Sarò egoista (non credo: ho fatto quanto possibile per lei) ma spesso mi chiedo: quanto si può resistere così? Il medico dice anche anni ma a quale costo e con quale senso?
Ci sono passato... ti capisco... un abbraccio.
Sarò egoista (non credo: ho fatto quanto possibile per lei) ma spesso mi chiedo: quanto si può resistere così? Il medico dice anche anni ma a quale costo e con quale senso?
Ci sono passato... ti capisco... un abbraccio.
Mostra di PiùLa mia esperienza è parzialmente diversa ma ugualmente dolorosa. Ho 56 anni, figlia unica, sposata con due figli e da tre anni una madre di 95 anni, lucida ma allettata, a carico. Per un lungo periodo è stata a casa mia con complementi di pannoloni, cateteri, ecc ma alla fine non riuscivo più a reggere il tutto e ho deciso di ristrutturare il suo appartamento per renderlo idoneo anche ad una badante.
Siamo vicine e ci vediamo tutti i giorni ma negli ultimi tempi mi ha colto un malessere che ha pervaso tutto. La guardo, ormai rassegnata alla sua condizione, spesso mi dice che sarebbe ora di andarsene. Non è depressa ma stanca, il ciclo vitale si è concluso e resta solo l'attesa della fine. Mi chiedo che senso abbia tutto questo.
C'è anche un problema economico: l'assistenza ai disabili è molto costosa, i redditi di mia mamma sono al limite e spesso devo integrare io. Ma io ho anche due figli che ancora studiano e vi lascio immaginare i costi che si sommano.
Sarò egoista (non credo: ho fatto quanto possibile per lei) ma spesso mi chiedo: quanto si può resistere così? Il medico dice anche anni ma a quale costo e con quale senso?
Nel mentre sono ricaduta in una depressione apatica che mi rende difficile anche lavorare.
Grazie per l'attenzione.
Ti comprendo benissimo per aver già vissuto queste situazioni nel corso della mia vita. Sono situazioni dolorosissime, avvilenti, e pienamente comprensibili solo da chi le ha vissute. Dall'esterno non si comprende il dolore, la paura, la difficoltà; non si comprende nemmeno quanto sia difficile conciliare la malattia e la disabilità col resto della vita, con Il lavoro che comunque serve, non si comprendono i costi esorbitanti di certe situazioni. Quello che posso dirti è che in qualche modo i giorni passano, uno alla volta, e passano le difficoltà...resta l'affetto e resta il ricordo della durezza inesorabile della vita. Per me è stato così almeno.
Ci sono passato... ti capisco... un abbraccio.
Ti comprendo benissimo per aver già vissuto queste situazioni nel corso della mia vita. Sono situazioni dolorosissime, avvilenti, e pienamente comprensibili solo da chi le ha vissute. Dall'esterno non si comprende il dolore, la paura, la difficoltà; non si comprende nemmeno quanto sia difficile conciliare la malattia e la disabilità col resto della vita, con Il lavoro che comunque serve, non si comprendono i costi esorbitanti di certe situazioni. Quello che posso dirti è che in qualche modo i giorni passano, uno alla volta, e passano le difficoltà...resta l'affetto e resta il ricordo della durezza inesorabile della vita. Per me è stato così almeno.
Vi ringrazio di cuore per la vicinanza e le parole affettuose.
Ringrazio anche gli altri partecipanti al thread per aver sollevato un argomento così doloroso e meno dibattuto ma molto ricorrente nella vita. Un abbraccio.
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