Il volere significa desiderare, di conseguenza il desiderio implica uno stato di bisogno; finchè non si riesce a colmare questo stato di bisogno (non importa “quale”, dal bisogno di affetto, di possedere, di stima , di autorealizzazione), si vive in uno stato di infelicità, di smania, di angoscia. Appena un desiderio è soddisfatto, la nostra volontà fa sorgere altri infiniti desideri che portano a un infinito soffrire. Come rimedio a tutto ciò si potrebbe pensare di far cessare i desideri; ma l'essere umano è concepito in modo tale che alla cessazione teorica del desiderio, questo sarebbe immediatamente sostituito dalla noia, quindi da un vuoto, forse, ancor peggiore di ogni sofferenza. Verrebbe quindi da pensare che l'infelicità è continua e il piacere è solo una pausa tra un dolore e un altro. Allora, è possibile trovare un efficace rimedio?
L'amore, inteso nel termine più generico, può contribuire ad alleviare questa sofferenza innescata dal volere?
Quale altra contromisura può essere adottata?
gas
Volere e desiderare
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Ciao gasgas, hai proprio ragione,scrivi cose troppo sensate, io ti dico la mia l'amore è una delle chiavi per poter star bene, ma ancor prima l'amore di noi stessi è quello che determina tutto.
Bel pensiero sul serio.
Tutti vogliono tutto, quando c'è l'hanno, senso di vuoto, allora desiderano qualcosa di altro.
Ma non è meglio accettarsi e accettare chi siamo per non aver più problemi?
un abbraccio! -
Fai molto Schopenhauer oggi. Non so se accettare e` meglio, piu` che altro molto spesso non abbiamo scelta. Dobbiamo accontentarci anche perche` avere i nostri desideri soddisfatti non comporta una soddisfazione della nostra sete (poi da dove derivi questa sete...se sia un istinto...questo e` un altro discorso). Oppure comporta anche guai che avremo volontieri evitato. Ed e` utile inoltre distinguere tra i desideri piu` profondi della nostra anima e i capricci!
Anche perche` esistono le responsabilita` verso gli altri, la tua famiglia...la comunita`...che hanno un impatto sulla tua stessa armonia.
Avendo parlato del lato ragionevole e serio, c'e` anche da ricordare la responsabilita` verso noi stessi, e verso la nostra vita. Vivere significa prendere dei rischi che coinvolgono proprio i nostri desideri! E la repressione dei propri desideri e` una cosa molto pericolosa in certi casi per la salute mentale di una persona.
Forse la risposta e` un equilibrio, o il riconoscere di un limite...tra il desiderio e il capriccio....tra uno sfizio e un bisogno...
Il rimedio non c'e` mai...la vita e` un esame di equilibrio, per questo e` necessario conoscere se stessi...i propri limiti, e il proprio ingegno...
E poi dipende dal desiderio!
O forse, e con piu` probabilita`, non c'e` una risposta universale per tutti...dipende da che persona sei!
mi sento molto scontata oggi... -
Mi sembri reale più che scontata!
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L'analisi di gas è assolutamente perfetta. Sbagliato invece cercare una soluzione a tutto cio'. L'uomo è un animale insoddisfatto e tale rimane sempre e comunque finchè morte non provveda. Il desiderio è la spinta necessaria per andare avanti. E' per questo che mi fa più paura l'essere demotivato che l'essere insoddisfatto.
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