Era un ragazzo tranquillo...

  • Avrete senz'altro sentito del recente caso di cronaca che ha visto un ragazzino sterminare a coltellate tutta la sua famiglia. Il giorno successivo, come spesso accade in questi casi, la reazione di vicini e conoscenti è stata di incredulità: "era un bravo ragazzo, tranquillo, sembrava sereno... la sua era una famiglia unita..."

    Ora mi chiedo: davvero chi commette questi atti è insospettabile? Davvero c'è chi riesce a portare continuamente e in modo credibile una maschera, sotto la quale cova l'odio? Oppure siamo diventati incapaci di cogliere i segnali di forte disagio?

    A me sembra incredibile che amici e familiari più stretti possano non aver avuto alcun sospetto.

  • Credo che chi compie questi gesti da insospettabile sia psicopatico, ma non sono molto esperto di psicopatia, nonostante io possa sembrare uno psicopatico. Anche perche' credo ci siano in giro un sacco di psicopatici insospettabili che non hanno intenzione di ammazzare nessuno, e non ammazzeranno mai nessuno, ma sono comunque psicopatici. Avevo letto quali sono i lavori dove c'e' la maggior concentrazione di psicopatici, e non sono i lavori che fanno gli assassini che poi vediamo sui giornali, ma sono spesso lavori di alto livello e ad alta remunerazione.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Avrete senz'altro sentito del recente caso di cronaca che ha visto un ragazzino sterminare a coltellate tutta la sua famiglia. Il giorno successivo, come spesso accade in questi casi, la reazione di vicini e conoscenti è stata di incredulità: "era un bravo ragazzo, tranquillo, sembrava sereno... la sua era una famiglia unita..."

    Ora mi chiedo: davvero chi commette questi atti è insospettabile? Davvero c'è chi riesce a portare continuamente e in modo credibile una maschera, sotto la quale cova l'odio? Oppure siamo diventati incapaci di cogliere i segnali di forte disagio?

    A me sembra incredibile che amici e familiari più stretti possano non aver avuto alcun sospetto.

    In famiglia di questi tempi viene richiesta la perfezione e non si parla di niente di ciò che potrebbe mettere in discussione l'idea che tutto stia andando nel migliore dei modi. Semplicemente si negano i problemi, non volendoli vedere, e quando qualcuno da fuori (in ambito scolastico, ad esempio) cerca di fare qualche osservazione, viene tacciato di essere malpensante o addirittura cattivo.

  • Avrete senz'altro sentito del recente caso di cronaca che ha visto un ragazzino sterminare a coltellate tutta la sua famiglia. Il giorno successivo, come spesso accade in questi casi, la reazione di vicini e conoscenti è stata di incredulità: "era un bravo ragazzo, tranquillo, sembrava sereno... la sua era una famiglia unita..."

    Ora mi chiedo: davvero chi commette questi atti è insospettabile? Davvero c'è chi riesce a portare continuamente e in modo credibile una maschera, sotto la quale cova l'odio? Oppure siamo diventati incapaci di cogliere i segnali di forte disagio?

    A me sembra incredibile che amici e familiari più stretti possano non aver avuto alcun sospetto.

    Credo che siamo diventati incapaci di cogliere i segnali, deboli, di ogni tipo. Troppa fretta, troppa superficialità, tempi troppo veloci. Anch'io non credo che si possa passare da essere un ragazzo tranquillo a un killer. Per lo meno per i membri della famiglia. Ma c'è da dire che la mente umana resta in fondo sempre un mistero.

  • In famiglia di questi tempi viene richiesta la perfezione e non si parla di niente di ciò che potrebbe mettere in discussione l'idea che tutto stia andando nel migliore dei modi. Semplicemente si negano i problemi, non volendoli vedere, e quando qualcuno da fuori (in ambito scolastico, ad esempio) cerca di fare qualche osservazione, viene tacciato di essere malpensante o addirittura cattivo.

    Ma queste cose possono spiegare episodi come tentativi di suicidio, fughe da casa, delinquenza minorile, uso di droghe, e magari un pugno in faccia a tuo padre, ma non i casi in cui si uccidono padre, madre, e fratello con 68 coltellate. Almeno dal mio punto di vista.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Davvero c'è chi riesce a portare continuamente e in modo credibile una maschera, sotto la quale cova l'odio?

    Nei casi di serial killer: credo sia così. Perché la psicopatia non esclude una certa dose di lucidità. Per dire, pensiamo a quelle storie -ve ne sono state diverse negli ultimi anni- dove prima del ritrovamento dei cadaveri (dei famigliari o di un famigliare) l'assassino regge la parte in modo credibile persino con giornalisti o parla alle telecamere di "Chi l'ha visto?" lanciando appelli, finché il castello di carta non viene giù. Maschere, odio, manipolazione, e soprattutto lucidità.


    Nel caso di questo ragazzo, anche se ho sentito di sfuggita la notizia, non mi sembra. Penso più a una repressione così intensa che può avere due esiti: implosione tramite il suicidio od esplosione con la furia omicida.


    Ritengo che l'essere umano sia capace di uccidere pur non rientrando in una cosiddetta "pazzia". Può essere un disagio portato all'esasperazione che causa una sorta di dissociazione, si perde la coscienza, purtroppo e si regredisce a livelli di bestie.


    Ho sentito l'intervista all'amico e che dire: fa una netta separazione fra questo ragazzo, che identifica come il suo amico (buono, intelligente, introverso) e "l'altro" che ha commesso l'atto.

    DALI :hibiscus:

  • Ma queste cose possono spiegare episodi come tentativi di suicidio, fughe da casa, delinquenza minorile, uso di droghe, e magari un pugno in faccia a tuo padre, ma non i casi in cui si uccidono padre, madre, e fratello con 68 coltellate. Almeno dal mio punto di vista.

    Non si può cogliere niente se si esclude categoricamente l'idea che ci possa essere alcunché da cogliere, riconoscere qualcosa che non va nei propri figli significherebbe che i genitori dovrebbero mettere in discussione anche se stessi.

  • Non si può cogliere niente se si esclude categoricamente l'idea che ci possa essere alcunché da cogliere, riconoscere qualcosa che non va nei propri figli significherebbe che i genitori debbano mettere in discussione anche se stessi.

    Ma io non so che segnali possa dare uno che un giorno prende il coltello e ammazza tutta la famiglia con 70 coltellate circa. Forse avevo letto che gli psicopatici da piccoli manifestano un interesse nel torturare ed ammazzare piccoli animali, ma penso che questo "divertimento" sia comune a molti bambini non necessariamente psicopatici, almeno per una fase della vita. Poi una volta era comune ammazzare galline, conigli, e altri animali da fattoria, cosa che adesso diremmo "che schifo" o "che orrore", eppure una volta molte famiglie avevano animali da fattoria. Videogiochi violenti? Ci abbiamo giocato tutti, dovremmo essere tutti assassini. Quindi ripeto non ho la piu' pallida idea di che segnali possa manifestare uno che poi ammazza la famiglia a coltellate.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Non si può cogliere niente se si esclude categoricamente l'idea che ci possa essere alcunché da cogliere

    Questo senza ombra di dubbio, ma si tratterebbe di cogliere il disagio in sé stesso non la possibilità che possa avere come esisto un omicidio plurimo, penso che tali situazioni si configurino anche come "disgrazie"; pur ammettendo che il ragazzo probabilmente stava male e nessuno (tanto meno i genitori) avranno dato peso alla cosa.

    DALI :hibiscus:

  • Ritengo che l'essere umano sia capace di uccidere pur non rientrando in una cosiddetta "pazzia". Può essere un disagio portato all'esasperazione che causa una sorta di dissociazione, si perde la coscienza, purtroppo e si regredisce a livelli di bestie.


    Ho sentito l'intervista all'amico e che dire: fa una netta separazione fra questo ragazzo, che identifica come il suo amico (buono, intelligente, introverso) e "l'altro" che ha commesso l'atto.

    Ma è proprio questo il problema, negare che esistano dei lati oscuri, dei cattivi pensieri, dei sentimenti sbagliati. Pensare che si possa essere soltanto o totalmente buoni o totalmente cattivi e non ammettere che siamo tutti un po' di tutt'e due le cose. In questo modo la nostra parte cattiva non può sfogarsi in modo sano perché non è riconosciuta. Non si può semplicemente litigare con i genitori, chiudersi in camera, non parlarsi per un po', andare male a scuola, far valere le proprie ragioni per quanto siano magari opposte a quelle di chi abbiamo intorno, finché poi si scoppia.

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