È possibile avere una relazione nonostante i problemi connessi alla terapia farmacologica?

  • Sì, quando parlavo di ansia da prestazione intendevo questo in realtà... nel senso che magari oltre all'effetto del farmaco subentra un effetto nocebo, della serie "questo farmaco mi darà problemi" e poi la profezia si autoavvera.

    Fortunatamente non è il mio caso, magra consolazione però.

    Tecnicamente sì

    Umanamente no

    Concordo, però almeno la relazione prosegue, nel caso contrario la relazione dura poco.

    Comunque se hai risolto buon per te.

  • Concordo, però almeno la relazione prosegue, nel caso contrario la relazione dura poco

    Molto dipende dal tipo di relazione e dal momento in cui subentra il problema. Se è all'inizio di una conoscenza può essere uno scoglio difficile da superare. Per una relazione di qualità può essere difficile ma in genere la coppia ha già le risorse da mettere in campo.


    Comunque in bocca al lupo.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Se può essere utile, ho letto nel thread "PSSD (Disfunzione Sessuale Post-SSRI)" che alcuni si sono fatti prescrivere il Cialis dall'andrologo e sono riusciti a ottenere un recupero. Ora, non so se possa essere un'informazione utile anche a te. Sulla questione relazionale, se c'è sentimento, penso che due persone possano riuscire a gestire il problema. Ma se l'intento è fare nuovi incontri, pur non essendo la cosa più leale del mondo, eviterei di dirlo subito, prima che l'altra persona abbia avuto modo di conoscerti e possa apprezzarti sul piano caratteriale.

  • Io, quando ero in terapia con SSRI e poi sono passato agli SNRI, avevo in ogni caso pesantissimi effetti sessuali. Fare sesso era vicino all'impossibilità talvolta. Dunque, ho dovuto chiedere l'utilizzo del Viagra (galenico. Lo pagavo un niente). Ha aiutato, ma era molto casuale. Troppo. Infatti, per funzionare, questi farmaci hanno comunque bisogno della presenza dell'eccitazione e... gli SSRI uccidono la libido. Quindi siamo punto e a capo.


    Il Cialis è diverso, e a mio parere più efficace, seppur la classe farmaceutica sia la medesima. Ora lo spiego: va usato a medio-alta dose nei pressi di un rapporto sessuale, poi a bassissima dose quotidianamente, durante una frequentazione stabile. Esso ha una emivita lunga ed effetti collaterali pressoché impercettibili. In questo caso hai aumentata sensibilità quotidiana al pene, per cui senti miglioramento lato sfera sessuale e smetti di preoccuparti su di essa. Puoi fare sesso tranquillamente con la tua ragazza. Ovvio, se senti che ti serve, ti prendi la solita pasticca a media dose.


    Overall, il recupero della sessualità, sì, è possibile recuperarlo sotto SSRI. Altro punto. Oggi esiste il Brintellix (Vortioxetina), che fino a 10 mg (dose standard) non impatta la sessualità. E non ho capito perché nessuno ne ha parlato.

  • Io, quando ero in terapia con SSRI e poi sono passato agli SNRI, avevo in ogni caso pesantissimi effetti sessuali. Fare sesso era vicino all'impossibilità talvolta. Dunque, ho dovuto chiedere l'utilizzo del Viagra (galenico. Lo pagavo un niente). Ha aiutato, ma era molto casuale. Troppo. Infatti, per funzionare, questi farmaci hanno comunque bisogno della presenza dell'eccitazione e... gli SSRI uccidono la libido. Quindi siamo punto e a capo.


    Il Cialis è diverso, e a mio parere più efficace, seppur la classe farmaceutica sia la medesima. Ora lo spiego: va usato a medio-alta dose nei pressi di un rapporto sessuale, poi a bassissima dose quotidianamente, durante una frequentazione stabile. Esso ha una emivita lunga ed effetti collaterali pressoché impercettibili. In questo caso hai aumentata sensibilità quotidiana al pene, per cui senti miglioramento lato sfera sessuale e smetti di preoccuparti su di essa. Puoi fare sesso tranquillamente con la tua ragazza. Ovvio, se senti che ti serve, ti prendi la solita pasticca a media dose.


    Overall, il recupero della sessualità, sì, è possibile recuperarlo sotto SSRI. Altro punto. Oggi esiste il Brintellix (Vortioxetina), che fino a 10 mg (dose standard) non impatta la sessualità. E non ho capito perché nessuno ne ha parlato.

    Scusa Aliros sei un medico?


    Stai parlando di farmaci che appartengono alla categoria degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5) che devono essere prescritti da un medico e usati con cautela, soprattutto in presenza di altre condizioni mediche come malattie cardiache o ipertensione, dato che possono interagire con altri farmaci e causare effetti collaterali, come mal di testa, arrossamento del viso, disturbi visivi e, raramente, erezioni prolungate (priapismo) che necessitano di intervento medico.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Io, quando ero in terapia con SSRI e poi sono passato agli SNRI, avevo in ogni caso pesantissimi effetti sessuali. Fare sesso era vicino all'impossibilità talvolta. Dunque, ho dovuto chiedere l'utilizzo del Viagra (galenico. Lo pagavo un niente). Ha aiutato, ma era molto casuale. Troppo. Infatti, per funzionare, questi farmaci hanno comunque bisogno della presenza dell'eccitazione e... gli SSRI uccidono la libido. Quindi siamo punto e a capo.


    Il Cialis è diverso, e a mio parere più efficace, seppur la classe farmaceutica sia la medesima. Ora lo spiego: va usato a medio-alta dose nei pressi di un rapporto sessuale, poi a bassissima dose quotidianamente, durante una frequentazione stabile. Esso ha una emivita lunga ed effetti collaterali pressoché impercettibili. In questo caso hai aumentata sensibilità quotidiana al pene, per cui senti miglioramento lato sfera sessuale e smetti di preoccuparti su di essa. Puoi fare sesso tranquillamente con la tua ragazza. Ovvio, se senti che ti serve, ti prendi la solita pasticca a media dose.


    Overall, il recupero della sessualità, sì, è possibile recuperarlo sotto SSRI. Altro punto. Oggi esiste il Brintellix (Vortioxetina), che fino a 10 mg (dose standard) non impatta la sessualità. E non ho capito perché nessuno ne ha parlato.

    Il punto della vortioxetina è che è poco efficace in generale su ansia e somatizzazioni (sia da evidenze scientifiche, che da feedback, ed anche esperienze personali), pur essendo vero che a 10 mg dia grossi problemi sulla sessualità.

  • Scusa Aliros sei un medico?


    Stai parlando di farmaci che appartengono alla categoria degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5) che devono essere prescritti da un medico e usati con cautela, soprattutto in presenza di altre condizioni mediche come malattie cardiache o ipertensione, dato che possono interagire con altri farmaci e causare effetti collaterali, come mal di testa, arrossamento del viso, disturbi visivi e, raramente, erezioni prolungate (priapismo) che necessitano di intervento medico per la mia

    Ovviamente parlavo della mia esperienza personale e di come, seguito da andrologo e psichiatra, sono riuscito a tornare ad avere relazioni amorose, con grosse ripercussioni positive sulla mia psiche.


    Tutto corretto quello che dici sui sides.


    L'andrologo fa una valutazione dello stato specifico del paziente, prima di prescrivere.

    Per il priapismo, è un evento estremamente raro.

    Ma, essendone al corrente, sapevo che in tale eventualità, dopo tot ore sarei dovuto andare in ospedale.

  • Ciao a tutti, una vita che non scrivo... Ad ogni modo, tutto sta al livello della relazione. Due persone che si amano davvero lottano per il proprio benessere; il sesso deve essere un legante, ma le fondamenta si basano su ben altro. I farmaci impattano molto sulla sfera sessuale, ma il disturbo? Credete che non curarsi ci faccia fare l’amore di più e meglio? Assolutamente no, ovviamente.


    L'importante è far vedere con le azioni al proprio partner che cerchiamo di migliorare la situazione per noi in primis, non solo per la sua soddisfazione.


    La cosa più difficile per chi soffre di problemi mentali è amarsi e provare piacere nelle cose materiali che tutti amano... (cosa che alle persone "normali" appare un'assurdità).


    L'altra sera, parlando con mia moglie delle motivazioni per migliorare il proprio lavoro e in generale la propria vita, con atteggiamenti intraprendenti e cose simili... l'ho guardata e mi è venuto naturale dirle: "Amore... ma io credo proprio di essere un'Addams... mi viene quasi odio per queste cose..." e poco dopo giù a ridere. Per fortuna l'ironia resta.

    "Di tutto, questo è rimasto: l'aver vissuto e l'aver lottato. Questo sarà il guadagno del gioco anche se sarà perso l'oro della posta." - Jack London

  • Il sesso è un elemento fondamentale della relazione, anzi è una parte costitutiva della serenità del rapporto. Il sesso crea legame di corpi, intimità, complicità... oltre a creare, nelle coppie eterosessuali, i presupposti per avere dei figli. Onestamente ho difficoltà a concepire una relazione priva di sesso, se non nelle coppie sposate da tanti anni, in cui la passione lascia spazio all'affetto, all'amore in una forma diversa dall'innamoramento.


    Detto questo, sono d'accordo comunque con chi diceva che dipende anche dall'entità della relazione: se è appena nata, le probabilità di una sua prosecuzione diminuiscono sensibilmente. Se invece la relazione è già stabile, la coppia, se realmente motivata, dovrà affrontare una fase che si spera sia passeggera. È una bella sfida, che però mette alla prova la solidità del rapporto.

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