Eko leggendo la tua storia...
veramente vuoi dare una seconda chance a uno tipo del genere?
Lui non solo ti ha fatto soffrire, ma anche altre mille paranoie...e in più mi sembra una persona che ancora non ha preso una direzione nella sua vita.
Fai la tua scelta ma stare con uno così è come sparare sulla croce rossa.
Se vuoi soffrire, fai pure...
Fine rapporto con un borderline
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Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post: è solo perché cito parecchio
Aggiorno la situazione: L'ho chiamata, dopo una sfuriata iniziale con insulti e colpe (le ho procurato depressione, che prima che mi conoscesse lei non sapeva cosa fosse l'ansia e io gliela ho procurata,sono stato la causa dei suoi mali, interrompere le comunicazioni con lei è stato un gesto da cog..... ecc..) non ho risposto assolutamente a nulla e cambiando argomento si è incredibilmente calmata, dicendo che non farà niente di tutto ciò, che aveva sto pensiero e doveva sentirselo dire da me che io non controllavo il telefono.
Chiamarla è stato un errore, per tanti motivi tra cui: verba volant, le hai dato un ruolo attivo, hai fatto la prima mossa e la cosa può essere distorta contro di te in futuro.
Il suo esordio era distruttivo, come previsto, poi quando ha capito che intendevi ragionare si è plasmata sul tuo intento e ti ha dato il contentino per il resto della telefonata. In realtà questa è stata una mossa a suo favore.E' finita tra racconti e risate (vi giuro che mi sembra che sto giro sia stato io a manipolarla, quando partiva con le offese cambiavo argomento e dall'incazzatura passava al ridere in una maniera.. malsana.) Infine mi ha dato consigli di vita fuori di testa e io che dicevo che aveva ragione.
Questo era il "plasmarsi" su quello che TU ti aspettavi da lei nella telefonata. Probabilmente a lei nemmeno interessava quel che diceva e adesso nemmeno se lo ricorda. Quello che ha ottenuto è stata una riconquista di importanza, una telefonata da parte tua che userà contro di te e un riallaccio (in qualche maniera) del rapporto di dipendenza.
PENSO che la questione sia risolta, grazie a tutti i vostri consigli perchè già sono di mio stremato dalla relazione che ho avuto con lei, riparlandoci mi sono reso conto di quanto sia difficile comunicare con una persona che pensa che io sia stata la causa dei suoi mali, come se fossi satana o peggio.
Può essere che non la sentirai più, come può essere che questa telefonata diventi l'aggancio per futuri attacchi. Quando e SE la userà contro di te: inizierà a citarti frasi che non hai detto, distorcendo i concetti e facendoti apparire come uno stalker.
Essendo che nessuno ha registrato la telefonata: l'unica prova, l'unico fatto è che tu hai chiamato lei. Lei può usare questa chiamata per dire che TU le hai detto qualsiasi cosa.
So che ora queste mie parole ti sembreranno fuori luogo e quasi assurde, ma so (molto bene) quel che dico.Per poi dirmi che mi voleva bene ma ora non più.. e poi che mi vuole bene ancora
Sta cercando di fare push-pull manipolatorio. Di strattonarti sentimentalmente per tirare fuori qualcosa. Intanto è riuscita a ottenere una sorta di "siamo d'accordo" che è un manico per il suo coltello.
Tra le altre cose voleva ovviamente incontrarmi di persona ma mi sono inventato che purtroppo devo partire per un lavoro e che sarò fuori parecchio tempo, che se ne parlerà in futuro.. sperando che si dimentichi!
Questa bugia potrà essere usata contro di te se lei lo vorrà. In un futuro potrà dire che "quando stavamo per essere d'accordo mi hai manipolato..." _(Sì, tu a lei)_ "..dicendo che non c'eri perché dovevi lavorare, invece non era vero!!!!!".
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Chiedo anch'io il vostro aiuto... Si è fatto risentire il mio ex, anche se dopo un mese di silenzio e qualche rarissimo messaggio gelido, non ci avrei scommesso. Si è fatta sentire la parte romantica di lui, quella dolce, tenera, profonda, sensibile, in apparenza lucidissima, quella parte meravigliosa insomma che tutti voi avendo avuto a che fare con un borderline conoscete e sapete che è unica e irresistibile (ahimè lo è). Dunque in due giorni mi ha scritto due mail strappalacrime, dicendo quanto ancora mi ami e quanto non riesca a capire come abbia potuto lasciarmi, ha poi fatto una carrellata di tutti i miei lati positivi che gli mancano terribilmente e uno sguardo ai vecchi tempi e ai bei momenti. Il tutto ovviamente in modo molto profondo e poetico, al solito. Non ho chiaramente risposto, il problema è che mi manca da morire e ho aspettato giorno e notte che ritornasse, sono molto arrabbiata e ferita da lui, inoltre tutto quello che è stato scritto e riflettuto in questo forum ha un grandissimo peso. Non so che fare. Al di là della mia rabbia, c'è una buona parte di me che tornerebbe subito immediatamente tra le sue braccia. Chiedo aiuto a voi perché non sono così esperta di queste dinamiche borderline. Nei mesi in cui siamo stati insieme mi aveva lasciata una volta per una settimana per un motivo veramente futile, tornando poi pentito come il figliol prodigo. Io lo avevo accolto all'istante. Oltre a questo non era mai successo niente e appunto il suo lasciarmi all'improvviso era stato un fulmine a ciel sereno. Che devo fare? Dalle mail sembra veramente pentito e sembra che stia soffrendo tantissimo
Io non lo conosco e quindi non so che persona è.
Però se (SE) lui è un borderline diagnosticato: sta mentendo.
Per la precisione non mente realmente, poiché in quel che scrive quando ti fa la corte ci crede davvero.. almeno per il tempo di finire di scrivere la mail e inviarla.
Il fatto è che, se è davvero border o similare: lui crede davvero anche a ciò che pensa e ciò che fa quando è distruttivo.
Il "vero lui" non è quello che scrive questa mail: è quello distruttivo. -
Io non lo conosco e quindi non so che persona è.
Però se (SE) lui è un borderline diagnosticato: sta mentendo.
Per la precisione non mente realmente, poiché in quel che scrive quando ti fa la corte ci crede davvero.. almeno per il tempo di finire di scrivere la mail e inviarla.
Il fatto è che, se è davvero border o similare: lui crede davvero anche a ciò che pensa e ciò che fa quando è distruttivo.
Il "vero lui" non è quello che scrive questa mail: è quello distruttivo.Si il disturbo borderline gli è stato diagnosticato in seguito a un TSO. Per la precisione, disturbo borderline con tratti narcisistici. Quindi non mi vedo fidare? Che tristezza grande.
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Mi permetto di dissentire a riguardo di alcune cose che mi è sembrato di capire. Parlo per esperienza ovviamente.
Non bisogna assolutamente far trapelare la nostra preoccupazione circa eventuali ritorsioni/azioni inconsulte da parte di individui affetti da questa patologia.
Vi garantisco che appena sentono l'odore della nostra "paura" questi si piombano su di noi come rapaci disperatamente affamati.
Nella pratica, mai pensare se faccio così lei/lui poi si arrabbia o cavolate simili.
Ci telefonano, ci scrivono, la nostra risposta ferma deve essere una ed una sola: NON MI ROMPERE PIU' IL CA...O!!!
Vedrete che si stancheranno ad un certo punto. Ma mi raccomando, decisione in questo altrimenti il nastro si riavvolge da solo.
Non abbiate nessun timore perchè tanto è bene (nella peggiore delle ipotesi) che gli scandili avvengano.
Io di una cosa sono sicuro e già ne avevo parlato nei post precedenti: abbiamo davanti a noi dei veri i propri cacasotto.
Quando capiscono che non è (più) aria passano al "prossimo".
Chi pecora si fa, il lupo se la mangia!!! -
Si il disturbo borderline gli è stato diagnosticato in seguito a un TSO. Per la precisione, disturbo borderline con tratti narcisistici. Quindi non mi vedo fidare?
Fidarsi di un borderline che fa il cucciolo (la vittima) e cerca di riconquistarti è una cosa che ci si può permettere di fare solo se NON si è sentimentalmente coinvolti e al contempo si ha una preparazione militare sull'argomento.
In tutti gli altri casi: NO, è meglio scappare.
Non è un caso che se cerchi in rete: tutte le risposte alle richieste di consiglio di questo tipo sono uguali: "scappa". Sono simili persino le risposte degli esperti. Non credo di aver mai trovato una risposta che fosse "fidati".
Il massimo che sono riuscito a trovare e che non somigliasse a "scappa" era un consiglio per chi ha un familiare borderline (figlio, zio, fratello) e quindi non può separarsene e/o deve badare a lui.Mi permetto di dissentire a riguardo di alcune cose che mi è sembrato di capire. Parlo per esperienza ovviamente.
Non bisogna assolutamente far trapelare la nostra preoccupazione circa eventuali ritorsioni/azioni inconsulte da parte di individui affetti da questa patologia.
Vi garantisco che appena sentono l'odore della nostra "paura" questi si piombano su di noi come rapaci disperatamente affamati.Si, su questo sono d'accordo. In effetti non ho scritto di far trapelare la preoccupazione di ritorsioni. I miei discorsi erano impostati sul far presente che bisogna tener presente che ci saranno ritorsioni; ed è un bene anche temerle, in modo da tenere alto il livello di guardia e non cascarci.
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Negano e dissimulano; se è il caso manipolano e creano diversivi per spostare l'attenzione su un problema diverso, su qualche "emergenza" che interrompa il discorso. Quasi certamente spostano subito la responsabilità sull'altro, se già non lo hanno fatto totalmente in precedenza.
Questa "negazione", talvolta dell'evidenza, è una forma di difesa. Non vogliono sapere (sentirsi dire/confermare) di avere quel problema, anche se magari lo conoscono, perché credono sia impossibile da risolvere e perché sarebbe una conferma della loro responsabilità diretta dei problemi relazionali.
Peraltro non è detto che conoscano il problema. C'è una grande ignoranza in materia, tale per cui molte di queste persone nemmeno arrivano mai a capire che hanno un problema noto/catalogato e quale questo sia.
A questa "ignoranza" fa da complice la complessità del disturbo in sé che ne rende difficile l'identificazione persino per gli addetti ai lavori; figuriamoci per gli altri.Confermo. Comprovato. Abbiamo avuto un contatto e io gli ho detto che approfondendo un attimo per conto mio il suo disturbo capisco molte più cose. È andato in escandescenza dicendo che sono un'insensibile e rinfacciandomi ulteriori cose vecchie rincarando la dose di insulti, grande rabbia e odio. Incredibile. Questi sentimenti sono la reazione a cosa? A essere stato smascherato?
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Ricrodando che una persona, per quanto disturbata a livello di personalità, sempre una persona rimane, direi che semplicemente si è sentito GIUDICATO.
Anche a me se una ragazza alla quale tengo mi dicesse che ha capito cosa non va in me (ed in quel momento percepirei che ha preso le distanze) ci rimarrei male...penso sia un atteggiamento più o meno comune a tutti.
Poi bho, non ero lì e non posso giudicare il QUANTO si sia arrabbiato.
Certo se si fosse messo a saltare alla corda cantando candy candy mi sarei preoccupato seriamente. -
Ricrodando che una persona, per quanto disturbata a livello di personalità, sempre una persona rimane, direi che semplicemente si è sentito GIUDICATO.
Anche a me se una ragazza alla quale tengo mi dicesse che ha capito cosa non va in me (ed in quel momento percepirei che ha preso le distanze) ci rimarrei male...penso sia un atteggiamento più o meno comune a tutti.
Poi bho, non ero lì e non posso giudicare il QUANTO si sia arrabbiato.
Certo se si fosse messo a saltare alla corda cantando candy candy mi sarei preoccupato seriamente.Cioè ho sbagliato a dirglielo? Ho capito che c'è un disturbo a livello di personalità e comunque gliel'ho detto come ultima spiaggia anche per cercare di fargli capire che nonostante questo accettavo la persona oltre il disturbo. In ogni caso lui può anche avere grossi problemi esistenziali ma dall'altra parte chi deve subirli avrà anche il diritto di difendersi o di sfogarsi a un certo punto
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Confermo. Comprovato. Abbiamo avuto un contatto e io gli ho detto che approfondendo un attimo per conto mio il suo disturbo capisco molte più cose. È andato in escandescenza dicendo che sono un'insensibile e rinfacciandomi ulteriori cose vecchie rincarando la dose di insulti, grande rabbia e odio. Incredibile. Questi sentimenti sono la reazione a cosa? A essere stato smascherato?
Dipende come glielo hai detto. Se è schizzato immediatamente senza lasciarti finire la frase, probabilmente si tratta della reazione di cui scrivevo io. In questo caso la risposta a "perché" la trovi nello stesso post che hai quotato.
Ricrodando che una persona, per quanto disturbata a livello di personalità, sempre una persona rimane, direi che semplicemente si è sentito GIUDICATO.
Dipende sempre da come è stata la comunicazione. Il giudizio avviene quando si inizia a dire cose tipo: "Siccome sei border, allora capisco che fai così e cosà..", etc.
Tieni presente che la diagnosi (se non ricordo male) è stata dichiarata da lui a lei: per cui è fatto noto (tra loro) che lui abbia quel problema. Se ci è arrivata con la dovuta cautela: non si è trattato di un giudizio, ne' a livello di parvenza, ne' di fatto. Era una constatazione.Cioè ho sbagliato a dirglielo? Ho capito che c'è un disturbo a livello di personalità e comunque gliel'ho detto come ultima spiaggia anche per cercare di fargli capire che nonostante questo accettavo la persona oltre il disturbo.
Se è stata la parola "border" a farlo schizzare la sua reazione è decisamente quella che ti raccontavo: negare l'evidenza e con essa respingere la resposnabilità di essere la causa della maggior parte dei problemi.
In ogni caso lui può anche avere grossi problemi esistenziali ma dall'altra parte chi deve subirli avrà anche il diritto di difendersi o di sfogarsi a un certo punto
Esatto. Nel senso che la persona con disturbo borderline ha tutti i diritti di una persona qualsiasi, proprio come la persona "dipendente" o semplicemente che gli sta a fianco. Quel che voglio dire è che l'essere border di uno non toglie diritti all'altra.
Se lui attacca, lei può glissare in virtù del suo (di lui) problema, ma una volta, due, tre. Glissare e sopportare sempre sarebbe un annullamento della propria identità che andrebbe a sfavore di entrambi.
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