Ciao a tutti, è da molto tempo che non scrivo su questo forum e oggi lo faccio per chiedervi un parere.
Ho 22 anni e non ho mai avuto una relazione sentimentale né alcun tipo di contatto fisico con l'altro sesso. Sono una persona abbastanza paranoica, ansiosa e insicura del proprio corpo.
Ho passato un'adolescenza in solitudine, vivevo in un piccolo paesino di provincia e avevo poche amicizie. Per questo motivo da quando mi sono trasferita in città per l'università ho cercato di uscire da questa situazione, creando occasioni (volontariato, feste, uscite di gruppo ecc...) per conoscere qualche ragazzo, ma finora non ho incontrato qualcuno che mi interessasse veramente. Sono per natura molto selettiva; non dico di ricercare il ragazzo perfetto, però almeno qualcuno da cui sia attratta mentalmente. Perciò finora ho attribuito il mio essere single alla sfortuna di non aver ancora incontrato la persona giusta. Ho avuto solo una cotta nella mia adolescenza e qualche anno fa un ragazzo ha tentato di baciarmi ma io l'ho fisicamente respinto.
Passati gli anni e osservate le relazioni dei miei coetanei, ho scavato nel mio passato e nella relazione con i miei genitori che hanno considerato il sesso come un tabù e sono sempre stati iperprotettivi nei miei confronti, facendomi scaturire tutte le ansie che ho tuttora. La terapia che sto intraprendendo mi ha fatto capire di avere una sorta di avversione verso il sesso: ho paura di non sentirmi all'altezza e di non essere adeguata, non mi sento sessualmente attraente né capace di suscitare delle fantasie. Per questo non riesco a buttarmi, forse. Questa mancanza sessuale nella mia vita è diventata un'ossessione perenne, sento che la mia vita è incompleta e soffro moltissimo. Ogni tanto pratico la masturbazione, ci sono periodi in cui lo faccio assiduamente e periodi in cui non lo faccio per mesi senza sentirne il bisogno (perché mi fa sentire ancora più sola). Oltre al contatto sessuale mi manca quello affettivo-amoroso, che ricerco a volte ossessivamente nelle relazioni di amicizia, specialmente con le donne; tuttavia ho solo amicizie singole perché ho difficoltà a relazionarmi in gruppo ed evito generalmente qualsiasi occasione di stare in un gruppo giovanile, a meno che non sia costretta a parteciparvi. Le rare volte in cui lo faccio e mi butto è comunque un disastro perché non ho il coraggio di approcciarmi ed evito gli sguardi dei ragazzi.
So che ho 22 anni e ancora ho del tempo, ma faccio questo discorso da quando sono adolescente, senza riuscire a venirne a capo e vorrei capire cosa posso fare per fronteggiare questo problema. Qualche mia amica mi suggerisce di buttarmi nelle relazioni occasionali, se non riesco a trovare la relazione d'amore a cui aspiro, ma io non saprei da dove partire e so che non sarebbe una situazione adatta a me. Sono arrivata alla conclusione che la relazione d'amore che vorrei non può arrivare con uno schiocco di dita, perciò vorrei fare qualcosa per risolvere quantomeno questo mio approccio disastroso con l'altro sesso, perché non voglio più vivere nell'attesa di una relazione che non è detto che arrivi e voglio uscire da questo buco nero di tristezza che questo mio problema sta causando in me.
Che ne pensate?

Mancanza di una relazione affettiva e sessuale
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Penso che tu abbia problematiche comuni.
Hai scritto una cosa molto vera e molto bella: "Ogni tanto pratico la masturbazione, ci sono periodi in cui lo faccio assiduamente e periodi in cui non lo faccio per mesi senza sentirne il bisogno (perché mi fa sentire ancora più sola). Oltre al contatto sessuale mi manca quello affettivo-amoroso".
Io sono per il sesso libero e per le relazioni puramente di sesso, per crescere insieme, esplorare insieme, godere insieme, etc. ma nel tuo caso sarebbe deleterio consigliarti il sesso fine a sè stesso. Tu, come tanti altri ragazzi e ragazze di ogni età - anche più grandi - non vuoi il sesso in quanto tale ma una relazione amorosa. Farti fare sesso e basta ti costerebbe uno sconforto e un dolore che non colmerai mai, peggiorando il tuo attuale approccio alla sessualità.
Sai, ti dirò, nel forum c'è un utente di 27 anni, vergine, che aspetta la ragazza vergine dei suoi sogni. Ti dico questo perchè tu capisca che ci sono ancora ragazzi che trovano nella verginità un valore importante: non condivido l'approccio di questo giovane ma, per assurdo, potreste addirittura trovarvi in sintonia per i punti in comune che avete espresso sulla sessualità.
Per il resto, come noterai dal tenore di questo commento, fai molta attenzione a parlarne sia di persona che nel web perchè ci sono persone che ne approfitteranno, quanto meno per colpire quella che vivi come un difetto e invece è solo una naturale condizione che ti rende fresca e genuina.
Infatti troverai sempre qualcuno che si proporrà di accompagnarti, gradualmente, nell'esplorazione della tua sessualità e del tuo corpo, fino a farti avere occasione di scelta se perdere la verginità o continuare ad aspettare il ragazzo che ti prende (non è una cattiva idea).
Fossi in te, farei il possibile per superare le piccole mancanze relazionali (frequentare gruppi, cercare amicizie anche maschili, etc.).
Per il resto, ovviamente, resto a tua disposizione. -
Alza il tuo "appeal" personale, di conseguenza predisponiti ad avere più "materia" (ragazzi) su cui scegliere, usa pure i social networks, e poi diminuisci il fattore "selettività" ... il ché significa dare opportunità "di conoscenza" anche a chi in apparenza non sembra rispecchiare i tuoi gusti.
Limitati anche a parlare, ad ottenere qualche appuntamento: Al momento non pensare al sesso. Ti serve imparare a "gestire" una situazione di questo tipo.
Se hai qualche amica molto corteggiata ed estroversa ... che ci sa fare con i ragazzi: Imitala. Non chiedere consigli perché sono atteggiamenti inconsci, non saprebbero razionalizzarli, sii tu ad "osservare" la differenza che c'è fra te, e le ragazze che ritieni "esperte" ... -
Inanzitutto vi ringrazio molto per l'aiuto.
CitazioneTu, come tanti altri ragazzi e ragazze di ogni età - anche più grandi - non vuoi il sesso in quanto tale ma una relazione amorosa. Farti fare sesso e basta ti costerebbe uno sconforto e un dolore che non colmerai mai, peggiorando il tuo attuale approccio alla sessualità.
Sarebbe un'esperienza nuova con cui non ho familiarità e non so che risvolti potrebbe avere. Anche io ho il sospetto che peggiorerebbe le cose, conoscendomi, ma forse mi farebbe acquistare piano piano un po' di quella leggerezza che non ho.
CitazioneFossi in te, farei il possibile per superare le piccole mancanze relazionali (frequentare gruppi, cercare amicizie anche maschili, etc.).
Anche in questo mi sto sforzando molto, con risultati un po' scarsi, ma finora mi sembra l'unica cosa buona da continuare a fare.
CitazioneLimitati anche a parlare, ad ottenere qualche appuntamento: Al momento non pensare al sesso. Ti serve imparare a "gestire" una situazione di questo tipo.
Ci ho anche provato i primi anni di università... cercavo di buttarmi e conoscere ragazzi anche sui social network, ci uscivo ma la cosa finiva lì, non è mai successo nulla. Mi accorgo però che ero più determinata in questo senso, mi buttavo quantomeno... L'ultima volta che ho chiesto di uscire ad un ragazzo - che avevo conosciuto nell'ambiente del volontariato - è stata ad ottobre, con la scusa di un caffè... dopo il suo rifiuto mi sono sconfortata molto e non sono riuscita più a farlo. Credo di aver perso la voglia e il coraggio di fare il primo passo anche per una semplice conoscenza.
CitazioneSe hai qualche amica molto corteggiata ed estroversa... che ci sa fare con i ragazzi: imitala.
Sì ne ho molte... il loro fare estroverso le rende attraenti agli occhi dei ragazzi, ci escono, flirtano, ci vanno insieme anche poco dopo tempo. So che è una cosa comune e naturale ma per me questo tipo di approccio è difficile, non saprei gestirlo, appunto.
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@Alicia,
A mio parere la prima gabbia da cui dovresti liberarti è quella di correlare il sesso e le relazioni con la tua l'età, ciò apre in te le porte alla sofferenza poiché ti fa sentire una persona incompleta ed attribuisci unicamente a te stessa le motivazioni per cui ciò non è ancora accaduto. In realtà se tu probabilmente facessi meno muro delle esperienze, magari anche negative ma comunque formative, ti sarebbero già capitate. Non esiste nessun principio medico o morale per il quale una persona deve a tutti i costi avere un rapporto entro una certa età, c'è chi inizia presto e chi ha le sue esperienze in ritardo semplicemente per il fatto che non si sente pronto.
Probabilmente (ipotizzo), la tua sofferenza è legata anche al confrontarti con le ragazze di città dove i ritmi sono più veloci rispetto alla cultura di paese. In realtà la cultura di paese è bellissima e probabilmente ti ha reso una persona ancora radicata a determinati valori che la società urbana sta cancellando. Se da come scrivi hai intrapreso una terapia si spera che questa dia i suoi frutti ma a mio giudizio il fatto che tu non abbia ancora assaporato alcune gioie della vita di coppia non mette nessun limite che ciò possa accadere magari domani o fra un mese e da li essere un inizio sereno.
Vi è anche da dire, e concludo, che specie le persone coi piedi per terra, quelle che danno valore alle cose e che non considerano il sesso solo come un piacere e basta ma come qualcosa di inserito sempre e comunque all'interno di una relazione, non obbligatoriamente seria e durevole ma almeno sincera, beh tutto ciò porta chi ragiona in questo modo a non cedere alla prima occasione desiderando che queste esperienze avvengano con persone che sappiano valorizzarti senza giudicarti solo un oggetto di piacere. Per cui secondo me ciò che tu giudichi come un problema è in realtà lo specchio di una personalità sensibile e di una persona avente dei valori in cui crede. -
Citazione
Ogni tanto pratico la masturbazione, ci sono periodi in cui lo faccio assiduamente e periodi in cui non lo faccio per mesi senza sentirne il bisogno (perché mi fa sentire ancora più sola).
Fare sesso per provare ti farebbe sentire comunque più sola.
Però posso aiutarti comunque. -
Ciao anche io sono più o meno nella tua situazione anche se sono piú grande.
Per quanto riguarda l aspetto sessuale quello viene in un secondo momento, quando ti si avvicina in ragazzo che ti fa andare in estasi e nel contempo ti faccia sentire rispettata e desiderata. E quando sará ti consiglio anche di parlarci della tua inesperienza, se non ci si apre con il proprio partner su questo con chi lo si deve fare?
Il carattere non lo puoi modificare, basta che non ti chiudi alla vita sociale, ma mi sembra che non é questo il tuo caso. Il tuo lui verrá.
Comunque ti sono sincera, io da donna nelle altre donne apprezzo anche molto l indipendenza nel fare le cose senza la presenza altrui. Molte ragazze non lo sono, vanno dietro come ai cagnolini al proprio ragazzo, non fanno vacanze da sole etc. In questo almeno il destino ci ha aiutato -
Citazione
A mio parere la prima gabbia da cui dovresti liberarti è quella di correlare il sesso e le relazioni con la tua l'età, ciò apre in te le porte alla sofferenza poiché ti fa sentire una persona incompleta ed attribuisci unicamente a te stessa le motivazioni per cui ciò non è ancora accaduto.
Citazione...le persone coi piedi per terra, quelle che danno valore alle cose e che non considerano il sesso solo come un piacere e basta ma come qualcosa di inserito sempre e comunque all'interno di una relazione, non obbligatoriamente seria e durevole ma almeno sincera, beh tutto ciò porta chi ragiona in questo modo a non cedere alla prima occasione desiderando che queste esperienze avvengano con persone che sappiano valorizzarti senza giudicarti solo un oggetto di piacere.
Ti ringrazio per questo tuo parere. E' proprio così, sottoscrivo in pieno.
CitazioneE quando sarà ti consiglio anche di parlarci della tua inesperienza, se non ci si apre con il proprio partner su questo con chi lo si deve fare?
Sono assolutamente d'accordo. Per questo forse non sarei capace di andare con il primo che capita, ma avrei bisogno di qualcuno di cui un minimo mi fido.
CitazioneIo da donna nelle altre donne apprezzo anche molto l'indipendenza nel fare le cose senza la presenza altrui.
Anche su questo siamo d'accordo, nemmeno io rinuncerei mai alla mia indipendenza per un ragazzo, è una cosa che si conquista con fatica ed è sacra.
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Cara Alicia, ci troviamo più o meno nella stessa situazione.
Ho 26 anni e, nonostante io abbia avuto diverse storie (quasi tutte esclusivamente nella mia tarda adolescenza), sono vergine.
Fin dalla mia prima storia ho scoperto di soffrire di gelosia retroattiva. Ho sempre voluto avere l'esclusività della persona con cui sto per iniziare una relazione.
La nostra società è passata da una cultura sul sesso pre-60', ad una cultura sulla marcata sessualizzazione ad una cultura di iper-sessualizzazione , dove ci troviamo ora. Tale società porta un senso di "soffocamento" a gente come te o come me.
Coloro che difendono a spada tratta questo nuovo modello sono coloro che identificano in questo cambiamento un cambiamento di evoluzione umana e sociale un po' come se si parlasse di evoluzioni scientifiche o mediche con la differenza che le tali evoluzioni in ambito medico e scientifico sono OGGETTIVAMENTE positive.
Comunque per quanto io cerchi di razionalizzare il problema, dovendo per forza vivere in questa società, faccio comunque fatica.
Il fatto che esistano ancora ragazze come te la cosa mi fa stare un po' meglio. -
Citazione
Fin dalla mia prima storia ho scoperto di soffrire di gelosia retroattiva. Ho sempre voluto avere l'esclusività della persona con cui sto per iniziare una relazione.
E' una cosa di cui soffro anche io, ora è limitata alle amicizie. Ho bisogno di attenzioni e di conferme da parte dell'altra persona e non appena noto un minimo di distacco vado in tilt. Ragion per cui prediligo le amicizie a due, tra l'altro... Si lavora anche su questo, ma è difficile cambiare certi schemi mentali, anche perché purtroppo finisco quasi sempre col diventare dipendente da una persona e il distacco è la reazione che scaturisce da entrambe le parti.
CitazioneTale società porta un senso di "soffocamento" a gente come te o come me. Comunque per quanto io cerchi di razionalizzare il problema, dovendo per forza vivere in questa società, faccio comunque fatica.
Se fosse per me non mi sentirei "in ritardo"; se appunto tra un giorno o sei mesi incontrassi qualcuno con cui aprirmi anche in quel senso, mi peserebbe meno aver aspettato tutto questo tempo per compiere questo passo. Quello che mi pesa è l'esser da sola. Sono spesso gli altri che indirettamente mi fanno sentire in difetto, più piccola, non matura.
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