Cito da questo thread che invito a leggere:
Citazione da BruceWayneMostra di PiùTieni conto anche che (e qui sarò sessista) lui è un maschio. La sua mente è di indole (ed educazione) estremamente pratica. Il suo modo di pensiero è: istruzioni autorevoli (genitori), fare quello che c'è nelle istruzioni, mantenere lo status. Per mantenere lo status devi difendere le tue origini, quindi i suoi genitori. Se fosse stato femmina credo sarebbe arrivato alla ribellione e probabilmente non avrebbe agito da burattino come pare abbia fatto e stia facendo.
Con questo non intendo giustificarlo in alcun modo, ma è corretto prendere in esame le cose nella loro interezza e senza troppi sentimentalismi. Comprendendo anche tu stessa l'esistenza di meccanismi che lui non era (e non è) in grado di controllare, probabilmente coverai anche meno cattivi sentimenti.
Arrivati a una certa età si inizia a comprendere quanto fallibili siano i propri genitori.. rispetto alle figure mitiche e infallibili che sembrano quando siamo più piccoli.
- Attenta alle reazioni. Probabilmente sei piena di rabbia e hai una certa foga di fare quello che non ti è stato concesso per molto tempo di fare. La controtendenza all'egemonia di tua nonna: potrebbe distruggerti: potresti reagire con gli eccessi opposti.
(...)
- Non ostinarti a tenere in piedi rapporti familiari che non stanno in piedi, nemmeno per compassione o per dovere familiare. La famiglia può essere un grande aiuto, ma anche una immensa condanna. Senza necessariamente "tagliare di netto", puoi fare in modo che le relazioni con loro siano come se fossero con persone estranee. Non fidarti più del necessario.
Noterai che le storie sono diverse ma mi sembra che questi stralci siano un'ottima risposta.