella sana invidia di chi avrebbe voluto aver quel coraggio.


    A te piace la tua vita? Se i tuoi genitori non ti rimproverassero la tua lontananza, saresti contenta?


    Quando li aggiorno sulla mia vita sento la disapprovazione e la tristezza.

    Addirittura?!

  • Avrei tanto voluto realizzarmi professionalmente, parlo da figlia, e come mamma sono contenta che mio figlio possa aver trovato un lavoro che lo rende indipendente. Anche se lontano, io credo che un figlio possa sempre far sentire la vicinanza. Esistono tanti modi, non ci troviamo su un'isola deserta. Non sentirti in colpa, hai fatto bene la propria realizzazione in primis. Ora però che hai capito che questo è andato a discapito della vicinanza con i tuoi, rimedia. Pensa che allontanarsi è stato necessario per qualcosa di importante, non sei andata a giocare.

  • Ciao, secondo me non hai commesso nessun errore e non dovresti sentirti in colpa: hai scelto di realizzare te stessa, di renderti autonoma e costruirti un futuro senza fare del male a nessuno. Hanno sbagliato i tuoi genitori ad aspettarsi che tu scegliessi in base ai loro desideri, sbagliano a farti sentire in colpa.

    Comprendo benissimo la tua situazione, mia madre riesce a farmi sentire in colpa, anche se vivo non lontano da lei e cerco di fare l’impossibile per aiutarla.

    Da madre ti dico che quando mio figlio diventerà adulto sarò felice se realizzerà i suoi sogni anche se lo porteranno dall’altra parte del mondo.

    Perdona i tuoi genitori se il modo in cui ti amano non è quello che avresti voluto, ma vivi la tua vita.

  • Ma che lavoro fai?


    Dipende molto.


    Un lavoro ben remunerato con responsabilità e realizzazione personale è un conto.


    Un lavoro normale che si può benissimo trovare in Italia (tipo cameriere) è un altro.


    Nel primo caso per i famigliari sarà più facile "accettare" la cosa, nel secondo caso il retropensiero "ma per fare quello che fa, non lo poteva fare qui?" è da mettere in conto.


    Non sto giudicando o dandoti la colpa, sto solo dicendo che per un lavoro normale se non ci sono altre implicazioni (figli/compagno) qualsiasi genitore sarebbe un po'... come i tuoi.


    Però chiaramente la vita è una ed è giusto che decidi cosa meglio fare per te.

  • I miei genitori hanno ben due figlie, che comunque lavorano entrambe a 400 km dai genitori (tra l'altro separati e single entrambi). Dovremmo sentirci in colpa? I tuoi genitori non dovrebbero farti pesare il fatto di essere lontana perchè la vita è tua, i figli non si fanno per avere un badante da anziani, si fanno per donare vita e amore.

  • Su questo punto non sono d'accordissimo perché la scelta di un posto può dipendere da tanti fattori: amore, servizi, sicurezza, sole, modo di vivere più affine...

  • Ciao, secondo me non hai commesso nessun errore e non dovresti sentirti in colpa: hai scelto di realizzare te stessa, di renderti autonoma e costruirti un futuro senza fare del male a nessuno. Hanno sbagliato i tuoi genitori ad aspettarsi che tu scegliessi in base ai loro desideri, sbagliano a farti sentire in colpa.

    Comprendo benissimo la tua situazione, mia madre riesce a farmi sentire in colpa, anche se vivo non lontano da lei e cerco di fare l’impossibile per aiutarla.

    Da madre ti dico che quando mio figlio diventerà adulto sarò felice se realizzerà i suoi sogni anche se lo porteranno dall’altra parte del mondo.

    Perdona i tuoi genitori se il modo in cui ti amano non è quello che avresti voluto, ma vivi la tua vita.

    Una cosa che mi ha spinto a fare un po' come mi pare è che mia madre comunque non era mai contenta. Ora è migliorata, ma quando ero più giovane si prendeva il dito, poi la mano, poi tutto il braccio. Io cercavo sempre di assecondarla, perché avevo paura mi voltasse le spalle, avendo solo lei visto che mio padre era assente, ma tanto non le andava mai bene nulla e mi faceva sempre sentire sbagliata.

    Dovessi mai diventare madre, spero di riuscire a pensarla come te un giorno.

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