Il terrore del batterio listeria

  • Io sono una grande frequentatrice di food track perchè mi piace girare per sagre.

    Non nascondo che da ora in poi avrò qualche remora...

    Ora ti farò venire la fobia delle sagre. ^^

    Mi hanno detto più persone che ci sono state in mezzo a tali sagre che li i controlli dei NAS, l'haccp, l'ispettorato sanitario, ecc non esistono nel modo più assoluto perchè la sagra è un'attività no-profit.

    Insomma li chiunque si offre da una mano senza alcuna regola, cioè va in base al proprio buon senso, poi la materia prima? Un boh immenso come una casa, la catena del freddo idem, le regole d'igiene :/ ...

    Questi mi hanno detto che dove si prepara il tutto si vedono cose che voi umani! =O

    Eppure ci sono orde di gente che si accalca in queste sagre a prendere il wurstel, la salsiccia, il pollo nel panino, la pasta e fagioli, la crespella e vari...

    Perchè? In primis perchè il prodotto offerto costa poco per ovvi motivi di risparmio -vedi "costo di gestione" di cui su - che un'attività commerciale non può avere, e poi perchè c'è l'illusione che sia un prodotto tipico che facevano le nonne, ed in ultimo la dannata convivialità che tanto attira la persona media.


    Io sto alla larga da tutto ciò, cioè già non mi fido dei ristoranti seri che hanno controlli tutti i santi giorni, potrei mai andare a mangiare dove comprano prodotti ben che vada all'eurospin, male che vada non oso immaginare, lavorati alla meglio e paggio da gente che se ne frega tanto l'importante è partecipare?


    Meglio come ha già detto qualcuno se proprio non si vuol cucinare nulla prendere del pane con l'olio e del pomodoro che tra l'altro mi avanza nell'orto. ;) :thumbup:

  • Si, vado anche in quelle spartane che hai citato... quelle sagre che pullulano di "tradizione".

    Se devo scegliere tra un panino dal camioncino ed uno al banco dei volontari la mia scelta ricade sempre su quest'ultimo, ma non ho memoria di quanti panini ho divorato all'uscita dai concerti allo stadio. Mi è andata sempre bene?

    Evidentemente si, però dobbiamo anche pensare che sono davvero rari i casi di intossicazioni del genere.

    E che si può stare male ovunque. Ricordo dopo un aperitivo in un locale piuttosto rinomato io ed una mia amica abbiamo vomitato l'anima tutta la notte (e non a causa dell'alcol vi assicuro).

    <3 <3 <3

    *sara swarovsky*

  • Ora ti farò venire la fobia delle sagre.

    Condividendo anche le virgole, la cosa più allarmante è che in queste situazioni possono diventare pericolosi persino quei cibi che di pericoloso non avrebbero davvero nulla, come la frutta da mangiare senza buccia.

    Penso al cocomero "al ghiaccio" venduto a fette durante l'estate, e che spopola sulle riviere e in questi ritrovi.

    (mangiato anch'io, per carità).

    Ebbene: il listeria si trova nella terra.

    E vogliamo mettere la tranquillità assoluta di averlo preso intero, portato a casa, e averne lavata e asciugata la buccia, prima di tagliarlo a fette? (Idem per il melone).

    In questi posti, invece, ne vengono affettati a centinaia al giorno. Ovviamente sarebbe uno spreco di tempo e denaro lavarli fuori, e poi vengono affettati in modo seriale da mani e su taglieri che...quand'anche fossero stati puliti al mattino...entrano in contatto con mille bucce sporche di terra che possono tranquillamente contaminare anche la fetta edibile, sebbene quella fosse perfetta per natura...

    però dobbiamo anche pensare che sono davvero rari i casi di intossicazioni del genere.

    E che si può stare male ovunque. Ricordo dopo un aperitivo in un locale piuttosto rinomato io ed una mia amica abbiamo vomitato l'anima tutta la notte (e non a causa dell'alcol vi assicuro).

    I casi letali sono rari (per fortuna e pura fortuna), ma l'altro giorno sentivo l'intervista ad un ragazzo che è ancora in ospedale (età apparente 25-30); gli chiedevano se avesse mangiato altro volte dallo stesso paninaro e ha detto di sì, poi ha aggiunto "solo qualche mal di pancia ogni tanto, ma niente di più".

    E se poi andiamo a ritroso...quanti di noi hanno avuto esperienze proprio come la tua?

    Quella che mi è rimasta più impressa, a titolo personale, è quella derivata da un pranzo anche frugale in una trattoria insieme al mio compagno: dal pomeriggio comincia a salirci la febbre fino a 39, che dura una settimana, con stessa identica evoluzione per lui e per me, mentre anche all'ingestione di un bicchier d'acqua seguiva il vomito... Malanno evidentemente non contagiabile per via respiratoria, atteso che nessuno dei nostri numerosi familiari lo contrasse da noi...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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