Sfogo di un over 30 solo e infelice

  • Ciao Vik1981 e grazie per la risposta.

    Con gli investimenti penso che ne trarrò un profitto con la giusta pazienza, al momento però sta andando male e mi provoca una certa ansia alle volte. Vederli scendere mi fa rendere conto di aver sbagliato i momenti d'acquisto, che nel trading sono la metà del lavoro (l'altra metà è azzeccare i momenti di vendita), quindi i margini di guadagno diminuiscono e quel che temo è di non fare abbastanza soldi per dare una svolta alla mia vita, sistemare la situazione economica familiare e poter cercare la mia strada altrove, da solo.

    Sul lavoro, considera che era tutto quello che avevo. Senza amicizie, famiglia, relazione sentimentale, stabilità economica o successi di altro genere, avevo solo un lavoro in cui mi sentivo utile. Le mie mansioni però sono diventate demoralizzanti e lo stipendio è mediocre, e con i colleghi è veramente complicato chiacchierare e farsi una risata (tra tutti e non solo tra me e loro), quindi ora vivo nell'insoddisfazione e frustrazione anche da questo punto di vista. Di tutte le cose però è l'unica che posso cercare di cambiare, e sto cercando di farlo.

    Tartufello, io penso che hai fatto bene a fare questi investimenti, investimenti che però sono diventati la tua ossessione continua, e questo non è bene. Non fai altro che parlare di questi investimenti.

  • Negli ultimi mesi ho cominciato a riflettere sul mio umore depresso, e penso di avere "ferite mentali" dovute a profonde sofferenze sia vecchie che recenti. Come le ferite fisiche procurano dolore fisico, queste procurano tristezza, e se per qualche ragione vivo una buona giornata o un buon periodo, loro sono sempre lì, doloranti. Magari non molto, ma abbastanza da ricordarmi che ci sono e ad impedirmi la felicità. Non riesco davvero a ricordare l'ultima volta che sono stato realmente felice, mi viene in mente un episodio di ormai vent'anni fa, proprio poco prima del cominciare degli eventi che mi hanno causato, nel tempo, queste ferite. Sto anche pensando, e ne sono sicuro, che le mie ferite siano talmente radicate dall'essere diventate croniche e inguaribili, e che quindi non potrò mai più essere sereno neanche se mi cominciassero ad accadere soltanto cose belle e bellissime. Anzi, penso che peggiorerebbero da sé anche se riuscissi ad allontanarmi da tutti i miei mali.

    Questa realizzazione mi aggrava lo sconforto, alle volte abbastanza dal farmi pensare che se avessi una pistola a disposizione me la metterei in bocca per sparare ed eliminare definitivamente le mie ferite mentali. Altre volte sono meno drastico e penso che la mia unica cura possibile sarebbe risvegliarmi chissà dove e senza nessuna memoria.

    Qualcuno si ritrova in questi pensieri?

  • Tartufello vedo che hai pochi messaggi, devi parlare di queste ferite 'mentali ' altrimenti non guariranno mai. Puoi parlarne con uno psicologo o raccontarci qui quello che ti è successo..come puoi vedere qui nel forum siamo in molti, se non la maggior parte, ad aver vissuto esperienze molto dure, quindi possiamo capirti.

  • Tartufello vedo che hai pochi messaggi, devi parlare di queste ferite 'mentali ' altrimenti non guariranno mai. Puoi parlarne con uno psicologo o raccontarci qui quello che ti è successo..come puoi vedere qui nel forum siamo in molti, se non la maggior parte, ad aver vissuto esperienze molto dure, quindi possiamo capirti.

    Ciao hope77, non sono avvenimenti di cui mi fa piacere parlare, e in realtà avevo aperto un thread separato con quel messaggio generico perché mi interessava sapere se qualcuno si fa gli stessi pensieri miei... non so perché il thread sia stato unito a questo.

  • Perché dici di essere solo?

    Nessun amico, nessun amore, ambiente lavorativo senza affiatamento, famiglia complicata al punto che preferirei vivere da solo. Pressoché impossibile che succeda qualcosa con le prime due, invece è possibile migliorare la terza, e molto difficile l'ultima.

    Generalmente la mia vita è questa da quasi sempre e finora non mi era mai capitato di sentirmi solo, ma adesso sì. Comincio ad avere una certa età per cui ormai quel che è fatto è fatto, se non si sono gettate le basi fin qui non lo si fa più, e comincio ad interrogarmi sulle mie scelte. E i miei hobby non sono più sufficienti a colmare i vuoti, anzi, comincio proprio a perdere l'interesse.

  • Probabilmente secondo me, sei entrato in un nuovo stadio di consapevolezza. La consapevolezza sulle e nelle cose cambia per ogni fascia di età e persona. Non ne sono sicuro però quello che te percepisci come "lo stare male" in realtà è solamente l'arrivo di nuove esigenze, nuovi obbiettivi; la tua perplessità e ciò che ti mette paura o ansia secondo me è l'uscire da questa routine che hai da parecchio e lo vedi come impossibile.


    Impossibile è solamente dentro di te, volere è potere.

  • Probabilmente secondo me, sei entrato in un nuovo stadio di consapevolezza. La consapevolezza sulle e nelle cose cambia per ogni fascia di età e persona. Non ne sono sicuro però quello che te percepisci come "lo stare male" in realtà è solamente l'arrivo di nuove esigenze, nuovi obbiettivi; la tua perplessità e ciò che ti mette paura o ansia secondo me è l'uscire da questa routine che hai da parecchio e lo vedi come impossibile.


    Impossibile è solamente dentro di te, volere è potere.

    Ciao Fraxo , ti ringrazio per la risposta. Al di là di alcuni problemi e preoccupazioni che vivo da decenni, penso tu abbia ragione. Il mio malessere recente è perlopiù causato da una nuova fase di vita che mi porta a vedere le cose in modo diverso, e per cui in passato non ho potuto e nemmeno voluto costruire basi solide. Che sia possibile o no farlo adesso, io ormai sono rassegnato all'idea di avere poche possibilità, anche perché ogni mattina mi sveglio e c'è un problema nuovo, che può essere più o meno grave. Difatti sto prendendo l'abitudine di svegliarmi alle 5 con l'oppressione dell'ansia. Mi sento davvero stanco di questa vita. Se un giorno potessi risolvere i miei problemi più gravi e crearmi un ambiente sereno, comincerei subito una psicoterapia per poter vivere al meglio il tempo che mi rimarrebbe.

  • Io sono in lista per la psicoterapia con la mutua da circa un anno, potrebbe volerci molto per quella, però la rassegnazione è anche dovuta a uno stato depressivo e il dormire poco aggrava tale stato. Non aspetterei per sentire almeno uno psichiatra, poi magari dopo anche uno psicologo. Il malessere mentale si traduce anche nel fisico e viceversa quindi più aspetti e vieni ingoiato dalle sabbie mobili; deve partire da te la scintilla, nessuno può aiutarti se non riaccendi te la luce.

  • Io sono in lista per la psicoterapia con la mutua da circa un anno, potrebbe volerci molto per quella, però la rassegnazione è anche dovuta a uno stato depressivo e il dormire poco aggrava tale stato. Non aspetterei per sentire almeno uno psichiatra, poi magari dopo anche uno psicologo. Il malessere mentale si traduce anche nel fisico e viceversa quindi più aspetti e vieni ingoiato dalle sabbie mobili; deve partire da te la scintilla, nessuno può aiutarti se non riaccendi te la luce.

    Ti do ragione, però il mio ragionamento è che sarebbe inutile curare "ferite mentali" dovute ad una situazione familiare infelice, per poi tornare nella stessa casa e riaprire subito quelle ferite. Prima dovrei riuscire ad allontanarmi. L'altro aspetto è che non voglio tornare nel pubblico, perché ho avuto un'esperienza pessima tanti anni fa, vorrei scegliere professionisti privati e al momento non ho soldi da parte perché ho rischiato tutto in investimenti (il cui obiettivo è creare una situazione economica sufficiente a darmi la possibilità di andare a vivere altrove, da solo).

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