Ansia che non riesco a gestire

  • Vorrei che qualche medico mi rispondesse seriamente. Ho dato tutte le informazioni possibili e ancora non ho sentito nessuno che mi abbia dato un consiglio concreto. La risposta può essere solo "vai da uno psicologo"? Tra l'altro ho letto di altri thread come i miei di gente che ha provato psicologi, psichiatri e medicine ma non hanno concluso niente. Io sono stata benissimo a gennaio, mangiamvo una bellezza, ho affrontato benissimo un esame. Tutto mi è tornato dopo aver scoperto che una ragazza aveva dato un'esame in più di me e per sta minc∙∙ta ho cominciato a mangiare di meno per paura di vomitare e mi sono fatta venire pure la febbre. Io voglio sapere di gente che ne è uscita da sola, di come ci è riuscita. Non voglio ancora sentire "vai da uno psicologo" perché ho fatto tanti passi avanti ma ancora ho un po' di paura. Ripeto nuovamente che ho paura di crescere e di perdere i miei genitori, ho paura di rimanere sola perché non ho mai avuto un ragazzo, ho sempre voglia di stare in vacanza e tranquilla e ogni volta che mi metto a studiare mi sale l'ansia. Ho paura di non saper affrontare nulla nella vita e ho paura di non tornare più forte come ero un tempo. Dovrei cambiare casa? Dovrei provare a vivere per conto mio? A cucinare da sola? Che devo fare? Non riesco a trovare più la dolcezza e la tranquillità in niente, sono sempre spaventata in questi giorni ma il mese scorso non è stato così. Voglio un consiglio concreto, vi prego

  • Vorrei che qualche medico mi rispondesse seriamente.

    Il dott. Collevecchio, oltre a rispondere seriamente, credo che ti abbia dato degli ottimi consigli!!!!

    Buona sera,
    quando comincia una nuova fase della vita è normalissimo provare un po' d'ansia, in particolar modo mi riferisco agli esami e all'università.
    La via migliore per superare le paure è affrontandole.
    Per affrontare l'ansia esistono diverse strategie tra le quali c'è anche la pratica di tecniche di rilassamento.
    Se noti che l'ansia è particolarmente forte e non riesci a gestirla, chiedi aiuto ad uno psicoterapeuta.
    Buona serata :)

  • Ah cioè uno si prende il disturbo di risponderti e dirti "cerca uno psicologo" non sarebbe un consiglio concreto?
    La risposta del dottore non sarebbe abbastanza seria e concreta?

    Oltre che trovare uno psicologo, oltre che slegarti dai tuoi genitori e darti una svegliata, cura anche quest'aria da bambina viziata e arrogante che hai.

    Se sono qui, c'è sicuramente qualcuno che mi ha mandato.

  • Scusami stellapolare, non volevo far passare quel messaggio. Non che cercare uno psicologo non sia un concreto aiuto, non intendevo assolutamente dire questo. Ho apprezzato tanto il consiglio del dottore e sinceramente quello che volevo ottenere con il mio ultimo post era un'altra risposta da lui. Non voglio essere considerata arrogante perché ho apprezzato anche tutti gli altri consigli. In quel momento vedevo davvero tutto nero e non avevo come darmi aiuto per cui ho scritto di getto, anche spaventata da quello che provavo. Ho iniziato a vedere alcuni dei video del dottore su YouTube e mi hanno fatto pensare molto al modo in cui funziona l'ansia e come si debba affrontare. Il mio tono che è sembrato arrogante (ma ti ripreto che non voleva esserlo) è dettato dal fatto che sono nuovamente delusa da me stessa. Per avere affrontato queste due settimane in questo modo. Però penso che tu abbia anche ragione... Effettivamente sono viziata, nel senso che i miei mi hanno sempre aiutato in tutto e per questo ora che devo farr le cose da sola penso di non farcela. Hai ragione anche a dirmi che devo darmi una svegliata e ogni sera vado a letto pensando che il giorno dopo starò meglio ma appena apro gli occhi il mio primo pensiero è "ecco, ora ricomincio da capo". Però subito cerco di tirarmi su di morale. Ogni giorno va bene e solo in alcuni momenti sento un nodo in gola.
    Non mi ricordo se ho detto che a breve avrò due esami che mi preoccupano molto ed è per questo che ho ricominciato con gli attacchi di ansia. Vorrei sapere se sia un tipo di "ansia sana" quella che sento, anche se molto in anticipo. D'altronde spero che ti capisca quanto incanalare l'ansia nella inappetenza possa causarmi molti problemi per cui quello che vorrei capire è come riuscire ad incalanarla in qualcosa che non sia il mio rapporto col cibo perché facendo così non trovo gioia neanche in quello che dovrebbe farmela venire. Spero di parlare ancora con te stellapolare, mi fa bene

  • Non ti devi scusare cara, non mi sono offesa. Volevo solo farti riflettere, e forse ci sono riuscita :D
    Ascoltami. Io tanti giorni mi sento esattamente come te. Oggi ad esempio non sono riuscita a prendere l'ascensore come mi ha ordinato la terapeuta (per superarne la paura) e non ti dico quante me ne sono detta. Che sono vigliacca, che sono debole, etc etc.

    Stanotte non ho chiuso occhio causa tachicardia, mi sono svegliata e ho prenotato una visita cardiologica perché la voglio fare da un po', anche solo per tranquillizzarmi perché so gia che non ho nulla, ho fatto un ecg mese scorso ed era tutto ok. Anche qui, sono andata giù di complimenti verso me stessa, come se potessi decidere io quando morire o meno.

    Non dobbiamo lottare, dobbiamo accettarci. Nessuno è perfetto e anche quando guardi i tuoi coetanei e li vedi spensierati,fidati che non è così. Siamo tutti feriti.

    Studio anch'io giurisprudenza (mi pare di ricordare che anche tu). Non è semplice ma nessuno ti corre dietro.
    Coraggio, siamo tutti sulla stessa barca. Ma abbi coraggio. Scrivimi quando vuoi. :kiss:

    Se sono qui, c'è sicuramente qualcuno che mi ha mandato.

  • Cara stellapolare, sono contenta che tu mi abbia risposto.
    La cosa che mi hai detto tu è la stessa che mi dice anche mia madre: a volte mi parla con un tono forte per cercare di smuovermi e questa cosa riesce anche se quello che vorrei realizzare sarebbe essere in grado io stessa di darmi una smossa, senza bisogno di nessuno e riuscendo ad uscire dal panico da sola. Sono contenta che anche tu ti metta in gioco con le tue paure anche se, da quello che ho capito fino ad ora, "superare una paura" richiede molto molto impegno e tempo.
    Oggi ad esempio è stato un giorno che mi ha messa alla prova perché ho dovuto badare io a mia madre che sta male di stomaco. Chiaramente, essendo io ipocondriaca e avendo "passato" tutto quello che ho descritto nel primo post di questo thread, ho temuto di non essere in grado di aiutarla. E ho anche paura che possa non essere un'intossicazione e che sia invece un virus e che io stessa lo prenda. Ma oggi sono riuscita a mangiare (anche se non chissà quali piatti: pasta con l'olio e pollo panato di sera) ma almeno credo di aver superato una prova. Non ero completamente da sola perché è venuta mia zia di pomeriggio e adesso c'è mio padre ma ho dato il mio contributo.
    Stavo pensando che nei giorni passati non avevo totalmente voglia di studiare questa materia ma avrei preferito 1000 volte ripeterla tutto il giorno che vedere mia mamma stare male (ed è un male di stagione). Oggi mi è servito per apprezzare le cose quando vanno bene e per non disperarmi perché non riesco a preparare bene un esame.
    Questa è una di quelle situazioni di cui ho parlato in altri messaggi dicendo "ho paura di non saperle affrontare" ma nonostante tutto mi sembra di non esserci riuscita male. Magari mi sbaglio...
    Vorrei solo che stia meglio e che stiamo bene tutti. Forse mi sentirò un po' più cresciuta dopo questo evento.
    Da ultimo vorrei dire anche a te di non buttarti tante volte giù perché non riesci a superare una paura o non riesci ad essere serena per qualcosa. Bisogna aspettare del tempo e cercare di affrontare le cose con una certa leggerezza. È difficile trovarla ma essa si trova anche in piccole cose. La visita cardiologica sicuramente darà buoni esiti, la tachicardia dipenderà tutta dal nostro cervello. È incredibile come riesca a controllare tutto.
    Anch'io sono qui se hai bisogno di parlare.

  • Vorrei sapere se sia un tipo di "ansia sana" quella che sento, anche se molto in anticipo.

    Rispondere a questa domanda non è semplicissimo in quanto necessiterebbe di una attenta valutazione. L'ansia ti sta bloccando? Sta interferendo con la tua quotidianità? L'ansia è eccessiva rispetto alla situazione?
    Buona giornata :)

    "L'uomo non è spaventato dalle cose, ma dall'idea che ha delle cose" - Epiteto

  • Caro dottor Collevecchio,
    La ringrazio infinitamente per aver risposto al mio nuovo messaggio. Ho visto diversi suoi video e mi sono tornati molto utili, anche per il fatto che lei parla in maniera calma e rilassante. Ho visto il video e sinceramente io non saprei cosa rispondere: certamente non vivo più certe esperienze con la serenità di un tempo. Ad esempio tra due giorni ho un esame molto importante e sia questo sia il fatto che mi sono resa conto che questa sessione sono stata meno produttiva di quanto volessi, mi hanno causato una leggera preoccupazione nelle due settimane appena passate. Preoccupazione che come al solito si riversa sulla mia poca fame (ho mangiato un po' di meno ma ho fatto sempre almeno quattro pasti al giorno) o ad una sensazione di pienezza dopo aver mangiato. Di certo, rispetto a due anni fa, l'ansia non interferisce in maniera preoccupante sulla mia quotidianità. Mi sono fatta forza col tempo e i miei risultati li ho avuti. Se l'ansia sia eccessiva rispetto alla situazione direi di sì perché alla fine è un esame universitario, non è certo una malattia terminale.. Ma credo che il mio corpo risponda così perché vedo questa situazione come tragica e penso che se non passerò l'esame sarò una fallita. Ho molte aspettative su me stessa (studiare è l'unica cosa che faccio per cui penso che se fallisco anche in questo non sono buona a nulla) e non riesco spesso a perdonare i miei errori ma ci rimugino costantemente. Ad esempio ho paura che il giorno dell'esame possa stare male di stomaco o vomitare o sentirmi male mentre aspetto di fare l'esame. Quello che mi spaventa è tutto il momento precedente all'esame stesso vero e proprio (da quando mi sveglio fino a quando mi siedo davanti al professore). Questo è il pensiero che mi accompagna da tutto il mese e su cui si sta concentrando la mia mente. Non voglio che l'ansia si riversi sul mio stomaco e mi faccia smettere di mangiare.. A volte mi piacerebbe essere una di quelle persone che quando ha l'ansia non riesce a smettere di mangiare

  • Ciao a tutti.
    Vorrei parlare un po' di nuovo della mia situazione. Ho già scritto un thread su questo che si chiama "ansia che non riesco a gestire". Ora penso di aver capito altre cose quindi vorrei il parere si qualcuno. Questa estate è stata bella per me, non ho avuto completamente ansia, ho mangiato benissimo, sono anche andata in vacanza con i miei amici ed è andato tutto a meraviglia. Da pochi giorni però non mi sento bene e ieri infatti ho misurato la febbre e l'avevo a 37.7. Chiaramente la prima cosa a cui ho pensato è che potessi avere il coronavirus ma non ho ancora fatto un test. Dall'altro lato ho appena finito di avere il ciclo quindi potrebbe essere debilitazione? Ne ho parlato con mia madre che pensa possa essere ansia dell'esame (esame che tra l'altro ho scoperto di dover dare in via telematica,che è una cosa che odio). Mi dice che non riesco a darmi una mossa (odio questa frase) e che per colpa di questi esami sta cadendo malata. Non so proprio che dire.
    Mi sembra che tutti i progressi che ho fatto stiano andando in fumo. Tra l'altro la materia mi sembra di saperla bene e non voglio pensare di essere preoccupata per questa. Però mi si è chiuso di nuovo lo stomaco, stamattina mi sono svegliata prestissimo e con la nausea, come avveniva nei periodi più bui. Non posso più parlare con mia madre perché non mi crede più e si è stancata di tutto ciò. Anche questo mi fa soffrire perché vorrei poter ragionare con lei ma lei non mi vuole più ascoltare perché dice di essere stanca di ripetermi che devo uscire e devo stare con i miei amici. Ma io ai miei amici queste cose non le voglio dire.
    Voglio capire come poter affrontare gli esami senza essere così in ansia perché mi sta distruggendo senza motivo.
    Ps: vorrei precisare che ho spesso somatizzato piccole ansie in febbre: l'ho avuta quando dovevo fare i 18 anni, la maturità, il mio primo esame all'universita, l'esame della patente, diverse volete quando dovevo partire

  • Ho già scritto un thread su questo che si chiama "ansia che non riesco a gestire".

    Ciao atlantide99
    Unisco i due thread visto che l'ultimo che hai aperto è una continuazione del precedente.

    Ti consiglio di non aprire nuove discussioni ogni volta che vuoi aggiornare o aggiungere qualcosa.

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