Antidepressivi e fame d'aria

  • Da un mese prendo 10 mg di sereupin per attacchi di panico, agorafobia e fobia sociale.

    Da qualche giorno ho iniziato a vedere i primi miglioramenti: vado al supermercato seppur con un po' di paura iniziale, parlo con le persone, esco da sola.

    Sarei molto felice se non fosse che il giorno dormo tantissimo e la notte faccio fatica ad addormentarmi. Oltre a questo ho la fame d'aria da sdraiata prima di dormire e a volte anche durante il giorno.

    Non mi era mai capitato e ho paura sia dovuto al farmaco. Qualcuno ha avuto la stessa esperienza? Come avete risolto? Peccato perché per il resto i miglioramenti sono stati notevoli, non vorrei doverlo smettere.

  • Ciao. La sonnolenza diurna potrebbe essere un effetto collaterale della paroxetina che dovrebbe attenuarsi col tempo. Purtroppo a volte gli SSRI possono portare una leggera insonnia ma anche questo potrebbe migliorare col tempo. Per la fame d'aria, io ne soffro da sempre, probabilmente su base ansiosa perché non ci sono problemi di natura organica. Prova a pensarci il meno possibile: io ho notato che se non ci penso o se sono impegnato in altre attività, non mi viene. Ti consiglio, se non lo stai facendo, di intraprendere anche un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale e di non attribuire i tuoi successi solo al farmaco perché, purtroppo, dopo anni (anche diversi anni), potrebbe smettere di funzionare, com'è successo a me. Mi sono ritrovato "solo", senza "armi", armi che la psicoterapia può fornirti. Magari può sembrare brutto leggere queste cose proprio adesso che stai iniziando a superare le tue difficoltà con il DAP e le fobie ma questa informazione potrebbe tornarti utile più in là. Buon proseguimento e in bocca al lupo ;)

    "L’ansioso edifica i suoi terrori e poi vi si installa: è un pelandrone della vertigine" (Emil Cioran)

  • Grazie mille Nelluccio.

    In realtà gli antidepressivi, oltre ad aiutarmi nella ricaduta dato che a settembre inizierò un nuovo lavoro in una nuova città, mi sono stati prescritti per affrontare meglio la psicoterapia (corrente psicodinamica). Ho già provato la TCC con scarsi risultati perché i miei sintomi hanno sempre cambiato forma nel corso degli anni e mi sembrava un continuo rincorrere i sintomi più svariati senza trovare le cause.

    Una curiosità: posso sapere dopo quanti anni hanno smesso di funzionarti i SSRI? Giusto per capire

  • Premesso che credo sia molto soggettivo, ti scrivo qual è stata la mia esperienza:

    • paroxetina e citalopram tra il 1996-1999 hanno funzionato bene, poi ho smesso di assumerli
    • nessun farmaco tra 1999 e 2002
    • escitalopram dal 2002 al 2008 ha funzionato bene, poi ho smesso di assumerlo
    • nessun farmaco tra 2008 e 2014
    • escitalopram dal 2014 al 2017 ha funzionato bene, poi non più. Ho aumentato la dose fino a 20mg (massimo consentito) senza risultati apprezzabili

    Dal 2017 ad oggi né altri SSRI (Vortioxetina, Fluoxetina) né gli SNRI (Venlafaxina) hanno più avuto effetto su di me.

    Ora non so se li avessi presi senza interrompere come sarebbe andata.

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  • Dal 2017 ad oggi né altri SSRI (Vortioxetina, Fluoxetina) né gli SNRI (Venlafaxina) hanno più avuto effetto su di me.

    Ora non so se li avessi presi senza interrompere come sarebbe andata.

    Non puoi provare altri SSRI? Es. sertralina, paroxetina (che in passato ti aveva funzionato)..

    Non lo so, non sono un medico.. però ci sarà qualche altra cura in grado di farti stare meglio.

  • È quello che mi chiedo. Ad oggi 2 specialisti che ho sentito mi hanno prescritto Duloxetina (SNRI) e Pregabalin (che però appartiene ad un'altra classe di farmaci). Non sono convinto, online parlano malissimo di questi farmaci, sono spaventato. E avendo avuto storie di successo con SSRI anche secondo me la cosa più logica era provarne un altro di quella classe li...

    "L’ansioso edifica i suoi terrori e poi vi si installa: è un pelandrone della vertigine" (Emil Cioran)

  • Seguo con interesse e aggiungo la mia esperienza.

    Innanzitutto, non ho capito se la fame d'aria era presente anche prima dell'inzio della terapia o è comparsa dopo. Per me, ad esempio, la fame d'aria era proprio il principale sintomo che l'antidepressivo doveva curare, non un effetto collaterale, mentre confermo fra questi la sonnolenza, che si è un po' attenuata col tempo (anni) ma un po' resta, probabilmente perchè tendo a essere un bradipo anche di natura.

    Confermo anche che l'effetto degli antidepressivi tende a calare con gli anni di utilizzo. Io ne prendo da vent'anni, e noto che sono ancora efficaci su di me contro l'ansia, che però non è il mio problema principale, ma molto meno contro la depressione, che invece è rimasta e anche aumentata, anche per colpa delle varie sfighe della vita che si sono sommate in questi vent'anni.

    La mia esperienza finora è stata questa:

    • citalopram tra il 2001 e aprile 2010.

    Ha funzionato per l'ipocondria, cioè il problema principale che mi aveva portato dallo psichiatra, ma poi negli anni questa si è trasformata in depressione

    • venlafaxina da giugno 2010 a giugno 2015

    Idem come sopra, mi ha aiutato dopo un crollo fisico, anche abbinato a farmaci diversi che mi hanno tirato un po' su fisicamente, ma dopo un po' ha perso efficacia, per cui ho chiesto di cambiare e ho fatto un breve esperimento di sei mesi con la duloxetina.

    Molecola simile, appartenente come la venlafaxina agli SNRI, e su di me ha avuto effetti del tutto uguali, per cui sono poi tornata alla venlafaxina per un motivo di costi (la duloxetina era del tutto a mio carico, la venlafaxina mutuabile con SSN).

    • fluoxetina da febbraio ad aprile 2018

    In un momento di depressione nerissima per una relazione finita non certo per scelta mia, decido di provare a cambiare di nuovo e mi viene prescritta la fluoxetina. Noto alcune differenze rispetto ai farmaci già provati, perchè è abbastanza attivante, mentre tutti e tre i precedenti su di me hanno sostanzialmente un effetto sedativo. Non riesco a valutarne l'effetto perchè troppo condizionato dalle circostanze, a un certo punto l'ho smessa perchè mi sembrava di stare meglio, ma il vero motivo era una mezza ripresa della relazione con l'ex. Quando lui mi ha lasciato definitivamente sono tornata alla

    • venlafaxina, che prendo tuttora. Efficacia minima sull'umore, ma è sempre meglio di niente e ormai necessaria al mio normale funzionamento psico-fisico.

    Spesso sono tentata di provare altri farmaci, ma purtroppo non conosco uno psichiatra che abbia voglia sperimentare, mentre io vorrei uno che spaziasse oltre i soliti farmaci SSRI più diffusi.


  • Ciao Desperate fai attenzione a se si tratta solo di "perdita di efficacia" o, eventualmente, ad un peggioramento dei sintomi. In questo caso potrebbe trattarsi di disforia tardiva. In quel caso, il trattamendo andrebbe proprio interrotto perché sarebbe controproducente continuare. Comunque il tuo intervento mi ha aperto ad una riflessione: capita spesso che vengono usati gli SSRI che, fondamentalmente, sono degli antidepressivi, per un altro disturbo: ansia generalizzata, ipocondria, fobie, disturbo ossessivo compulsivo etc. e poi, molto spesso, alla fine, ci si ritrova con una leggera depressione, con il persistere del problema magari in comorbilità con altri disturbi. Bah!

    "L’ansioso edifica i suoi terrori e poi vi si installa: è un pelandrone della vertigine" (Emil Cioran)

  • Innanzitutto, non ho capito se la fame d'aria era presente anche prima dell'inzio della terapia o è comparsa dopo. Per me, ad esempio, la fame d'aria era proprio il principale sintomo che l'antidepressivo doveva curare, non un effetto collaterale, mentre confermo fra questi la sonnolenza, che si è un po' attenuata col tempo (anni) ma un po' resta


    La fame d'aria non è tra i numerosissimi sintomi che avevo, è comparsa di recente.

    Non capisco se attribuirla al farmaco o è un nuovo sintomo ansioso però comparso dopo (strano perché gli altri sintomi anche più gravi se ne sono andati )

    La sonnolenza invece è terribile mi costringe a dormire tanto, non so come farò quando dovrò lavorare anche se sicuramente la preferisco agli attacchi di panico.

    Meglio dormire in piedi che scappare da un posto all'altro.

    Però insomma....

  • Ciao Desperate fai attenzione a se si tratta solo di "perdita di efficacia" o, eventualmente, ad un peggioramento dei sintomi. In questo caso potrebbe trattarsi di disforia tardiva. In quel caso, il trattamendo andrebbe proprio interrotto perché sarebbe controproducente continuare. Comunque il tuo intervento mi ha aperto ad una riflessione: capita spesso che vengono usati gli SSRI che, fondamentalmente, sono degli antidepressivi, per un altro disturbo: ansia generalizzata, ipocondria, fobie, disturbo ossessivo compulsivo etc. e poi, molto spesso, alla fine, ci si ritrova con una leggera depressione, con il persistere del problema magari in comorbilità con altri disturbi. Bah!

    E' difficile capirlo, perchè in mezzo ci sono ventun anni, in cui la mia condizione di vita è oggettivamente cambiata in peggio, in sostanza sono aumentati i motivi per cui stare male. Io credo che abbiano perso efficacia perchè lo avevo notato da tempo, già dopo qualche anno, anche prima degli avvenimenti negativi che hanno contribuito alla depressione.

    Quanto alla scelta iniziale di un SSRI per curare l'ipocondria, nel mio caso non mi è sembrata sbagliata. Quando andai dallo psichiatra ero a pezzi, dopo un anno di visite ed esami per cercare le cause dei miei sintomi (tuttora trovate solo in parte, a sentire i medici), per cui ero molto molto depressa e scoraggiata, mentre dall'altra parte gli altri medici mi avevano un po' tranquillizzato sulla paura di avere una malattia grave. Dovevo però cercare di rimettermi in piedi, riducendo alcuni sintomi e riprendere una vita normale.

    In questo l'antidepressivo mi ha aiutato molto.

    Invece, non mi ha aiutato molto contro la depressione dovuta ad abbandoni, mancanza di capacità e in generale alla distanza fra la persona che sono e quella che vorrei essere: per quello temo che l'unico rimedio sarebbe riuscire a modificare quello che detesto di me stessa ma nonostante la cura farmacologica sono sempre allo stesso punto da una buona dozzina d'anni :frowning_face_with_open_mouth: .

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