Ipoglicemia nottura e attacchi di panico

  • Ciao a tutti,

    sono un nuovo utente e mi scuso se entro a piè pari con un argomento così specifico ma, spero, non OT.

    Premessa fondamentale: sono diabetico insulino-dipendente dall'infanzia.

    Alcune notti fa mi sono svegliato in piena notte in seguito a un incubo; non ricordo i dettagli, ma si trattava di quel genere di sogno molto vivido che va a sfumare nella realtà.

    Appena desto, ho percepito una sorta di pericolo tangibile ma indefinito, e ho preso a girare per casa incapace di controllare i movimenti o articolare frasi connesse svegliando mia moglie e mio figlio.

    Una parte del mio cervello era consapevole che il pericolo fosse frutto dell'immaginazione e che avessi un calo di zuccheri, mentre l'altra continuava a darmi segnali di allarme; infine sono uscito di corsa in giardino, in mutande (a inizio novembre!), e ho cominciato a girare nella campagna intorno a casa finché, un po' a causa della temperatura e un po' per la scarica di adrenalina, la mente si è schiarita e sono rientrato in casa.

    Nel frattempo mia moglie, anche lei diabetica, aveva riconosciuto i sintomi dell'ipoglicemia e ha chiamato un'ambulanza. I paramedici effettivamente hanno riscontrato che stavo avendo una crisi, sono intervenuti con un'iniezione di glucosio e la situazione si è normalizzata.

    Tutto bene quindi? In realtà, negli anni ho avuto crisi ipoglicemiche ma le ho sempre avvertite in tempo e mai mi era capitato di perdere il controllo di me stesso; mi è sembrato piuttosto di vivere un attacco di panico, o meglio un loro connubio visto che, da quanto leggo, i due sovente vanno a braccetto.

    Ne ho parlato al mio medico curante, che però essendo concentrato sulla parte fisiologica ha liquidato l'argomento.

    Non nascondo che l'episodio mi ha scioccato perché, appunto, ho sempre ritenuto di avere la padronanza delle mie azioni.

    Vi sono capitate esperienze di attacchi di panico notturni o di crisi simili, non necessariamente legate al diabete?

  • Juniz

    Approvato il thread.
  • Ciao, purtroppo gli attacchi di panico notturni sono i peggiori, perché potenzialmente si crede di non poter essere soccorsi in tempo.

    Da quanto leggo, però, sei una persona che combatte contro il diabete da anni.

    Ciò vuol dire che sei riuscito ad aiutarti fino a oggi.

    Hai una famiglia, una moglie che può capirti. Questo deve darti il giusto coraggio per affrontare le crisi con meno paura.

    La notte, hai il dispositivo vicini per controllare la glicemia? Metti sul comodino qualche cosa che possa allentare l'ansia, che ti aiuti a gestire la patologia. Non abbatterti

  • Ciao!

    Non sono diabetica, però per rispondere alla tua domanda sì, ho sperimentato attacchi di panico notturni e hai pienamente ragione, scatta un'angoscia profonda che ti porta ad alzarti di botto dal letto e a scappare.

    Non sono giunta fino all'esterno di casa, ma tutte le volte istintivamente la mia mente mi ha portata a scappare letteralmente in soggiorno, fino a quando poi il raziocinio pian piano riprendeva il controllo, il battito cardiaco rallentava e capivo di non essere sul punto di morire.

    Come tu scrivi, per te può essersi trattato di un mix tra ipoglicemia e panico.

    Frequenti uno psicoterapeuta?

  • Ciao di nuovo.

    Anzitutto, mi scuso per non aver risposto: non ho ricevuto alcuna notifica quindi non ho pensato a controllare il thread.

    Diciamo che non sono preoccupato: a parte questo episodio ho un buon controllo della patologia e ho sempre accanto a me dello zucchero e il device per controllare la glicemia.

    Quella notte però mi sono svegliato in preda a tale confusione che non ho avuto la prontezza di assumere il glucosio che tenevo sul comodino. La sensazione era di totale disconnessione con il resto del mondo, nonostante il corpo fosse ben sveglio... e il mio timore era quello di poter far del male a qualcuno (ho un bimbo di 5 anni che dorme nella camera a fianco), se non a me stesso... quindi facendo "violenza" su me stesso sono corso fuori in giardino.

    In passato ho frequentato psicoterapeuti ma al momento no e, sinceramente, mi sento in una fase della mia vita tutto sommato tranquilla; il mio interesse per questo episodio specifico è squisitamente "clinica".
    Recentemente hHo consultato anche un neurologo che però non ha rilevato condizioni patologiche da questo punto di vita.

    Per inciso: i paramedici che sono intervenuti hanno riscontrato livelli di glucosio così bassi che si sono stupiti che non fossi in stato coma.

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