Riflessione sulla nostalgia di una vita infantile selvatica e vera

  • Ieri per strada ho visto un branco di pecore con il pastore,e poi in un campo,degli uccelli bianchi immacolati le cui teste dai lunghi colli apparivano tra l’erba medica,non saprei dire cosa fossero,sembravano oche-aironi,erano così belli e irreali…ciò mi riporta indietro,a quell’epoca dove tutto era irreale,e il velo tra immaginazione e realtà era annullato…la in quell’infanzia dove i pensieri trasformavano la realtà in qualcosa di grandioso,in un sogno irreale,in un incubo a occhi aperti,bastava poco per essere euforici e poco per spaventarsi del nulla…perchè crescendo ho perso quelle sensazioni infantili?è come se fossi stata derubata e fossi in convalescenza perenne dalla mancanza di qualcosa,di quel „sentire“magico e personale,di quell’essere spontaneo e selvatico della bambina che ero…ora mi sforzo di trovare connessione tra le cose,quella connessione madre della creatività primitiva,del saper fare,del saper creare col niente..perchè da piccola del nulla ne facevo un gioco e ora mi sento un ebete e non riesco ad andare oltre i miei pensieri quotidiani?non perchè mi manchi l’idea del fare,ma mi manca l’entusiasmo forse,quella spinta arcaica a fare,provare,distruggere,sporcare,imbrattare,quella che da bambini tutti abbiamo e poi in aluni scompare…forse con la presa di coscienza che uno cresce e diventa adulto,che prima o poi dovrà pensare a se stsso…forse è questo il motivo dello svanire dell’incanto…ricordo l’attaccameno alle cose,come diceva de andrè“m’innamoravo di tutto…“l’attaccamento morboso a un amica o più amici col quale si condivideva tutto,e tutti eravamo un tutt’uno,presi dalle cose di quei giorni,non ancora nostalgici ne ancora preoccupati per un futuro senza fantasie…c’era una fiamma allora che mi ardeva dentro,una fiamma immortale che mi collegava alla natura,agli uomini e alle cose,e ora quella fiamma è fioca,ha bisogno di essere ripresa ma è difficile,difficile,quasi impossibile…e mi sento in un nido come in attesa di volare ma quel volo non avviene mai,come se una cosa persa non si possa più ritrovare,se non nelle fantasie e nei viaggi mentali che mi riportano ad allora…poi quelle fantasie sui luoghi,la mente creava strade e ponti la dove non c’erano,faceva dei voli immensi su campi inesistenti,creava città,paesi,mura,torri antiche,mutava le vie conosciute,tingeva il cielo di colori innaturali di altri mondi,creava animali fantasici in luoghi sconosciuti,percorsi incantati di vie muschiate,cascatelle e statue…mi chiedo se quei mondi immaginati esistano in altre realtà o esistano solo dentro di me,perchè li vedo,ogni tanto mi ci reco e ciò mi da una pace ultraterrena…mi piacerebbe sapere se un giorno sarà quello che mi aspetta in una vita oltre questa,se le persone dopo morte si rechino in quei luoghi ameni che immaginano,che fantasticano fin da piccoli,che creano come un dio crea realtà a strati dimensionali…

  • Le tue parole mi hanno incantato... Anch'io ricordo con nostalgia la mia meravigliosa infanzia. E tu non potevi usare termini migliori per descrivere le caratteristiche che tutti abbiamo avuto da bambini... Eravamo spontanei, selvaggi, curiosi, appassionati, e vivevamo totalmente immersi nel presente.....

  • Secondo me è reale ciò che suscita sentimenti ed emozioni. La realtà stà nelle emozioni più che nel pensiero razionale. La realtà non è matematica o razionale.
    L'uomo ha creato dei linguaggi razionali per rappresentare la realtà semplificandola.
    L'esempio perfetto è quello del monitor che rappresenta un immagine attraverso i pixel. La scienza (il pensiero razionale) fa la stessa cosa: Utilizza degli parametri semplici, ordinati, logici, per rappresentare e spiegare la realtà. Razionalizzare ciò che ci circonda è l'unico modo per renderlo accessibile e fruibile ciò che ci circonda alle nostre menti che non abbracciano un modo di pensare caotico e privo di logica.
    Siamo NOI che abbiamo preso degli elementi ricorrenti e abbiamo creato un nostro personale disegno e ordine. E possono essere visti non uno, ma molti disegni e molti ordini diversi. Molte logiche diverse e tutte perfettamente funzionanti. Ma la realtà è tutte quelle logiche insieme e non è esattamente nessuna di quelle.
    Chi crede che la scienza coincida con la realtà è paragonabile a chi ,guardando un quadro , si domanda come abbiano fatto a finire lì dentro delle persone e delle cose e gli gira intorno non capendo che è una rappresentazione.

  • Halaster,quel che dici è vero ma facendo così l'uomo si è ingabbiato,volendo dare un nome per forza a tutte le cose ne perde la vera essenza...credo che la verità delle cose sta nel suo segreto e oggi,non essendoci più nessun segreto,nessun mistero dietro le cose poichè per ogni cosa esiste un appellativo,una spiegazione valida,un motivo,un senso... questa è la via dell'infelicità(mi piace la metafora del quadro)

  • Se senti nostalgia perché pensi di aver perduto quel mondo ? deve essere ancora li in te. Piace molto anche a me viaggiare con la fantasia oppure indietro nel tempo per rivivere scene e sentire vecchi odori e sensazioni a pelle .amo la memoria .ho scoperto da non molto tempo di essere ancora in grado stando a letto al buio .anche se non ho più la mente pregna di magia infantile .tra l'altro sono ritornato a ricordarmi i sogni/incubi, questo risveglio della mente e risveglio del subconscio avviene sempre quando decido di chiudermi nella mia bolla .se devo stare in ballo non sogno e non ho fantasie ,cerco piuttosto di farle diventare reali o realizzarle con esiti pessimi . :-W

  • non è che è perduto,però non è più presente e palpabile come quando ero piccola,diciamo che è li ma lo devo richiamare a me,prima arriva spesso da solo,come una persona cara,un amico inatteso...ora è solo un pò snob e reticente,ma è colpa del presente,dei pensieri attuali,pensieri che riguardano la quotidianità e che pian piano assassinano l'essenza della magia...è vero,anch'io quando cerco d farle diventare reali ho sempre grosse delusioni,me ne stavo accorgendo giusto negli ultimi tempi

  • ..quando ogni estate che cominciava era come se non potesse aver fine..
    Odori, sensazioni fisiche, suoni .. intensi, vividi, brucianti.. in cui completamente ci si perdeva; e il tempo si dilatava.. e tutto pareva infinito, eterno.

    " So, go on. Kiss me. Kill me. Do something." (Alice Morgan - da "Luther" [BBC] )

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Come comportarsi quando c'è qualcuno più bello di te? 29

      • Lu_Ca
    2. Risposte
      29
      Visualizzazioni
      916
      29
    3. Andre73

    1. Crisi di identità di genere, cosa dovrei fare? 11

      • Lumen
    2. Risposte
      11
      Visualizzazioni
      512
      11
    3. Lumen

    1. Standard fisici più ricercati 1.1k

      • Ortles
    2. Risposte
      1.1k
      Visualizzazioni
      83k
      1.1k
    3. Horizon

    1. Vigoressia 44

      • aconito
    2. Risposte
      44
      Visualizzazioni
      2.2k
      44
    3. la huesera

    1. Sono autistico? 67

      • Oblomovista
    2. Risposte
      67
      Visualizzazioni
      3.6k
      67
    3. Alba Cremisi

    1. L'accettazione mi sta rovinando la vita 32

      • mpoletti
    2. Risposte
      32
      Visualizzazioni
      1.7k
      32
    3. Andrea70