Ansia perenne ed inappetenza

  • Salve, vi racconto un po' la mia storia... Ho 25 anni, vita perfetta, amici perfetti, mangio di tutto con gusto, genitori perfetti e nell’ultimo periodo persino ragazzo perfetto (finalmente). Lui abita lontano ma io non avendo nessun tipo di problema prendo l'aereo e vado a trovarlo. Sono una ragazza molto solare, attiva, che ama fare tante cose... questo fino a febbraio quando di punto in bianco, proprio prima della partenza per andare a trovare il mio fidanzato, mi sale l'ansia. Parto ma anche lì con il mio ragazzo non sto molto bene, non mangio quasi nulla e ci preoccupiamo entrambi. Niente... torno a casa pensando di rilassarmi ma nulla, da lì inizia il calvario. Ogni giorno mi sveglio con l'ansia, mangio poco e mi preoccupo perché sono già abbastanza magra, buon metabolismo ma dimagrire significherebbe scomparire ed ho paura di diventare anoressica! Mi spavento, piango e mille pensieri negativi iniziano ad invadere la mia mente! Voglio precisare che di ansia ne capisco, 10 anni fa da adolescente ne ho sofferto per qualche mese... solita cosa, zero voglia di mangiare e di fare, paura di tutto, anche di uscire di casa, nausea! Con cure naturali e molta forza di volontà ne sono uscita ma non ricordo davvero come.


    A febbraio ho perso il lavoro che mi piaceva tanto e da gennaio ho iniziato a prendere la pillola anticoncezionale. Decido quindi di mobilitarmi subito, insieme a mia madre contattiamo psicologi amici e inizio con le sedute. So di avere un problema ma voglio guarire, sono spaventata e mi attivo a cercare una cura il prima possibile, avendo anche paura di tornare a soffrire come anni fa e per fortuna, con alti e bassi, riesco ad "andare avanti", scopro di avere problemi di autostima e di essere sensibile, ho pensieri negativi ma a periodi alterni, ogni minima cosa "diversa" anche se diversa per me prima non era, continua a crearmi ansia ma tiro avanti.


    Arriva aprile, la psicologa si ammala di Covid, i miei genitori pure ed a causa di problemi vari non la vedo per un mese, Nel frattempo sto benino ma poi arriva il periodo di Pasqua e boom di nuovo ansia invalidante, niente voglia di uscire, mangio di nuovo poco, piango e mi vedo di nuovo magra... fino a quando piano piano mi riprendo. Nel frattempo ricontatto la psicologa e le dico che non sono stata bene. Il lavoro dove stavo prima mi richiama per aiutarli in un periodo di piena, una cosa "momentanea" (è un negozio di abbigliamento). Inizialmente stando così male nonostante amassi quel posto penso di rifiutare ma mi faccio forza e ci vado, infatti piano piano sto di nuovo "bene", non come prima ma mi sento meglio, mangio un po' di più.


    Inizia il bel periodo, il sole, mi metto sul balcone per abbronzarmi ed inizio ad andare al mare. Tutto quasi normale anche se l'ansia me la sento dentro come una bomba pronta ad esplodere! Dico alla psicologa che sto più tranquilla e quindi non ci vediamo più ogni settimana ma ogni due, ma non appena decido con il mio ragazzo di rivederci, dopo 3 mesi di casini, prenotando il volo per il mese seguente, ecco che l’ansia ritorna. Sono ormai 4/5 giorni in cui ho orribili pensieri, di nuovo senza voglia di mangiare né di uscire, a volte mi sento mancare l’aria, sento la fame ma guardo il piatto e stringo i pugni, mi sforzo perché so che altrimenti morirei di fame e dopo pochi giorni penso di essere già dimagrita, piango molto di più, penso al mese prossimo che dovrò prendere l'aereo per andare a stare con lui, uscire a mangiare e penso che non riuscirò a fare nulla, che rovinerò la vacanza ad entrambi!


    Lui cerca di capirmi e quando dico che non sto passando un bel periodo mi dice che insieme troveremo una soluzione per farmi stare meglio, ma ho paura che più gliene parlo o peggio se mi vede stare così male, mi dica che sono pazza e mi molli perché non tutti sanno gestire una persona così ansiosa che sta male per tutto. I miei amici mi dicono che non devo preoccuparmi, che se lui non dovesse capirmi non sarebbe quello giusto per me perché se mi ama lo deve fare anche in questi periodi bui. Io in questi giorni sto facendo di tutto, ho ricontattato la psicologa per settimana prossima, passo dei momenti buttata sul divano, (con zero voglia di mangiare ma mi sforzo, specialmente con pasta, frutta e dolci per cercare di non dimagrire), a leggere sui forum e a cercare risposte. Con un sorriso finto parlo con il mio ragazzo, esco e provo gradualmente a fare qualcosa che in realtà non ho voglia di fare, cose che prima AMAVO ALLA FOLLIA, tipo andare al mare o uscire per un aperitivo o una cena. Ieri mi sono fatta forza e sono andata ad un matrimonio al taglio della torta nel pomeriggio, dove stavano i miei, mi hanno convinta ad uscire di casa e a me era anche venuta la voglia di andare! Oggi pomeriggio, forza e coraggio, dopo essermi vista allo specchio orribile sono andata al mare e mi sono sentita meglio.


    Adesso sono a casa e ho trovato voi! Leggo di persone che ne sono uscite facilmente, persino persone a me vicine ne sono uscite, poi leggo di persone che ne soffrono da 10/20/30 anni e mi deprimo ancora di più! Io voglio tornare subito quella di prima, quella ragazza piena di vita che ero fino a qualche mese fa, senza paura e che aveva gioia di fare tutto. Sto cercando risposte, sto facendo di nuovo una terapia naturale come 10 anni fa, ho fatto dei controlli, continuerò con la psico, voglio andare dal medico per fare altre analisi e chiedere se magari mi prescrive altre vitamine. Il mese prossimo finalmente andrò dal ginecologo per parlare della pillola.


    Ora mi rivolgo a voi donne: può essere che la pillola mi dia problemi di ansia e depressione? È scritto anche sul bugiardino e magari questa che prendo non è quella giusta per me. Una parte di me ci spera molto, non vedo l'ora di andare e togliermi questo dubbio, magari con analisi ormonali. Farò tutto il possibile per capire il problema e se è la pillola sono già a metà del percorso. Io noto che da quando la prendo sto male, appunto dopo un mese e mezzo dall’assunzione. Inizialmente pensavo fosse normale perché di solito il corpo impiega 3 mesi per abituarsi agli ormoni, ma ne sono passati 4, anzi tra un po' dovrei iniziare il quinto blister. Oltre a questo ho mal di testa frequenti, dolorosi che non passano con i medicinali e tensione al seno, per questo penso proprio che sia meglio fare le analisi e cambiarla, quindi andrò dal medico di base prima così farò anche una chiacchierata con lui perché dal ginecologo ho appuntamento solo per il mese prossimo e fino ad allora qualche parola di conforto in più mi servirebbe. Vedrò di parlare anche con una nutrizionista perché questo fatto del dimagrimento mi spaventa e magari mi faccio dare qualcosa che possa aiutarmi ad ingrassare o comunque a mantenermi in forma.


    Scusate il post lunghissimo ma volevo dirvi tutto per bene. Le domande che vi faccio ora sono: la pillola ha causato anche a voi problemi simili? Avete risolto cambiandola o sospendendola? Per le persone che invece soffrono di ansia generalizzata come la state vivendo? Da quanto e cosa state facendo per guarire? Siete guariti? Se si come? È possibile guarire? Io non voglio prendere farmaci perché ho paura della dipendenza. Mi dispiace molto leggere che alcuni di voi ci convivono da anni senza alcun miglioramento, una delle mie paure attuali (tra le tante) è proprio questa. Ho paura che tutti si allontaneranno, i miei amati genitori non ci saranno per sempre e pensare di dover andare avanti nella vita senza mia madre mi terrorizza, lei è come la sorella che non ho mai avuto, mi aiuta sempre, mi sostiene e adesso pensare ad un futuro senza di lei, ad un futuro COSÌ senza di lei mi uccide!


    Ora come ora quando sto malissimo e piango, purtroppo penso che sia meglio che la faccia finita perché vivere in questo modo per sempre non posso sopportarlo, rimanere sola e stare male non posso riuscirci! Tutti mi dicono che ci vorrà solo del tempo e che tornerò ad essere quella di prima, mi supportano certo ma io mi sento una fallita in tutto e per tutto, un peso per tutti... persino per me stessa. Spero di essere stata chiara ed esaustiva e che qualcuno si rispecchi in quello che ho raccontato e che possa nascere una bella conversazione positiva. So che molti sono nella mia stessa situazione e questo mi fa sentire meno sola, è già qualcosa! Spero vi vada tutto bene comunque ❤️‍🔥

  • Ailene

    Approvato il thread.
  • Adesso sono a casa e ho trovato voi! Leggo di persone che ne sono uscite facilmente, persino persone a me vicine ne sono uscite, poi leggo di persone che ne soffrono da 10/20/30 anni e mi deprimo ancora di più! Io voglio tornare subito quella di prima, quella ragazza piena di vita che ero fino a qualche mese fa, senza paura e che aveva gioia di fare tutto. Sto cercando risposte, sto facendo di nuovo una terapia naturale come 10 anni fa, ho fatto dei controlli, continuerò con la psico, voglio andare dal medico per fare altre analisi e chiedere se magari mi prescrive altre vitamine. Il mese prossimo finalmente andrò dal ginecologo per parlare della pillola.

    Ciao. Solito mantra personale: non sono un medico ne figura similare, sono una paziente che da 30 anni convive tra alti e bassi con problemi di ansia, comorbidità e depressione.

    Ho inteso prendere questo tuo scritto, semplicemente perchè chi sperimenta per la prima volta l'ansia a certi livelli, sono i primi problemi che si pone, cioè paura del futuro.

    L'ansia ricorda è un elemento essenziale del nostro vivere quotidiano, guai se non ci fosse, il problema è quando assume certi livelli portandola a livello di "patologia".

    Iniziamo con il dire che c'è ansia ed ansia, personalmente e tenendo in considerazione testi medici di psichiatria, l'ansia, in base alla sua intensità la suddivido così:

    - se l'ansia è leggera e ti fa vivere il quotidiano, nel senso che sono solo dei momenti che passano e ti fanno tornare alla normalità, tisane rilassanti, sport, hobby; socializzazione, etc. possono risolvere il periodo ansioso;

    - se l'ansia è moderata e gestibile ma i pensieri alle volte diventano tali da portarti ad un loop nel cervello, oltre quanto sopra si può aggiungere una psicoterapia breve strategica;

    - se l'ansia è grave, tale da ripercuotersi durante l'intero arco della giornata, nel senso che si manifestano altre comorbidità (ipocondria, attacchi di panico etc.) e che non ti fa vivere, allora ci vuole una cura farmacologia in modo tale da abbassare i livelli ansiogeni e successivamente agire con la psicoterapia.

    Le domande che vi faccio ora sono: la pillola ha causato anche a voi problemi simili? Avete risolto cambiandola o sospendendola? Per le persone che invece soffrono di ansia generalizzata come la state vivendo? Da quanto e cosa state facendo per guarire? Siete guariti? Se si come? È possibile guarire? Io non voglio prendere farmaci perché ho paura della dipendenza. Mi dispiace molto leggere che alcuni di voi ci convivono da anni senza alcun miglioramento, una delle mie paure attuali (tra le tante) è proprio questa. Ho paura che tutti si allontaneranno, i miei amati genitori non ci saranno per sempre e pensare di dover andare avanti nella vita senza mia madre mi terrorizza, lei è come la sorella che non ho mai avuto, mi aiuta sempre, mi sostiene e adesso pensare ad un futuro senza di lei, ad un futuro COSÌ senza di lei mi uccide!

    In relazione alla prima domanda, sempre in relazione alla mie conoscenze (ed anche perchè non sono donna ^^ ), in determinate persone potrebbe e dico potrebbe far sorgere problemi di cali di umore tipo depressione, ma problemi ansiogeni a livello di patologia di un certo livello non ho conoscenza.

    Ricorda che l'ansia deve essere riconosciuta come patologia solo da uno psichiatra, ci sono manifestazioni ansiogene (non patologiche ma che hanno una durata anche lunga) che nascono per problemi di stress prolungato, eventi negativi della vita etc.

    Il termine guarigione si può riferire ad un raffreddore, influenza, certamente ci sono cure che possono determinare lunghi periodi di assenza, ma ricorda che parlo sempre di ansia patologica.

    Ecco la classica paura delle dipendenze. Attualmente i farmaci utilizzati non danno dipendenza ne assuefazione. Solo la classe delle benzodiazepine può dare "dipendenza" ma a certe elevate dosi e per molto tempo di somministrazione.

    Per ultimo non puoi porti domande sul futuro, in quanto:

    - il passato è immutabile;

    - il presente lo viviamo;

    - del futuro non conosciamo nulla, pertanto togliti dalla testa questi pensieri tipici che entrano nel cervello con l'ansia (anche lieve).

    In attesa degli esami da fare prendi in considerazione anche questo tipo di cura naturale:

    - lunghe passeggiate all'aperto e con il sole, in quanto il sole fa produrre la melatonina in modo naturale;

    - bevi tisane rilassanti a base di luppolo, camomilla, melissa, passiflora etc. Puoi farti preparare dall'erborista delle compresse con più erbe officinali (senti sempre il parere dello specialista);

    - piccoli hobby, quale lettura, giardinaggio, sport all'aria aperta, etc. Ricorda sempre che il tuo cervello ti dirà sempre di no mettendo in campo "voglia di far nulla, ansia, pensieri sconsiderati etc."

    - guarda su youtube dei video attinenti a delle tecniche di respirazione diaframmatica, tutto all'inizio sembrerà difficile, ma ricorda sempre che anche cinque minuti al giorno sono un buon inizio.

    Come sempre resto a disposizione e mi raccomando ogni persona ha un suo percorso diverso dall'altro, leggi quanto vuoi ricordando che se non sei un dottore o altra persona del settore, tutto quello che leggerai sarà un ulteriore fonte di ansia, quindi non farti suggestionare e stai lontana da internet e dal dott. Google, perfido esempio di medico.

    In bocca al lupo e ricorda che "non può piovere per sempre" :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Ciao, da quel che scrivi credo si tratti di ansia lieve, cioè se riesci comunque a uscire, andare al mare, prendere un aereo ecc.. perché se fosse grave credimi non riusciresti a fare nulla. Quindi continua pure con psicologo e metodi naturali e vedrai che ne uscirai anche stavolta.

  • Spero sia ansia lieve e che sia solo un periodo ovviamente, magari peggiorato a causa di sbalzi ormonali dati dalla pillola sbagliata per me. Resta il fatto che quando mi viene non la sento per niente lieve e se faccio cose è solo perché "mi obbligo" a piccoli passi a reagire quando in realtà mi verrebbe solo da rinchiudermi, così se devo stare male almeno sto male a casa mia. Come ho detto la mia ansia mi causa oltre che pesantezza nel corpo in generale, anche inappetenza e con zero voglia e gusto di mangiare anche cose che prima amavo, e questo porta in me altre ansie e paranoie legate al cibo e al morire di fame. Dico invalidante perché appunto non riesco a mangiare, ad uscire, a pensare di mangiare fuori, cosa che prima facevo più che volentieri senza alcun tipo di problema.


    Per tornare la me stessa di prima so che ci vorrà del tempo e forza di volontà ma ho tanta paura del futuro, di rimanere sola a cercare di tirare avanti in questo stato. Che poi, oddio, se non mangio tempo un paio di mesi mi ricoverano (altra paura ricorrente). Grazie per queste risposte, mi hanno messo altro coraggio in corpo che ora come ora è necessario.

  • Se ti può consolare non sei sola qui. Anche io sto avendo problemi col mangiare, perché ho nausea perenne. Chi non vorrebbe tornare a stare bene? E' la speranza di tutti.

    Da quanto tempo questo? Come stai vivendo? Cosa stai facendo per cercare di stare bene? Se ti va racconta la tua esperienza.

  • Sto così da un anno, ho iniziato da poco una nuova cura farmacologica che spero faccia effetto. Riesco a mangiare solo perché mi prepara i pasti mia madre, se fossi sola probabilmente neanche mi cucinerei nulla. Provo repulsione per il cibo, quando mi siedo a tavola mi sento scombussolata e non mangio con piacere, e pensare che una volta ero una buona forchetta. Faccio psicoterapia, ma è incentrata sull'ansia perché parte tutto da lì.

  • Ti capisco perfettamente, mi succede la stessa cosa, però quando capita che sono da sola mi faccio forza e mangio qualcosa. Volevo parlare con una nutrizionista, almeno mi da cose utili che anche se mangio in poche quantità mi danno beneficio e aiutano il mio corpo che se non mangio diventa sempre più debole!


    Io tra un mese devo anche partire e sto già in ansia perché penso che andrà tutto male anche per soli tre giorni, si tratterebbe di uscire, mangiare e fare cose che io non faccio più con tanto piacere! Devo cercare di pensare alle cose positive di questo viaggio ma non mi riesce! Eppure è estate, dovrei essere felice di uscire fare passeggiate al sole e non focalizzarmi sul cibo in questa maniera negativa.


    Non so più come fare, oggi vado dalla psicologa e vediamo cosa mi dirà, anche se a volte penso che non mi aiuti per niente perché le parole sono spesso al vento.

    Ieri tutto sommato è stata una giornata normale, sono uscita, andata al mare, ho “mangiato” ma oggi chissà, mi sveglio già con l’ansia, anche se a volte va diminuendo.


    Sto così da un anno, ho iniziato da poco una nuova cura farmacologica che spero faccia effetto. Riesco a mangiare solo perché mi prepara i pasti mia madre, se fossi sola probabilmente neanche mi cucinerei nulla. Provo repulsione per il cibo, quando mi siedo a tavola mi sento scombussolata e non mangio con piacere, e pensare che una volta ero una buona forchetta. Faccio psicoterapia, ma è incentrata sull'ansia perché parte tutto da lì.

    Prima facevi altre cure farmacologiche che non hanno funzionato?

  • Ciao Myriansiosa!

    Quante volte mi sono trovato a farmi le tue stesse domande! A logorarmi! A chiedermi perché, cosa ho che non va...

    Ora ho la consapevolezza di avere disturbi ansiosi e umorali, sì a 45 anni sono riuscito a dargli un nome. Prima non facevo altro che colpevolizzarmi, macinare pensieri, paure, arrovellarmi a capire cosa mi succedeva, perché proprio a me.

    Nella mia vita sono capitati tre episodi importanti di forte ansia e depressione! Sono sempre riuscito comunque a fare tutto con una fatica e sofferenza immensa, proprio come stai facendo tu.

    Tutte le volte avevo una paura folle di non tornare più quello di prima, che sarei rimasto per sempre così...ma ti posso dire che tutte le volte ne sono uscito, forse più forte di prima.

    Purtroppo non è una cosa veloce, e quella tua ansia di tornare come prima subito, credo sia controproducente, ci vuole tanta tanta pazienza e soprattutto devi trovare una aiuto competente, devi volerti bene e cercare la soluzione più adatta, farmaci, psicoterapia o qualnque cosa possa aiutarti. Non devi avere paura di curarti... sono disturbi come altri (avrei preferito sicuramente altri disturbi, perché credo questi siano di una sofferenza immane, oltre al fatto che non vengono capiti).

    Ora devi rallentare e pensare a te stessa, capisco perfettamente come ti senti...

  • Sono contenta che ci sia qualcuno che sa di cosa sto parlando e che sia riuscito ad affrontarlo! Mi da speranza e coraggio. Se i miei disturbi sono dovuti a sbalzi umorali dettati da una pillola dovrò trovare una soluzione anche a questo per stare bene. Per ora non voglio arrivare a prendere medicinali, non vorrei essere “drogata” per stare bene e magari non riuscire comunque a risolvere i problemi alla radice. Come ne sono uscita tanto tempo fa ne uscirò anche stavolta, mi metto sempre più coraggio giorno dopo giorno e spero di stare bene il prima possibile, di tornare a vivere e ad apprezzare tutto.

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