Non ne posso più: cambio terapeuta

  • Cara Vixen, ciao!

    Innanzitutto ti sono vicina. Il percorso non é mai lineare, lo sappiamo. Quindi forza e pazienza che passa. L'ansia passa sempre e comunque, anche senza che tu faccia nulla. Solo che va curata questa ansia, per evitare il piu' possibile le stupende ricadute, quelle che ci regalano momenti meravigliosi ;( (...)che ci fanno sentire malati, diversi, in difetto e che ci fanno pensare che non guariremo mai. Bugia dell'ansia. Si puo' guarire. Non scordarlo MAI. Dall'ansia patologica si puo' guarire. Poi, questo tuo terapeuta assomiglia un po' al mio primo (ne ho avuti 3 in tutto, sino ad oggi). Non mi insegno' subito (i primi 6 mesi o forse piu') le tecniche pratiche per i momenti di panico. Ma forse fu anche terapeutico perché capii tre cose fondamentali: la prima é che una volta che l'attacco di panico é partito, non c'é veramente nulla da fare. Neanche l'ansiolitico aiuta. Passa da solo quando ha finito. La forza della sopravvivenza é imbattibile (per fortuna) anche se scatta, nel nostro caso, con un filino di esagerazione :P . La seconda é che la respirazione, é tutto. Sia per la sintomatologia (oggi per esempio mi rendo conto che se ho gli svarioni ma non penso sia ansia perché non avverto ansia, in realtà é lei, che mi altera leggermente la respirazione quasi impercettibilmente e dopo ore, giorni settimane o mesi, ho giramenti di testa ecc... ). Quindi controllo la respirazione, e per esempio quando sento che il panico é vicino, addirittura la blocco per qualche secondo e poi la gestisco contando 4-7-8. L'ultima cosa importante é la distrazione. Questa, é davvero tutto forse piu della respirazione, sai? Quando siamo innamorate, per esempio, pensiamo solo a lui/lei e chi se ne accorge della fitta al petto, del mignolino intorpidito o del giramento di testa?? Magari si, si avvertono i sintomi (siamo bombardati per troppo tempo dagli ormoni dello stress, é normale) ma non ne facciamo un dramma e come vengono, cosi se ne vanno. Ecco se ci fermiamo a pensare quanto davvero sia tutto gestibile da noi e non viceversa, piano piano, se ne esce.

    Ci tenevo a scrivere questi punti importanti perché forse non li avrei capiti, se avessi avuto da subito il modo di cacciare il panico e l'ansia, senza toccarli con mano e capire il loro (nostro) gioco.

    Pero' la cosa fondamentale é capire l'ansia e capirsi, per scardinarla. Ed é quello secondo me il punto su cui tenere il focus in psicoterapia. Parlane con lui, prima di cambiare, vedi cosa ne pensa di come ti senti e dei tuoi bisogni. Poi fai sempre in tempo a cambiare.

    Un abbraccio e tantissimo coraggio e un mare di pazienza<3

  • Secondo me dovresti cambiare terapeuta. Non so se è un problema di approccio o se il tuo terapeuta ha una tecnica tutta sua. Anche io ne ho cambiati e personalmente la terapia cognitivo comportamentale non mi ha dato nessun aiuto o consigli su come fare per gestire gli attacchi di panico. Parlavamo solamente. Ci tengo a dirti che non sei tu il problema. Certo ci vuole un po' di tempo per inquadrare la persona, il suo disturbo, il suo vissuto (a maggior ragione se è stato pesante) ma poi deve essere la terapia ad aiutarti.

    E' difficile trovare la persona giusta ma questo non ti deve fermare dal cercare e cercare.

    Grazie.

    Purtroppo credo sia proprio così. Forse non mi trovo con la cognitivo comportamentale, devo proprio cambiare strategia


    Cara Vixen, ciao!

    Innanzitutto ti sono vicina. Il percorso non é mai lineare, lo sappiamo. Quindi forza e pazienza che passa. L'ansia passa sempre e comunque, anche senza che tu faccia nulla. Solo che va curata questa ansia, per evitare il piu' possibile le stupende ricadute, quelle che ci regalano momenti meravigliosi ;( (...)che ci fanno sentire malati, diversi, in difetto e che ci fanno pensare che non guariremo mai. Bugia dell'ansia. Si puo' guarire. Non scordarlo MAI. Dall'ansia patologica si puo' guarire. Poi, questo tuo terapeuta assomiglia un po' al mio primo (ne ho avuti 3 in tutto, sino ad oggi). Non mi insegno' subito (i primi 6 mesi o forse piu') le tecniche pratiche per i momenti di panico. Ma forse fu anche terapeutico perché capii tre cose fondamentali: la prima é che una volta che l'attacco di panico é partito, non c'é veramente nulla da fare. Neanche l'ansiolitico aiuta. Passa da solo quando ha finito. La forza della sopravvivenza é imbattibile (per fortuna) anche se scatta, nel nostro caso, con un filino di esagerazione :P . La seconda é che la respirazione, é tutto. Sia per la sintomatologia (oggi per esempio mi rendo conto che se ho gli svarioni ma non penso sia ansia perché non avverto ansia, in realtà é lei, che mi altera leggermente la respirazione quasi impercettibilmente e dopo ore, giorni settimane o mesi, ho giramenti di testa ecc... ). Quindi controllo la respirazione, e per esempio quando sento che il panico é vicino, addirittura la blocco per qualche secondo e poi la gestisco contando 4-7-8. L'ultima cosa importante é la distrazione. Questa, é davvero tutto forse piu della respirazione, sai? Quando siamo innamorate, per esempio, pensiamo solo a lui/lei e chi se ne accorge della fitta al petto, del mignolino intorpidito o del giramento di testa?? Magari si, si avvertono i sintomi (siamo bombardati per troppo tempo dagli ormoni dello stress, é normale) ma non ne facciamo un dramma e come vengono, cosi se ne vanno. Ecco se ci fermiamo a pensare quanto davvero sia tutto gestibile da noi e non viceversa, piano piano, se ne esce.

    Ci tenevo a scrivere questi punti importanti perché forse non li avrei capiti, se avessi avuto da subito il modo di cacciare il panico e l'ansia, senza toccarli con mano e capire il loro (nostro) gioco.

    Pero' la cosa fondamentale é capire l'ansia e capirsi, per scardinarla. Ed é quello secondo me il punto su cui tenere il focus in psicoterapia. Parlane con lui, prima di cambiare, vedi cosa ne pensa di come ti senti e dei tuoi bisogni. Poi fai sempre in tempo a cambiare.

    Un abbraccio e tantissimo coraggio e un mare di pazienza<3

    Grazie Allegria, farò tesoro dei tuoi consigli. Sto cercando di distrarmi infatti ho organizzato una mini vacanza last Minute proprio per il discorso di cui hai parlato. Se resto a casa annego nella paranoia

    Modificato una volta, l'ultima da Vixen: Incorporato un post creato da Vixen in questo post. ().

  • Fai bene a cambiarlo se ti sta portando in giro in modo inconcludente. Se ti ascolta e basta allora meglio andare a parlare con un prete o pastore o rabbino o iman o guru, dipende dalla tua religione, anche loro ti ascoltano, e gratis. Se invece non vuoi essere solo ascoltata ma preferisci essere guidata, orientata e supportata, istradata su un percorso di cambiamento positivo e sollievo dalla sofferenza allora si, devi cercare qualcuno che, in cambio del denaro delle sedute, sia effettivamente capace di aiutarti. Io credo negli psichiatri, molto meno negli psicoterapeuti.

  • Fai bene a cambiarlo se ti sta portando in giro in modo inconcludente. Se ti ascolta e basta allora meglio andare a parlare con un prete o pastore o rabbino o iman o guru, dipende dalla tua religione, anche loro ti ascoltano, e gratis. Se invece non vuoi essere solo ascoltata ma preferisci essere guidata, orientata e supportata, istradata su un percorso di cambiamento positivo e sollievo dalla sofferenza allora si, devi cercare qualcuno che, in cambio del denaro delle sedute, sia effettivamente capace di aiutarti. Io credo negli psichiatri, molto meno negli psicoterapeuti.

    Hai ragione, direi che dopo sei mesi posso considerare il percorso inconcludente. E mi faccio anche tanti sensi di colpa, ma vedendo anche in giro come lavora un terapeuta professionista, ho dovuto haimé riscontrare delle serie mancanze

  • la cognitivo comportamentale NON risolve il problema alla radice, puoi trovae anche un terapeuta bravissimo e supercompetente ma se vuoi davvero ottimi risultati ti consiglio una terapia che entri nel profondo scavando nel passato e nelle dinamiche familiari. Ci vuole tempo e soldi, lo so, ma i risultati sono garantiti (sempre se trovi un ottimo terapeuta). Io ce l'ho fatta senza farmaci perciò ti parlo per esperienza personale.

  • la cognitivo comportamentale NON risolve il problema alla radice, puoi trovae anche un terapeuta bravissimo e supercompetente ma se vuoi davvero ottimi risultati ti consiglio una terapia che entri nel profondo scavando nel passato e nelle dinamiche familiari. Ci vuole tempo e soldi, lo so, ma i risultati sono garantiti (sempre se trovi un ottimo terapeuta). Io ce l'ho fatta senza farmaci perciò ti parlo per esperienza personale.

    Grazie! Anche io sono arrivata a questa conclusione e da settembre inizierò uns terapia di altro orientamento

  • in bocca al lupo! a me fa piacere condividere la mia esperienza ..la mia vita era diventata un incubo...la derealizzazione e depersonalizzazione non le auguro a nessuno, c'erano giorni in cui avevo persino paura di andare dal soggiorno alla cucina.

    cosi come gli attacchi di panico, un anno in estate non uscivo perchè avevo la sensazione di cadere quando camminavo....


    non è che ora la mia vita è fantastica e senza alcun problema (ma tutti abbiamo problemi) ma di sicuro mi sento VIVA!

  • in bocca al lupo! a me fa piacere condividere la mia esperienza ..la mia vita era diventata un incubo...la derealizzazione e depersonalizzazione non le auguro a nessuno, c'erano giorni in cui avevo persino paura di andare dal soggiorno alla cucina.

    cosi come gli attacchi di panico, un anno in estate non uscivo perchè avevo la sensazione di cadere quando camminavo....


    non è che ora la mia vita è fantastica e senza alcun problema (ma tutti abbiamo problemi) ma di sicuro mi sento VIVA!

    Mi fa piacere che tu stia meglio. Io purtroppo continuo a sentirmi abbastanza stranita. Sicuramente il caldo non aiuta e a quanto pare ho una carenza di vitamina B12 che non aiuta!

  • Ciao. Io dopo tanti consulti solo psicologici vedendo che il solo parlare non bastava mi lasciai aiutare da uno psichiatra. Lasciai perdere quello con la mutua perché a me personalmente stava rovinando la vita. Andai da un privato ho 32 anni e mi sto curando attualmente e va un pochino meglio. Certo i farmaci fanno la loro parte ma noi dobbiamo far la nostra per esser forti. In bocca al lupo

  • Ciao. Io dopo tanti consulti solo psicologici vedendo che il solo parlare non bastava mi lasciai aiutare da uno psichiatra. Lasciai perdere quello con la mutua perché a me personalmente stava rovinando la vita. Andai da un privato ho 32 anni e mi sto curando attualmente e va un pochino meglio. Certo i farmaci fanno la loro parte ma noi dobbiamo far la nostra per esser forti. In bocca al lupo

    Hai ragione. Almeno per me ho notato che se mi metto di buona volontà, le cose vanno meglio!

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