Ipocondria e disturbo della personalità ossessivo compulsivo

  • Salve a tutti, sono nuova su questo forum. Volevo un po' raccontare la mia storia... Da sempre sono stata una persona ipocondriaca, da piccola (ora ho 26 anni), per un semplice mal di testa, leggendo su internet sono andata nel panico perché tra le diagnosi c'era scritto 'tumore al cervello'. Poi questa cosa nel tempo si è affievolita. Nel 2017, a causa di cambiamenti nella mia vita, ho sofferto di DOC (da relazione, omosex, aggressivo, anche se per poco), il tutto affrontato e 'curato' con la psicoterapia. Dopo la fine di questo percorso la mia vita è tornata alla normalità, anche se in cuor mio percepivo sempre un po' di malinconia di fondo.


    Le cose tuttavia sono precipitate nuovamente quando a marzo mia nonna è venuta a mancare per un ischemia, e da lì di nuovo paura che potesse prendermi anche a me nella notte e questo mi portava a rimanere sveglia per paura che mi potesse succedere. A far precipitare ulteriormente le cose è stata la morte del padre del mio ragazzo, il quale aveva un tumore alla bocca dello stomaco. Inizialmente la cosa sembrava risolta ma da un giorno all'altro è venuto a mancare, senza preavviso di alcun tipo da parte dei medici, se non la sera prima di andarsene. Inoltre, due mesi dopo, a seguito di un versamento all'anca, vado a fare una risonanza magnetica e nel referto viene riportato 'si segnala una formazione grossolana di 9cm nello scavo pelvico. Panico più totale. Penso subito al tumore. Contatto la mia ginecologa la quale se ne lava altamente le mani. La cambio, vado da un'altra ma ovviamente in me il pensiero che potesse essere tumore si era ormai consolidato nella mia testa. È stata una settimana interminabile. Vado finalmente da lei, momenti in sala d'attesa sono stati orrendi, quando finalmente mi chiama, mi fa l'ecografia per vedere cosa fosse. Ad un certo punto chiama la collega, e in due si mettono a guardare questa cosa. In quel momento il tempo e lo spazio non sono più esistiti, guardo il muro e dalla tachicardia passo alla 'quiete' pensando 'basta, ora tocca a te, è arrivato il tuo momento'. La quiete ovviamente non era dovuta al fatto che 'oh che bello ho un tumore' ma ad una sorta di rassegnazione.


    Fortunatamente la ginecologa mi dice che non è un tumore ma sicuramente una cosa benigna. Da lì in poi faccio di tutto: analisi del sangue per vedere se c'era segno di infezione, mi rivede e dice che non è cambiato nulla. Verso Natale ho un dolore allucinante in quella zona che mi spinge a richiamarla e a farmi visitare di nuovo, alla fine si scopre essere endometriosi. Mi prescrive analisi del sangue per prendere la pillola anticoncenzionale. Dalle analisi risulto avere l'omocisteina alta, quindi interrompo la pillola per fare le analisi delle mutazioni dei geni per vedere se ero predisposta a trombi, fortunatamente non è stato così.


    Tutto questo, tuttavia, mi ha portato ad essere una vera e propria ipocondriaca, pensavo che la dottoressa si fosse sbagliata e che si trattava in realtà di tumore e così via. Nel frattempo comincio a fare la scansione quotidiana del mio corpo per paura di poter beccare qualche altro male. Comincio ad avvertire dolore al seno e comincio ad avere paura. Caso ha voluto che io sull'ascella sinistra ho un 'bozzo' dovuto ad una ghiandola del sudore che ogni tanto si infiamma. Me l'ero fatta controllare da ben 3 medici ma, non contenta, decido di farla controllare nuovamente dal mio medico di base. Nell'attesa della visita, comincio a palparmi il seno ossessivamente alla ricerca di un eventuale 'qualcosa'. E come si dice 'chi cerca trova'. Nell'altro seno scopro di avere una pallina mobile. Vado nel panico e con la scusa della visita per l'ascella vado a farmi controllare anche il seno dal mio medico di base (premetto, una persona fidatissima). Lei dopo avermi fatto la palpazione mi dice che ho un seno mastopatico, niente di più, e qui viene il punto: sono mesi che sono ancora fossilizzata su questa pallina. Ho paura che abbia sottovalutato la cosa, che in realtà la pallina non l'abbia vista, che abbia sbagliato diagnosi, e da qui il tormento quotidiano.


    Vado sempre su MediciItalia cercando 'pallina mobile nel seno' e anche se, dalle esperienze delle altre ragazze, non si evince nulla di grave se non cose benigne tipiche dell'età, vado comunque nel panico pensando che magari sto venendo meno ad un mio impegno di fare ulteriori approfondimenti, magari tramite ecografia, anche se il mio medico di base non l'ha ritenuto necessario. Forse dovrei farmelo vedere da un altro medico, tipo la ginecologa, per essere sicura che non sia nulla di che.


    In tutto ciò sto andando da una psicologa dal mese di aprile, la quale inizialmente mi ha solo ipotizzato ipocondria e DOC, poi col passare del tempo mi ha detto che soffro di un disturbo della personalità ossessivo compulsivo. Mi scuso per il lunghissimo messaggio così articolato, ma ho bisogno di un vostro parere ed eventualmente di un vostro consiglio anche riguardo al fatto di farmi un'altra visita o meno, anche se in questo momento la sola idea mi spaventa tantissimo.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Ciao! Purtroppo posso capirti bene ☹️ La mia ipocondria, in passato, si è focalizzata molto su problematiche oncologiche, mentre negli ultimi anni più su quelle cardiovascolari. Io, addirittura, faccio più visite e più esami (ma non frequentemente, per fortuna) finché non mi convinco della bontà delle ipotesi formulate dai medici. Purtroppo non mi decido ad affrontare un percorso psicoterapeutico che, credo, potrebbe essermi di aiuto. Oggi come stai?

  • Ciao Mousetrap e grazie per la risposta. Questi giorni va un pochino meglio anche se ogni tanto ho delle ricadute. La psicoterapia mi sta aiutando in questo e infatti ti consiglio di cominciarla perché è veramente estenuante continuare a stare così. la mia psicoterapeuta infatti mi ha detto che io sto spostando il problema, nel senso che mi sto fossilizzando su questa pallina al seno, che mi sono fatta controllare dal mio medico di base (ripeto) di altissimo livello (ha sempre azzeccato tutto quello che avevo senza bisogno di ricorrere ad indagini strumentali o se succedeva era solo per confermare la sua teoria), per non pensare ad una cosa veramente importante ed oggettivamente diagnosticata: l'endometriosi che è sì una malattia benigna, ma cronica con la quale dovrò convivere per la vita. Questo mi ricorda una ragazza che tempo fa scrisse di avere la sclerosi multipla, ma che però non la spaventava e si focalizzava invece sulla possibilità di avere dei tumori sparsi ovunque.


    Ovviamente io non sono una psicoterapeuta e non mi permetto di fare chiacchiere da supermercato, però sono abbastanza convinta che l'ipocondria sia un po' un alibi per non guardare quello che realmente non ci va bene nella vita e che non abbiamo il coraggio di guardare il faccia.


    Inoltre credo che questa patologia sia legata al fatto che ci sentiamo (almeno nel mio caso) deboli. Io dopo tutta la storia raccontata sopra, mi sono sentita per la prima volta un essere finito. Fortunatamente non ho mai sofferto di mali in vita mia, né mi sono mai fatta operazioni di alcun tipo. Quel referto scritto in quel modo, mi ha fatto fare i conti con la realtà... Io un giorno morirò e questo fino a poco fa per me era una visione abbastanza lontana. Anche su questo la mia psicoterapeuta mi ha detto che probabilmente non ho mai affrontato la morte, io non ho mai visto una persona dentro una bara ad esempio, solo quando chiusa e questo, a detta sua, è uno dei tasselli importanti che mi porta a non affrontare con serenità né la vita, né un'eventuale malattia.


    Scusa se mi sono dilungata. Tutto questo solo per dire che ogni persona ha il proprio vissuto e passato, e solo con un aiuto riusciremo a capire da cosa deriva tutto ciò e come affrontarlo. Io da sola non sarei mai arrivata a tali conclusioni.

  • Ciao! ☺️ Figurati, mi ha fatto molto piacere risponderti! Grazie mille per il saggio suggerimento, dovrei seriamente decidermi a iniziare un percorso ben strutturato di psicoterapia. Purtroppo, a fasi alterne soffro anche di disturbi alimentari e tricotillomania, quindi non c'è soltanto l'ipocondria da risolvere.

    Sono emerse considerazioni importanti durante la tua terapia, in effetti non aver mai affrontato da vicino malattie gravi e morte può aver acuito alcuni terrori ancestrali.

    Oggi come stai? L'endometriosi ti sta creando problemi? Un abbraccio! ❤️

  • ipocondriaca95 ciao, grazie per questo post. Mi aiuta a sentirmi meno sola in questa condizione (ipocondria) dalla quale anch'io sto cercando di uscire con la psicoterapia. Mi rivedo in tutto: ipocondria come non riuscire ad affrontare ciò che veramente nella nostra vita non va e temiamo (sto gradualmente cominciando ad affrontare le cose che non vanno nella mia vita e che alimentano l'ipocondria. Adesso riesco a vederle chiaramente, e le sto affrontando una ad una grazie alla psicoterapia, è molto faticoso e difficile, ma voglio e devo farlo se voglio stare bene e trovare un vero equilibrio); il sentirsi deboli, esseri finiti, mortali, il fare i conti con la realtà (anche io ho ricevuto un duro colpo e sono crollata quando ho dovuto fare una biopsia al seno, e devo farne una seconda per scongiurare ogni eventualità di una patologia non benigna); il fare i conti con l'idea della morte (anche questo, lavoro che ho fatto e ancora riprendo in psicoterapia periodicamente).

    Ti ringrazio perché ciò che hai condiviso mi fa davvero sentire meno sola e mi fa vedere ciò che vivo come meno insormontabile.

  • Ciao! Io ho passato un periodo così, e forse lo sto passando tuttora...

    Inizialmente ho sofferto di dolore alla pancia, dissenteria, nausea e forte dolore.

    Due medici mi avevano detto "virus intestinale" ma la lunga durata di questo virus ha iniziato a spaventarmi. Un giorno mi sale la febbre e penso subito al peggio perché la febbre non la ho mai.

    Vado in ospedale per i forti dolori. Inizialmente dicono appendicite! Vado in allarme perché penso subito ad un'operazione, poi dopo tre ecografie vedono che i linfonodi attorno al colon sono molto ingrossati. Iniziano a farmi domande su possibili tumori in famiglia e lì sono andata in tilt. Pianti in ospedale che non ti dico.

    Il giorno dopo mi dicono che si tratta di un'infiammazione tipo Morbo di Chron e vengo dimessa. Ho passato un mese orribile, tutti i giorni a cercare cosa comporta il morbo di Chron e ogni volta che leggevo cose brutte mi sentivo svenire. Avevo una fortissima paura di morire. Poi ho avuto un'attacco di panico, sono corsa in pronto soccorso perché pensavo di morire.

    Io soffro di tachicardia parossistica sopraventricolare, in quel momento pensavo di essere in fibrillazione o di avere un infarto.

    La cosa mi ha talmente spaventata che poi ho sviluppato la paura di perdere la mia famiglia. Ne sono "uscita" grazie poi alla psicoterapia, mi sono messa in testa di stare "bene" che il morbo di Chron non è una malattia mortale, che si può tenere controllato. Che non devo pensare subito al peggio ecc...

    Ora invece ho il terrore di avere malattie mentali. Quindi cerco tutti i sintomi...ho paura di avere la schizofrenia, di soffrire di deliri,.di essere borderline. Per ora ne ho parlato solo una volta con la psicologa, lei non mi vede ipocondriaca, mi dice che ho pensieri ossessivi che mi portano ansia.

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