Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Io la trovo una forma di autocompiacimento. Una forma di attenzione - morbosa - verso qualcosa del proprio corpo. Conosco bene questo meccanismo purtroppo, visto che l’ansia si nutre e si alimenta di questa erronea postura psicologica. E’ cone se esistessi solo te. O meglio una parte. La paura o il disturbo.

    Non credo servano solo farmaci ma altro, a cominciare dall’autostima.

    Mi regali molti spunti di riflessione e te me sono grata, potresti spiegarmi meglio il tuo punto di vista, se ne hai voglia ovviamente.

    Sei stato un po' criptico ?(

  • Mi regali molti spunti di riflessione e te me sono grata, potresti spiegarmi meglio il tuo punto di vista, se ne hai voglia ovviamente.

    Sei stato un po' criptico ?(

    Ti porto la mia esperienza. Non e' detto che combaci. Siamo unici.
    Premessa necessaria. Paradossalmente il controllo del proprio mio corpo, delle sensazioni (somatizzo l'ansia), e' una forma di celata richiesta di attenzione.

    Siamo paradossalmente a richiedere attenzione. Attenzione verso noi stessi. In questo c'entra molto l'autostima. Non e' un sofismo.
    Con la ricerca del "male" immaginario, e' una volonta di riporre noi stessi al centro.

    In questo assunto basico si inseriscono le specificita' di ognuno.

    Non e' facile a spiegarsi. Il concetto di base in ogni disturbo somatico (o ossessione) e' quello.

  • Parole spiazzanti che velatamente mi ha detto la psicologa.

    Grazie, sei per me un amico prezioso.

    So che forse sono fuori luogo, ma siccome percepisco che mi vuoi (come tutti gli altri) aiutare davvero, e sento che tu, insieme a Gab69, mi capite davvero, vi chiedo con il cuore in mano: voi come affrontereste questa situazione disastrosa?

    Oggi ho mandato due foto all'ORL perché sono entrata in panico e lui, gentilmente, mi ha rassicurata. È un santo. Ma ora, dopo essermi ispezionata ancora, ho sentito una superficie rugosa. Capisci/capite come sono messa!!!

    Mi piacerebbe moltissimo, se vi va, anche se non siete dei dottori, avervi accanto nella mia "rinascita".

    Se sono fuori luogo, ditemelo tranquillamente.

    Un abbraccio.

  • Grazie, ma l'aiuto è spontaneo. Io credo che la miglior soluzione sarà... l'attesa. Generalmente le ossessioni sono cicliche. Hanno un tempo limite. Poi si spostano su altro.


    Te lo dico in anticipo, così sai come andrà a finire. Ti focalizzerai su una macchietta sulla pelle, un fischio all'orecchio, un dolore persistente a un braccio, eccetera eccetera.


    Dopo sette visite, deduco che sia esclusa la patologia organica. Dunque, l'ossessione faccia il suo corso. Sopravviverai. Magari rifletti su quanto ti ho "suggerito" prima.

  • Grazie, ma l'aiuto è spontaneo. Io credo che la miglior soluzione sarà... l'attesa. Generalmente le ossessioni sono cicliche. Hanno un tempo limite. Poi si spostano su altro.


    Te lo dico in anticipo, così sai come andrà a finire. Ti focalizzerai su una macchietta sulla pelle, un fischio all'orecchio, un dolore persistente a un braccio, eccetera eccetera.


    Dopo sette visite, deduco che sia esclusa la patologia organica. Dunque, l'ossessione faccia il suo corso. Sopravviverai. Magari rifletti su quanto ti ho "suggerito" prima.

    Grazie.

    Ma per tua esperienza, la tua ossessione più lunga quanto ti è durata? E, soprattutto, come se ne è andata? Sì, immagino che poi, se passa, si passa ad altro.

    Grazie di cuore per dedicarmi il tempo.

    Un abbraccio.

  • Grazie.

    Ma per tua esperienza, la tua ossessione più lunga quanto ti è durata? E, soprattutto, come se ne è andata? Sì, immagino che poi, se passa, si passa ad altro.

    Grazie di cuore per dedicarmi il tempo.

    Un abbraccio.

    Soffro di ansia cronica, aspecifica, con somatizzazioni. Ogni occasione è un caso a se. Vado a memoria. Ho avuto un orecchio tappato per oltre due mesi, quasi tre. Ho visitato 3 otorini. Mi hanno detto che era a posto (pressione timpano etc).
    Il disturbo ha avuto il suo decorso. Diciamo che mi ero rassegnato al "sia quel che sia". Ho ceduto. C - E - D - U - T - O.
    Dopo 4 mesi ero nuovamente okei. Io mi darei del tempo se fossi in te.

  • Soffro di ansia cronica, aspecifica, con somatizzazioni. Ogni occasione è un caso a se. Vado a memoria. Ho avuto un orecchio tappato per oltre due mesi, quasi tre. Ho visitato 3 otorini. Mi hanno detto che era a posto (pressione timpano etc).
    Il disturbo ha avuto il suo decorso. Diciamo che mi ero rassegnato al "sia quel che sia". Ho ceduto. C - E - D - U - T - O.
    Dopo 4 mesi ero nuovamente okei. Io mi darei del tempo se fossi in te.

    Ciao Pulmino73, grazie per avermi raccontato una delle tue vicissitudini. Immagino lo stress. Sai qual è il grossissimo problema? La bocca è sempre a portata di mano, non è un organo nascosto che non vedi...

    È questo che crea un'ossessione pazzesca. Ieri sera mi ero promessa di guardarmi solo una volta la mattina. Lo avrò già fatto 10 volte, nonostante abbia pulito tutta casa, abbia cucinato perché ho a pranzo mio zio e il suo compagno. Non c'è niente da fare, il pensiero è sempre lì.

    Sono diventata di una pesantezza assurda, scusatemi.

    Vorrei tantissimo lasciare andare, ma non mollo e mi ispeziono con la luce del telefonino, poi con la piletta...

    Adesso poi arriva agosto, il mese che più mi angoscia. Spero tanto che almeno mia madre esca dalla riabilitazione. Se no, mi auguro di dormire tutto il giorno per non pensare.

  • Ciao Pulmino73, grazie per avermi raccontato una delle tue vicissitudini. Immagino lo stress. Sai qual è il grossissimo problema? La bocca è sempre a portata di mano, non è un organo nascosto che non vedi...

    È questo che crea un'ossessione pazzesca. Ieri sera mi ero promessa di guardarmi solo una volta la mattina. Lo avrò già fatto 10 volte, nonostante abbia pulito tutta casa, abbia cucinato perché ho a pranzo mio zio e il suo compagno. Non c'è niente da fare, il pensiero è sempre lì.

    Sono diventata di una pesantezza assurda, scusatemi.

    Vorrei tantissimo lasciare andare, ma non mollo e mi ispeziono con la luce del telefonino, poi con la piletta...

    Adesso poi arriva agosto, il mese che più mi angoscia. Spero tanto che almeno mia madre esca dalla riabilitazione. Se no, mi auguro di dormire tutto il giorno per non pensare.

    Ascolta, non vorrei essere brutale, ma stai esagerando. Avere un orecchio tappato è 24h. Si va dagli specialisti, l'attesa è fastidiosa, tremenda, eccetera. Entrano in testa mille idee. Questa è la paura.


    La bocca, come la lingua o i peli del petto, te li controlli per tua volontà.


    Farsi visitare da sette specialisti che non rilevano nessuna anomalia e continuare a controllarsi in bocca significa che dai ai medici (ben sette) degli incompetenti. Auguri, ragazza. E chi dovrebbe aiutarti nel male organico?


    Allora, delle due, vai da uno stregone o comprati un totem. Oppure già ordina una bara. Magari ti sarà utile, comunque. Fra qualche anno (tanti tanti), però, crediamo noi e non certo per la bocca, che è sana.


    Mi ripeto. C'è qualcosa di psicologico legato alla spasmodica richiesta di attenzione verso te stessa. L'ossessione è solo il riflesso di un'insoddisfazione interiore, un mancato ascolto della tua unicità.

  • Grazie della ramanzina, e non lo dico in senso ironico.

    Non volevo neanche sminuire il tuo problema, ci mancherebbe.

    Non posso aggiungere altro perché non voglio risultare patetica, e già secondo me lo sono stata in tutti questi post.

    Sicuramente c'è una grossa insoddisfazione interiore e una bassa autostima, e probabilmente il mio continuare a guardarmi parte da qualcosa di profondo che spero, con le sedute e i farmaci, di capire e che si plachi.

    Fatto sta che ora, purtroppo, è ciò che sto vivendo e che mi porta a vivere male tutto.

    Grazie ancora una volta delle tue parole.

    Un abbraccio.

  • Ti sono, siamo, vicini e solidali. I disturbi sono fastidiosi, ma con molta, molta indulgenza, comprensione e minore autocritica riesci progressivamente a ristabilirti.

    Hai fatto bene a sfogarti nel forum, altrimenti continui a rimuginare o a rovistare su Google.

    Io ti comprendo benissimo perché sono io stesso talvolta impantanato in ricadute o vecchi pensieri e schemi mentali.

    Si chiamano inneschi, qualcosa che, per recondite ragioni, fa scattare malesseri, paure, ansie del passato.

    Su questo sto lavorando, ma è importante avere sempre la bussola orientata. La potremo girare, girare, ma il nord rimarrà sempre nord. Stessa cosa per la ripresa: potrà farsi attendere, potremmo non crederci, ma inevitabilmente avverrà. Perché i disturbi, anche loro, sono ciclici: la risalita è certa!

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