Ciao a tutti!! Leggo sempre questo forum ma non ho mai scritto niente riguardante me. Vorrei da voi, amici che soffrite di ansia come me, un parere sulla mia storia.
Ho iniziato a soffrire di ansia al liceo, dopo la separazione dei miei genitori. Inizialmente si verificavano come rari episodi di attacchi di panico. Con il tempo quesi attacchi di panico si ripresentavano, o alla guida, o in treno.. fino a la tutto ok, non mi hanno mai spaventata più di tanto. Premetto, che sono una persona che ha sempre amato la vita, sono sempre stata solare e amo stare in compagnia e avere mille interessi. Nonostante ciò sono sempre stata una persona molto ansiosa, per molte cose, solo il fatto che qualcuno non rispondesse al telefono per esempio, mi faceva pensare subito al peggio. Capita, dopo un periodo di lungo stress (mi sono autoeliminata per dare una mano agli altri, trascurando ogni passione che avevo) che inizio ad avere pensieri strani e la paura di poter far del male agli altri. Questo pensiero non mi ha mollata mai per quasi un anno e io per un anno non ne ho parlato con nessuno. In quell'anno poi, cambio città, vengo a vivere all'estero e il tutto da sola. Sono assalita da mille paure, la città mi sembra grande, un pericolo dietro ogni angolo, ma nonostante ciò non mi sono mai fatta bloccare. Ovviamente le mie paure più grosse li per li erano sul perché potessi avere tali pensieri, di quanto mi sentissi in colpa ad avere pensieri simili, perché io non ho mai fatto male ad una mosca e mai lo farei. Arrivo al punto di avere forti attacchi di panico e decido di andare da uno psicoterapeuta. Dopo qualche seduta, mi tranquillizzo molto, la mia vita cambia perché incontro un ragazzo, mi innamoro e inizio ad essere allegra e spensierata come sempre. Guardo al passato e rido delle paure che mi spaventavano così tanto prima. Nonostante ciò il mio atteggiamento ansiogeno non mi lascia, ansio infatti sulla mia nuova relazione, se non mi risponde ai messaggi allora non gli interesso, se non mi risponde chissà dov'è e così via. Ma poi questa ansia veniva placata ogni volta che lo vedevo... in un certo senso questa ansia mi piaceva perché mi dava le farfalle nello stomaco! Per un anno quasi, tutto bene. A Gennaio di quest'anno, arrivo stravolta da tutte le ore di lavoro, la città è frenetica e io non ho un giorno di riposo tra lavoro e università sono sempre di corsa. Mi accade quindi che una mattina mi alzo, e sono di cattivo umore.. entro in università e mi sembra di rivivere qualche istante delle sensazioni dell'anno scorso. Ecco che li inizia la mia paura più grande... il terrore della depressione. Sono terrorizzata da quando son ragazzina, da non poter nemmeno pronunciare il nome. Inizio ad aver paura di questo mio malessere, inizio ad interrogarmi e come sempre ad avere paura!! Vado in vacanza una settimana e sto da dio. Ritorno e mi sento uguale a prima. Inizia quindi un tunnel di mille paure, che saltano da una all'altra, la paura di non volere bene, la paura di avere la depressione, la paura di far male, la paura che continuare a pensare così mi porti alla depressione ecc.. Inizio un altro precorso terapeutico, ormai sono in terapia da quasi 3 mesi. La mia terapeuta continua a dirmi che sono tutt'altro che depressa perché in me c'è una grande vitalità. Lei dice che la mia situazione familiare mi ha portata a vivere con ansia, che la paura della depressione sia legata al fatto di aver visto mia madre soffrire molto quando ero molto piccola e aver avuto a carico la situazione mi abbia portato a queste paure. Piano piano con la meditazione riesco a controllare i vari pensieri che mi frullano in testa ma certe volte mi sembra sempre che questa paura sia solo di sottofondo senza un vero pensiero. Vi spiego meglio.
In sostanza il mio pensiero è nella situazione in cui mi trovo ora. Non faccio altro che pensare a cosa ho, che cosa sia questa cosa, se andrà mai via, se tornerò serena. Continuo a cercare su internet delle conferme, qualcuno che si senta come me, poi magari mi rassicuro per poco e poi ho paura di nuovo. Continuo a pensare se avrò questa cosa più avanti, quando sarò una mamma, se sarei responsabile. Poi mi controllo sempre.. se dormo troppo, se ho sonno, se ho mal di testa, se mi sento in confusione... controllo i sintomi perché mi fa terrore che sian come la depressione. Poi ovviamente questa situazione mi porta allo sfinimento perché ho le testa sempre in funzione e mi sento diversa dalle persone che mi circondano e mi chiedo se continuare a pensare così non mi faccia davvero cadere nella depressione. Non so se mi sono spiegata sufficientemente bene! Io nonostante ciò continuo a uscire, anzi il solo pensiero di stare in casa una giornata e da sola mi fa stare male, continuo ad organizzare le ferie, la mia passione è viaggiare e vorrei fare molti viaggi! però vorrei farli senza avere questa sensazione costante! vorrei avere la testa leggera!! vorrei vivere la mia vita con spontaneità e tornare ad apprezzare ogni piccola cosa come facevo una volta! il solo profumo del caffè o sentire il vento sulla pelle!! Io voglio vivere la mia vita a pieno!! ma molte volte mi sembra di essere prigioniera di me stessa! Lo so che sono solo io la persona che può farmi stare bene! Ora come ora è più una sensazione che mi sento addosso, le cervicali sempre contratte e il forte mal di testa e sempre questa paura della tristezza che possa prendere il sopravvento e portarmi nel baratro fino a togliermi l'amore per la vita! questa è la mia paura più grande e avvolte non riesco a vedere con occhi lucidi che sia solo una paura perché mi immedesimo in essa!
Vi prego ditemi cosa ne pensate, sono una super ansiosa lo so
Un abbraccio a tutti
La mia storia..
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da quello che scrivi era quello che fai non credo che l'ansia sia padrona. Sicuramente lo stress acuisce i sintomi ed i pensieri negativi vanno dietro, ed è in questo momento che sei più vulnerabile. Devi rilegarti uno spazio per te, acquisire consapevolezza di quello che sei, dei tuoi limiti, per addivenire a gestire lo stress. Certo più facile a dirsi che a farsi, ma da qualche parte devi iniziare. Ricorda anche che sei quello che sei e nessuno potrà cambiare questo, nel senso che chi nasce tondo non muore quadrato. Puoi smussare gli angoli del tuo carattere, ma resti quello che sei. Puoi iniziare, sempre su consiglio medico, una cura a base di erbe ma da come scrivi vai anche da una psicologa, quindi bene. Concordo che sei piena di vitalità, anche se poi fai trasparire le tue ansie e le tue paure. Vai avanti e cerca di aggiustare quelle situazioni che ti creano ansia. In bocca al lupo
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Ho letto con attenzione la tua storia, vorrei avere la soluzione per te, ma non ce l'ho. La mia impressione è quella di una ragazza che corre attraverso la vita, inseguita da un'ombra nera, ma è coraggiosa e non si arrende .Brava! Potrebbe essere che ancora non hai metabolizzato la separazione dei genitori, il senso di perdita della famiglia e della sicurezza, quella sicurezza che hai sempre paura di perdere (vedi il tuo ragazzo, la paura che non ti chiami ecc). Sono sicura che piano piano quel peso interiore se ne andrà, con l'aiuto della psicologa e soprattutto del tuo coraggio di andare avanti nella vita.
Coraggio!
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