I miei genitori non accettano il mio ragazzo perche'...

  • Salve a tutti!
    Sono una nuova iscritta.
    Vorrei iniziare la mia (triste) storia. Ci siamo conosciuti al lavoro, ci siamo messi insieme e dopo pochi mesi abbiamo iniziato a convivere. Mi sono trovata bene con lui, anche se siame due persone diverse ed anche se litigavamo a volte. Ma, queste differenze e poca comunicazione hanno portato la nostra storia alla fine. Lui mi ha lasciata perche' semplicemente "non mi vedeva" come sua moglie, in futuro. Lui e' un tipo un po' tradizionale di uomo, mentre io sono totalmente diversa.
    C'era passione tra di noi, c'era qualcosa forte...ma semplicemente, in quel momento non andava piu'.
    Lui e' un uomo per bene, non ha vizi, non ha mai alzato la mano su di me, e' ordinato, responsabile. Viene da una famiglia tradizionale, mentre io da una famiglia piu' moderna. Quando siamo iniziati a convivere, io era una "bimba viziata" mentre lui voleva subito una donna matura, diciamo casalinga. Queste cose ci hanno separato alla fine.
    Sono tornata dai miei. Gli ho detto solo che lui non mi vedeva come sua moglie, senza aggiungere altri dettagli. Ero veramente triste, mi mancava tanto...
    Due mesi dopo, lui si e' fatto sentire. Ha capito di aver agito male, mi ha detto che mi ama e che mi vuole con tutti i miei difetti, che si e' comportato male. Ero felicissima. Mi mancava tutto quello che facevamo insieme, anche se non abbiamo avuto una storia perfetta. Lui mi ha detto che avrebbe cambiato tutto quello che mi dava fastidio.
    Abbiamo parlato, parlato tanto. Ci siamo resi conto entrambi che c'era un problema di comunicazione tra di noi, e che avremmo risolto tutto se ci fossimo aperti l'uno con l'altro. Ci siamo messi d'accordo che d'ora in poi parleremo sempre, diremo sempro l'uno all'altro cosa ci da' fastidio, cercheremo di cambiare e di renderci felici.
    Ci siamo rimessi insieme.
    Ho visto che lui davvero vuole cambiarsi, ho visto che ci tiene di me...
    Ho detto ai miei che stiamo di nuovo insieme.
    Loro hanno urlato, hanno detto che sono ingenua, che lui non fa per me. Mi hanno detto che lui non ha nemmeno un appartamento (vive con sua madre in un piccolo appartamento che non e' proprio adatto), che la mia vita con lui sara' un fallimento. Mi hanno ripetuto mille volte che lui non cambiera' mai, che mi sta mentendo, che solo vuole per comodi suoi ritornare con me (perche' abita in un appartamento piccolo e scomodo, mentre noi avevamo affittato insieme un appartemento bello), che io sono classe per lui...Che come non mi ha visto come sua moglie allora, non puo' vedermi neanche adesso..che vuole che gli faccia da cuoca e donna di pulizie...
    Poi, che lui e' brutto, e io sono bella :rolleyes:

    Io ho 27 anni, lui 33. Mi sento davvero come una bambina scema mentre loro mi stanno sempre sulle spalle, girano gli occhi quando lo menziono, mi pongono degli ultimatum (noi o lui), mi dicono non lo accetteranno mai e poi mai.
    Mi sento incastrata ed infelice.

    Vorrei tanto ricominciare a vivere con lui, mi sentivo felice quando stavamo soli e indipendenti, con le nostre abitudini. Qui invece dai miei non mi sento felice affatto, mi sento come in una gabbia, non ho voglia di far nulla, vorrei andarmene e riprovare da capo con lui...ma come? Stiamo insieme gia' da 4 mesi, ma non voglio piu' che ci vediamo in questo modo, come fidanzatini da scuola media.
    Chi ha ragione? Come faccio? Datemi un consiglio. E poi, come loro possono garantire che il prossimo uomo che incontrero' sara migliore di questo?!
    A volte penso che la sua mancanza di un appartamento normale sia l'unico motivo, anche se mi dicono altri motivi (siamo diversi, lui non fa per me,e' BRUTTO, non mi trattera' bene ecc.)

    Io so solo che mi manca tutto quello che abbiamo avuto insieme, le nostre abitudini, i nostri litigi..tutto! Anche cosi' ero felice, con questi cambiamenti ne saro' ancora di piu'. Lui mi ha detto che la separazione ha fatto bene ad entrambi perche' adesso la nostra relazione sara' migliore.

    Aiuto! Sono disperata! ;( ;(

  • Allora, secondo me il "problema" è da dividere in due argomenti, mentre tu, presa da ansie e sentimenti, metti tutto nello stesso calderone.
    - Genitori -- è normale, a prescindere che tu abbia o meno una storia d'amore, che ad una certa età, ed a maggior ragione se hai già fatto una piccola esperienza fuori di casa, tu non sopporti più di vivere con loro. È fisiologico e sano, non confondere però questo desiderio col desiderio di vivere col tuo ragazzo, perche sono due cose diverse. Da quello che scrivi a me sembra che più che altro, e giustamente, che tu voglia iniziare una tua vita indipendente. Ottimo.
    Secondo, anche se non ho mai tollerato le ingerenze dei genitori..in questo caso non mi sembra poi così strano che loro non abbiano una buona considerazione di questa persona, dato che ti ha fatto molto soffrire, e non ci sono basi solide e concrete per cui ora dovrebbe essere diverso (agli atti, per ora ci sono solo tante buone intenzioni).
    - Amore -- Ora, leggendo quello che hai scritto scusami..ma io ti darei una ventina d'anni scarsi..perche non mi sembra un ragionamento molto maturo. Prima lo descrivi come "buono, gentile.." specificando poi che non ti ha mai messo le mani addosso. Ci mancherebbe! Poi elenchi quelli che, a detta del tuo patner, sono le tue mancanze. L'essere troppo indipendente, a quanto pare, e non vivere per servirlo e riverirlo come in una soap americana anni '50.
    A me sembra che questa persona ti stia un pochino manipolando, facendoti sentire in colpa per quello che sei..ma potrei sbagliarmi.
    Poi anche il fatto che ti ha lasciato perche non rispettavi il suo stereotipo di "moglie perfetta" mi lascia un pochino basita.
    Ora, non so quali cambiamenti avete apportato alla coppia, come vanno le cose etc..ma ti posso dire con certezza che una persona non cambia.
    Possono mutare certi atteggiamenti, si possono limare certi tratti, si possono raggiungere dei compromessi, ma il substrato rimane quello.
    Io ci penserei bene..ma se vale la pena lo puoi sapere solo tu.

    E per ultimo..se davvero la vostra storia è importante, siete felici e soddisfatti..allora fa i tuoi progetti con lui. Sarà il tempo a dimostrare ai tuoi genitori che avevi ragione. Se ti incaponisci e fai i capricci dimostri solo di essere ancora immatura e dipendere da loro.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

  • Inanzitutto, grazie mille per la risposta.
    Volevo dire che magari mi sono espressa male...
    Noi abbiamo sempre fatto insieme le cose da casa (spese, pulizie ecc.), quindi non era un uomo che voleva che io facessi tutto da sola, ma devo ammettere che sono una persona un po' pigra e lui voleva che io sia migliore...Lui si sentiva spesso che deve pensare da solo a tutto (ad esempio lui si ricorda sempre cosa dobbiamo fare e quando: pagare le bollette, accendere la lavatrice ecc, mentre io me ne scordavo sempre) percio' lui non mi riteneva una persona responsabile e voleva che io cambiassi un po'.

    I miei genitori hanno ammesso che sono pigra, ma che in ogni caso lui non dovrebbe avere queste aspettative all'inizio di una convivenza.

    Non e' solo il fatto di essere indipendente, perche' in quel caso l'appartamento l'avrei affittato da sola. Io non voglio vivere da sola, voglio vivere con lui.

    Avrei tanto bisogno che mi lascino decidere per me stessa, che mi lascino vedere come va adesso la convivenza con lui, in un anno o due me ne accorgerei se le cose veramente sono cambiate o meno.

    Cosi' mi sento infelice e se lo lasciassi, mi chiederei sempre come ne sarebbe andata...

    E no, lui non mi fa sentire in colpa per quello che sono...lui e' cosciente di aver agito male lasciandomi, mi ha detto che lui sa chi sono e che mi vuole cosi' come sono, solo facendo dei piccoli compromessi. Anche lui li fara', certamente.
    I miei invece mi fanno sentire in colpa, perche' come se scegliendo lui io rinunciassi a loro.

    Io voglio bene entrambi e li voglio entrambi nella mia vita.

    Anche se dovessi sbagliare, perche' non mi fanno provare per vedere come andra'?!

  • Scusa se aggiungo, ma quello che avevo scritto, che non mi aveva mai messo mani adesso, volevo dire che
    visto che lui non e' un alcolizzato, un tossico dipendente, non e' di natura violenta, ma semplicemente ci siamo lasciati per altri motivi non cosi' esagerati
    non capisco il perche' di questa loro intolleranza nei nostri confronti

  • e' mia opinione che Lupotta abbia fatto un quadro della situazione reale. Le persone non cambiano in 2 mesi ....... poi lui vorrebbe una casalinga ... tu vorresti uscire dalla famiglia e questo va bene ma lui non lo vedo molto adatto a te anceh se e' un'esperienza che comunque ti puo aiutare a crescere. Le ingerenze dei tuoi genitori le giustifico in parte anche se lo fanno per il tuo bene ma sul discorso sei troppo bella io lo lascerei perdere non c'entra niente. solo tu puoi scegliere e i consigli esterni valgono relativamente. Io farei la cosa che mi fa stare piu bene..... famiglia convivenza o me ne vado a vivere da sola per un po' poi rivaluto la situazione? :)

  • Dunque, se il suo era un tentativo di spronarti a prenderti le tue responsabilità e maturare, posso anche capire..anche se secondo me quando lasci una persona la lasci e basta..se vuoi invitarla al miglioramento ci sono altri modi.
    Comunque, se sei convinta di quello che vuoi fare, hai i mezzi e la possibilità di farlo, fallo.
    Io non capisco le persone che dicono che i genitori sono invadenti, o limitanti..ma sono i primi a farsi limitare.
    ''Se loro non vogliono non ci provo neanche.."
    Allora ti sta bene, che ti dicano cosa fare o non fare...ma scusa, sto divagando.
    Loro sono i tuoi genitori, non i padroni assoluti della tua vita.
    Quindi organizzati,e vai.

    L'uomo si differenzia dal resto della natura soprattutto per una viscida gelatina di menzogne che lo avvolge e lo protegge.

  • lui vorrebbe una casalinga

    Di questo non possiamo essere certi, anzi: ci sono tutti gli elementi per dubitarne.

    A me pare che lui non voglia fare il casalingo solitario, l'unico della casa. E mi pare un desiderio più che legittimo.

    Dunque, se il suo era un tentativo di spronarti a prenderti le tue responsabilità e maturare, posso anche capire..anche se secondo me quando lasci una persona la lasci e basta..se vuoi invitarla al miglioramento ci sono altri modi.

    Il problema è che questo "modo diverso" di spronare a migliorarsi è davvero diverso per ogni persona. Per alcuni (la maggior parte) non esiste un "modo giusto" di spronarli a migliorare: semplicemente non si può. Bisogna aspettare che lo facciano da soli, SE lo fanno da soli.

    Questo perché l'orgoglio, l'inesperienza e la presunzione di onniscenza regnano sovrani.. e l'unico modo di spronare a migliorare e lasciare che sbattano il grugno sul problema.

    EDIT: aggiungo ceh secondo me il comportamento dei genitori di lei è eccessivamente protettivo. Ma non conoscendo ne' lei, ne' lui, ne' loro: non possiamo dirlo con certezza. Di sicuro dovrebbero evitare ingerenze così pressanti se non quando si tratta di un chiaro caso di rischio.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Di questo non possiamo essere certi, anzi: ci sono tutti gli elementi per dubitarne.

    A me pare che lui non voglia fare il casalingo solitario, l'unico della casa. E mi pare un desiderio più che legittimo.

    Questo e' appunto cio' che lui mi aveva detto, che non voleva fare un casalingo solitario e forse, per farmi muovere un po', aveva assunto un'attitudine un po' diciamo sbagliata...ed ha dimenticato tutte le cose belle per le quali stavamo insieme. Ha messo da parte il nostro amore per questa sua preoccupazione esagerata.
    Lui non e' un santo ma tantomeno lo sono io...Ha ammesso che ha sbagliato, che se ne e' pentito, che mi ama, che si preoccupava troppo di dover fare tutto da solo.
    Si, sono io un po' pigrina, ma non cosi' tanto come lui se lo immaginava...pensava di dover sempre rimproverarmi perche' io possa assumermi un comportamento piu' responsabile. Io mi infuriavo sempre quando lui lo faceva e cosi' iniziavano i litigi che hanno portato la nostra storia alla fine.

    Ma, assolutamente, non si tratta di un chiaro caso di rischio...almeno io credo :)

  • Giusto per aggiornarvi...l'ho lasciato. Ovviamente nemmeno io ero proprio completamente sicura per andare in fondo a questa storia.
    Oppure non ne avevo il coraggio.
    Magari ho sbagliato, ma non lo sapro' mai. Non posso prevedere il futuro. So solo che mi sento veramente triste.
    Credo che non valeva la pena lottare contro i miei se lui poi potra' magari di nuovo essere come prima, quando si sentira' abbastanza sicuro.
    Pensate sia stata la decisione giusta?

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