Sono un Narcisista Covert?

  • E' un po' di tempo che mi è venuto questo dubbio...sono un narcisista covert? Come ci si riconosce narcisista covert?


    Ho letto le caratteristiche ed in alcune mi ritrovo: a causa di brutte store d'amore passate (una di quasi 5 anni l'altra di 3) cerco di non legarmi più ad una persona (anche se puntualmente poi capita), ho pochi amici scelti, temo le critiche per non sentir sminuito il dolore dovuto ad un brutto periodo che sto passando da due annetti (ansia e depressione che "va e viene"), spesso provo invidia per chi riesce a porsi degli obbiettivi e perseguirli (cosa che in questo periodo non riesco a fare e che mi porta a deprimermi perché preda di immobilità decisionale), so di essere a volte assertivo perchè non mi piace vedere la reazione al rifiuto dell'altro (e purtroppo a volte perdo di vista i miei confine agendo in questo modo)...


    Ho il terrore di essere una persona che tratta male gli altri, cerco sempre di non criticare l'altro o dare giudizi, o dare consigli quando non richiesti, perché so quanto le parole possono fare male all'altro in determinate condizioni psicofisiche o a causa di un differente punto di vista. Cerco di essere compassionevole ragionando "perché si è comportato così?" anche se magari l'azione mi ha ferito tantissimo...anche se magari le persone giustamente mi evitano perchè in difficoltà.

    Aiutooooo...


    Cosa ne pensate?

  • Ho il terrore di essere una persona che tratta male gli altri, cerco sempre di non criticare l'altro o dare giudizi, o dare consigli quando non richiesti, perché so quanto le parole possono fare male all'altro in determinate condizioni psicofisiche o a causa di un differente punto di vista.

    Io non sono affatto esperta, ma mi pare che il tratto principale del narcisista sia l'assenza di empatia...mi sembra, invece, che nel tuo comportamento l'empatia ci sia eccome! Credo proprio che il narcisista se ne freghi se un altro soffre o ci rimane male per qualche sua affermazione...

  • Ti sei consultato presso il famosissimo dott. Google? L'abbiamo fatto tutti, scoprendo che da lì a poco avremmo avuto una buona probabilità di morire di qualche forma tremenda di cancro. ;(


    Le diagnosi vanno fatte da chi ha le qualifiche necessarie, dopo aver ottenute tutte le informazioni necessarie. Sul forum troverai tante persone che ti possono anche raccontare verità ma vale sempre il discorso...dott. Google ;)


    Detto questo, senza competenze professionali e senza esperienza diretta, a mio avviso la descrizione che ci fai corrisponde in molti punti a quanto si trova scritto online.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Credo che il narcisista agisca secondo l'intenzione e la consapevolezza di ferire l'altro, quindi un opportunismo attivo anche se a tratti inconsapevole, senza ripensamenti o una minima compassione, come invece dimostri tu. Ma nemmeno io ne so abbastanza per dare opinioni certe.

    ----

    "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."

  • Come ci si riconosce narcisista covert?

    Non si riconosce.

    Il narcisista in generale non è in grado di "vedere" il suo problema. Il narcisista covert lo occulta dietro un ulteriore strato di "finzione" e rende il riconoscimento -se possibile- ancor più difficile.


    Di solito il narcisista covert mentre si comporta da carnefiche: si vede come una vittima.


    Ho letto le caratteristiche ed in alcune mi ritrovo: a causa di brutte store d'amore passate (una di quasi 5 anni l'altra di 3) cerco di non legarmi più ad una persona (anche se puntualmente poi capita), ho pochi amici scelti, temo le critiche per non sentir sminuito il dolore dovuto ad un brutto periodo che sto passando da due annetti (ansia e depressione che "va e viene"), spesso provo invidia per chi riesce a porsi degli obbiettivi e perseguirli (cosa che in questo periodo non riesco a fare e che mi porta a deprimermi perché preda di immobilità decisionale), so di essere a volte assertivo perchè non mi piace vedere la reazione al rifiuto dell'altro (e purtroppo a volte perdo di vista i miei confine agendo in questo modo)...

    Sono tutti comportamenti relativamente umani e "sani" se occasionali o motivati da qualche situazione di vita. Niente di ché.

    Sotto spiego meglio.


    Ho il terrore di essere una persona che tratta male gli altri, cerco sempre di non criticare l'altro o dare giudizi, o dare consigli quando non richiesti, perché so quanto le parole possono fare male all'altro in determinate condizioni psicofisiche o a causa di un differente punto di vista. Cerco di essere compassionevole ragionando "perché si è comportato così?" anche se magari l'azione mi ha ferito tantissimo...anche se magari le persone giustamente mi evitano perchè in difficoltà.

    Se sei una persona che tratta male gli altri e non te ne accorgi: potresti avere un tratto del comportamento narcisistico; anche se per precisione sarebbe da definire "sociopatico".


    I narcisisti non "trattano male" gli altri perché vogliono fargli del male, ma perché sono privi di empatia.


    La mancanza di empatia fa si che il narcisista non si renda minimamente conto di quello che il suo fare/dire e comportarsi ha come effetto nell'interlocutore. A causa di ciò il suo dire/fare non si modula a seconda delle reazioni dell'altro, ma procede imperterrito anche quando crea danno.


    Il "creare danno" è poi influenzato dall'idea "grandiosa" che il narcisista ha di sé.

    Il narcisista covert ha una idea dominante di sé (più che grandiosa); e non sopporta quindi l'essere messo sullo stesso piano degli altri, stare alle loro regole o rispettarli in alcun modo.


    A leggere quel che scrivi non mi pare proprio che tu sia in una condizione come questa, però anche se lo fossi non saresti in grado di rendertene conto.


    Il solo fatto che hai questo dubbio allontana quindi l'ipotesi.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Senso di grandiosità no, senso di diversità purtroppo sì. Dallo psicoterapeuta esce spesso l'espressione "sentirsi alieno" dovuto ad una visione anticonformista o comunque fuori dalla visione comune della vita (cosa poi accentuata da lunghe permanenze in paesi esteri più poveri e un periodo recente presso un centro di ecologia applicata/pseudo ecovillaggio).
    Mi consolo con il fatto che mi rendo conto abbastanza bene se faccio del bene o del male all'anima altrui.


    Grazie delle risposte a tutti.

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