Strane esperienze su una app di dating

Citazione da Evelyn91

Comprensibile.

Ma quando lei ha cominciato a diventare un po' algida, tu hai iniziato a calcare troppo la mano (forse per paura di perderla) e questo temo le abbia fatto sentire troppa pressione addosso, con conseguente decisione di mollare la presa.

Si, proprio così, quando lei è diventata algida, cosa che peraltro è avvenuta da un giorno all'altro, io sono rimasto tarato sul precedente registro e ho continuato su quel tono.

Non so se lei si sia sentita pressione per questo, secondo me la crisi era già avvenuta, indipendentemente dai miei messaggi.

Tanto è vero che dopo il nostro ultimo incontro, in cui io sono diventato più freddo, lei non è cambiata perché i suoi dubbi erano indipendenti dal mio modo di comportarmi.

Ora comincio a raccontare un'altra esperienza su meetic, che si è sviluppata in parte in contemporanea rispetto a quella che ho raccontato, ma che è andata avanti con ritmi molto più lenti.

Verso l'inizio di maggio, quindi poco dopo la mia iscrizione, avevo inviato un messaggio a una donna con cui avevo molti interessi in comune (inerenti la montagna e lo sport) e che mi sembrava che mi piacesse fisicamente (perché nel suo profilo aveva solo una foto).

Lei mi ha risposto in modo allegro, notando gli interessi in comune e io ho pensato che avremmo iniziato a scambiarci messaggi.

Io ho ricambiato il messaggio, ma lei mi rispondeva dopo molto tempo e glissava quando cercavo di trasferirci su Telegram o messenger (perché chattare sulle dating app è molto limitante).

Dopo diversi messaggi, una domenica pomeriggio io provo a scriverle un'ultima volta, convinto che se non mi avesse risposto avrei mollato (addirittura meetic mi mandò un warning per dirmi di non insistere )

Inaspettatamente invece lei mi rispose in modo molto esauriente spiegandomi i motivi dei suoi silenzi.

Il suo modo di aprirsi e la sua condizione mi hanno intenerito e coinvolto, forse anche per la storia di mia moglie, e quindi le ho continuato a scrivere chiedendole con sincero interesse come stava per una decina di giorni. Lei mi ha risposto sempre in modo gentile e mi sembrava che le facesse piacere il mio interesse.

Tutti questi scambi sono avvenuti prima che conoscessi la donna di cui ho parlato prima e a un certo punto ho deciso che non volevo continuare questi messaggi sulla app, perché erano molto limitati e per di più il ritmo era lento, perchè non sempre entravamo, inoltre io volevo sospendere il mio profilo perché era iniziata la conoscenza con la prima.

Lei era molto cauta e non mi sembrava propensa a uscire dall'app, ma io ho provato a forzare cortesemente la mano.

...continua

Una volta trasferiti su messenger le cose sono andate sempre meglio: i messaggi sono diventati più frequenti e più profondi, io mi sono sentito più coinvolto e lei ha cominciato ad aprirsi e a fidarsi.

A un certo punto le ho chiesto di sentirci in chiamata su messenger e lei mi ha detto che potevamo anche scambiarci il numero di telefono perché si fidava di me e la cosa mi ha fatto molto piacere.

...continua

Citazione da gloriasinegloria

E quindi...tutto bene, mi sembra. O no?

...aspetta, che anche questa si complica, anzi proprio per questa storia avrò bisogno di tutto il vostro aiuto

Su WhatsApp ci scateniamo, i messaggi diventano spiritosi, io scherzo e lei mi rilancia sempre la palla. Ci sono anche momenti di flirt con complimenti scherzosi e allusioni.

...continua

Lei a un certo punto deve andare a fare un controllo per il suo intervento e mi dice che è preoccupata, io il gioro dopo le scrivo che la penso (ed era vero, perché la sua situazione mi coinvolgeva).

Qualche giorno dopo le chiedo di uscire e lei accetta volentieri, così andiamo a cena fuori e stiamo molto bene: quando le chiedo se vuole che ci rivediamo lei mi risponde sorridendo "mi sembra scontato".

Questa cena avviene dopo il secondo incontro con la prima donna, quando era cominciata a diventare fredda, quindi io sono combattuto ma decido di portarle avanti entrambe perché non so quale andrà bene.

Durante la cena lei mi racconta che oltre al tumore al seno ha avuto altri problemi di salute tra cui un altro tumore dal quale è guarita e per cui la settimana dopo dovrà fare l'ultima tac di controllo. Inoltre dice che ha dei fastidi alle mani di tipo artrite o neurologici.

Io non mi spavento per questi problemi, visto che avendo vissuto la patologia di mia moglie che era molto grave li considero superabili.

La settimana dopo fa la tac e io le mando dei messaggi di sostegno il giorno prima perché è molto agitata. Il giorno dopo appena sa che la tac va bene mi scrive.

La sento molto vicina e spero che possiamo rivederci presto, ma lei comincia a stare male per il fastidio alle mani e per problemi con il figlio e il suo umore comprensibilmente peggiora.

Una domenica che l'avevo invitata a fare un'escursione mi dice che non se la sente perché il suo umore non è buono. Io lo capisco, ma non so se devo lasciarla tranquilla o se è meglio che le stia vicino, ma è difficile farlo coi messaggi.

Quella domenica mattina, che io vado in montagna da solo, ci scriviamo questi messaggi.

Nei giorni successivi lei continua a non star bene e per di più io vado quei quattro giorni in montagna, continuiamo a scriverci e lei mi dice che nella visita dal reumatologo le hanno detto che ha una reazione autoimmune dovuta al tumore e deve cominciare una cura che la preoccupa. Questa situazione la frena nel fare entrare nella sua vita un uomo come me, con cui si trova bene, ma che ha conosciuto da poco.

Io non riuscendo a capire la gravità delle sue condizioni, che comunque cominciano a sembrarmi peggiori di quanto avevo immaginato le dico che capisco le sue perplessità, ma che vorrei poterne parlare a voce e lei concorda con me.

Quando torno dalla gita lei mi scrive che la cura non le sta facendo l'effetto sperato e siamo arrivati a domenica scorsa.

Lunedì non le scrivo per non essere troppo assillante, mentre ieri mattina le chiedo come sta e lei mi risponde che sta male. Io le dico che mi farebbe piacere chiamarla la sera che dovevo essere in albergo per una trasferta, anche per parlare di un mio problema che volevo condividere con lei e lei mi dice di farlo senza problemi.

La sera però mi scrive che non riesce a parlare perché ha avuto una brutta giornate e finirebbe per lamentarsi in continuazione che è una cosa che non le piace. Mi manda però una vecchia poesia che aveva scritto e in cui parlava della sua sensibilità alle situazioni che la porta a somatizzare tutto.

Io le dico che capisco la sua situazione e ci scambiamo questi messaggi.

E quindi siamo a oggi e io non so come continuare questo rapporto: da una parte F mi attrae e penso che potrei star bene con lei, dall'altra non so l'entità dei suoi problemi di salute. Non so neanche come mi dovrei comportare se fossero gravi: dovrei ritirarmi? Ma allora mi sembrerebbe di abbandonarla. Dovrei provare a starle vicino? Ma riuscirei a farlo dopo aver vissuto la malattia di mia moglie?

Ma prima di tutto questo vorrei parlarle, vedendoci o sentendoci al telefono e non so se devo insistere per questo e quanto tempo dovrei far passare.

Insomma, anche in questo caso per problemi seri e di ben altra entità sono ad uno stallo...

No, ma il mio dubbio non è se chiamarla o non chiamarla, ma come comportarmi rispetto alle sue condizioni di salute.

È meglio farle sentire la vicinanza o stare a distanza per non essere invadente?

E se la situazione fosse più seria di quanto immaginavo dovrei comunque avvicinarmi o non dovrei farlo perché potrei non reggere un'altra situazione di malattia?