Mostra di PiùIo vado controtendenza e dico che, avendo vissuto represso per quasi tutti i miei 30 e passa anni, invidio drammaticamente chiunque riesca a viversi un sesso "freddo".
Sul serio, lo invidio in modo viscerale.
Perché per me il sesso è sempre stato qualcosa di complicato, difficile, vergognoso, ostile, sporco, problematico e ansiogeno prima che un piacere.
Farlo con chicchessia, per quanto attraente in astratto, mi è sempre stato letteralmente impossibile.
Nel sesso ci si spoglia in pressoché tutti i sensi, ho bisogno di farlo con una persona di cui mi fido, da cui non mi sentirei giudicato qualora fossi goffo, impacciato o avessi delle défaillance.
Insomma, per me è molto più complicato "fare sesso" che "fare l'amore".Solo che trovare l'amore è molto più difficile e più raro che trovare una semplice attrazione fisica.
Vista la velocità con la quale i costumi cambiano ed i rapporti sessuali tendono semplicemente a diventare "protocolli" per raggiungere il massimo piacere, non escluderei che, a meno di arrivare al baratro della estinzione, ci possa essere tra qualche tempo una inversione di moda e di tendenza.
Se si crede ai "corsi e ricorsi storici" della storia umana (vedi G. Vico) è possibile che si ritorni, seppure con modalità e forme diverse dal passato, su una minore importanza del piacere sessuale in sé rispetto a quella che riveste attualmente.
Da un punto di vista totalmente disincantato, di questi tempi fare sesso significa utilizzare gli apparati genitali (programmati da Madre Natura per la riproduzione) per provare il piacere (mentale o orgasmico) prodotto dalla consumazione dell'atto sessuale.
Se impiegassimo la terminologia del marketing, a voler essere pignoli, il piacere sessuale era il premio (prodotto promozionale, si direbbe oggi) per insistere nel tentare di realizzare la procreazione (che era il vero target, si direbbe oggi).
Infatti, Madre Natura ha originariamente predisposto la sessualità per ottenere la riproduzione e la conservazione della specie, visto che gli umani morivano in gran quantità a causa di malattie, nella convivenza con altre specie animali aggressive o a causa di incidenti (dovuti all'ambiente o scarsa attenzione) ovvero per effetto di lotte all'interno della propria specie (guerre, ecc.).
Una volta limitata la ricerca del target, per l'attenuazione del rischio di prematura fine della vita, ecc., tutta (o quasi) l'attenzione della razza umana si è incentrata sul prodotto promozionale. E' rimasta la religione tradizionale a combattere la battaglia di retroguardia incentrata sulla ricerca del target.
Semplificando molto, se prima la femmina cercava di essere attraente (ed ottenere una dote economica dalla famiglia di origine) per creare un rapporto stabile con un maschio affidabile per fare figli, oggi, raggiunta una propria autonomia economica, cerca prevalentemente un maschio che la sappia divertire e farle raggiungere il piacere.
La libertà sessuale (garantita e protetta dalla contraccezione) consente ormai alla femmina di selezionare il maschio più abile per soddisfarla.
La volubilità femminile moderna credo che abbia delle ragioni molto diverse dalla volubilità maschile tradizionale, ma andremmo OT.
Mi sento di concordare con chi sostiene che il maschio abbia reagito a tale complicazione esistenziale assumendo talune connotazioni tipiche della tradizionale femminilità, puntando sull'aspetto fisico e sulla promozione della propria abilità nel fare sesso (compresa l'esaltazione del proprio organo sessuale). Da qui tutta una serie di ansietà maschili connesse all'aspetto fisico che prima erano, se non inesistenti, piuttosto rare.
L'unico consiglio da poter esprimere per Kylo è, se non vuole farsi trascinare nel mainstream, di cercare quelle poche femmine che rimangono ancorate ad una visione meno evoluta del ruolo femminile, che credano nella creazione di una famiglia a costo di investire in essa la propria esistenza, che siano disposte a far "crescere" un rapporto con il maschio, attendendo ed aiutando pazientemente la formazione di un intimità, confidenza ed integrazione esistenziale nello stare insieme con il partner. In qualche modo, esse credono nella coppia come una "bolla" che rimane protetta dall'ambiente sociale imperante e cercano partners che condividano tale impostazione esistenziale. Diciamo che sono femministe molto moderate.
Certo, quelle femmine oggi sono una minoranza (che tende a ridursi) ma ancora ci sono. E magari non esaltano la loro fisicità e contano più sulla genuinità caratteriale e buona indole. Una volta, si sarebbe detto che sono non appariscenti ma "di sani principi".
Altrimenti, occorrerà aspettare quando i figli saranno diventati rarissimi, ed oggetto di forte desiderio, e sarà possibile un cambiamento/evoluzione dei costumi nel senso di un loop di ritorno alle origini, come detto in introduzione.
(------------ ---------------)