Qualche sera fa, a cena con amici, è venuta fuori la questione se, delle sette persone sedute attorno al tavolo (età 30-60 anni), qualcuno avesse ricevuto alcuna educazione sessuale da parte delle proprie famiglie.
L'unica donna presente alla cena non ha partecipato attivamente alla discussione, facendo capire che dal lato femminile (probabilmente per il ciclo) si finisce sempre ad affrontare il problema e, quindi, c'è una trasmissione di informazioni in ambito familiare.
Alla domanda agli altri maschi di come si fosse appresa la conformazione dell'organo sessuale dell'altro sesso e l' attività sessuale prima della iniziazione reale, mi sono sentito rispondere unanimemente: dalle riviste pornografiche. Quindi, l'educazione sessuale è stata fatta da ciascuno come è capitato ...
Io avevo visto, mentre ero al liceo, su una enciclopedia come fosse anatomicamente l'organo femminile, ma devo dire che non è che ci avessi capito molto in termini pratici. Anche lì, le prime riviste pornografiche passate da amici (Le Ore, ecc.) e, poi i film porno che si potevano affittare (cassetta VHS), hanno fornito elementi pratici più concreti.
A ripensarci bene, non è che la situazione sia migliorata. C'è solo più materiale disponibile su Internet.
Quale è'stata la vostra esperienza ?
(--------;)----------)

Parliamo dell'educazione sessuale acquisita
-
-
-
educazione sessuale?????????????????? questa sconosciuta.
nonostante abbia avuto il ciclo molto presto(e con tanti disagi)sono stata IO a insistere per fare una visita ginecologica. sono stata IO a informarmi tramite prima i libri di scuola e dopo sui forum....anche perché ho sempre avuto difficoltà con al sessualità.
persino con le mie amiche ho fatto fatica a parlarne, perché loro non hanno avuto la mia stessa curiosità(e bisogno di sapere), e non ne parlavano mai.
per i miei "stai attenta" prima di uscire equivale a tante cose, tra cui non tornare incinta.
Io invece ho riscontrato un minimo di dialogo nelle famiglie maschili...mai seriamente, ma almeno non è un tabù o una cosa di cui non si parla...e sono certa che on farebbero storie ne per i porno ne per nulla. mentre io sono ancora a lottare(nonostante il medico abbia detto chiaramente che ho dei problemi)per poter fare una visita o avere una vita sessuale soddisfacente.
a casa mia una volta qualcuno aveva cominciato parlare di ciò (in modo scherzoso)e i miei balbettavano ed erano imbarazzati, io sembravo l'unica adulta ad ascoltare senza troppo imbarazzo(ma perché c'arano i mie mica per l'argomento) . -
Non si è mai trattato l’argomento in casa mia, casa mia è sempre stata una specie di clausura nonostante fossimo due figli maschi. In soffitta c’era un’intera enciclopedia del sesso, mi pare si chiamasse LUI+LEI o qualcosa del genere, la ricordo da quando sono adolescente.
Mio malgrado ho impattato con il sesso che avevo 4 anni, trovai casualmente una rivista pornografica nel comodino di mio padre, credo fosse la prima volta che iniziai ad armeggiare con il mio pistolino ma non lo ricordo come un evento positivo.
Arrivò mio padre, persona con una certa ansia addosso, e nella foga di togliermi quella rivista dalle mani, ricordo i suoi rimproveri come se avessi fatto qualcosa di sbagliato, sbagliato riguardo ad una cosa che non sapevo nemmeno cosa fosse ma che mi aveva incuriosito.
Mi generò più che altro confusione.
Questo episodio precoce non mi ha di certo aiutato.
Al di là di tutto quello che scoprii, una volta più grande, sfogliando di tanto in tanto l’enciclopedia, rimase in me per tanti anni un forte senso di qualcosa di sbagliato associato al sesso. -
Avendo 49 anni, faccio parte anch'io di una generazione dove, da parte della famiglia di origine, di sesso e sessualità se n'è parlato sempre troppo poco. Ricordo che da parte dei mie genitori ci sono state sempre delle descrizioni molto generiche, evitando i particolari, ma le informazioni "importanti" le ho acquisite nel tempo in totale autonomia, sia documentandomi su enciclopedie mediche sia chiedendo ad imbarazzatissimi insegnanti che ad amici più grandi di me... Poi l'esperienza diretta è arrivata verso i 20 anni, quindi leggermente in ritardo rispetto ai miei coetanei che avevano abbondantemente consumato almeno un paio d'anni prima. Devo dire che la prima volta è stata abbastanza deludente, se non altro per il mio stato di agitazione ed evidente ansia da prestazione. E questo, tutto sommato, credo abbia influito successivamente. Voglio dire, un po' ansia da prestazione generalizzata da parte mia, un po' di inesperienza e/o scarsa autostima o voglia di lasciarsi andare da parte delle partner hanno portato a non apprezzare il sesso come meriterebbe. In altre parole, credo di far parte di una categoria di uomini che possono vivere anche senza una sessualità continuativa, ma si accontenta del minimo sindacale, quando c'è. Forse anche a causa della partner che ha tutta una serie di problematiche tuttora irrisolte e che interferiscono pesantemente sulla sessualità della coppia.
-
A scuola zero di zero.
In famiglia si sono limitati a rifilarmi un libro in mano, in cui le figure umane erano realizzate con una specie di origami. Di per sé spiegava anche bene sia l'anatomia sia le modalità del rapporto, ma le figure rasentavano l'astratto. Mi ricordo il titolo: "Come nascono i bambini".
E mi sento di quotare, in base anche alle esperienze successive, quanto scritto dal mio coetaneo wavesequence qui sopra: " credo di far parte di una categoria di uomini che possono vivere anche senza una sessualità continuativa, ma si accontenta del minimo sindacale, quando c'è." -
[offtopic]
credo di far parte di una categoria di uomini che possono vivere anche senza una sessualità continuativa, ma si accontenta del minimo sindacale, quando c'è
Questa, per come la vedo io, dovrebbe essere la normalità.
[/offtopic] -
Per quel che mi riguarda, con una madre infermiera che ha sempre spiegato di tutto e di più, si è sempre parlato di sesso in famiglia, come di molte altre cose "mediche" o che in genere riguardano il corpo e la salute.
Forse certe cose avrei voluto saperle più tardi, onestamente..perché leggere da piccola certe cose, o vedere certe immagini, non mi è mai piaciuto gran che.
Oltretutto i miei genitori non hanno mai nascosto molto nemmeno la loro, di sessualità.
Alle medie, forse per la prima volta in quella scuola, fu proposto un corso di educazione sessuale. Io fui l'unica femmina a partecipare..e dato che avevo già delle difficoltà sociali di altro tipo, la cosa marchiò in modo indelebile il resto della mia permanenza li dentro.
Vi risparmio gli epiteti che mi inseguirono da lì in poi..che poi, onestamente, mi accorsi che non venivano dai miei compagni (i primi giorni a nessuno fregava nulla), ma emersero appena la notizia passò ai loro genitori.
Io però in fondo mi sento fortunata.
Negli anni mi sono accorta di quanta ignoranza ci sia nel settore in genere, e non parlo solo di sessualità.
Una mia amica alle superiori mi raccontò che i genitori non le avevano nemmeno spiegato l'esistenza del mestruo. Quasi tutte le donne della mia età o simili (ho 36 anni..), non hanno una percezione chiara di quanto sia importante andare dal ginecologo o fare analisi periodiche.
Una compagna d'università, sapendo che poteva ereditare un problema alle ovaie dalla madre, al mio incitamento ad andare a fare almeno un'ecografia mi rispose "tanto se sono malata cambia poco. Prima o poi lo verrò a sapere".
Scusate l'off topic, ma per me, anche se le informazioni ora sono alla portata di tutti, c'è un'ignoranza di fondo davvero abissale. -
Figuriamoci, il centro Italia degli anni '60! Mia madre, educata per tutta la scuola dell'obbligo dalle suore mi ha dato le prime informazioni in modo impreciso e colpevolizzante al massimo, insomma, l'idea era quella del marchio di Eva su tutte le sue discendenti.
-
Mi accodo anche io alla generazione di 40enni... autodidatti.
Mia mamma mi spiegò solo che il ciclo era una cosa normale.
A dieci anni circolava in casa un libro su come nascevano i bambini, che io guardavo e capivo grosso modo che il seme del papà e il seme della mamma, assieme formavano il bambino.
Ma non riuscivo a capire la meccanica di come tutto ciò avvenisse.
Ho provato a chiedere piu' e piu' volte... ma mi è stato sempre risposto che era '' l amore '' che faceva capitare questo.
Per farla breve io sono arrivata a 16 anni a capire finalmente che il pene del maschio aveva un erezione e di come avenisse tutto il resto, guardando una enciclopedia medica in biblioteca in cui c'era il disegno dell atto sessuale. -
Se non sbaglio, tutti gli interventi svolti (anche da giovani e non solo da over 40) indicano l'assenza ed incapacità della famiglia italiana, in generale, di impartire non dico un'educazione sessuale ma proprio i rudimenti di una conoscenza di base.
Per me vuol dire che c'è ignoranza nelle famiglie e allora ... un simile compito lo deve svolgere la scuola, almeno per garantire che un certo numero di nozioni basilari vengano acquisite in modo corretto.
(-----------;)-------------)
Unisciti a noi!
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Thread suggeriti
-
- Topic
- Risposte
- Ultima Risposta
-
-
-
Poliamore, cosa ne pensate? 139
- Sconsolato86
-
- Risposte
- 139
- Visualizzazioni
- 6k
139
-
-
-
-
Sessualità a solo fine procreativo 337
- aconito
-
- Risposte
- 337
- Visualizzazioni
- 9.8k
337
-
-
-
-
Vantarsi delle esperienze sessuali è sintomo di insicurezza? 169
- Lu_Ca
-
- Risposte
- 169
- Visualizzazioni
- 4.5k
169
-
-
-
-
Esperienze sessuali limitate: cerco un confronto 18
- ologramma88
-
- Risposte
- 18
- Visualizzazioni
- 1.1k
18
-
-
-
-
Mi sono invaghita del mio relatore di laurea 64
- Elyforty
-
- Risposte
- 64
- Visualizzazioni
- 3.4k
64
-
-
-
-
Il mio complesso 151
- Creamy
-
- Risposte
- 151
- Visualizzazioni
- 8.9k
151
-