Xanax ed effetto paradosso

  • Sos

    Sindrome ansiosodepressiva...se prendo un ansiolitico, lo Xanax alle 1430, perché agitata mi aspetto mi calmi. Invece opposto, agitata di più, ed io che già con l ansia dicevo fare una torta mi sentivo più intontita, più confusa e piu provavo ciò è più mi agitavo. Poi arriva effetto sonno rimbambimento ma dura poco e mi ripiglia paura e agitazione. Il mio neuropsic mi dice che danno pure eff collaterali, ma io non posso permetterli perché sto già male con la mia ansia di default.
    Mi aveva proposto antidepressivi ma non li voglio perché devo associarci 3 v lo X, invece di 2.
    Insomma non mi sento seguita bene da lui, al momento un terapeuta non lo posso avere perché sono traumatizzata dall ultimo, e mi ritrovo a sentirmi una bomba ad orologeria. Non voglio salire a casa, non ho capacità di gestire il mio corpo e rilassarlo, forse esercito un eccesso di controllo, mentre io lo vedo come perdita di controllo. Tipo oggi pm pensavo mentre ero intontita che potevo perdere la ragione e buttarmi. Ma non voglio farlo.. Ma immaginare che potevo, mi terrorizzava. Cosa chiedo? Di non avere piu paura di impazzire o morire. Di sapere perché un ansiolitico invece che calmarmi mi peggiora.
    È poi ho pensato, ogni tanto si picchi, che se devo vivere visi meglio morire. E l ho pensato con un fare liberatorio.
    Pero nello stesso mi sale paura perché non voglio morire, ma solo stare bene. E siccome non ci sto e non so più che fare... Ho pensato che se pure muoio, amen pazienza. Sono contorta ma spero mi si capisca.... Io ho paura dei miei pensieri.

    Cioè lo giudico. Secondo lei se una dice basta Dio mo, se devo vivere così, fammi morire. È matta? È depressa? Depress di quelle gravi? Ovvio che un po lo sarò mi Sn stufata. Mi sto rovinando la vita con sti sintomi. Di tutta questo commento, mi dite secondo voi se la mia frase, dio se devo vivere così fammi morire, è un indice di gravità psichica o depressiva. O mi spavento io di ogni mio pensiero? Vedete adesso fisicamente sto tremando.... Boh io un alto X non lo voglio prendere.

  • Di sapere perché un ansiolitico invece che calmarmi mi peggiora.

    Ciao Mariastella
    Innanzitutto, ti ricordo che prima di valutare se assumere farmaci possa essere utile alla propria situazione, è importante: consultare il medico, valutare altre opzioni come la psicoterapia e cambiamenti nello stile di vita.
    Gli ansiolitici possono fornire un temporaneo sollievo, ma non agiscono sulle cause sottostanti il disturbo d’ansia.

    Detto ciò, la risposta alla tua domanda è: "effetto paradosso"
    Nonostante le proprietà sedative, gli ansiolitici in alcune persone scatenano un aumento dell’ansia, irritabilità ed agitazione.
    In pratica, aumentano la frequenza di quegli stessi attacchi che si vorrebbero eliminare.
    Potrebbe essere il tuo caso, ti consiglio di parlarne col medico che ti segue.

  • Ciao maristella, posso subito dirti che l’impressione di impazzire, spesso anche intensa, fa parte dell’ansia, e per quanto senti gli ingranaggi del cervello andare a mille o incepparsi, non s’impazzisce!!! Posso dirti che anche io quando ero in depressione ho fatto gli stessi pensieri che stai facendo in questo momento... questo forte contrasto tra la voglia di vivere e quella di morire... ma li ho superati! All’epoca ero seguita da una psicoterapeuta, e per quanto precedentemente non credessi molto in questo tipo di figura professionale, mi affidai completamente a lei... e devi farlo anche tu! Già superando questo tipo di trauma che hai vedrai andrà meglio! E ultima cosa io non ho mai seguito una cura farmacologica ma durante il periodo più duro per uscire di casa, perché non ci riuscivo, in due o tre occasioni ho preso lo xanax e posso dirti che per la prima oretta che lo prendevo era un attacco di panico garantito... quindi mi sdraiavo prima di uscire respiravo e aspettavo che passasse!!! Ora non so dirti se nel tuo caso sia stato un effetto collaterale, ma per me era il pensiero di prendere il farmaco a portarmi quegli attacchi di panico! L’ansiolitico per quanto possa calmare il sintomo non può cambiare il tuo pensiero e se pensi che stai male continuerai a stare così e il farmaco comunque non servirà! Non so se mi sono spiegata! Io ti consiglio di superare per il momento quelle che ho capito sono state brutte esperienze con psicoterapeuti e cose varie, e cerca di fidarti di loro... molti, ma veramente molti, sono bravi!!! Un abbraccio!

  • Io mi detesto perché mi sto torturando per il pensiero fatto.. SE DEVO VIVERE COSÌ DIO FAMMI MORIRE.

    Cioe io amo vivere, ma mi fa più paura viver così con sti sintomi che morire. Ed è tutto dire per una che ha 2 paure, morire e impazzire.

    Una più normale direbbe, vabbe hai detto così e ora basta. Io ci sono in ammollo. E così o mi sento angosviata o mi preoccupo di esser depressa grave.

    Possibile che non sappia dire vabbe ho fatuo un pensiero brutto, sconfortante ma non sei grave.

    Io so che sono stufa di avere confusione, di sentirmi tesa, di far le cose e non sentirmi lucida, libera mentalmente, di controllarmi troppo, fino a pensare che lo sto perdendo....

    Poi prendo uno xanax e mi metto a far la torta. Ma ero già confusa e mi ci sentivo di più, più scoordinata, mi pensavo incapace. Mi dicevo come fanno quelle che fanno dirette sulla cucina? Io che non do ricordare le ricette, che si incasina con le pentole, un ipercontrollo di me e di ciò che facevo.. E dicevo ora lo xanax mi aiuterà... Invece peggio e poi aumentava la confusione, il sonno, quell intontimento che non tollero più.

    O mi deve rilassare senza darmi sonno, o nulla. Non lo voglio sto xanax. Mi sentivo agitata e senza forza quasi di pensare e li ho detto.. E se perdo controllo o non lo so esercitare e mi butto? Mi è stato detto presa paura, perché io amo la vita. Solo che stufa di tutto ciò, ho detto, se devo campare così, meglio morire.

    Ed ora mi chiedo perché sto così terrorizzata di essre così depressa da aver detto che meglio morire che vivere così.

    Sono grave?

  • maristella non sei grave... stai solo attraversando un periodo difficile, il periodo più acuto dell'ansia... ma come tutte le cose anche questo periodo passerà... devi cercare di fidarti degli altri e della figura dello psicoterapeuta, anche se per i primi tempi ti sembrerà che non serve a niente (è successo anche a me lo so cosa significa) ne trarrai un grandissimo giovamento!!!

  • maristella non sei grave... stai solo attraversando un periodo difficile, il periodo più acuto dell'ansia... ma come tutte le cose anche questo periodo passerà... devi cercare di fidarti degli altri e della figura dello psicoterapeuta, anche se per i primi tempi ti sembrerà che non serve a niente (è successo anche a me lo so cosa significa) ne trarrai un grandissimo giovamento!!!

    Allora io ho denunciato l ultimo terapeuta, è successo scorsa settimana e oggi ero nell zona del suo studio e ho avuto un att di ansia. Precedenti colleghi nel passato hanno sbagliato approcci o non erano giusti per me o hanno smosso robaccia ma poi non sapevano gestirla e io preso atto, dovevo chiudere, né ho già 2 così. Poi una donna, gli chiedevo di aiutarmi a superare i lutti, e mi diceva di trovare senso della vita e morte. E le dicevo che non riuscivo, che non ci sta per me, si vive e si muore. Non devo per forza massacrarmi a cercare un senso, e se una terapeuta mi dice che se non lo trovo non supero ciò che ho, beh mi ha condannato. Oppure le dicevo che non ero soddisfatta, di non trovare un lavoro e mi diceva di concentri sugli hobbies. Mi hanno rotto i c∙∙∙∙∙∙i, sti consigli me li da pure un conoscente. Io li pago coi soldi della pensione di mio padre non con gli hobbies.

    Io ho paure ataviche, lutti, un mix di rabbia, mi rifiuto di esser il caso e che nessun terapeuta sappia come aiutarmi a non avere piu fobie della morte, a non rivedere le esperienze che ha sofferto mamma o fratello. Superare il tutto. Tornare a credere di prifettare, rinforzarmi autostima. Non dire c∙∙∙∙∙e o fregarmi i soldi come colui che ho denunciato. E siccome lui mi ha col suo fare, dato un ennesimo trauma, io davvero mi Sn sentita depressa, raggirata e mi Sn i∙∙∙∙∙∙∙a pure con me. Troppoooo tutto. Insieme. L ho denunciato perché poi ha tentato di farmi sentire in colpa. Pure subdolo. Ma ho paura di non cioè non so se dovesse controdenuciarmi, la giustizia non è di questo mondo. Sono sola, non ho lavoro, e ho trovato il coraggio di fare tale cosa, affinché se si rendono conto che è uno dannoso, gli tolgano l abilitazione ecc.

    Ma emotivamente è dura per me. Ed ora come chi ha subito un trauma ho paura. Ritenta con uno nuovo o una, ridire tutto del mio passato, sono stancaaa. Il mio neuropsic non mi da alternative sugli ansiolitici, o xanax o tavor. Che pure piu forte. Lavora con quelli. E poi pensa che mi aiuterebbe pure l antidepressivo e tanta psicoterapia. Poi oggi mi dice l ultima ma apro un thread apposito per sapere che ne pensate.

    Pensare che non esista un terapeuta giusto, che o farmaci o nulla, insomma io debba morire coi sintomi, mi terrorizza. Dici è un momento, tutta la vita ho avuto momenti no, ansia picchi ecc. Ma dopo lockdown di marzo, arrivo in menopausa, tutto è andato peggiorato, ancora di più dal lutto di 33 mesi fa di mamma. Sto periodo quanto dura. E io mi Sn stufata di incubi, di risvegli tremando ecc.. O di pensieri a ping pong strani, o ad esempio io ho sempre amato Natale, pure dopo i lutti, mi dici perché ohi ero in un magazzino, in prima battuta guardavo le lucine entusiasta dopo 3 secondi, ho provato angoscia depressione, ho detto ma io a casa sto male, vorrei fuggire, idea di fare albero, 3 gg di solitudine più del solito, mi è preso un venuto attacco di depressione e di ansia. Mica so se è cosa sia arrivato subito

    Non sono una depressa di base, sennò forse neppure avrei guardato con gioia albero lucine ma è il primo natale in arrivo, che mi sento così depressa ed angosciata. Ecco perché mi preoccupo. Mi giudico pure sulle emozioni.

  • Dopo l effetto paradosso di ieri dello xanax orribile che il mio neuropsichiatra non mi ha saputo spiegare, se non dicendo che la psichiatria non è matematica e che è raro ma può succedere, gli dico che lo xanax non lo voglio più.

    Mi dice che o xanax o tavor che però è più forte e che però io per curare bene dovrei pure prender ENTACT.

    Gli chiedo di darmi un altro ansiolitico e mi dice che lui lavora con xanax e tavor, e posso provare con tranquirit o Valium stesso principio, 5/10 gocce al bisogno.

    Ma gli effetti li posso vedere provandolo, certo peggio dello xanax non crede.
    Mi dice che se ho paura degli eff collaterali, potrei fidarmi e prendere solo Entact, mezza pasticca a pranzo da 20.

    Stupita e avendo letto che va sempre preso con gli ansiolitici, l antidepressivo, mi dice che si può prendere pure senza e non da effetti al massimo nausea.

    Al che, gli dico ma in caso il tranquirit lo posso pigliare in sinergia con Entact, e mi dice sempre al bisogno una decina di gocce.

    Che tanto in gocce, poi si smaltisce dopo un po. E se serve uno le può riprendere al bisogno.

    Secondo voi è un così?

    Entact si può prendere senza ansiolitici? Dicono che aumentano i pensieri suicidi che io non ho, ma è un il motivo per cui non lo ho mai presi. Io ho timore di pe ere il controllo.

    Sapevo dell effetto Rebound di xanax e mi dice che non è vero.

    Si può pigliare tranquirit se fino a ieri prendevo xanax? Verificare sulla mia pelle ciò che può o non può accadere non mi va.

    A casa non ho mamma papà marito ecc che se sto male mi aiuta. Ho un padre di 81 anni che neppur ci vede c∙∙∙o e io ho una stramaledetta paura.

    Ed ecco che mi pare un incubo senza uscita. E se penso così mi piglia depressione mista a rabbia mista ad angoscia.

  • Maristella, quello che posso dirti solo per esperienza, è che i principi attivi degli psicofarmaci, più o meno, si somigliano molto. Quindi non starei troppo a lambiccarmi il cervello sul "marchio" in tal senso. La vera differenza lo fa il bravo psichiatra che, valutando via via il paziente, sa trovare il giusto mix e dosaggio fra i principi attivi. Non tutti gli psichiatri sono bravi. E non tutti i rapporti fra psichiatra e paziente funzionano. Qualche volta ti toccherà anche cambiare strada, è più che normale. Tutto qua.
    Poi, una volta che sei uscita dalla tua fase "acuta", lì tocca che parti tu con il lavoro su te stessa. Gli psicofarmaci non risolvono tutto, anche perché, sai bene, che alla lunga si fanno sentire gli effetti. Quindi i farmaci andrebbero appunto intesi come quella strategia che ti consente di toglierti dal baratro e riacquistare l'energia e la lucidità necessaria per iniziare a lavorare su di te. Se il lavoro su di te inizia e lo porti avanti ogni giorno con pazienza e costanza, lo psicofarmaco diverrà sempre meno importante, coinvolgente e invalidante.
    (Poi è chiaro, sulle patologie importanti, il discorso cambia, ma non penso sia il tuo caso.)

  • Maristella, quello che posso dirti solo per esperienza, è che i principi attivi degli psicofarmaci, più o meno, si somigliano molto. Quindi non starei troppo a lambiccarmi il cervello sul "marchio" in tal senso. La vera differenza lo fa il bravo psichiatra che, valutando via via il paziente, sa trovare il giusto mix e dosaggio fra i principi attivi. Non tutti gli psichiatri sono bravi. E non tutti i rapporti fra psichiatra e paziente funzionano. Qualche volta ti toccherà anche cambiare strada, è più che normale. Tutto qua.
    Poi, una volta che sei uscita dalla tua fase "acuta", lì tocca che parti tu con il lavoro su te stessa. Gli psicofarmaci non risolvono tutto, anche perché, sai bene, che alla lunga si fanno sentire gli effetti. Quindi i farmaci andrebbero appunto intesi come quella strategia che ti consente di toglierti dal baratro e riacquistare l'energia e la lucidità necessaria per iniziare a lavorare su di te. Se il lavoro su di te inizia e lo porti avanti ogni giorno con pazienza e costanza, lo psicofarmaco diverrà sempre meno importante, coinvolgente e invalidante.
    (Poi è chiaro, sulle patologie importanti, il discorso cambia, ma non penso sia il tuo caso.)

    Ciao io non so più che fare, cioè voglio gestire imparare a risanarmi, lavorando su me, respirare, saper riconoscere il perché dei sintomi eccecc.

    Sono stufa di esperimenti sulla mia pelle, ho fatto una notte agitatissima con incubi, cattiva digestione,si ho potuto sbagliare a mangiare una cosa ma pure prima di cena sentivo aumentare l agitazione sfociata in tremore forte dopo cena.

    Di chi non sa gestire il corpo, provavo a respirare ma era tosta.

    Allora io ho uno.. Più di uno ma un trauma ricorrente che si attiva tutte le volte che sto male con lo stomaco ecc. Ho una problematica al fegato che a mio fratello ha portato al cimitero.,perche trovata tardi.

    Sono 11 anni che ogni volta ho paura capiti stesse cose sue, poi a settembre quando mj hanno detto che ho stessa cosa ma vista in tempo e sotto controllo, una paura generalizzata è diventata concreta.

    Poi potrò un giorno andare via di altro, ma al momento mi si attica così un maledetto meccanismo. Nessun terapeuta decente mi ha aiutato a superare sto trauma di lui ed ora dovrebbe aiutare me rispetto a tale scoperta.

    Poi situazione covid, situazione insoddisfazione generale, paure varie, ormoni da menopausa, io sto satura
    Se arriva lo xanax e mi fa peggio, ho più paura.

    Se non mi sento seguita bene perché per il neuropsic posso prendere Entact da solo e non da noia al fegato, la s∙∙∙∙∙a epatologa mi dice ma non le serve l antidepressivo, basta uno psicologo, io però le chiedo mi dica lo stesso se posso prenderlo e non mi risponde, io mi sento giustamente abbandonata

    Arriva rabbia, dolore, tristezza ecc ecc. E dopo una notte di stomaco sottosopra, mi toccavo sempre la bocca.. Come detto su per trauma fratello, e ho pregato e respirato e sono riuscita a pigliare sonno ma stamattina sono agitata di nuovo come una biscia.


    E nonostante abbia comprato tranquirit non vorrei prenderlo, ma mi sento una bomba ad orologeria e arriva paura ecc ecc e mi pare di impazzire.
    Voglio solo stare meglio, non sarò mai serena ma basta a star così agitata terrorizzata.

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