Da quello che dici ne consegue che pure l'eredita' e' corruzione, perche' l'erede riceve proprieta' senza aver alcun merito ma solo per il fatto di essere un familiare.
L'eredità è ricchezza privata, ovvero quello che resta (degli utili) nelle mani dei soci dopo che l'azienda in quanto persona giuridica ha fatto il suo dovere: ovvero pagare gli stipendi, i fornitori e produrre valore aggiunto.
Se (SE) non resta niente: è normale. La ragione di vita di una impresa è permettere a se stessa e alle persone che ci lavorano di sopravvivere. Gli utili sono eventuali e in parte pensati per reinvestire.
Se (SE) resta qualcosa: finisce nelle tasche di chi ha rischiato/impiegato di più: ovvero i soci in base alle quote.
Quanto deriva da questi guadagni è di base una ricchezza privata e come tale può anche essere bruciata al gioco d'azzardo (dove permesso). Non ci sono limiti, oltre quelli legali.
Ovvio è che, trattandosi di ricchezze che talvolta superano un limite etico sociale: lo Stato di diritto, in base alla condizione della propria popolazione, impone tasse di successione sulle eredità più elevate.
Questa misura è atta unicamente a redistribuire la ricchezza quando questa si accentra troppo attorno a pochi personaggi. Tutti gli Stati d'Europa hanno tasse dal 15 a 60% sui patrimoni che cambiano proprietario per eredità.
Solo in Italia queste cose sembrano "strane", perché siamo abituati a una mentalità egoista e familista.
Eppure il principio cardine del capitalismo e' che una persona coi propri soldi e' libera di fare quello che vuole.
Non in uno Stato di diritto. Altrimenti sarebbe dittatura dei ricchi sui poveri.
La convinzione (becera) che l'azienda sia unicamente una proprietà privata di cui poter disporre in ogni modo e in ogni momento a proprio piacimento è una convinzione ignorante; tipica delle società corrotte che tendono a generare "aziende parassita" che forniscono servizi mediocri a clienti predestinati per clientelismo a prezzi assurdi e si appoggiano indirettamente alla tetta statale (tipo gli edili del 110%).
L'argomento è serio e in tutto ciò: c'è davvero poco da ridere.
Aveva ragione Del Vecchio.