• Ciao, ci ho messo un po’ a rispondere perché ho riletto e riletto ciò che mi hai scritto. Ti ringrazio tanto, come sempre, perché anche tu sei sempre pronto ad aiutarmi e a tirare fuori ciò che mi tormenta. Ci stiamo dando una grande mano a vicenda anche solo tramite parole. A volte penso di non riuscire a trasmettere tanto attraverso le mie parole, e lì torna la sensazione di sentirsi inutile. Vorrei sempre poter fare qualcosa in più per vedere che davvero posso dare una mano, e poi invece rimangono solo frammenti di parole qua e là. Forse saranno queste giornate a farmi venire questi pensieri, non lo so, o forse dopo tanta pesantezza crollo e penso negativo.


    Mi faccio tante di quelle domande che a volte vorrei solo non pensare. Prendo a cuore ogni singola cosa e questo è bellissimo, ma nello stesso momento il dolore lo senti più forte. Ma io sono così e questo non cambierà. Sono fatta per aiutare, per far sì che nessuno come me si debba arrendere. Ogni tanto vorrei solo che qualcuno mi vedesse di più… Ecco, forse questa frase dovrei togliermela dalla testa, perché è come tornare a quando ero piccola, sentirsi smarrita senza essere vista da nessuno. A volte mi sento così, mi verrebbe voglia di stravolgere tutto quanto, ma poi capisco che sarebbe forse una stupidaggine e ritorno nel mio.


    Sai che mi piacerebbe fare? (A parte ogni tanto andarmene via) … Mi piacerebbe andare in un prato o davanti al mare e urlare, buttare fuori tutto quello che mi opprime dentro. So che probabilmente suonerà come una scena da film, ma secondo me un po’ ti dà soddisfazione. Non so esattamente come sto scrivendo e cosa sto dicendo, passo da un discorso all’altro in un battito di ciglia senza rendermene conto.


    Ieri pomeriggio sono stata molto male, ansia a non finire, non riuscivo a respirare… Meno male che ero in casa. Probabilmente con questa risposta non mi sono fatta molto capire, però ho davvero tante di quelle cose dentro che sono un po’ stanca. Non mollo, lo sai, sono sempre forte, ci provo, però sono davvero esausta.


    Ti mando un abbraccio, amico mio.

  • Non ho letto i tuoi vecchi thread, ma so cosa significa vivere una brutta malattia in famiglia. Credo di desumere questo dalle tue parole. Perdonami se ho interpretato male. Non è facile lo so, personalmente la vivo da quasi dieci anni. Ma da questo potrai desumere che anche le situazioni più difficili possono essere tenute sotto controllo. Ti offro un piccolo spiraglio di luce, la speranza non deve mai mancare. E ti mando un abbraccio virtuale. Se hai bisogno di me e della mia esperienza (sebbene non sulla mia pelle, ma è come se lo fosse), sono qui <3

  • Ogni giorno crollo, faccio la forte tutto il giorno e alla fine cado. Ogni momento mi crolla addosso e mi sento male, inizio ad avere tachicardia e ansia, ed è come se un camion mi passasse sopra. Ultimamente mi succedeva solo verso sera; questa mattina mi sono svegliata peggio delle altre sere. Sono stremata, esausta, mi sento inutile. Vorrei poter fare qualcosa fisicamente per vedere che le cose prendano un’altra piega, ma non posso fare niente. In realtà, più che esserci, non posso fare, e questo mi fa sentire inutile.

    Può sembrare strano perché se so che effettivamente è così, non dovrei sentirmi in questo modo, eppure mi ci sento. Sento un vuoto che spacca in due il mio corpo, sento una tristezza infinita, e sono stanca di essere quotidianamente triste. Per chi ha avuto modo di leggere altri miei post, sa un po’ tutta la mia situazione e, di conseguenza, sa anche quanto io non mi arrenda mai. Faccio sempre in modo di essere forte, soprattutto ora, ma da una cosa se ne accumulano altre mille, e mi sento soffocare, mi manca l’aria.

    Ho paura, paura che crolli tutto quanto, paura di perdere tante cose. Mi sento debole anche se dimostro il contrario. È possibile un po’ di spensieratezza ogni tanto? Chiedo molto?

    Ho la testa piena di pensieri e vorrei che smettessero almeno per qualche ora. Ho diritto anche io di avere un briciolo di felicità. Questo senso di sentirmi inutile mi uccide. Non voglio sentirmi così perché so di non esserlo, ma nello stesso momento è così: è un contrasto di emozioni e pensieri che non mi portano da nessuna parte; anzi, mi fanno venire solo molta ansia, mi fanno mancare l’aria e mi trasmettono insicurezze infinite.

    Non devi essere sempre forte. Il peso del mondo non può reggere solo sulle tue spalle. Capisco la sensazione di sentirti inutile davanti ad una situazione che non puoi smuovere. Però ci hai provato, e non è vero che non stai facendo niente. Già preoccuparsi è fare qualcosa.

  • Mi faccio tante di quelle domande che a volte vorrei solo non pensare. Prendo a cuore ogni singola cosa e questo è bellissimo, ma nello stesso momento il dolore lo senti più forte. Ma io sono così e questo non cambierà.

    Potrei dire la stessa cosa di me. Questo "sentire" di più è croce e delizia, credo sia comune a tutte le persone che vivono la vita con più sensibilità, che colgono le sfumature, infinite, delle cose. Non so se sia giusto soffrire di più e apprezzare di più, ma anche io sono fatto così, e non cambierò. Non lo cambierei, fa parte di me, ci sono stati attimi della mia vita che mi hanno portato a considerare tutto quello che, nel bene e nel male, mi aveva condotto lì, in quel momento, in quell'istante, in quel posto. Ed era giusto così.

    Tutto ciò che di sbagliato, di ingiusto e di doloroso che avevo provato mi aveva portato lì.

    Lì dove la vita ha un senso e smette di averlo.

    Dove ti ritrovi ad essere tutto e niente.

    Sai che mi piacerebbe fare? (A parte ogni tanto andarmene via) … Mi piacerebbe andare in un prato o davanti al mare e urlare, buttare fuori tutto quello che mi opprime dentro. So che probabilmente suonerà come una scena da film, ma secondo me un po’ ti dà soddisfazione. Non so esattamente come sto scrivendo e cosa sto dicendo, passo da un discorso all’altro in un battito di ciglia senza rendermene conto.

    Sai che mi piace la scena di questo film? :)

    Il mare ha sempre il suo fascino, eterno. In un battito di ciglia l'ho intravisto.

    Mi dispiace sentire che riaffiorano in te vecchie e profonde ferite, non sarò la persona più adatta a consigliarti ma ci sono, se ti va di parlarne ti ascolto.

    Sei forte ed esausta amica mia. Che il mio abbraccio ti sia di conforto, e che rinnovi in te l'energia, immensa, che dimostri di possedere.

  • Sono di nuovo qui a scrivere. Questa volta ho avuto un attacco di panico fuori dal normale, è stato fortissimo. Mi sono sentita crollare tutto addosso, una scossa al cuore, terribile. Ho corso per casa senza sapere cosa fare, tachicardia a mille e non riuscivo a respirare. Era da tanto che non avevo una crisi di panico così forte, nonostante sappia cosa siano. Mi sono spaventata tantissimo, ho avuto una paura terribile e mi sono sentita persa, senza meta, come se non avessi via d’uscita, come se non potessi stare meglio.


    Sono sensazioni, emozioni contrastanti che esplodono dentro e si ha la sensazione che il cuore possa esplodere da un momento all’altro. Quando ho questi attacchi, mi sembra di essere sotto un treno, mi sento veramente giù di morale, mi spengo. Sebbene io sia forte e cerchi sempre di non arrendermi mai, di trovare uno spiraglio di luce o almeno ci provo, questi momenti mi fanno capire che il mio corpo mi sta segnalando qualcosa. Mi segnala tutta la stanchezza nel cuore, tutta la fatica che si accumula ogni giorno e mi dice di trovare uno spiraglio di luce per me stessa, di non trascurare me stessa, di smetterla di mettermi sempre da parte.


    Almeno, questo è quello che penso io. Non so se sia effettivamente così, ma è stato davvero pesante e orribile. Ancora adesso ho una pesantezza nel petto che non mi dà tregua. Cercherò di rialzarmi, come faccio sempre, ma sono un po' triste per quanto sia arrivato forte questo attacco di panico. Sono stanca di stare male e di essere triste.


    Grazie a chi avrà un attimo di tempo per leggere ciò che ho scritto.


    Un abbraccio.

  • Mi sono sentita crollare tutto addosso, una scossa al cuore, terribile. Ho corso per casa senza sapere cosa fare, tachicardia a mille e non riuscivo a respirare. Era da tanto che non avevo una crisi di panico così forte, nonostante sappia cosa siano. Mi sono spaventata tantissimo, ho avuto una paura terribile e mi sono sentita persa, senza meta, come se non avessi via d’uscita, come se non potessi stare meglio.


    Almeno, questo è quello che penso io. Non so se sia effettivamente così, ma è stato davvero pesante e orribile. Ancora adesso ho una pesantezza nel petto che non mi dà tregua.


    Sono stanca di stare male e di essere triste.

    Per me sono sensazioni nuove, ma ti capisco, mi capita lo stesso negli ultimi tempi.

    Pesante e orribile, non potevi descriverlo meglio.


    Quanto ti capisco.

  • Credo che sei stata vittima di un attacco di panico. Ne ho avuti diversi in questo anno. Basta non dare retta al sintomo e dopo circa mezz'ora passa, ma devi essere forte. Io ho fatto così grazie all'aiuto della psicologa che mi ha sostenuto in questo percorso. Forza... ne uscirai...

  • Per me sono sensazioni nuove, ma ti capisco, mi capita lo stesso negli ultimi tempi.

    Pesante e orribile, non potevi descriverlo meglio.


    Quanto ti capisco.

    Come sta andando? Ti continua a capitare spesso? Ci sono modi per gestirli solo che delle volte è molto difficile anche per chi già ne soffre. Ti scriverei nel dettaglio tutto ciò che può comportare, ormai purtroppo è quasi una cosa quotidiana, sono sensazioni contrastanti che ti lasciano un senso di vuoto, di tristezza e tanto altro che ti spezza il cuore.

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