Il mio calvario con l'ipocondria

  • Mi dispiace tanto... io ormai sto per implodere per i continui attacchi di panico causati dall'ipocondria, a volte è puro terrore specialmente di notte, non dormo anche per giorni interi e se lo faccio è per al massimo tre ore. Sono stata sempre ansiosa ma l'esperienza di un aborto spontaneo e l'ospedalizzazione molti anni fa mi hanno fatta peggiorare molto, mi sono sentita sola e abbandonata oltre che impaurita. Purtroppo in questo modo rovino la vita di chi mi sta intorno, ed i sensi di colpa non fanno che peggiorare il mio stato.

    Ciao. Il lutto (e l'aborto lo è) si trova al primo posto nella scala dello stress, in quanto ha bisogno di molto tempo per la metabolizzazione sia fisica che specialmente psichica. Aggiungi a questo altri fattori come nel tuo caso, oltre naturalmente la componente genetica, ed ecco apparire l'ansia la cui comorbidità ad essa associata si chiama ipocondria. Chiaramente questo discorso non vale per tutte le persone, in quanto ognuno reagisce a modo suo, ma quando l'ansia trova terreno fertile purtroppo c'è poco da fare.

    Se ti va puoi cliccare direttamente il link "i miei post" (che trovi in firma) dove nel mio piccolo cerco di suggerire qualche accorgimento per la gestione dell'ansia, fermo restando che per eventuali cure mediche l'unico deputato a dare l'ultima risposta rimane lo specialista.


    La follia è che continuo a cercare sintomi per qualsiasi cosa su Google e sprofondo nel buco nero delle malattie mortali più strane e disparate... cerco di rassicurarmi ma trovo solo cose terribili . Penso che alcuni sintomi siano ormai effetti collaterali dei farmaci per dormire che tra l'altro non fanno nessun effetto.. .non riesco più ad affrontare il minimo problema, ma sono moglie e madre e mi sento inutile. Capita anche a voi che mi leggete? Avete consigli? Non sopporto più questa continua paura.

    Ecco quello che non devi fare assolutamente. Come dico sempre se non sei medico o hai altro titolo similare, mai e poi mai consultare il malefico dott. Google, infatti si inizia sempre col male minore per poi raggiungere il maggiore (inteso come patologia) e naturalmente il cervello si fissa poi su quest'ultimo.

    La domanda più difficile esige la risposta più semplice e, credimi, se non vuoi che la tua ansia diventi ancora più acuta e raggiunga anche il culmine dell'attacco di panico, NON fare ricerche in rete. Ad ognuno il proprio mestiere.

    Se permetti vorrei porti alcune domande (una mia deformazione è voler conoscere certi dettagli prima di dare qualsiasi risposta, anche se sempre da paziente):

    - penso tu sia già stata da uno specialista per questi problemi, in qual caso qual è la diagnosi?

    - quale cura ti è stata eventualmente prescritta? Nel caso hai affiancato a tale terapia farmacologica una di supporto psicologico?

    - quali effetti collaterali puoi collegare all'assunzione dei farmaci?

    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Ti ringrazio tanto...il mio problema è che indosso questa maschera da anni, tutti mi ritengono allegra, gentile, generosa, lavoro con impegno, i colleghi mi ricercano e apprezzano, ho delle care amiche alle quali però non riesco a confessare niente. Mi vergogno talmente tanto di questa mia enorme vulnerabilità, secondo me tanto strana da non poter essere compresa.


    Anni fa ho intrapreso un percorso con una psichiatra che ha diagnosticato disturbo dell'adattamento e ho seguito un trattamento con Escitalopram da cui ho tratto giovamento, ma ho in seguito interrotto . Quando sono in completo panico, almeno per chiudere occhio una o due ore (non di più), devo prendere un Tavor che però non funziona più. Ho chiesto al mio medico di base, gli ho spiegato che non riesco a spegnere il mio cervello rimuginante e mi ha dato gocce di Minias (acqua fresca), dopo due ore mi sveglio boccheggiante, sudata... in pieno panico anche peggio di prima.

  • Ti ringrazio tanto...il mio problema è che indosso questa maschera da anni, tutti mi ritengono allegra, gentile, generosa, lavoro con impegno, i colleghi mi ricercano e apprezzano, ho delle care amiche alle quali però non riesco a confessare niente. Mi vergogno talmente tanto di questa mia enorme vulnerabilità, secondo me tanto strana da non poter essere compresa.


    Anni fa ho intrapreso un percorso con una psichiatra che ha diagnosticato disturbo dell'adattamento e ho seguito un trattamento con Escitalopram da cui ho tratto giovamento, ma ho in seguito interrotto . Quando sono in completo panico, almeno per chiudere occhio una o due ore (non di più), devo prendere un Tavor che però non funziona più. Ho chiesto al mio medico di base, gli ho spiegato che non riesco a spegnere il mio cervello rimuginante e mi ha dato gocce di Minias (acqua fresca), dopo due ore mi sveglio boccheggiante, sudata... in pieno panico anche peggio di prima.

    Ciao. Nella casistica dei disturbi dell'umore rientra anche la depressione nascosta. La persona appare agli occhi delle altri come hai descritto tu, mentre sotto la maschera affronta i demoni interiori con modalità non percepibili dall'esterno. La classica frase in questa circostanza, sia di amici che conoscenti, è "impossibile che soffra di depressione". Non a caso questo genere di depressione colpisce molto spesso gli attori comici. Il problema è che la persona che convive segretamente con questo malessere a volte mostra solamente segnali minimi, come l'alterazione del sonno e dell'alimentazione che possono passare da "poco" a "tanto".


    Di sicuro la condivisione di queste sensazioni è positiva e non rappresenta più un tabù (od almeno credo), quindi cerca di aprire il tuo cuore con le persone che ritieni realmente amiche perché se continui a tenere nascosto il male, anche il bene resterà invisibile. La vergogna devi lasciarla andare, bisogna vergognarsi di tante cose ma di questa proprio no. Un vecchio psicologo mi diceva "se sei solo ad affrontare il demone lo affronti al 100%, se lo dividi con dieci persone lo affronti al 10%".


    Un approccio volto ad una psicoterapia breve dovrebbe essere la soluzione migliore, ma se in passato hai trovato giovamento tramite una cura potresti tentarla un'altra volta. Nulla toglie che ad esprimersi dovrebbe sempre essere uno specialista, anche se come codificato dai manuali di psichiatria il "disturbo dell'adattamento" dovrebbe essere una risposta esagerata all'esposizione a varie fonti di stress, per cui la persona sviluppa una risposta emotiva e comportamentale anomala (sempre dovrebbe, perchè la certezza non esiste).


    Questo tipo di depressione non è invalidante, nel senso che ti permette, anche se a denti stretti, di vivere le tue giornate, e nel mio piccolo ritengo che una psicoterapia potrebbe essere la soluzione, fermo restando che lo specialista può ritenere invece opportuno indirizzarti verso un'eventuale terapia farmacologica.


    Sicuramente il Tavor non fa altro che acuire la sintomatologia perchè si tratta di un farmaco sintomatico che non agisce sul nucleo del problema, infatti nel tuo caso pare agire da tampone momentaneo efficace per poco tempo ma che alla lunga può condurre a dipendenza. Non conosco il tuo vissuto, ma sicuramente questo stato di cose andrebbe interrotto e la decisione spetta solo a te.


    Ultima cosa: è normale che il Minias abbia un effetto molto più blando del Tavor, sono due molecole molto diverse tra loro, ma non fare comunque di testa tua perché questi farmaci devono essere presi sotto controllo medico, non tanto per la pericolosità ma principalmente per la dipendenza che possono dare.


    Come sempre in bocca al lupo e per qualsiasi domanda non esitare :slightly_smiling_face:

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  • Grazie, oggi è stata veramente una giornata durissima...se non sono impegnata cedo all'ansia totale. Vorrei solo stare a letto al buio, da sempre il mio posto sicuro. Ma è chiaro che non posso farlo. Capisco che anche per chi mi sta vicino è difficile e questo non mi aiuta.


    Ti ringrazio per i preziosi consigli, togliere il Tavor da i veri e propri sintomi dell'astinenza come brividi, nausea, vomito, ecc. e questo si aggiunge alla situazione non rosea. Ce la sto mettendo tutta, andando a scalare anche con il Minias. L'insonnia è per me durissima da affrontare, non tanto per la fatica fisica che ci si ritrova a gestire ma per quella mentale. Non so dirti quanto è importante per me confrontarmi con qualcuno e avere supporto generoso.❤️

  • Anch'io sono ipocondriaca, adesso mi trovo in fissa con la gola ed ho paura di avere un tumore perché mi esce pus verdastro dalle tonsille che mi fanno leggermente male, forse anche perché le ho sfregate, e mi bruciano come fossero irritate. Le analisi dell'emocromo sono buone ed il tampone è negativo, l'otorino dice che non ho nulla e che si tratta di materiale caseoso ma a me non sembra proprio, ho paura e non dormo da una settimana.

  • Grazie, oggi è stata veramente una giornata durissima...se non sono impegnata cedo al'ansia totale. Vorrei solo stare a letto al buio, da sempre il mio posto sicuro. Ma è chiaro che non posso farlo. Capisco che anche per chi mi sta vicino è difficile e questo non mi aiuta.


    Ti ringrazio per i preziosi consigli, togliere il Tavor da i veri e propri sintomi dell'astinenza come brividi, nausea, vomito, ecc. e questo si aggiunge alla situazione non rosea. Ce la sto mettendo tutta, andando a scalare anche con il Minias. L'insonnia è per me durissima da affrontare, non tanto per la fatica fisica che ci si ritrova a gestire ma per quella mentale. Non so dirti quanto è importante per me confrontarmi con qualcuno e avere supporto generoso.❤️

    Ciao. Purtroppo la sospensione delle benzodiazepine quando la cura è protratta per troppo tempo e per alcune tipologie rappresenta una strada in salita.

    Ti consiglio di rivolgerti allo specialista per una dismissione graduale, ma non fare ti testa tua in quanto puoi peggiorare la situazione, e di affiancare alcune misure che ti possono giovare, come:

    - lunghe passeggiate all'aria aperta;

    - alimentazione sana, riducendo carboidrati e grassi;

    - prendere mezz'ora prima di andare a letto della melatonina;

    - esistono tisane con passiflora, tiglio, camomilla, rhodolia etc. che puoi prendere sempre prima di andare a letto;

    - prendere un multivitaminico a base di vitamine del gruppo B;

    - fare un bagno caldo o doccia, quest'ultima va fatta almeno due ore prima di andare a letto in quanto ha un effetto attivante;

    - ascoltare dei video motivazionali che potrai trovare su You-Tube (ce ne sono decine e gratis);

    - evitare riposini pomeridiani;

    - mai tv quando si è a letto meglio ascoltare musica;

    - gestire lo stress (per quanto possibile).

    Capisco che non è facile, ma devi credere nella tua forza di volontà e vedrai che piano piano e passo passo ce la puoi fare.

    Ricorda che per qualsiasi domanda resto sempre a disposizione, quindi un grande in bocca al lupo :thumbup:

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


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  • Anch'io sono ipocondriaca, adesso mi trovo in fissa con la gola ed ho paura di avere un tumore perché mi esce pus verdastro dalle tonsille che mi fanno leggermente male, forse anche perché le ho sfregate, e mi bruciano come fossero irritate. Le analisi dell'emocromo sono buone ed il tampone è negativo, l'otorino dice che non ho nulla e che si tratta di materiale caseoso ma a me non sembra proprio, ho paura e non dormo da una settimana.

    Ciao. Nel passato non appena ad un bambino veniva un mal di gola e le tonsille ingrossavano si asportavano immediatamente. Il sottoscritto a 3 anni - ZAC - .

    Poi si è scoperto che le tonsille avevano una sua funzione ( e meno male) ed attualmente solo quando i tamponi sono positivi oppure esistono problemi di febbre molto alta e recidivante si procede all'esportazione.

    Tutto questo preambolo per dirti che la fissazione è l'effetto dell'ipocondria e se per caso sei una che si affida al dott. Google, allora hai triplicato queste fissazioni.

    Hai fatto la visita dall'otorino con una diagnosi ben precisa ( e ti avrà riferito le misure da adottare), quindi lascia fare il mestiere a chi ne ha competenze, viceversa, come detto prima non farai altro che alimentare la tua ansia.

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  • Mi sono calmata un po’ con le tonsille ma subito è partita un'altra fissazione: da ieri ho un dolore alla testa e la mente già viaggia verso l'ascesso celebrale. Ho misurato la pressione e preso il brufen ma il dolore è sempre lì, va e viene. Non posso più vivere, ho 29 anni e mi vedo persa, devo uscire per lavoro e non riesco a stare lontano da casa a causa di queste problematiche, che aumentano sempre più, ed in aggiunta devo sorbirmi anche le critiche dei conoscenti che dicono che sono una fissata. Nessuno capisce niente...

  • Mi sono calmata un po’ con le tonsille ma subito è partita un'altra fissazione: da ieri ho un dolore alla testa e la mente già viaggia verso l'ascesso celebrale. Ho misurato la pressione e preso il brufen ma il dolore è sempre lì, va e viene. Non posso più vivere, ho 29 anni e mi vedo persa, devo uscire per lavoro e non riesco a stare lontano da casa a causa di queste problematiche, che aumentano sempre più, ed in aggiunta devo sorbirmi anche le critiche dei conoscenti che dicono che sono una fissata. Nessuno capisce niente...

    Ciao. C'è un vecchio detto che dice..."i guai della pentola li conosce solo la cucchiaia", se hai una cicatrice, un braccio rotto o una patologia organica tutti ti credono, mentre quando il tuo dolore è psicologico, quindi esternamente non si vede, allora per le persone non hai nulla. Gli unici che capiscono sono quelli che hanno il tuo stesso problema.

    Il dolore alla testa molto probabilmente deriva dall'ansia, che giungendo ad un certo apice sì manifesta con la somatizzazione del mal di testa. L'antidolorifico non serve a nulla perchè non è un problema che riguarda il dolore, ma il sovraccarico di pensieri intrusivi legati all'ipocondria.

    Qualche domanda se permetti: da quanto tempo soffri di queste manifestazioni ansiose? Hai mai fatto qualche visita specialistica? Se sì, stai seguendo qualche cura?

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