Sessualità “sadica” che mi spaventa (e non poco)

  • Buongiorno a tutti, sono nuovo in questo forum, mi chiamo Raffaele ed ho 23 anni. Certo, presentarmi con questo topic non mi metterebbe assolutamente in buona luce, ma non sento il bisogno di mettermi forzatamente in una posizione del genere, poiché sento soltanto il bisogno di “sfogarmi” e chiedere aiuto su una situazione che non riesco ad affrontare (vado in analisi e su questo punto sono “bloccato”). Tutto quello che più mi spaventa attualmente e che mi crea situazioni di ansia intollerabile, direi di angoscia, è la mia sessualità. Mi sono accorto da tempo di avere delle fantasie assolutamente “atipiche” (la mia coscienza le additerebbe giustamente come “perverse”) e per colpa di queste fantasie sessuali (che fortunatamente non mi sono mai sognato di mettere in atto in queste forme) mi incolpo dalla mattina alla sera e provo una costante sensazione di angoscia, come se avessi dentro di me un corpo estraneo che fatico ad integrare e trasformare. Cosa sono queste fantasie?
    Fantasie di possesso, di dominio, di sadismo, di godimento sadico. Purtroppo constato come la mia fantasia sessuale trovi stimoli efficaci quasi esclusivamente quando mi vedo in una posizione di totale “dominanza” sul corpo femminile, come se avessi il diritto di fare qualunque cosa mi passi per la testa e che la donna si trovi in una posizione assolutamente sottomessa, direi quasi come una “schiava” pronta a soddisfare esclusivamente quello che voglio. Queste fantasie si colorano ogni volta di manifestazioni sadiche, costrizioni fisiche (ad esempio il fatto che io leghi la donna con delle manette o delle corde da qualche parte ecc.). La logica sottostante comunque é sempre quella del tipo: del tuo corpo io sono il padrone e ne faccio quello che voglio al fine di godere. Sembra quasi una massima “sadiana” nel verso senso della parola e di quello che pensava il marchese De Sade. Nella fantasia più sono in grado di esprimere questo “dominio” e più accresce il godimento, più la donna si lascia possedere incondizionatamente (come se il suo corpo fosse completamente in mano mia) e più aumenta il piacere.

    (...) vorrei sapere se esiste un modo efficace per riuscire a parlarne senza provare sensi di colpa, parlarne per il desiderio di superare queste forme assurde di sessualità e raggiungere una sessualità più matura e rispettosa, meno sadica e violenta. Molte delle mie ansie scaturiscono, mi pare, da questa sessualità spaventosa ed io ne ho paura. Aiuto.

    Ma non è che la paura delle tue fantasie dipende dal fatto che ancora non hai avuto esperienze e pensi che non riuscirai a trovare ascolto da una donna quando gliele racconti ?

    Perché sembra che tu abbia 0 esperienze (o comunque molto iniziali) e ti stia facendo una montagna di problemi, in via preventiva.

    Nella concretezza della sessualità, più semplicemente, si fa quello che i partner consentono di fare, in una prospettiva di bilanciamento di desideri e di attenzione all'altro, nel tentativo costante di soddisfare le proprie aspettative in un quadro di continuo compromesso con le aspettative del partner.

    Non è che si annuncia un menù prefissato .... si suona quasi sempre ad orecchio.
    Ed il bello sono gli esiti inaspettati ....

    P.

    (------------------- :hmm: ---------------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Strano, perchè nessuna lo ha finora confermato

    Allora diciamo che è una fantasia, ma che poi nessuna vuole mettere in pratica.

    Non credo tu possa mai trovare la donna che, a mente fredda, davanti ad un té, ti esponga verbalizzando razionalmente questo genere di desideri.

    Spesso per la donna è un percorso di scoperta che deve avviarsi, gradualmente, nei momenti di maggiore trasporto emozionale e complicità della coppia.

    A questo punto però solitamente ci si imbatte in una discriminante. Se quasi a tutte piace la fantasia della "violenza" (ovvero l'esser prese con una certa forza che le renda quasi inermi, anche con una certa dialettica e con un certo contesto della scena) per molte rappresenta un limite l'esser realmente imprigionate e sottoposte a umiliazioni e torture un pò più pesanti... ed è assolutamente comprensibile :D

    Però non siamo più negli anni '90... oggi esistono tante possibilità per conoscere donne che hanno questo gusto... e comunque ci sono...

  • Invece di farti il processo e tirare da te delle conclusioni errate, per delle pulsioni che potrebbero essere del tutto normali e condivisibili con partner compatibili, a mio modesto avviso dovresti parlarne con il tuo/la tua terapeuta.

    Certamente le sue conoscenze ed esperienze possono darti modo di capire come affrontare quello che tu vedi come una montagna, ma facilmente è solo un sassolino.

  • Credo ci sia un film ma non l'ho mai visto. Mi pare sia degli anni settanta.
    Il libro è molto bello e mi è venuto in mente quando hai descritto la "sottomessa", la sua umiliazione. Il libro descrive proprio quel punto di visto e ne esce "libero" nella sua sottomissione.
    Potrebbe aiutarti a togliere questo giudizio così marcato. Meglio ancora se conosci ed ascolti persone che ti raccontano in prima persona o ti permettono di sperimentare.

    In effetti il film è del 1975. L'ho noleggiato ma mi è sembrato un film più pornografico che erotico. ll soggetto è stato ispirato più che tratto dall'omonimo romanzo di Pauline Réage. La splendida "O" ama talmente René che, per dimostrargli la propria devozione, si assoggetta (su sua richiesta) a subire da altri uomini qualsiasi trattamento erotico: "O" trova la propria felicità proprio in queste forme di depravazione. Ma alla fine René si vedrà portar via "O" dall'ultimo amico al quale l'ha "prestata"

    Insomma, poteva dirigerlo Tinto Brass.

    :/

  • Spesso per la donna è un percorso di scoperta che deve avviarsi, gradualmente, nei momenti di maggiore trasporto emozionale e complicità della coppia.

    A questo punto però solitamente ci si imbatte in una discriminante. Se quasi a tutte piace la fantasia della "violenza" (ovvero l'esser prese con una certa forza che le renda quasi inermi, anche con una certa dialettica e con un certo contesto della scena) per molte rappresenta un limite l'esser realmente imprigionate e sottoposte a umiliazioni e torture un pò più pesanti... ed è assolutamente comprensibile

    Basta portarsi un frustino al primo appuntamento e scopri se gradisce ... eh ?

    Perché ci deve essere una predisposizione, direi.

    8)

  • Caro giovane amico, non c'è proprio nulla di male nelle tue fantasie, così come le descrivi. Io ho 15 anni più di te e determinate fantasie ho avuto possibilità di farle diventare realtà con diverse ragazze, lo faccio tuttora e non ho intenzione di smettere. :)


    Come te, ho un lato dominante e sadico: adoro legare le donne e mi piace dare loro del dolore. Ma, in tale contesto, le cose assolutamente fondamentali sono le seguenti due.


    Primo, il tutto deve essere SSC, ovvero Sane - Safe - Consensual. Beh dai, questo è ovvio, non serve dilungarsi più di tanto.


    Secondo, non deve essere una parafilia: se l'unico modo per provare eccitazione sessuale è pensare a una donna legata e sofferente e, per esempio, se il contatto fisico con una ragazza nuda non riesce ad eccitarti neanche minimamente, allora potresti avere un problema da affrontare con l'analista.


    Non essere così critico con te stesso, non hai nulla di cui sentirti in colpa. Ragazze sottomesse e masochiste ci sono.


    Credo tu faccia bene ad andare in analisi ma non perché questa tua tendenza sia un problema, semplicemente perché magari l'analista può aiutarti a capire da dove derivano queste tue pulsioni e scoprire dei lati di te che non sono mai emersi. :)

    Modificato una volta, l'ultima da PietroR: Incorporato un post creato da PietroR in questo post. ().

  • E' "soltanto" la fantasia più diffusa tra il genere femminile :D

    Non penso, sai? :)


    O meglio; se si intende il desiderio di prendersi un paio di sculacciate o qualche tirata di capelli durante il sesso allora boh, può anche darsi. Ma di donne che davvero provino eccitazione (fisica ma soprattutto e sottolineo soprattutto mentale) nell'essere legate, frustate, umiliate e quant'altro al di là dell'atto sessuale non è che ne sia pieno il mondo. Anzi, per esperienza personale (sono nel giro BDSM da oltre 10 anni) forse sono più le donne con tendenze dominanti che il contrario.

  • Non penso, sai? :)


    O meglio; se si intende il desiderio di prendersi un paio di sculacciate o qualche tirata di capelli durante il sesso allora boh, può anche darsi. Ma di donne che davvero provino eccitazione (fisica ma soprattutto e sottolineo soprattutto mentale) nell'essere legate, frustate, umiliate e quant'altro al di là dell'atto sessuale non è che ne sia pieno il mondo. Anzi, per esperienza personale (sono nel giro BDSM da oltre 10 anni) forse sono più le donne con tendenze dominanti che il contrario.

    E allora, PietroR, fa' una buona azione per guadagnarti il paradiso, mettimi in contatto con una di loro... se magari sta in provincia di Venezia, meglio ancora.

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