Io però, conscio del fatto che mi attirerò senz'altro una scintilla di polemiche addosso, da ex ossessivo grave diagnosticato non posso non mettere in guardia in merito al fatto che la terapia cognitivo-comportamentale è internazionalmente riconosciuta dalle linee guida come il sistema curativo "gold standard" tra tutti per chi soffre di ansia e ossessioni.
La terapia psicoanalitica (come quella psicodinamica) non nego possano aiutare alcuni casi ma, secondo chi mi ha seguito negli anni (tanti specialisti anche molto importanti - gente che va in televisione pure, oltre che notissimi psichiatri che hanno fatto la storia di questa branca medica soprattutto sul territorio toscano), essa potrebbe presentare anche gravi controindicazioni nel paziente ossessivo, perché potrebbe creare falsi ricordi e falsi traumi che scatenano ulteriori loop ossessivi. Un'arma davvero a doppio taglio.
Son ovviamente contento che anche altri, come me, siano riusciti a venire fuori da questo orrore.
Però, ecco, non posso non raccontare la mia esperienza e quanto mi fu illustrato da noti luminari del campo.
Senza contare che la parte "cognitiva" della TCC aiuta anche a risalire ai processi, ma senza turbare la fragile stabilità del paziente ossessivo. Per questo si chiama cognitivo-comportamentale: agisce sui pensieri disfunzionali a monte per modificarne il comportamento patologico a valle.
Mi scuso se ho espresso quello che ho vissuto, so di star appiccando un incendio... ma dovevo, dovevo dirlo.