Mostra di PiùContinui, ed è questo mi risulta del tutto inaccettabile concettualmente, a considerare che chiunque NON sia riuscito nella vita e mastichi livore...abbia la propria "giustificazione" in colpe altrui.
E questo è concettualmente assurdo!
Tra i non riusciti ci sono sicuramente tante persone vessate da ingiustizie o crimini che nascono e si perpetuano in famiglia, ma ce ne sono altrettanti che sono purissimi parac∙∙i e pure delinquenti nell'animo, che pensavano e pensano che la vita loro gli debba essere garantita dagli altri, altrimenti sono gli altri "brutti e cattivi".
Quindi: prima di fondare il sindacato...sarebbe essenziale intendersi su quali categorie si intende rappresentare, perchè "non riuscito e rancoroso e odiante"...oggettivamente non basta!
Condivido pienamente.
D'altra parte sarebbe davvero grottesco pensare di dividere l'umanità in due, i riusciti "cattivi" da una parte, e i non riusciti ma "buoni" dall'altra.
Al mondo c'è di tutto, e nella vita le fortune si alternano un po' per tutti, ma da quel che vedo quello che non cambia quasi mai è la farina di cui si è fatti; c'è chi nella fortuna e non si dà da fare con umiltà, e chi preferisce criticare l'operato altrui, soprattutto se porta a risultati.