Ansia e vaccino

  • Se tu avessi letto i numeri delle testate (sensazionalistiche o non) avresti visto che sotto i 20 anni le possibilità di finire in terapia intensiva sono quasi nulle. E sotto i 30 molto basse.

    La prima cosa che insegnano a medicina è "primum non nocere".

    Perché somministrare una medicina se i benefici non superano i rischi? Anzi addirittura quando è il contrario, come in questo caso?

    Si certo, sono numeri che conosco bene, leggo periodicamente le statistiche dell'ISS o di testate simili. Lo so che sono basse, ma quelle di avere una miocardite non fatale dopo Pfizer sono enormemente più basse, mentre quelle di avere una miocardite fatale dopo Pfizer al momento sono nulle, a differenza di quelle di morire dopo l'ingresso in terapia intensiva.


    Non capisco in base a quali numeri tu continui ad affermare che in questo caso i rischi superino i benefici, onestamente. Probabilmente sei tra coloro che pensano che il covid sia tipo un'influenza stagionale, magari giusto un po' più forte, e ti fermi a pensare a questo, senza aver compreso qual è il reale problema del covid, ovvero non i sintomi che dà nel 95% dei casi ma il collasso delle strutture sanitarie per quel 5% di casi che ha bisogno di cure mirate in intensiva o sub intensiva: se tutti gli sforzi del sistema sanitario sono concentrati sui malati sintomatici di covid, vengono meno le risorse per pensare ad altro (malati oncologici, incidenti stradali, interventi chirurgici urgenti). E non parlo solo di risorse materiali, parlo anche di risorse umane, un infermiere che fa 12 ore di turno non stop in condizioni di emergenza non ha la stessa lucidità che ha facendone 8 in condizioni di lavoro ordinarie, perché è un essere umano.


    Non è solo un discorso di salute e di risorse economiche per le categorie che sono state devastate (beh è anche quello, ma non solo quello), è un discorso di vita, proprio. Ma se dopo 1 anno e mezzo non ti è chiaro nemmeno questo allora per me possiamo pure smettere di parlarne, anche perché credo che siamo pure andati OT. :)

  • Sento odore di polemiche tutt'altro che nuove e volentierissimo mi dileguo.

    Personalmente a chi ha postato questo thread, dal titolo <ansia e vaccino> posso portare - da non Medico e comunque non qui accreditato come tale - soltanto la mia esperienza e quella delle persone che conosco o che addirittura ho incontrato nei centri vaccinali.

    La "nostra" esperienza è quella di chi ha preferito sottrarsi al rischio di essere contagiato con conseguenze sempre imprevedibili e di contagiare altri con la stessa virulenza di chi si contagia "a pieni polmoni", certamente sviluppando una carica virale superiore a chi dovesse contagiarsi da vaccinato.

    Quindi, IT, il vaccino l'ho fatto e lo rifarei mille volte, e questo è quanto posso dire, aggiungendo solo il fatto che il centro vaccinale in cui sono stata ieri era INONDATO da persone alla prima dose (e personalmente direi "buon per loro e per i loro cari!") . 8)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Si certo, sono numeri che conosco bene, leggo periodicamente le statistiche dell'ISS o di testate simili. Lo so che sono basse, ma quelle di avere una miocardite non fatale dopo Pfizer sono enormemente più basse, mentre quelle di avere una miocardite fatale dopo Pfizer al momento sono nulle, a differenza di quelle di morire dopo l'ingresso in terapia intensiva.


    Non capisco in base a quali numeri tu continui ad affermare che in questo caso i rischi superino i benefici, onestamente. Probabilmente sei tra coloro che pensano che il covid sia tipo un'influenza stagionale, magari giusto un po' più forte, e ti fermi a pensare a questo, senza aver compreso qual è il reale problema del covid, ovvero non i sintomi che dà nel 95% dei casi ma il collasso delle strutture sanitarie per quel 5% di casi che ha bisogno di cure mirate in intensiva o sub intensiva: se tutti gli sforzi del sistema sanitario sono concentrati sui malati sintomatici di covid, vengono meno le risorse per pensare ad altro (malati oncologici, incidenti stradali, interventi chirurgici urgenti). E non parlo solo di risorse materiali, parlo anche di risorse umane, un infermiere che fa 12 ore di turno non stop in condizioni di emergenza non ha la stessa lucidità che ha facendone 8 in condizioni di lavoro ordinarie, perché è un essere umano.


    Non è solo un discorso di salute e di risorse economiche per le categorie che sono state devastate (beh è anche quello, ma non solo quello), è un discorso di vita, proprio. Ma se dopo 1 anno e mezzo non ti è chiaro nemmeno questo allora per me possiamo pure smettere di parlarne, anche perché credo che siamo pure andati OT. :)

    Quoto tutto, e anche i tuoi post precedenti. Nel mio piccolo (parlo da vaccinata che ha fatto entrambe le dosi, e con tanta paura e tanti dubbi), posso dire di aver visto con i miei occhi un malato grave di covid. Ero al pronto soccorso nel marzo scorso, non lo dimenticherò mai, fu uno shock per me. Era in una di quelle "scatole" di plastica e, nonostante si trovasse lì dentro, dal di fuori si sentiva rantolare, alla ricerca disperata di aria. Era molto giovane. Questo ricordo, che mi ha turbata molto, più il fatto che rischio ancora di più la vita scorazzando in bicicletta in una grande metropoli alle 5 di mattina (e questa cosa la faccio tutti i giorni), più la consapevolezza di non essere un'eremita ma di vivere in una comunità, che va comunque protetta e salvaguardata anche se avessi 20 anni e rischiassi solo un banale raffreddore (cosa che non è neppure detto, o quando meno non è garantito per tutti), piu' il fatto che se non contribuiamo tutti a mettere la parola fine a questa pandemia non avremo più risorse per occuparci di altro, mi hanno fatto decidere per il tanto (da me) temuto vaccino, e per eventuali, terzi e finanche quarti, richiami.

  • Non capisco in base a quali numeri tu continui ad affermare che in questo caso i rischi superino i benefici, onestamente. Probabilmente sei tra coloro che pensano che il covid sia tipo un'influenza stagionale, magari giusto un po' più forte, e ti fermi a pensare a questo, senza aver compreso qual è il reale problema del covid, ovvero non i sintomi che dà nel 95% dei casi ma il collasso delle strutture sanitarie per quel 5% di casi che ha bisogno di cure mirate in intensiva o sub intensiva.

    Ah beh, siamo alla frutta.

    Chi non si è vaccinato è automaticamente "no vax", negazionista, complottista.

    Io ho detto che per alcune persone (vedi i giovani) i benefici del vaccino non sono tali da giustificare i rischi.

    Discorso diverso per le categorie a rischio.

    E non parlo solo di risorse materiali, parlo anche di risorse umane, un infermiere che fa 12 ore di turno non stop in condizioni di emergenza non ha la stessa lucidità che ha facendone 8 in condizioni di lavoro ordinarie, perché è un essere umano.

    Probabilmente tu invece sei uno di quelli che pensa "non curiamo i vaccinati se si ammalano di Covid, del resto se la sono cercata loro". Certo. Non curiamo nemmeno il tumore ai polmoni dunque, i fumatori se la sono cercata. Non andiamo a soccorrere le persone in coma etilico, del resto se la sono cercata loro, potevano non bere, etc.

    Per voi fan del green pass un vaccinato che va a drogarsi a Mikonos e porta in Italia qualche variante sarà sempre meglio di un NON vaccinato che esce poco e rispetta le regole.

    Ho degli amici vaccinati che hanno preso il covid. Io non sono vaccinata eppure ancora non l'ho preso. Loro vanno sempre in giro "tanto c'è il green pass". Io no. Sarà un caso? Ai posteri l'ardua sentenza.

  • Mai asserito nulla del genere, né mi sono permesso di darti della negazionista complottista o nessun'altra delle parole che stai tirando fuori tu ora. :)


    Quanto alla questione cure si, cure no, a dire il vero sto dicendo esattamente il contrario, ovvero che se dobbiamo curare tutti i malati di covid non possiamo curare gli altri. :D Rileggi quello che ho scritto per favore, perché mi stai mettendo in bocca cose che non penso neanche lontanamente. Se hai terminato argomentazioni con cui controbattere non passare all'attacco divagando altrove per favore, grazie. :)


    Fai bene a continuare l'isolamento se hai scelto di non vaccinarti, è l'atteggiamento corretto che i non vaccinati per scelta volontaria dovrebbero avere, se tutti i no vax facessero come te non si porrebbe alcun problema. :)

    Modificato una volta, l'ultima da PietroR: Quote errato ().

  • Mai asserito nulla del genere, né mi sono permesso di darti della negazionista complottista o nessun'altra delle parole che stai tirando fuori tu ora. :)

    Hai detto che per me il covid è solo poco più di un'influenzetta, quindi indirettamente mi hai dato di quella che nega la gravità della pandemia e tutto il resto. Rileggi pure ciò che hai scritto.

    Rileggi quello che ho scritto per favore, perché mi stai mettendo in bocca cose che non penso neanche lontanamente. Se hai terminato argomentazioni con cui controbattere non passare all'attacco divagando altrove per favore, grazie. :)

    Faccio quello che hai fatto tu con me.

    Fai bene a continuare l'isolamento se hai scelto di non vaccinarti, è l'atteggiamento corretto che i non vaccinati per scelta volontaria dovrebbero avere, se tutti i no vax facessero come te non si porrebbe alcun problema. :)

    In realtà l'atteggiamento corretto di tutti i non vaccinati per scelta volontaria non è l'isolamento, bensì fare tutto quello che fanno i vaccinati, salvo ristoranti al chiuso, cinema e quant'altro.

    Se voglio andare a mangiare fuori ci vado, non mi risulta che il vaccino sia obbligatorio.

    Per il resto i vaccinati vadano pure a farsi le mega vacanze all'estero e a portare in Italia le varianti. L'economia vola e questo è l'importante :D

  • Hai detto che per me il covid è solo poco più di un'influenzetta, quindi indirettamente mi hai dato di quella che nega la gravità della pandemia e tutto il resto. Rileggi pure ciò che hai scritto.

    Faccio quello che hai fatto tu con me.

    In realtà l'atteggiamento corretto di tutti i non vaccinati per scelta volontaria non è l'isolamento, bensì fare tutto quello che fanno i vaccinati, salvo ristoranti al chiuso, cinema e quant'altro.

    Se voglio andare a mangiare fuori ci vado, non mi risulta che il vaccino sia obbligatorio.

    Per il resto i vaccinati vadano pure a farsi le mega vacanze all'estero e a portare in Italia le varianti. L'economia vola e questo è l'importante :D

    Ma no... Ho detto che, date le argomentazioni che riporti, sembra che tu possa rientrare tra coloro che non hanno ben chiaro il reale problema della pandemia, che non sono i sintomi della malattia in sé per sé; non è un'offesa, siamo su un forum per parlare, scambiare opinioni, volendo anche apprendere. Non ho detto che tu sia una negazionista/complottista, né vedo alcun nesso tra le due cose onestamente. Non mi permetterei mai di giudicare qualcuno che nemmeno conosco.


    Se mi sono spiegato male e l'hai preso come un attacco personale o un'offesa mi scuso, pur continuando a non vedere nulla del genere nel mio intervento. Io volevo solo scambiare delle opinioni.

  • Domani ho il vaccino pfizer ho 22 anni sono una ragazza, non so come gestire l'ansia per questo evento (ho ansia generalizzata diagnosticata da uno psichiatra) . Ho troppa paura che qualcosa vada storto o di non riuscire a distinguere i sintomi dell'ansia da quelli del vaccino. Dall'altro lato tutti i miei parenti/amici sono vaccinati anche chi magari ha patologie mentre io stando ai controlli sono perfettamente sana. Ho preso qualche goccia di fiore di bach per calmarmi.

  • Forse potrebbe aiutarti il farti accompagnare da una persona di tua fiducia.

    Un altro aspetto (positivo) che sottovalutiamo quando pensiamo alla vaccinazione in teoria è il clima che troveremo nei centri vaccinali, e che vale per tutti quelli che ho visto personalmente e di cui mi hanno parlato, in qualunque regione d'Italia : i centri sono organizzati benissimo, con molto personale attento e supergentile; non ci sono attese degne di nota e...soprattutto in questi giorni (io ho fatto ieri la seconda di Pfizer) ti ritrovi in compagnia di tante di quelle persone, giovani e meno giovani, che già questo ti dà coraggio. ;)

    Nell'insieme l'atmosfera è infinitamente meno ansiogena di quanto potrebbe essere una visita Medica.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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