qualcuno che capisca veramente cosa provo?

  • Purtroppo dall'esterno è molto facile dire fai questo o fai quello, tu ci stai dentro e nessuno meglio di te conosce a fondo la situazione e le persone per cui nessuno meglio di te può agire nel modo più giusto.

    Come hai detto tu non è semplice e non è il caso che scriva in questo post cose mie, non aiuterebbe mademoseille_moi.
    Mi piacerebbe confrontarmi su questa situazione e penserò di aprire un eventuale post.

  • Col mio psicologo siamo arrivati a capire che il lavoro in questo momento della mia vita è un problema, grande... oltre al fatto che sono titolare d'azienda e per cui ho molte responsabilità, da quando sono nate le mie figlie sento il lavoro come un'impedimento a stare con loro e a crescerle. Questo fa nascere dentro di me un circolo vizioso di senso di colpa e ansia. Secondo lui dovrei fare una scelta, che è o licenziarmi o cambiare radicalmente il discorso orari di lavoro per stare a casa. Il problema è che lavorando in famiglia non mi è possibile fare come cavolo mi pare perchè poi subentrano malcontenti, sgridate, ecc... dall'altra parte io amo la mia famiglia e pensare di andare contro di loro mi mette ansia. Sto cercando dentro di me di capire cosa sia meglio fare ma io non lo so.... nel frattempo il tempo passa e le mie bimbe crescono.
    Dall'altra parte penso alle possibile situazioni se uscissi dalla società, comporterebbe molta fatica nell'economia della famiglia, dovremmo sicuramente abbassare il tenore di vita che sinceramente non è assolutamente alto ma di una famiglia normale in cui due genitori lavorano. E poi come si dice si sa quello che si ha ma non si sa quello che si trova. Insomma sono in un momento molto particolare della mia vita.
    Credo che anche tu stai attraversando una strada a piedi senza sapere se ti metteranno sotto o meno. Prova ad analizzare la tua vita, a pensare al fatto che se ti licenzi dovrai comunque cercare un'altro lavoro per mantenerti, che tipo di lavoro potresti fare. Come ti troveresti con colleghi o datori di lavoro. Insomma quello che voglio dire è che a volte stiamo stretti nella nostra vita ma non pensiamo che magari potrebbe anche essere peggio di così.
    Io comunque ti capisco, sarà il cambio di stagione ma ieri ho avuto un grosso crollo emotivo.

    da quando mi sono laureata, non ho mai trovato un lavoro fisso, vuoi anche per le mie difficoltà, oltre alla laurea particolare, al periodo ecc ecc. Dopo anni ad arrancare, e anni in cui bene o male riuscivo a cavarmela incastrando due lavori a tempo determinato,completamente differenti tra loro, sono arrivata ad un punto in cui per il mio lavoro mi chiamavano sempre meno, e mi chiamavano solo nel periodo coincidente con l'altro lavoro stagionale. Per non perdere il primo, ho lasciato il secondo ed ho passato due anni che, mettendoli in fila, mi avranno fruttato si e no come due mesi di lavoro. Da qui grandi crisi e grandissimo malcontento in famiglia, con una situazione psicologica che volendo vedere era peggiore di quella attuale. Poi quelli del mio lavoro (intendo quello per cui mi sono laureata) mi hanno proposto di mettermi in proprio, e la situazione è migliorata, lavoro di più, ho un certo giro stabile di chiamate.....ma il lavoro non mi piace (lasciamo stare il perchè io abbia preso questa laurea) ed è fonte di tutte le mie ansie. In pratica, fare un lavoro che mi crea ansia mi ha permesso di uscire da una serie di ansie ben peggiori, perchè coinvolgevano un discorso legato alla famiglia, alla stabilità economica ecc.
    Quindi, anche se la situazione non è bella, è sempre meno drammatica di prima. Certo, se penso che dovrò fare questo lavoro fino a 70 anni...... :dash: :dash: :dash:

  • Ti darò una risposta schietta a rischio di diventarti antipatico o di apparire saccente. Così non si va da nessuna parte. Continuare a parlare del proprio malessere vivendolo come forma di sfogo non fa altro che alimentarlo perché la mente si concentrerà sempre sul problema e non sulla soluzione. Ok hai avuto una giornata difficile, capita. Hai avuto un crollo, capita, ma tutto ciò deve servire ad iniziare un percorso di reazione-azione altrimenti si finisce in un pantano. Rompere abitudini e schemi è altrettanto importante che sciogliere i nodi interiori perché se un aspetto fondamentale è andare alla radice e comprendere le cause poi viene anche il tempo di reagire.

    rompere gli schemi vorrebbe dire non venire sul forum a lamentarmi?
    io invece dico per fortuna che esistono luoghi come questo, dove in anonimato e senza esporci possiamo esprimere i nostri dolori.
    Io non la vedo come una cosa negativa concedersi un momento per lamentarsi e piangersi addosso. vedo sbagliato tenersi tutto dentro, o continuare a far finta che vada tutto bene. A volte nella vita non possiamo crollare, non possiamo dire a nessuno che stiamo male per non far soffrire gli altri, o perchè dobbiamo mantenere uno status e non ci vedo niente di male ad avere un momento no, e magari cercare un aiuto in un luogo protetto, dove non faremo soffrire nessuno. Nella mi avita reale devo tenermi tutto dentro, lasciami sfogare almeno qui! E se un giorno crollo e piango, non sono così tutto il giorno, anzi forse sono proprio questi crolli periodici che mi evitano di crollare veramente, mollare le nraghe, come si dice da me, e mandare tutto a p******.

  • rompere gli schemi vorrebbe dire non venire sul forum a lamentarmi?

    No, significherebbe porsi in un'ottica diversa. A esempio anzicchè riferire di continuo i propri malesseri discutere invece delle reazioni positive, delle soluzioni, delle strategie che si pensano valide o che si sono messe in atto, dei percorsi di guarigione e miglioramento etc.

  • Be anch'io penso che se devo lavorare fino a 70 anni non so se ci arrivo messa così. Però alla fine questa è la situazione bisogna lavorare. A me sta stretto il non poter decidere della mia vita ma se penso che in questa situazione mi ci sono messa da sola senza che nessuno mi costringesse, per la mia non autonomia verso il mondo, mi viene rabbia. Ma alla fine si sbaglia nella vita, non siamo perfetti. Intendo dire che se anche la laurea conseguita non era ciò che volevi non devi crucciarti, hai fatto del tuo meglio. Adesso ci stanno i momenti di sconforto ma dobbiamo anche cercare di andare avanti e trovare un certo equilibrio. Lo dico a te ma lo dico anche a me....

  • Ti darò una risposta schietta a rischio di diventarti antipatico o di apparire saccente. Così non si va da nessuna parte. Continuare a parlare del proprio malessere vivendolo come forma di sfogo non fa altro che alimentarlo perché la mente si concentrerà sempre sul problema e non sulla soluzione. Ok hai avuto una giornata difficile, capita. Hai avuto un crollo, capita, ma tutto ciò deve servire ad iniziare un percorso di reazione-azione altrimenti si finisce in un pantano. Rompere abitudini e schemi è altrettanto importante che sciogliere i nodi interiori perché se un aspetto fondamentale è andare alla radice e comprendere le cause poi viene anche il tempo di reagire.

    Ciao,Michele sono completamente d'accordo con tè!

  • Ciao,Michele sono completamente d'accordo con tè!

    Ciao Michele

    Lei utilizza il forum per questo: penso sia utile nel suo caso

    Col tempo cambierà modalità di interazione proprio grazie al confronto con gli altri, perciò lo percepisco come positivo nel lungo termine.

    La terapia la segue, cioè la psicologa compie il suo lavoro aiutandola a far selezione tra pensieri distorsivi e pensieri funzionali.

    Potrebbe funzionare già cosi per lei.

    Solo che ci vorrà tempo e pazienza.

    Nel caso non bastasse ci potrebbe essere necessità di un altra figura medica:lo valuterà la psicologa se eventualmente servisse.

    Non è un post contrario al tuo lo preciso, anzi scrivi cose giuste che piano piano riuscirà a fare, adesso non le è possibile.

    Un po come se le mancassero le basi (le fondamenta) per costruire il suo "se a divenire"

    Ho sciupato il tempo, ed ora il tempo sciupa me. (William Shakespeare)

  • Lei utilizza il forum per questo: penso sia utile nel suo caso

    Col tempo cambierà modalità di interazione proprio grazie al confronto con gli altri, perciò lo percepisco come positivo nel lungo termine.

    Lo spero vivamente e il mio lo ribadisco voleva solo essere un modo per spronarla, forse un po schietto ma sincero. Non so se ci sono riuscito ma lo spero perché è una persona che merita di star bene per le sofferenze che descrive, cosa che le auguro di vero cuore.

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