Cardiofobia, cuore e ansia cardiaca

  • Ciao, ho avuto uno svenimento perché, tastandomi mentre ero seduto, credevo di aver sentito una pallina nel collo. Mi sentivo come se fossi spacciato; ha iniziato a prendermi uno spavento, la testa formicolava, avevo tachicardia e pensavo fossero i sintomi di un malore. Mi sono alzato dalla sedia del computer e poi sono svenuto.

    Successivamente ho fatto l'holter, l'ecocardiogramma e una visita cardiologica, ma non hanno riscontrato nulla. Dopo due mesi ho iniziato a sentire le palpitazioni (era un periodo terribile, avevo giramenti di testa durante qualsiasi attività e ho fatto anche esami neurologici). La pressione era instabile; è stato un periodaccio. Da lì sono comparse queste extrasistole. Sono andato dallo psichiatra, ma non ho sentito la necessità di intraprendere un percorso.

    Ora, in questo periodo, non sto bene, ho sempre paura di morire.

    La paura di morire è tipica di chi soffre di dap, ne so qualcosa ahimè.

    O fai psicoterapia o vai da uno psichiatra o entrambi, questo è il consiglio di chi ha le tue stesse problematiche. Ovviamente poi fai te.

  • Ciao, non preoccuparti, anche a me capita qualche volta. Ho le braccia piuttosto sottili e spesso, quando provo la pressione, il bracciale stringe troppo e fatica a rilevare i battiti. Potresti fare così: prova regolarmente la pressione e verifica quante volte si manifesta questo problema. Insomma, se tutte le volte che misuri la pressione riscontri questi battiti irregolari, potresti dedurre che il problema sia proprio dovuto al bracciale. Inoltre, se hai le braccia sottili, potresti utilizzare un bracciale per bambini. Se così queste manifestazioni non si presentano più, dovresti stare tranquilla.

    Eccomi! Perdona l’assenza, mi sono proprio persa i messaggi. Come procede con l’ansia? Spero molto meglio.

    Per il problema dei battiti, a quanto pare era il problema del bracciale, come mi dicevi, anche se l’ho misurata solo una volta dopo l’episodio perché non voglio fissarmi, se no mi sale l’ansia. Sto cercando di usare tecniche di respirazione dette dallo psicologo e sembra andare meglio. Ma lo stomaco ancora non tanto. Tu come ti senti da questo aspetto?

  • Ah ragazzi, che vita tra un esame medico e l'altro... Penso che gli ipocondriaci siano i più controllati dal punto di vista medico di tutti, anche per chi ha la fobia dei dottori. Domani mattina volevo andare a farmi un esame enzimi cardiaci di nascosto da mia moglie con la scusa di andare a lavare l'auto. Solito dolore/bruciore in mezzo al petto, solita ansia da infarto/morte improvvisa. Ma senza un esame negativo sono in costante tensione. Mi capitano sotto gli occhi solo notizie di malori improvvisi per infarti, etc. Poi prendo una medicina in cronico e vuoi che non dia come effetti collaterali rari palpitazioni e dolore toracico? Solo che la prendo da 3 anni e dovrei averlo sempre. Ho fatto elettrocardio ed esami del sangue negativi; adesso ho in mente un check-up con ecocolordoppler cardiaco, sempre con la paura di trovare un'anomalia. Vado in palestra tutti i giorni con esercizi anche pesanti, perciò il cuore mi dovrebbe essere già esploso. E invece niente, solo nei momenti di tranquillità sento il cuore che mi batte in mezzo al petto. Mi misuro i battiti e sono nel mio range, mi misuro la pressione ed è perfetta. Soffro di reflusso, che questa medicina accentua, ma la mia testa continua a dirmi che il dolore è il cuore.


    Il periodo non dovrebbe essere stressante; al lavoro, come a casa, sono supersereno. Mi cerco mille spiegazioni per sviare la testa dal problema cardiaco. Mi serve la rassicurazione di un medico. Da cosa deriva il dolore al centro del petto? Il mio problema è anche la sfiducia nei dottori, ma è pure motivata. Ogni volta trovo falle nelle risposte o nelle diagnosi che mi vengono fatte, andando a leggere studi di altri dottori o solo i bugiardini. Dovrei essere più fatalista, perché così non si vive. Un abbraccio.

  • Scrivo qui, in questa sezione dopo anni... Tre settimane fa il marito di una mia amica è stato ricoverato per una aritmia. Beh, da allora, dopo anni mi sono tornate le extrasistoli che ormai non mi vogliono lasciare durante il giorno. Su consiglio del medico ho fatto un holter ed il risultato è stato sporadiche extrasistoli isolate. Il cardiologo mi ha detto che non sono di rilevanza clinica, però il fastidio lo ho, c'è qualcuno in una situazione analoga o che ha avuto lo stesso fastidio? Sono un po' giù per questo...

  • Scrivo qui, in questa sezione dopo anni... Tre settimane fa il marito di una mia amica è stato ricoverato per una aritmia. Beh, da allora, dopo anni mi sono tornate le extrasistoli che ormai non mi vogliono lasciare durante il giorno. Su consiglio del medico ho fatto un holter ed il risultato è stato sporadiche extrasistoli isolate. Il cardiologo mi ha detto che non sono di rilevanza clinica, però il fastidio lo ho, c'è qualcuno in una situazione analoga o che ha avuto lo stesso fastidio? Sono un po' giù per questo...

    Ciao, ho il tuo stesso problema da diversi mesi.

    Ad inizio settembre ho cominciato ad averle tutta la giornata di continuo, così mi sono rivolto alla psichiatra di fiducia (ho fatto visite al cuore e holter, tutto ok, extrasistole ci sono ma non di rilevanza clinica), che mi ha prescritto escitalopram.

    Ad oggi dopo 2 mesi a dosaggio di 10 mg, le cose vanno meglio, ma durante la giornata ce le ho e mi provocano ansia/panico.

  • Ciao, ho il tuo stesso problema da diversi mesi.

    Ad inizio settembre ho cominciato ad averle tutta la giornata di continuo, così mi sono rivolto alla psichiatra di fiducia (ho fatto visite al cuore e holter, tutto ok, extrasistole ci sono ma non di rilevanza clinica), che mi ha prescritto escitalopram.

    Ad oggi dopo 2 mesi a dosaggio di 10 mg, le cose vanno meglio, ma durante la giornata ce le ho e mi provocano ansia/panico.

    Intanto, Oscarw, ti ringrazio per avermi risposto, scusami per il ritardo nella mia risposta. Mi stai dicendo che, nonostante il farmaco, ancora le hai, però, se ho capito, sono diminuite. Dal momento che non hanno rilevanza clinica, la tua psichiatra di fiducia ti ha detto perché ti vengono e se andranno via col tempo? Ti ha indicato qualcosa da fare per cercare di ridurle, oltre al farmaco? Non so, stili di vita, movimento, ecc.?

  • Intanto, Oscarw, ti ringrazio per avermi risposto, scusami per il ritardo nella mia risposta. Mi stai dicendo che, nonostante il farmaco, ancora le hai, però, se ho capito, sono diminuite. Dal momento che non hanno rilevanza clinica, la tua psichiatra di fiducia ti ha detto perché ti vengono e se andranno via col tempo? Ti ha indicato qualcosa da fare per cercare di ridurle, oltre al farmaco? Non so, stili di vita, movimento, ecc.?

    Mi ha proposto in alternativa citalopram oppure aumentare il dosaggio dell’escitalopram, ma di questo ne parleremo al prossimo controllo.

    Avevo letto su Internet che un cardiologo rispondendo ad un paziente ha detto che le extrasistole benigne sono innocue ma le più difficili da trattare.

  • Ciao a tutti. Sono nuovo del forum, ma vecchio di ansia. Ho 52 anni. Ne soffro da quando avevo 25 anni. Dopo percorsi psicoterapeutici iniziali mi sono affidato a un farmaco, lo Zoloft, che tutto il tempo mi ha accompagnato ogni giorno. A ottobre 2024 l’ho mollato… così… senza un vero perché. Pensavo di farcela. Invece è ritornato tutto e anche di più. Extrasistole, stomaco gonfio, tachicardia; mi sveglio la notte con il cardiopalmo e sudato, derealizzazioni, insomma… cose che già conoscete. Con lo Xanax 0,50 mattina e sera ho fatto poco: giusto spegnere per qualche ora i sintomi e poi ho iniziato a riprendere lo Zoloft. Sconfitta su tutti i fronti, ma oggi anche di più. Sono andato a fare l'ECG in farmacia e: tachicardia sinusale a 120 battiti e deviazione assiale sinistra con sospetto di EAS (blocco branca sinistra). Sentita la cardiologa: “Dobbiamo approfondire, cerca di stare calmo…”… è una parola… In pratica mi sento una bomba a orologeria nel petto e dovrei cercare di stare calmo. Non ci riuscivo prima dell’ECG, figuriamoci ora. Sapete cosa penso a questo punto? Che il tempo che mi resta lo vivrò con il farmaco senza farmi mai più scrupoli, senza mai pensare “anche basta…”. Non serve a niente. Cronico? Bene e allora, sconfitta per sconfitta, chimica per chimica, basta pippe mentali sulla stampella, sulla psicoterapia, sulla meditazione. La verità è che, almeno nel mio caso, per darmi una parvenza di vita normale l’unica soluzione è una pillola a vita e questo è.

  • Ciao a tutti. Sono nuovo del forum, ma vecchio di ansia. Ho 52 anni. Ne soffro da quando avevo 25 anni. Dopo percorsi psicoterapeutici iniziali mi sono affidato a un farmaco, lo Zoloft, che tutto il tempo mi ha accompagnato ogni giorno. A ottobre 2024 l’ho mollato… così… senza un vero perché. Pensavo di farcela. Invece è ritornato tutto e anche di più. Extrasistole, stomaco gonfio, tachicardia; mi sveglio la notte con il cardiopalmo e sudato, derealizzazioni, insomma… cose che già conoscete. Con lo Xanax 0,50 mattina e sera ho fatto poco: giusto spegnere per qualche ora i sintomi e poi ho iniziato a riprendere lo Zoloft. Sconfitta su tutti i fronti, ma oggi anche di più. Sono andato a fare l'ECG in farmacia e: tachicardia sinusale a 120 battiti e deviazione assiale sinistra con sospetto di EAS (blocco branca sinistra). Sentita la cardiologa: “Dobbiamo approfondire, cerca di stare calmo…”… è una parola… In pratica mi sento una bomba a orologeria nel petto e dovrei cercare di stare calmo. Non ci riuscivo prima dell’ECG, figuriamoci ora. Sapete cosa penso a questo punto? Che il tempo che mi resta lo vivrò con il farmaco senza farmi mai più scrupoli, senza mai pensare “anche basta…”. Non serve a niente. Cronico? Bene e allora, sconfitta per sconfitta, chimica per chimica, basta pippe mentali sulla stampella, sulla psicoterapia, sulla meditazione. La verità è che, almeno nel mio caso, per darmi una parvenza di vita normale l’unica soluzione è una pillola a vita e questo è.

    Mi permetto di dirti che tutti i sintomi che hai adesso sono dovuti alla tua decisione ASSURDA di togliere il farmaco di tua scelta e di colpo. MAI, MAI, MAI. Devi farti seguire e riprendere il farmaco nel dosaggio corretto. MAI lasciare da solo e, in più, di colpo. MAI. Forza e coraggio, ho la tua stessa età.

  • Ciao a tutti, ho già scritto in passato sul forum e non ricordo se fosse per la dispnea o per il mio cuore. Leggo molto le discussioni che si creano e ho un problema che mi attanaglia. Sto facendo psicoterapia e mi sta veramente aiutando molto a superare cose e avvenimenti pregressi. I sintomi fisici si sono ridotti notevolmente e alcuni sono completamente spariti. Il cuore, però, mi dà dei grattacapi che è difficile gestire in maniera razionale quando sono forti.


    Insomma, da mesi (a giugno credo di fare un anno) il mio cuore lo sento come se fosse da fuori perché si sente in maniera intensa a riposo. Ho da dire che questa sensazione prima ce l’avevo sempre h24, adesso invece è circoscritta ad alcune situazioni e maggiormente post pranzo o cena. Volevo sapere se fosse normale sentire il cuore che batte così intensamente ma a 80 massimo 90 bpm. Ovviamente ci sono momenti in cui, come adesso, non sento nulla e non vedo nulla, e momenti in cui il cuore si vede proprio battere dalle costole, oltre che sentirlo.


    Volevo un po' di rassicurazioni perché razionalmente riesco solo a posteriore e non nel momento in cui mi viene. Per concludere, ho fatto già vari esami ed ECG nei momenti in cui mi arrivano, ma nulla.

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