Può essere che magari sia anche perché ti manca una Visione? Così ti ritrovi a invidiare il quadretto dipinto dagli altri, anche se non si incastra con quello che a te farebbe stare bene. Come ti vedi tra dieci anni? Qual è il compromesso tra il tuo benessere e ciò a cui vorresti aspirare di dipingere nel tuo futuro prossimo, quale è il tuo sogno?
Guarda è proprio una bella domanda. Il mio sogno è avere una compagnia teatrale, portare in scena i testi scritti da me e avere uno spazio teatrale tutto mio. E mi piacerebbe avere amici anche al di fuori dell'ambiente teatrale, oltre ad avere una famiglia e anche coltivare di più, come ho scritto in un altro post, il mio "lato" anglosassone. Questo è il mio sogno e anche come mi vedrei tra 10 anni. Solo che se mi fosse stato chiesto 10 anni fa, probabilmente avrei risposto le stesse cose e con più ottimismo. Adesso rispondere a questa domanda mi divide il cuore a metà perché da un lato ho sempre avuto questi sogni, ma dall'altro ci sono state delle dinamiche che mi hanno infuso pessimismo e fatto vedere certe cose belle da un'altra prospettiva, negativa purtroppo. Ci credo ancora ai miei sogni e ai miei ideali, ma non con la stessa grinta e l'ottimismo di una volta. C'è la paura, un po' paranoica, che mi possa andare male. Se mi va male, mi avvilisco e se invece mi va bene sono contento però sono un po' scosso e finisco col dirmi che me la sono scampata bella e che mi poteva andare male. Una vittoria di Pirro, che sa più di sconfitta che di vittoria. Non accade sempre, lo dico proprio per non sembrare troppo pessimista. Sto iniziando a riacquistare più ottimismo.