Mostra di PiùCiao a tutti!
Sono sempre in una fase nera. Sto provando di tutto per riprendermi e ho il timore che stia rispuntando la depressione. Sono ansiosa, disturbo di panico, ipocondraca, disturbo ossessivo compulsivo.
È un anno e passa che faccio terapia: ho cambiato due terapeuti, sto peggio di prima. Questo nuovo terapeuta mi segue da gennaio, filone cognitivo comportamentale. Non mi ha spiegato niente sulle strategie per gestire gli attacchi di panico, nessuna tecnica di rilassamento.. mi fa parlare un'ora e non dice niente. Non ce la faccio più.
Ho 30 anni e ho avuto, come molti di noi qui, una vita difficile. Traumi, lutti, sofferenze che mi hanno molto segnata. Ce la metto tutta per stare bene ma continuo a sbagliare strada: ho bisogno di un rinnovamento. Credo sia ora di cambiare stile di terapia, questa mi sembra pressoché inutile.
Consigli?
Grazie a tutti
Cara Vixen, ciao!
Innanzitutto ti sono vicina. Il percorso non é mai lineare, lo sappiamo. Quindi forza e pazienza che passa. L'ansia passa sempre e comunque, anche senza che tu faccia nulla. Solo che va curata questa ansia, per evitare il piu' possibile le stupende ricadute, quelle che ci regalano momenti meravigliosi (...)che ci fanno sentire malati, diversi, in difetto e che ci fanno pensare che non guariremo mai. Bugia dell'ansia. Si puo' guarire. Non scordarlo MAI. Dall'ansia patologica si puo' guarire. Poi, questo tuo terapeuta assomiglia un po' al mio primo (ne ho avuti 3 in tutto, sino ad oggi). Non mi insegno' subito (i primi 6 mesi o forse piu') le tecniche pratiche per i momenti di panico. Ma forse fu anche terapeutico perché capii tre cose fondamentali: la prima é che una volta che l'attacco di panico é partito, non c'é veramente nulla da fare. Neanche l'ansiolitico aiuta. Passa da solo quando ha finito. La forza della sopravvivenza é imbattibile (per fortuna) anche se scatta, nel nostro caso, con un filino di esagerazione
. La seconda é che la respirazione, é tutto. Sia per la sintomatologia (oggi per esempio mi rendo conto che se ho gli svarioni ma non penso sia ansia perché non avverto ansia, in realtà é lei, che mi altera leggermente la respirazione quasi impercettibilmente e dopo ore, giorni settimane o mesi, ho giramenti di testa ecc... ). Quindi controllo la respirazione, e per esempio quando sento che il panico é vicino, addirittura la blocco per qualche secondo e poi la gestisco contando 4-7-8. L'ultima cosa importante é la distrazione. Questa, é davvero tutto forse piu della respirazione, sai? Quando siamo innamorate, per esempio, pensiamo solo a lui/lei e chi se ne accorge della fitta al petto, del mignolino intorpidito o del giramento di testa?? Magari si, si avvertono i sintomi (siamo bombardati per troppo tempo dagli ormoni dello stress, é normale) ma non ne facciamo un dramma e come vengono, cosi se ne vanno. Ecco se ci fermiamo a pensare quanto davvero sia tutto gestibile da noi e non viceversa, piano piano, se ne esce.
Ci tenevo a scrivere questi punti importanti perché forse non li avrei capiti, se avessi avuto da subito il modo di cacciare il panico e l'ansia, senza toccarli con mano e capire il loro (nostro) gioco.
Pero' la cosa fondamentale é capire l'ansia e capirsi, per scardinarla. Ed é quello secondo me il punto su cui tenere il focus in psicoterapia. Parlane con lui, prima di cambiare, vedi cosa ne pensa di come ti senti e dei tuoi bisogni. Poi fai sempre in tempo a cambiare.
Un abbraccio e tantissimo coraggio e un mare di pazienza