Che tipo di genitori sono i miei "genitori"?

  • La domanda che mi è stata fatta negli ultimi due anni è stata quale fosse il mio rapporto con i genitori. Esattamente due anni e qualche giorno fa, scrissi il mio primo post su questo forum riguardante una persona che mi aveva fatto così del male, portandomi a pensare di togliermi la vita. Superare quella storia è stato tremendo, ma posso dire di avercela fatta, in gran bella parte.
    Ma cosa c'entra con i miei genitori, dunque?
    C'entra il fatto che ho sempre detto di avere avuto un buon rapporto con loro, ma non è esattamente così..


    I miei genitori sono entrambi di una certa età. Mio padre ha passato i 70 e mia madre i 60. Accenno quello che mi dicono e che fanno nei miei confronti.

    A mio padre venne l'idea di trasferirci all'estero, dicendo che avrei potuto continuare i miei studi anche altrove. Non è stata una passeggiata : imparare una lingua straniera da zero ed essere l'unica della famiglia che ci è riuscita, è stata una bella sfida, che ho egregiamente superato, talmente tanto bene, che molte persone hanno messo la faccia per me per aiutarmi e per farmi andare avanti.
    Mio padre invece mi da della stupida e incompetente che non capisce nulla e che morirà pazza e sola..

    Una mia cara amica di 40 anni addirittura, non avendo figli, mi ha detto che se fosse stata mia madre, mi avrebbe fatto studiare nelle migliori scuole e che avrei avuto tutto quello che volevo . Tutto questo perchè ha visto la persona diligente e volenterosa che sono. Oltretutto mi ha aiutato con tanti problemi e molte ricadute emotive che ho avuto.. senza dire una parola, capisce subito come sto e come non sto..
    .. invece mia madre. Ieri sera stavo così male da piangere in giro per casa. Mi ha visto in lacrime e non ha fatto nulla.. non fa mai nulla.. al che ho detto ai miei del fatto appena spiegato, mi hanno risposto a tono brusco :"eh che ci vuoi fare se noi siamo nati poveri? fatti adottare, così ti lascia un sacco di soldi e li dai a noi". Sono rimasta iperterrita.

    Non viviamo nell'oro, ma non ci muoriamo neanche di fame, insomma, io e mia sorella andiamo a lavorare e in tutto ciò nostro padre pretende quasi 700 euro da ognuna, per le spese.. l'unica volta che mio padre ci chiama "amore" è quando gli do in mano la mazzetta con i contanti.. per il resto, ci da delle put*** e alcolizzate, che spendono tutto il loro guadagno in alcool e festini.. quando dopo un lavoro di 10 ore passato talvolta senza mangiare, a fine serata, non abbiamo neanche la forza di guardarci in faccia.. e se passiamo una serata fuori, inizia a sbraitare e darci contro..
    e se capita che rientriamo alle 6 del mattino, è già sveglio e inizia a lamentarsi che non siamo normali... a lavoro però non siamo mai mancate!!

    Oltre a qualche incidente di percorso, normale ancora alla mia giovane età, nonostante, a causa del lavoro abbia intorno delle persone non proprio pulite, non ho mai abusato di sostanze stupefacenti, anzi ne sono sempre stata alla larga come la pesta. Ancora non ho avuto neanche il mio primo rapporto sessuale, mai stata fidanzata, passo la maggior parte del mio tempo divisa tra studi e lavoro, arrivando a non avere letteralmente un giorno libero per me, mio padre minaccia continuamente di chiamare la polizia e cacciarmi via di casa. Sì , lo ammetto, sono una che risponde a tono , che di certo non tiene la bocca chiusa.. il fatto è che, come sopra citato, dopo 10 ore di lavoro, passate in piedi e talvolta senza pausa per mangiare, per poi ritornare a casa e sentire i tuoi che hanno sempre qualcosa da ridire, che non gli sta bene nulla, qualunque essere umano normale perderebbe le staffe..

    Un'episodio sconcertante è stato quando all'ennesima minaccia di mio padre e mia madre che mi urlava contro per motivi futili, mi stavo sentendo veramente male, mi stava facendo male il cuore per davvero e tra singhiozzi e lacrime, imploravo mia madre di smettere, perchè stavo avendo un malore.. la sua reazione? nulla. Mi ha detto che sono una cretina e che la devo smettere di fare la finta..

    hp avuto un successo lavorativo davvero enorme negli ultimi tempi e mia madre l'unica cosa che ha detto è stata :"beh, ora devi offrire la cena".. senza spendere nessuna parola d'orgoglio...


    Non so cosa abbiano contro di me.. ho scritto spezzoni, ma credo basti.. sono stufa di sentire mia madre che mi dice che sono una bestia e che devo rimanere da sola..
    mi danno contro perchè ho un carattere un po strano, ma non così abominevole.. ho provato a togliermi la vita per sul serio e a loro non è mai importato nulla.. l'unica volta in cui l'ho visti preoccupati è quando all'ospedale mi avevano diagnosticato il morbo di chron, per poi scoprire che era una cosa meno grave, ma comunque fastidiosa.. costanti problemi di stomaco e intestino e mi dicono che sono pazza, che è tutto nel mio cervello malato e che rompo le palle..

    sono contenta del fatto che tra poco andrò via di casa.. ma ancora deve passare mezzo anno, se non un po di più..

    Che ho fatto per meritarmi questo? prima star male per una persona negativa e poi per i miei genitori.. non voglio dipingerli come mostri, perchè non lo sono.. ma ho paura di rivivere un crollo emotivo, come se piangere tutti i giorni non sia abbastanza..

    "Und wenn ich dir meine dunkle Seite zeige wirst du mich immer noch heute Nacht im Arm halten? Und wenn ich dir mein Herz öffne und dir meine schwache Seite zeige was würdest du tun?" >

  • Ciao Grigiogirl, spero che il momento peggiore sia passato.Dici tu stessa che non sono dei mostri , i tuoi genitori. Ma di certo sono fatti a modo loro, probabilmente segnati dalle loro esperienze e dalla difficoltà di barcamenarsi. Tatto e capacità di immedesimazione non sembrano il loro forte. Forse non saprebbero da che parte cominciare. Saranno stati educati a loro volta con rigidità, "senza tante smancerie" per dirla con mia nonna materna detta "la generalessa" :D
    ... Però la violenza verbale di tuo padre è veramente brutta. E stando a quello che scrivi, né tu né tua sorella ve lo meritate per come contribuite al sostentamento famigliare e come evitate di dar problemi. Capisco che tu possa sentirti ferita e soprattutto sola.
    Se puoi comunque concentrati sul fatto che a quanto scrivi questa convivenza sta per concludersi, e prova ad aver cura di te lasciando andare la rabbia nei loro confronti. Dedica a te le tue energie e a superare completamente ogni brutto ricordo, e a tutti i possibili miglioramenti della tua vita. Andando avanti col tempo e con la tua vita capirai meglio anche i tuoi genitori , dalla distanza,e diventata più adulta ti feriranno di meno le loro inadeguatezze. Forza :)

  • confermo.
    il tuo riferimento sia sempre di più la vita che ti stai costruendo, e sempre meno la famiglia d'origine, che se anche fosse perfetta deve piano piano essere tenuta più a distanza.

    anzi, solo guardando altrove e difendendo la tua vita potrai recuperare questo rapporto in modo più sano.
    al contrario potresti passare anni o decenni recriminando e facendoti panciate di rabbia.

    purtroppo l'empatia non si impara, soprattutto se - come dice arianna - probabilmente non la si è mai conosciuta...

    l'indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza. PPP

  • Ciao,

    non hai pensato a renderti autonoma (magari insieme con la sorella) cercandoti una soluzione abitativa che non sia la casa dei tuoi genitori?
    Se guadagni discretamente ed unisci le forze finanziarie con un'altra persona puoi farcela.
    I tuoi genitori sono così in quanto. a loro volta provengono da un ambiente ostile e difficile, non li cambierai e nemmeno potrai avere comprensione e riconoscimento da loro.

    Hai tante risorse e grande forza d'animo, da loro non puoi aspèettarti molto di piu' di quello che ti danno ora ovvero incomprensione..Fallo per te stessa e vedrai che ti sentirai meglio.

  • Vi ringrazio per il vostro sostegno.. sì, fortunatamente questa convivenza finirà presto, non sto più nella pelle. Sinceramente mi dispiace perchè sono i miei genitori, sangue del sangue, le poche, se non le uniche persone che dovrebbero sostenermi e incoraggiarmi sempre.. invece no, sono tra i primi che mi buttano giù.. ma rimango positiva, anche se sto ingoiando rospi molto amari. Non mi resta che pazientare ancora un po, sperando di non peggiorare già la mia precaria condizione di salute..!

    "Und wenn ich dir meine dunkle Seite zeige wirst du mich immer noch heute Nacht im Arm halten? Und wenn ich dir mein Herz öffne und dir meine schwache Seite zeige was würdest du tun?" >

  • Resisti....stai per andartene. Dovrei dirti che un giorno recupererai il rapporto. Te lo auguro di cuore, ma, da quel ché racconti temo sarà difficile. Non ti indoro la pillola, le ferite creano cicatrici che rimangono... Però pensa soprattutto a farti la tua vita. I genitori non si scelgono purtroppo
    Un abbraccio forte forte

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Perché? Quando si lavora ci può stare benissimo contribuire al bilancio familiare. I genitri possono anche non riuscire a fronteggiare tutto e in ogni caso partecipare alle spese rende adulti e consapevoli - non sono soldi "regalati" a qualcuno ma investiti nella quotidianità. Insomma, si pagano le bollette e la spesa di cui usufruiamo anche noi.
    In tante famiglie si vive così ed è sano. Qui la parte insana non è quella monetaria, ma il modo in cui è impostata la convivenza l'assenza di tatto e di dimostrazioni di affetto.

    Ma credo che sia anche conseguenza del modo in cui sono stati educati a loro volta i genitori. Non posso sapere se il rapporto verrà recuperato ma di sicuro una volta fuori di casa e costruendo sempre di più la propria vita si mettono distanze sane. E si recupera una serenità attraverso la quale si capiscono meglio molte cose e si "lasciano andare" molti risentimenti.

  • Eh no, i genitori aiutano i figli, i figli aiutano i genitori solo in casi gravi. Se andassi a lavorare e vivessi a casa non credo proprio che comparteciperei del bilancio famigliare. Nel caso vivessi e lavorassi fuori mi farei spedire mensilmente i 300 euro che adesso spendono mensilmente per me.

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