Parentesi: io credo che Putin abbia fatto in primis quella scelta. Il che in realtà mi fa dubitare molto di cosa pensi di ottenere... Dovrà dipendere dalla Cina. Gli è convenuto?
Osservazione interessante che apre la porta a molteplici considerazioni, premettendo che personalmente penso che stiamo assistendo (come sempre del resto) ad una "partita" tra squadre diverse ma che "giocano" tutte nello stesso campionato, quindi soggette allo stesso regolamento ed agli stessi "arbitri".
Chiarito questo punto e facendo per un momento astrazione di ciò, valutando quindi tale specifico aspetto come se parlassimo di attori indipendenti gli uni dagli altri, è molto probabile che Putin possa ritenere nell'immediato e per il prossimo futuro la Cina un partner più affidabile rispetto alla conserteria occidentale, vuoi per una questione di vicinanza di "metodo" rispetto all'azione di governo (pur se su questo punto ormai non dovremmo più permetterci di dare lezioni a nessuno) ed anche per la naturale sinergia tra risorse naturali praticamente infinite da una parte e umane dall'altra, capaci di dar vita ad un colosso analogo a quello che indicavo nel precedente messaggio.
Non ultime inoltre avranno pesato le tante circostanze sfavorevoli che in questi ultimi venti e passa anni sono stati posti sul cammino russo volto costruttivamente ad una maggiore integrazione e collaborazione con UE e NATO (basti guardare il travagliato iter del Nord Stream 2 e l'allargamento repentino ad est dell'Alleanza Atlantica, arrivata a lambire e minacciare direttamente gli stessi confini russi).
Ti soffermi sulla "convenienza" di tale politica e giustamente, poiché un abbraccio della potenza di quello cinese è certamente in grado, a lungo andare, di soffocare ed in un certo senso "assimilare" un Paese sì di grande tradizione, ma relativamente debole per dimensione complessiva dell'economia e diversificazione della stessa, e soprattutto a causa del pesante deficit demografico (retaggio del secondo conflitto mondiale e di uno stile di vita propenso ad eccessi alcolici) che deve ancora mostrare compiutamente i suoi effetti più perniciosi.
Chiaramente, e proprio perché ritengo Putin tutto fuorché stupido, pazzo o sprovveduto, immagino che questa strategia sia frutto di un'attenta analisi, condotta anche sulla base di elementi economici, diplomatici e di intelligence dei quali noi siamo totalmente all'oscuro e che possiamo solo tentare di approssimare per difetto, analizzando a posteriori le informazioni a cui ci concedono accesso e che spesso non rappresentano in realtà che mera propaganda a vantaggio dell'una od altra parte.
La domanda spontanea che nasce però di rimando è questa: prima di pensare se è convenuto alla Russia, non sarebbe meglio valutare se questo modus operandi conviene a noi? La mia risposta, in funzione di quanto ho scritto finora in questa discussione, è un secco no.
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione al riguardo.