Salve a tutti, ho deciso di scrivere finalmente da qualche parte il cammino che mi ha portato fin qui, oggi, così come sono. Ho 27 anni e sì, sono vergine. Non ho neanche mai dato un bacio. Che roba eh?
Partendo subito dall'inizio, ho frequentato per metà della mia vita ambienti tossici, o meglio, ho iniziato a valutarli tali per me da qualche anno. L'ultimo giorno della terza media, grazie ad alcuni compagni, scoprii il porno e di conseguenza l'autoerotismo. All'epoca lo vedevo come un passatempo proibito, una volta a settimana circa mi capitava di andare su quei siti.
I miei genitori mi iscrissero contro la mia volontà ad una scuola superiore diversa da quella che avrei voluto frequentare, anche per seguire gli amici delle medie. Ambiente pessimo. Non mi dilungherò ma li considero i 5 anni peggiori della mia vita. Sin da subito ho ricevuto cattiverie gratuite e celate, falsi pettegolezzi, invidie. Quegli anni mi hanno annichilito, distruggendo la mia mente e facendomi vivere in quella che definivo "una misera condizione" datami dal destino. Infatti non solo venivo escluso per via della mia diversità da loro (diverso status sociale, non fumavo, non andavo dietro le mode del momento, insomma non avevo neanche mezzo interesse in comune), ma il mio aspetto "bambinesco" nonostante un aspetto curato (purtroppo fino ai 18 ho avuto tratti somatici da ragazzino, fortunatamente del tutto spariti dopo i 19) faceva sì che non destassi alcun interesse e la rassegnazione che provavo faceva sì che neanche mi impegnassi a destarlo, questo interesse.
Ricapitolando: autostima inesistente a causa di vessazioni continue, enorme senso di inferiorità, aspetto non accattivante, insicurezza e accettazione di un "destino balordo". Queste bombe esplosive inoltre distrussero il mio carattere: fino alle medie ero stato coraggioso, leale, orgoglioso e sempre in vena di scherzi, al liceo ero diventato quasi muto, parlavo poco e stavo dimenticando addirittura come ci si relazionava con le persone. Figuriamoci con le ragazze. Vedevo i miei compagni di classe fidanzarsi più volte l'anno, non li invidiavo ma mi disperavo. Io non potevo, non avrei mai potuto. E quel passatempo della terza media, diventò routine: da allora il porno diventò appuntamento quotidiano, ritagliandosi un suo spazio in genere la sera, così come l'autoerotismo.
Per tutte le scuole superiori non ho avuto contatti con ragazze. L'ultimo anno covavo rabbia verso tutti, i miei genitori che mi avevano mandato lì senza possibilità di cambiar scuola e di fatto rovinandomi l'adolescenza, la mia classe, la stessa scuola e soprattutto verso me stesso. Utilizzai questa rabbia per migliorarmi dopo la maturità, e così fu, migliorai molto. Passai l'estate vivendo finalmente una vita sociale più frivola e spensierata, ritrovai la gioia di vivere ed allenai anche le mie abilità sociali. Ritornavo finalmente a parlare con le ragazze. Piccola parentesi: durante gli anni di scuola frequentavo solo un gruppo chiuso quasi ermeticamente, e nonostante volessi bene a quelle persone oggi lo considero un ambiente tossico. Non ricordo di esser mai uscito con i miei compagni di classe.
Decisi liberamente l'università che avrei frequentato, ma mi trovai davanti un bivio: primo scegliere una facoltà con tante ragazze per risolvere una volta per tutte un mio blocco, affrontandolo a viso aperto, secondo scegliere la facoltà che realmente desideravo frequentare, nonostante fosse a maggioranza maschile. Scelsi la seconda, pensando che dopo queste scelte non si torna indietro, che lì si inizia a costruire il proprio futuro. Rimandai il mio problema, che fra l'altro si assottigliò solo perchè la mole di studio era talmente elevata da non lasciar tempo per altro. Il porno restava il mio unico contatto "intimo" con l'altro sesso. Era estremamente triste, ma avevo delle necessità credo definibili umane. Durante l'università ho conosciuto tanti ragazzi, amici, ma neanche una ragazza. La mia facoltà era totalmente sprovvista di qualsiasi ambiente dove socializzare, ognuno andava lì per studiare e basta.
Ma anche l'università è finita ed io sono qui a 27 anni, vergine, senza aver mai neanche dato una pacca sulla spalla ad una ragazza. Sento di avere un blocco insormontabile fatto di paure che si autoalimentano in continuazione e di rassegnazione. Un blocco a dir poco infantile, la cui colpa è della mia vecchia scuola. All'epoca ero un debole e mi feci cambiare dall'ambiente, oggi non succederebbe forse perchè ho fatto la "pellaccia"... e ne soffro maledettamente, perchè a prescindere dai rapporti intimi vorrei tanto provare quei sentimenti che sogno da sempre.
Perdonatemi lo sfogo, ma è un peso che mi porto da un po'.