Dipendenza affettiva?

  • Buongiorno a tutti,
    vi scrivo perché ho bisogno di un vostro parere in merito a due miei rapporti di amicizia molto stretta. Uno con una ragazza ( M) ed uno con un ragazzo (T). Scusate per la lunghezza che avrà questo post ma penso sia necessario raccontare tutto per cercare di darvi un’idea più completa possibile.

    Conosco entrambi in seconda liceo, ormai stiamo parlando di 17 anni fa, stessa classe.

    Non da subito ma con il tempo mi avvicino a loro e diventiamo amici. Eravamo un bel trio.
    Si stava spesso insieme da soli o anche con altri e c’era un bel rapporto di risate e stupidate fatte insieme.
    Per forza di cose, essendo entrambe ragazze, il rapporto con M è più “intimo” rispetto a T e diventa in tutto e per tutto la mia migliore amica.
    Passano tipo 2 anni e mi accorgo, non senza trauma, che sono irrimediabilmente innamorata di lei mentre T si accorge di essere innamorato di me.

    Tragedia.
    Anche se in realtà nemmeno troppa.

    Lui mi fa un discorso che tanto sapeva di dichiarazione ed io, con tatto, gli dico che per me è solo un amico. Lui sembra accettare la cosa e continuiamo a fare le cose di sempre.
    Nel frattempo io non ho lo stesso coraggio e non mi dichiaro a M, anche perché è fidanzata con un altro nostro compagno di classe, non vi dico lo strazio a vederli tutti i giorni, ma è sotto gli occhi di tutti che il nostro rapporto è particolarmente stretto, definibile come “un’amicizia amorosa”, e, soprattutto, pare sia di tacito dominio che io sia pazza di lei.
    Un bel giorno, un po’ perché non ce la facevo più e un po’ perché avevamo bevuto, le butto lì la cosa dicendole che ero gelosa del fatto che fosse fidanzata. Lei all’inizio pensa che sia perché mi piaceva il suo fidanzato poi, una volta chiarito che a me di lui non me ne poteva fregare di meno, mi confessa che anche a lei dava fastidio mi vedessi con il ragazzo che frequentavo all’epoca e che non sapeva spiegarsi questa cosa.
    Non certa di quello che avevo appena sentito, del resto magari l’alcool mi aveva fatto travisare, tento un approccio imbarazzato e le chiedo tremante “Posso un bacio?” Lei mi guarda negli occhi e annuisce.

    Inizia così una specie di relazione segreta tra noi della quale anche al nostro amico T, che continuavamo a frequentare e vedere, non diciamo niente così come a tutti gli altri.
    Io ero al settimo cielo, mi sembrava di vivere in un perenne stato d’ebbrezza. Ovviamente ho smesso di frequentarmi con il ragazzo che vedevo ma lei, invece, ha continuato ad essere fidanzata.
    Io l’amavo, lei diceva di ricambiarmi e lo dimostrava ma, forse per paura forse per boh, non lasciava il suo ragazzo che diventava sempre più geloso di me al punto da arrivare a chiederle di scegliere tra lui e me. Richiesta caduta nel vuoto, ovviamente, perché alla fine era chiaro che volesse entrambi: me perché mi amava e lui per l’apparenza “normale”; oppure lui perché l’amava e me perché ero il suo “giochino”. Chi lo sa, forse nemmeno lei lo sapeva.

    Con l’andare del tempo la situazione comincia a pesare tantissimo anche a me: ero gelosissima, odiavo il suo ragazzo che non mancava mai di lanciarmi battutine ma nonostante questo non riuscivo a staccarmi da lei, ero legata come da un incantesimo. Era tutto per me: amica, confidente, amante. E così io per lei, o almeno così mi diceva. Ogni tanto provavamo a staccarci ma poi si ritornava sempre al punto.

    Ad un certo punto, non riuscendo più a tenermi tutto dentro, ne parlo con T.
    Lui non si mostra affatto sorpreso perché dice che è una cosa palese che tra noi ci sia qualcosa (in pratica più o meno tacitamente lo sanno tutti) ed inizia ad inveire contro M per il modo che ha di comportarsi sia con me che con il suo fidanzato.
    T e M quindi si allontanano sempre di più e io rimango nel mezzo: T odia M perché mi fa soffrire e M odia T perché secondo lei sta cercando di metterci contro in quanto da sempre innamorato di me.

    Tra alti e bassi si arriva alla maturità e ognuno poi sceglie una strada diversa.
    M finalmente lascia il suo ragazzo e, quasi in contemporanea, lascia anche me dicendo che non se la sente più.

    Io sono sotto ad un camion ed in mio soccorso accorre T che mi sta vicino e mi aiuta a risollevarmi.

    Passano mesi dove io e M non ci sentiamo minimamente, finchè un giorno mi dico che mi manca, soprattutto come amica, e decido di chiederle di vederci per un caffè. Ovviamente T non era d’accordo ma tant’è. Lei acconsente e riprendiamo a sentirci e vederci ogni tanto finchè, quando il contatto ritorna ad essere quasi quotidiano, non ci ricaschiamo. Lei allora sparisce: risponde se la cerco io ma da lei nessun cenno. Ci soffro ma meno della prima volta.

    Passato qualche mese ci rivediamo, nel frattempo lei si è fidanzata con un ragazzo con cui è stata 7 anni mentre io mi stavo frequentando con uno, riprendiamo i rapporti e… succede ancora.
    Inutile dire che T ad ogni ritorno di fiamma me ne diceva di tutti i colori su quanto fossi stupida e quanto non mi accorgessi che ero solo, a sua detta, un giocattolo.
    Io e M, come le altre volte, smettiamo di sentirci -questa volta anche da parte mia- nel frattempo la mia frequentazione si fa sempre più assidua e mi fidanzo con quello che sarà il mio ragazzo per 10 anni.

    T all’inizio ne era gelosissimo, non si spiegava alcuni miei atteggiamenti affettuosi con lui da me che sono sempre stata restia a dimostrare affetto ma dopo un po’ se n’è fatto una ragione.
    Nonostante il mio fidanzamento, io e T abbiamo comunque continuato a vederci con cadenza quasi settimanale anche se non aveva troppo piacere che parlassi del mio lui o di altre persone con cui uscivo il we.
    T è sempre stato una presenza ingombrante nella mia vita, è sempre accorso in mio aiuto qualora ne avessi avuto bisogno e si è sempre dimostrato più che disponibile e propenso ad accontentarmi in tutto, anche in cose non richieste: in pratica con me si è sempre comportato come un fidanzato senza esserlo mai stato. Capite bene che per chi mi è accanto possa essere difficile capire questo modo di fare e, lo ammetto, a volte fatico a capirlo anche io. Le volte in cui gli ho detto che avevo il dubbio provasse qualcosa di più di un’amicizia fraterna mi ha sempre risposto che sono sua sorella e che si comporta così perché gli viene naturale.

    Dopo circa 8 mesi di silenzio assoluto tra me e M, ricominciamo a sentirci ma ci vediamo pochissimo causa vari impegni di lavoro e le nostre rispettive relazioni che prendevano la maggior parte del tempo libero.
    Una sera riusciamo ad accordarci per un aperitivo, tutto procede tranquillamente tra chiacchere e cocktail finchè, una volta in macchina, cala un silenzio ed una tensione assordante. Insomma, volevamo saltarci addosso ma almeno questa volta l’abbiamo evitato.

    Segue, ormai come al solito, un periodo di silenzio assoluto che ho poi scoperto essere coinciso con una specie di esaurimento nervoso di M. Appena apprendo questa cosa, faccio di tutto per starle vicina.
    Parliamo, ci vediamo, scherziamo. Tutto questa volta procede in modo tranquillo e senza risvolti particolari a parte il legame quasi karmico che ci lega.
    Passano i mesi, lei ormai sta meglio e dopo un periodo di silenzio apprendo che ha lasciato il fidanzato.

    Ci rivediamo, lei adesso sta ancora male ed ha crisi di ansia e di panico. Io faccio il possibile per starle accanto, corro da lei quando mi chiama piangendo. Riprendiamo a sentirci tutti i giorni ed a vederci.
    Ormai tra noi non succede più niente ma, come dire, certe cose si sentono.

    Dopo un po’ finalmente sembra stare meglio, conosce il suo attuale ragazzo ma come al solito non mi dice niente. Da sempre parlare di ragazzi o di fidanzati è come se fosse un argomento tabù.
    La sento e la vedo sempre meno finchè una sera ci vediamo e mi annuncia che si sarebbe trasferita a 300km di distanza. A questo annuncio mi sono sentita persa ma capisco che avrebbe potuto farle bene cambiare totalmente ambiente visto che non lo sentiva più suo da parecchio.
    Lo dico a T che sembra sollevato dalla cosa e che ha sempre mal sopportato il mio debole per lei.

    Quindi 2 anni fa M parte.
    A me manca moltissimo e non manco, forse sbagliando, di dirglielo. Lei risponde sempre vaga, tagliando quasi subito il discorso, una volta rispondendomi “dai, alla fine non è cambiato poi molto. A me sembra uguale” facendomi rimanere di m****. Ci sentiamo pochissimo.
    Lo scorso Natale è venuta a trovare i suoi e quando ci siamo viste si è messa a piangere perché le mancavo. E allora perché non dirmelo?? Bah. Troviamo comunque un equilibrio parlandoci tramite skype durante il giorno. Praticamente tutti i giorni dal lunedì al venerdì.

    A gennaio è iniziato quello che è il periodo più brutto della mia vita: mi sono lasciata dopo 10 anni e dopo qualche mese è morto mio nonno a cui ero molto legata.
    T mi è stato, di nuovo, molto vicino. Un fratello. Senza però evitare di farmi tornare alla mente vecchi dubbi sui suoi reali sentimenti che, ancora una volta, definisce fraterni. Eppure, tra fratelli, non penso si senta il bisogno e la voglia di sentirsi o vedersi tutti i giorni come invece lui dice di avere. È arrivato perfino a dirmi che nonostante ci vediamo ogni settimana sento comunque più M tramite skype se si sommano le ore (?!).
    M, visto il periodaccio, ha provato a starmi vicina per quanto possibile nonostante la distanza e nonostante, quasi in contemporanea, le fossero tornati i problemi di ansia che l’attanagliavano anche qui.
    Abbiamo cercato di farci forza a vicenda, la sua presenza è per me emotivamente fondamentale soprattutto adesso che mi sento tanto fragile. Così come la presenza di T, seppure in modo differente.

    Ora, come ho accennato in un altro post, M è tornata a casa lo scorso we e ci siamo viste: lei ora sta bene, ha superato le crisi d’ansia e ha stretto una bella amicizia con una ragazza del posto. Sono felice per lei, eppure non riesco a non esserne anche triste e invidiosa perché ho paura che questa ragazza possa prendere il mio posto e che possa sentirsi più legata a lei che a me. Del resto quando ci siamo viste M non ha fatto quasi altro che raccontarmi di questa ragazza mentre lei non sa nemmeno chi io sia…
    Una volta scherzando, vedendo una loro foto abbracciate, le ho chiesto se le piaceva e mi ha risposto “no, non mi piacciono le donne”. Ah. Ok. Eppure io proprio uomo non sono o magari se n’è dimenticata.

    So che sono timori da dodicenne ma probabilmente il periodo che sto passando mi sta facendo regredire…oppure sono rimasta mentalmente ferma a quando avevamo tutti 15 anni, non lo so.
    Poi, parlando con M di T, lei insiste nel dire che è innamorato da sempre di me e che è normale si comporti in un certo modo perché inconsciamente spera sempre che io possa cambiare idea. Ha anche aggiunto che la sua voglia di sentirsi tutti giorni non è una cosa normale in un’amicizia adulta…. Ok, ma allora noi che ci sentiamo tutti i giorni?

    Tutto questo papiro, di cui mi scuso, è per raccontare la storia di queste amicizie e chiedere se secondo voi stiamo parlando di rapporti sani o potrebbe essere che io sia dipendente affettivamente da M così come T lo è da me… perché a volte ho come l’impressione che io sia attaccata morbosamente a M, che per sentirmi meglio abbia bisogno di sentirmi apprezzata ed amata da lei.

    Posso chiedere i vostri pareri?
    Grazie in anticipo a chi avrà la voglia di leggersi tutto

  • Se è dipendenza affettiva non lo so perchè non sono psicologo. Tra le due mi sembra che sia lei a tenere le redini del gioco e a confonderti. Il suo "non mi piacciono le donne" mi sembra come quando le ragazze mi dicono "non è successo niente tra di noi" o mentono alla grande su fatti che ci riguardano. Voglio dire: se racconti in giro che non è successo niente gli altri possono anche crederci, ma io che c'ero mica mi puoi manipolare la memoria.

    Ora, io non so perchè abbia questo comportamento, tu la conosci quindi tu hai le chiavi di lettura in mano. Magari anche lei ci soffre e si sente in colpa, ma gestisce i sentimenti in modo molto diverso.
    Quello che mi chiedo è se a te vada bene così. Dell'etichetta di dipendenza affettiva secondo me te ne fai poco, anche se hai fatto bene a chiederlo.

    Di T che diciamo? La stessa cosa suppongo. La sua situazione mi sembra più delineata: si è preso un rifiuto una volta se ho capito bene, e da allora ha modificato il rapporto, ma questo non implica che abbia modificato il sentimento. Infatti, generalmente, le cose sono quello che sembrano, e a te sembra che lui sia innamorato di te.

  • Nemmeno io so dirti se si tratta di dipendenza affettiva, di certo sei molto condizionata da entrambi (seppur in modo diverso) ma c'è anche da dire che sei in un periodo di fragilità. Forse lei vuole rimuovere nemmeno troppo inconsciamente quanto successo ormai tanti anni fa, non possiamo fargliene una colpa, però, sicuramente un po' ci gioca sul fatto che sei molto legata a lei...lui, invece, mi sembra sinceramente affezionato anche perchè dopo 15 anni immgino abbia avuto altre storie e si sia fatto una ragione del tuo rifiuto. Penso che tra voi tre ci sarà sempre un forte legame soprattutto tra te e T, e tuo nei confronti di M, che è la più sfuggente e tende a scappare dal passato. Possibile?
    Cerca di pensare a te e al tuo bene, non analizzare troppo la situazione e distraiti più che puoi, così da poter vedere i rapporti in modo più oggettivo, trovare un ragazzo (o ragazza) che meriti il tuo affetto e il tuo amore. Con loro, se è vera, resterà l'amicizia.

  • grazie per le vostre risposte.

    Pensandoci sono arrivata a credere che M abbia relegato il tutto ad una parentesi adolescenziale anche se, se si vuol essere puntigliosi, è durata un po' di più, ma penso le faccia comodo pensare così. Anche durante la nostra "storia" era sempre piena di paure e di convinzioni che fosse sbagliato... quindi archiviare il tutto con "è stato un periodo e basta" penso sia molto più facile da accettare per lei. Non gliene faccio una colpa, ci mancherebbe, però ecco un po' mi dispiace perchè mi sembra un minimizzare qualcosa che abbiamo condiviso e che, nonostante tutto, io reputo importante.

    Forse dovrei avere la forza di lasciarla andare sul serio...

    Per quanto riguarda T, sì, ha avuto qualche relazione ma mai lunghe e soprattutto parecchio travagliate: il fatto è che è molto timido, con poca autostima e non un adone, cose che messe insieme al fatto che ha avuto anche un pochino di sfortuna nelle relazioni lo hanno indotto a convincersi che non troverà mai nessuno che possa amarlo per quello che è.

    Io ci provo a supportarlo ed eventualmente a spronarlo per migliorarsi ma la maggior parte delle volte le mie parole entrano da una parte ed escono dall'altra.

    Quello che mi lascia perplessa è che davvero si comporta come un fidanzato senza esserlo... per esempio, ieri ci siamo visti per bere un caffè in centro poi verso sera io dovevo andare a fare la spesa e ha insistito per venire con me così non avrei dovuto portare le casse d'acqua da sola. Gesto carino che mi ha ovviamente fatto piacere però.. boh.

    Senza contare di quella volta che me ne ha dette di ogni perchè avevo deciso di ospitare per una notte sul divano un mio collega (che conosco da 3 anni e reputo anche un amico) visto che il giorno dopo doveva fare un corso vicino casa mia e lui abita fuori.

    "ma sei pazza?"
    "ma ti sembra normale?" etc etc

    Io ho risposto che non ci trovavo assolutamente niente di male visto che si trattava solo di un piacere ad una persona che reputo anche un amico e che comunque, a prescindere, fosse stato anche il mio amante segreto, non riuscivo a capire che problema incredibile potesse esserci visto che sono liberissima di fare quel che voglio e di certo non devo rendere conto a lui.

    Lui mi ha risposto che sono cose che non si fanno, che non va bene, che avrei fatto una figura pessima (?!) e che lo diceva per me.
    Dopo un po', quando ho iniziato a spazientirmi sul serio dato che non trovavo alcun senso logico alla discussione, ha ammesso che provava gelosia nei confronti del mio collega e, in generale, nei confronti di uomini che eventualmente possono avvicinarmi perchè è protettivo.

    Io l'ho rassicurato che a prescindere da chi mi si avvicina il nostro rapporto rimarrà fraterno ma ho anche messo in chiaro che io queste discussioni non le tollero perchè 1) non hanno senso 2) non ha il diritto di farmi scenate.

    Insomma, lui dice che sono una sorella ma con una sorella non ci si comporta così penso.

  • Allora... Diciamo che non sono una fan delle verità assolute, però insomma, un po' la vita l ho sperimentata e...

    ...chiaramente T è innamorato di te. Forse un po' anche perché non ha trovato una ragazza giusta. Un vero amico, disinteressato non è mai geloso. Anche dietro un commento ambiguo, te lo dico tranquillamente, c è sempre un motivo preciso dietro.

    ...per quanto riguarda M, si fa gli affari suoi. Scusa tu, se lei ti chiedesse di stare con lei, ci staresti? Si! E lei?
    Ma tu non l hai mai messa con le spalle al muro?
    Forse lha paura di stare con una donna ed è più importante questo per lei. Il suo commento, "non mi piacciono le donne", lo trovo orrendo comunque.

    Perché mantieni i rapporti con queste due persone? Perlomeno, cosi sbilanciati.

    Te lo chiedo perche Ho imparato a distanziare un po' gli altri.Vedo tutti una volta ogni tanto e ci passo un bel momento dove sono presente, dopodiché sayonara. Ognuno ha la sua vita e se si fa castelli su di me, non lo so, né ha tempo di farmelo sapere. Sto con le persone in un equilibrio che si regge sul passare il tempo nel piacere, se mi rompono i c∙∙∙∙∙∙i, inizio a fuggire tipo gatto con lo spruzzino d acqua!!! :thumbsup: ma soprattutto non amo le ambiguità in amicizia. Perlomeno devono essere così poco influenti che mi passano totalmente di mente!

    Ironia a parte, secondo me non conviene avere rapporti così invischiati. Ovviamente non è semplice per te, li conosci da 20 anni quasi. Però potresti iniziare a chiederti, più semplicemente, perché avere queste dinamiche nella tua vita. So che non è semplice, ma può tornare utile in futuro una riflessione.

    In tutto questo, ma perché non trovi una persona che tu ami come M e che ti ami come T?

  • Ciao Psycho Mantis,
    sì sto ricominciando a pensarlo anche io che sia innamorato e questo mi dispiace immensamente perché non potrò mai dargli quello che, forse ormai inconsciamente, vuole. Oppure, semplicemente, non avendo mai avuto una relazione duratura e di spessore riversa in me quello che ha da dare, che sia il tempo o l’affetto. Non lo so, quando ho provato a toccare l’argomento mi ha sempre detto che non è innamorato eppure il suo correre in mio soccorso per qualsiasi cosa non è “normale”. E soprattutto non è normale che si arrabbi se ospito un mio collega o si senta messo da parte se mi faccio un aperitivo senza di lui…

    C’è anche da dire che un’amicizia di 20 anni, in cui siamo cresciuti insieme ed abbiamo affrontato di tutto e di più, non può nemmeno essere una conoscenza “leggera” però a volte ho l’impressione che questo rapporto non sia troppo sano…

    Per quanto riguarda M, mi chiedi cosa farei se un bel giorno mi dicesse che vuole stare con me?
    Ti stupirò, probabilmente direi di no.

    Non mi fido di lei dal punto di vista sentimentale e, soprattutto, sono anni che penso di non esserne più innamorata ma è innegabile che abbia un debole nei suoi confronti e che mi senta legata a lei in un modo che faccio fatica a spiegare, forse similmente a come T è legato a me.. Per questo mi chiedevo se si trattasse di dipendenza affettiva o qualcosa di simile.

    Perché pensi che il suo commento “non mi piacciono le donne” sia orribile?
    Fosse vero non ci sarebbe nulla di male, a me lascia solo perplessa il fatto che l’abbia detto a me. Che insomma, proprio schifo non mi pareva le facessi anzi. L’ha detto come se non stesse parlando con me ma con una persona qualsiasi..

    Mi chiedi perché mantengo i rapporti con loro.
    Perché sono i miei migliori amici, siamo cresciuti insieme e voglio loro un bene dell’anima. Certo, potrei provare a modificare il modo di rapportarmi a loro ma non è semplice cambiare dinamiche che sono nate e si sono protratte per 20 anni. Aggiungici che sono in un periodo delicato della mia vita e, forse egoisticamente, ho bisogno che ci siano e che mi vogliano bene… alla fine chi mi conosce meglio di loro?

    Sono reduce da un lutto famigliare e da una relazione di 10 anni con un ragazzo che pensavo mi amasse, o almeno per la maggior parte del tempo l’ha fatto, ma che poi se n’è andato e sta già con un’altra.

    Non è così semplice trovare una persona che mi ami, soprattutto adesso che l’umore non è il massimo e che ho la sensazione di essere irrisolta sotto più punti di vista.

  • Ok, capisco cosa vuoi dire nell ultima parte del post.

    Per quanto riguarda il suo commento "non mi piacciono le donne" c è di male che lei rinnega te perché vuole nascondere a sé stessa la verità perché... Le fa comodo mi viene da oensare. Ho avuto esperoenza di persone così e quando le interessa, quello che hanmo con te vale meno di zero, sono più interessate a preservare sé stesse.

    Comunque, le disresti di no perché ormai è sta diventando una fantasia stare con lei, oppure se lei fosse più stabile ti ci metteresti??? Fatto sta che secondo me puoi accettare che lei è un'amica con benefits e che il tuo amico sia cosi (ma da quello che dici, mi sembra difficile). Più avanti, cambiassi idea e ti sentissi in un periodo più stabile, puoi ridefinire il tutto.

    Se stai male però cambia strada. Non farti del male. In un certo senso, lo stare in situazioni che non ci piacciono per non stare soli è una dipendenza (non parlo di ora che stai male, parlo in generale).

    A proposito, come va oggi?

  • Negli ultimi giorni va un po’ meglio anche se il mio umore è decisamente altalenante. Da un certo punto di vista meno male sono impegnata a lavoro così i momenti per rimuginare sono ridotti alla sera ed eventualmente al we. Grazie per avermelo chiesto :)

    Come ho forse detto in un post sopra, penso che M abbia davvero catalogato quello che è successo come una “fase adolescenziale” temporanea… oppure, come dici tu, è una scusa che si dà per spiegarsi la cosa e “scusarsi” con se stessa visto che alla fine i benefit sono durati fino ai 22/23 anni, non eravamo proprio 15enni alla scoperta del mondo, e si presume che a quell’età si sappia cosa si sta facendo, tanto più che non è stata una cosa una tantum.

    In questi ultimi giorni ho deciso di ridurre al minimo i nostri contatti perché il fatto di sentirci tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17,30 tramite skype (è stata una sua idea perché altrimenti su WhatsApp non si riusciva mai a fare un minimo di conversazione, mentre skype lo può usare a lavoro) ha iniziato a darmi la sensazione del “lavoro”, tipo le 40 ore settimanali e poi si è liberi, non un piacere di sentirci e raccontarci. E poi sinceramente non ho nulla da dirle o raccontarle… soprattutto dopo che ci siamo viste e dopo che lunedì scorso le ho detto che la domenica ero stata male (avevo pianto tutto il giorno) e mi ha risposto “ah mi dispiace :( “ e poi il nulla cosmico.
    Ora, non è che pretendevo prendesse il primo treno, però magari qualche parola di conforto in più…

    Ho l’impressione che adesso che sta bene (ha superato le crisi d’ansia) e ha questa amica super simpaticissima con cui uscire si ponga in modo “superiore” rispetto a me, che invece ancora mi barcameno.

    Non so, o magari invece sono io…

    Allo starci insieme le direi di no perché non posso stare con una persona di cui non mi fido… vivrei col terrore che mi tradisca e sarebbe distruttivo. Ci fossero ancora dei benefit li prenderei probabilmente, perché se una persona mi piace non smette di piacermi perché lo decido, ma una vera e propria relazione non penso di volerla in generale.

    A volte comunque penso di essere una grandissima egoista con T… perchè ci penso, gli chiedo, mi faccio mille problemi, ma alla fine quello che mi dà lo prendo per sentire meno solitudine visto che praticamente adesso ho solo lui….e quelle poche volte che potrei fare qualcosa senza di lui o si autoinvita oppure mi sento quasi “in dovere” di coinvolgerlo dato che lui lo fa con me… è un circolo vizioso

  • Guarda, su T ti posso dire che è anche normale avere un po' di ego in queste cose. Ad esempio se so di piacere ad un mio amico, io un pochino l ego lo gonfio!!!! Ma lo dico perché me ne rendo conto e so che è umano.

    Comunque secondo me chattare dalle 9 alle 17.30 è un attimino troppo.... Mi sembrano un po' rapporti troppo fusionali. Anche il fatto che ti senti in dovere col tuo amico.

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