Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ciao Pulmino, scusa il ritardo nella risposta. Come stai?

    Per quanto riguarda gli sbandamenti, sto cercando di parlarne anche con lo psicologo, ma lui il più delle volte non si sofferma sul sintomo, bensì su ciò che potrebbe essere successo per arrivare a quello. Spero che si possano risolvere perché sono davvero fastidiosi.

    Lina21 ciao! Non preoccuparti, abbiamo tutti delle priorità e non sempre possiamo affacciarci al forum.

    Grazie della domanda. Sto benino rispetto a un anno fa, quando forse ho toccato l'apice di un periodo difficile. Il lavoro di psicoterapia mi ha aiutato, insieme alla revisione del trattamento farmacologico, soprattutto a dare continuità a una fragile stabilità.

    Per gli sbandamenti hai ragione a cercare di parlarne con lo psicologo. Nella mia esperienza, però – come per te – le risposte ai "sintomi" da parte dello psicologo non mi parevano particolarmente esaustive. Ho insistito io più volte nel chiedere come superare concretamente le giornate segnate dai sintomi dell'ansia. Le sue risposte si sono concentrate sulla respirazione e sulla costruzione di un pensiero positivo, che sul momento mi sembravano un po' parziali ed inefficaci.

    In realtà, nel lungo periodo, anche il lavoro settimanale svolto con lo psicologo ha contribuito ad allentare la "morsa": la tensione interiore, la critica, le domande ridondanti, il catastrofismo e le incertezze che da tanti anni abitavano nel mio vivere quotidiano.


    Come suggerimento concreto, Lina21, vorrei invitarti a valutare quanto siano fastidiosi gli sbandamenti. Ti creano anche effetti nella sfera sociale? Evitamenti? Quanto incidono nella tua quotidianità?

    In base a questa valutazione – del tutto personale – potrai riflettere se il percorso psicologico sia sufficiente. Il disturbo reiterato nel tempo non è cosa piacevole.
    Potrai dunque optare eventualmente per altre soluzioni, da affiancare, per affrontare il sintomo. Fermo restando che i sintomi ansiosi – gli sbandamenti – assodato che non hanno cause organiche (pressione, ecc.), hanno sempre un'origine psicologica da cogliere e superare passo dopo passo.

    Tienici aggiornati.

  • Eccomi, Pulmino! Innanzitutto, è di ispirazione sentire persone come te che, grazie a un percorso di terapia, sono riuscite a superare l’ansia e le sue difficoltà. Mi conforta sapere che prima o poi ce la farò anche io, e sii grato che la parte più complessa tu sia riuscito a lasciartela alle spalle.

    È un anno che sono in terapia, e di passi avanti ne ho fatti, ma ricado ancora in periodi in cui mi torna tutta l'ansia e le somatizzazioni. Lo psicologo mi consiglia ciò che il tuo ti ha consigliato, ovvero la respirazione e il ritornare al presente, ma a volte ho come l’impressione che metta i sintomi in secondo piano. Mi sa che anche io dovrò insistere un po’.

    Per gli sbandamenti, riesco comunque a fare le mie attività quotidiane, con difficoltà ovviamente, perché sentirsi sbandare non è facile, ma cerco di farcela e di non rinunciare alle mie attività. A parte il discorso ferro, i medici non trovano altro, anche perché ho fatto otorino, neurologo, risonanza, analisi del sangue, ecc. Quindi pensano sia ansia.

    Spero con il tempo di superare questo aspetto dell’ansia e ti ringrazio per il tuo supporto.

  • Eccomi, Pulmino! Innanzitutto, è di ispirazione sentire persone come te che, grazie a un percorso di terapia, sono riuscite a superare l’ansia e le sue difficoltà. Mi conforta sapere che prima o poi ce la farò anche io, e sii grato che la parte più complessa tu sia riuscito a lasciartela alle spalle.

    È un anno che sono in terapia, e di passi avanti ne ho fatti, ma ricado ancora in periodi in cui mi torna tutta l'ansia e le somatizzazioni. Lo psicologo mi consiglia ciò che il tuo ti ha consigliato, ovvero la respirazione e il ritornare al presente, ma a volte ho come l’impressione che metta i sintomi in secondo piano. Mi sa che anche io dovrò insistere un po’.

    Per gli sbandamenti, riesco comunque a fare le mie attività quotidiane, con difficoltà ovviamente, perché sentirsi sbandare non è facile, ma cerco di farcela e di non rinunciare alle mie attività. A parte il discorso ferro, i medici non trovano altro, anche perché ho fatto otorino, neurologo, risonanza, analisi del sangue, ecc. Quindi pensano sia ansia.

    Spero con il tempo di superare questo aspetto dell’ansia e ti ringrazio per il tuo supporto.

    Ciao Lina21, sono lieto che la condivisione delle esperienze possa essere di aiuto. Almeno sul lato della fiducia.

    Lo è anche per me, quando leggo i tuoi come altri post. È di aiuto concreto! Grazie di cuore.


    Devo dirti in sincerità che l'ansia - almeno per me - si è mostrata come un drago a due teste. Va a periodi, sovente a giornate. Ha la sua ciclicità. Niente da fare.

    Non credo più all'utopia che possa essere totalmente cancellata dalla nostra vita. Dal mio incontro con essa, la mia percezione di vita è cambiata. Con essa sono cresciuto, mi sono sposato, figli, lavoro, successi e cadute, arrabbiature e sorrisi.

    La psicoterapia, ma anche il tempo trascorso e l'esperienza, forse hanno fatto maturare qualche consapevolezza in più.


    Fra queste, ad esempio, mi pare che la mia postura verso di essa sia progressivamente cambiata: da paura, disagio, frustrazione e rifiuto sono passato – negli anni – a una convivenza, meno muscolare. I sintomi, pur rimanendo, cerco di porli sullo sfondo. È un'operazione abbastanza complessa da mettere in atto. Viene naturale l'opposto. Ma il tempo, l'esperienza e, perché no, la psicoterapia insegnano ad assumere un atteggiamento più indulgente (quindi meno critico) nei nostri confronti in determinati momenti.

    Questo è F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-E!


    Ad esempio, oggi, non è stata una grande giornata. Senza un motivo. Mi sentivo così così. A metà giornata, avevo un appuntamento di lavoro. Ho deciso di andare a piedi, camminando. Stanchezza, fiato corto, sudorazione si sono affacciati. E forse un leggero senso di sbandamento.

    Vuoi sapere cosa ho fatto? Niente. Proprio niente. Seppur constatando il disagio, non ho interrotto o modificato la mia giornata. Neppure mi sono sforzato in prove muscolari (della serie ce la devo fare, adesso ti faccio vedere chi sono io etc. etc.). Ho semplicemente ridotto la... marcia, la velocità di esecuzione, rimandando eventualmente a domani il non necessario.

    Per questo non mi sono sentito colpevole. No! Per niente. Ho semplicemente constatato che oggi non ero nel mood giusto. Fine.

    In altri tempi, mi sarei angosciato all'idea di arrendermi a me stesso :)

    Non nasciamo con lo stampino. Con il marchio di fabbrica dell'efficienza a tutti i costi. Anche se ci vogliamo così (o pensiamo che gli altri ci vogliano così).

    Quando non ci sentiamo in forma, è corretto dare spazio anche a questa "richiesta" interiore. Senza però lasciarsi travolgere. Continuare la giornata, effettuare le mansioni, senza forzature, angoscia o sensi di colpa se temiamo di non performare al top. Ci sta. E ci deve stare.

    L'ansia si nutre della nostra critica, dei sensi di colpa appunto, quando proprio lei si fa viva (con i suoi tanti sintomi). L'ansia ci mette alla prova. Ci sono cascato, ahimè, milioni di volte. Ma recentemente un po' meno. Proprio per la consapevolezza acquisita di come funzioni il giochino.

    Sono certo che il tempo ti sarà di grande aiuto Lina21. Come lo è stato per me.

    Attendo tue.

  • Sono stanca... esausta... soffro di vertigini, sbandamenti e capogiri da anni... Sempre tutti mi hanno detto che è ansia, sia il neurologo che i medici di base che lo psichiatra. Ma da un otorino non ho mai avuto il coraggio di andare e ancora non ne ho. Ora sono peggiorata... Ho dei giorni in cui è terribile... Sono in cura con sertralina 50 mg... Mi hanno detto di aumentare, ma ho paura pure di questo... :(

  • Sono stanca... Esausta... Soffro di vertigini, sbandamenti e capogiri da anni... Sempre tutti mi hanno detto che è ansia, sia il neurologo che i medici di base che lo psichiatra. Ma da un otorino non ho mai avuto il coraggio di andare ed ancora non ne ho. Ora sono peggiorata... Ho dei giorni in cui è terribile... Sono in cura con sertralina 50 mg... Mi hanno detto di aumentare, ma ho paura pure di questo... :(

    L'otorino è particolarmente brutto, al punto di non volerci andare? :D


    Scherzandoci sopra, la prima cosa da fare è proprio andare dall'otorino. Ti toglierai un pensiero assillante, che probabilmente contribuisce ad alimentare – in questo momento – il tuo stato di incertezza ed apprensione.

    Esclusa definitivamente la causa non organica, potrai concentrarti sulle somatizzazioni dell'ansia: fra queste, ovviamente, stanchezza, vertigini, sbandamenti, capogiri.

    Sull'aumento della sertralina devi affidarti allo specialista. Certo è che 50 mg non è un gran dosaggio...


    Non abbatterti. Non è il caso. Capisco benissimo il disagio, ma l'ansia (ed il corollario di sintomi) li produciamo noi. Non è una malattia virale. È la reazione a conflittualità irrisolte, sovente talmente recondite e davvero difficili da individuare, cosa che ci crea ancora più incertezza.

    Fai quello che devi fare. Passato il periodo negativo, c'è sempre una risalita ad attenderti.

  • Salve ragazzi, ultimamente mi sto fissando su un problema visivo. È normale che, se fletto il collo da destra a sinistra, vedo le cose muoversi distorte? Anche se muovo il capo per dire sì o no, le cose oscillano. Mi sto fissando, capita anche a voi?

  • Salve ragazzi, ultimamente mi sto fissando su un problema visivo. È normale che, se fletto il collo da destra a sinistra, vedo le cose muoversi distorte? Anche se muovo il capo per dire sì o no, le cose oscillano. Mi sto fissando, capita anche a voi?

    Ciao, indossi occhiali da vista? ho appena provato e facendo il movimento si/no vedo le deformazioni causate dalle lenti.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Sono miope ed astigmatica, mi capita pure con gli occhiali. Ho paura sia qualcosa di grave... anche quando corro la vista non è stabile!

    Non sono medico, ma mi pare che qui ci sia una bella dose di ipocondria. Se proprio vuoi toglierti ogni dubbio e metterti tranquilla, prenota una visita dall'oculista.

    Anche a me quando corro, a volte la vista 'balla' un po' se ci faccio caso, ma è normale, con le sollecitazioni della corsa, lo sforzo...

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

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