Poi dipenda come detto prima con chi lavori ho lavorato in passato 6 mesi facendo un lavoro da operaio in una catena di montaggio molto oiiso ma devo dire che per me forse è stato il miglior lavoro (anche se noioso) perchè lavoravo con persone che ti aiutavano che si aiutavano a vicenda che se c'era un problema si riunivano e "lottavano" invece ultimamente noto che ognuno cerca di tirare l'acqua al proprio mulino.
odio il lavoro è così assurdo??
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Ciao, questa tua discussione mi tocca molto da vicino e ho deciso di iscrivermi al forum proprio per poter rispondere. Anche io, specialmente nell'ultimo anno, ho avuto di questi pensieri. Sono arrivata a chiedermi per che cosa valesse veramente la pena vivere (nessun collegamento con il suicidio però) dal momento che si perdono così tante ore facendo cose che non ci recano soddisfazione. Questi pensieri mi fanno sentire in gabbia e anche un po' presa in giro perché ho come l'impressione che la vita mi stia passando accanto e che quando avrò finalmente tempo per dedicarmi a ciò che mi piace fare allora non ne avrò più la forza.
Forse si tratta di trovare qualcosa da fare che non faccia apparire vano tutto il resto. Allora si potranno sopportare anche quelle cose di cui non capiamo il senso (vedi: lavorare 8 ore al giorno o anche più, dormirne altrettante o anche meno, e via così ogni giorno della vita...). Io personalmente sto cercando di capire quale possa essere, per me, questo motivo per cui vivere e se in qualche modo sia possibile renderlo il mio lavoro. -
Anch'io la penso così con la sola differenza che, svolgerei il mio lavoro serenamente , se non fossi a contatto con gente rompiballe che mi avvelena l esistenza e con gente cattiva ed invidiosa .D :-NU
Facendo un lavoro partime non è vero che si ha più tempo per le proprie passioni.Io ho un lavoro partime e alla inizio ero entusiasta di poter avere il resto della giornata per coltivare i miei interessi ma arrivavo a casa talmente stanca da non riuscire a far nient altro.A lavoro faccio così tante cose in poco tempo e la mia pausa consiste nel bere un caffè. Non solo devo fare il mio lavoro ma anche gli extra sempre nello stesso tempo .Non ho tutti i torta pensare di essere sfruttata per non parlare del mio umore e della mia autostima ne risentono .A volte , sarò così assorbita dal lavoro e dalle circostanze , che mi perdo e non mi riconosco più -
mary per caso lavori alla lidl?
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No Math
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Odio il lavoro e non me ne vergogno come vorrebbero gli altri,penso che siamo veramente schiavizzati,come si fa a rubare 10 ore al giorno quando 8 sono di sonno e due servono per mangiare insomma ti resta una manciata di tempo che sia veramente tuo.
Il discorso del fare il lavoro che piace (come se fosse facile,come se fosse intuitivo capore quello che preferisco,come se poi non ci fossero altri problemi sul lavoro oltre la passione e la mancanza di motivazione) lo trovo INVALIDO perché anche fare l'amore é bellissimo e piace a tutti o quasi,ma farlo 8/10 ore al giorno é una tortura.Io non voglio sprecare la mia vita cosi,spendendo quello che guadagno se avanzasse qualcosa,in oggettini e hobby per distrarmi dal lavoro,mi sembra un cane che ai morde la coda...
non è vita per me...
però sembro l'unico a pensarla cosi...ditemi quello che pensate senza problemi,non mi offendo anzi,voglio capire se sono l'unico..al momento questa cosa é la prima causa di depressione per me...Finalmente trovo qualcuno che la pensa come me!
Anche per me è la prima causa di depressione, però come hai detto giustamente un altro utente, lamentarsi del lavoro è sacrilegio e quindi si tende a tenerselo per sé.
Anche per me è una tortura, ma ho un contratto indeterminato e non ho il coraggio di lasciarlo, vista anche la difficoltà/impossibilità di trovare altri lavori.
Me lo devo tenere, purtroppo non riesco a fare come dice qualcuno "se non riesci ad uscire dal tunnel, arredalo" perché se a me una cosa non piace, non piace, punto.
Soluzioni per ora non ne ho, chi le dovesse trovare faccia un fischio! -
Stai facendo un lavoro che non ti permette di esprimerti, ci credo che odi il tuo lavoro. In ogni caso non è che siano tutti zombie anestetizzati, il fatto è che la nostra società si fonda sul lavoro delle persone, alla fine siamo schiavi di noi stessi e dei nostri bisogni. Immagina la suddivisione dei ruoli come uno scambio di tempo: tu fai il parrucchiere, ma il tuo lavoro è equivalente a ciò che consumi: cibo, abitazioni, servizi telefonici etc. Quando lavori scambi il tuo tempo con qualcun altro che ti permette di vivere con tutti i comfort di questa società, dai un po' del tuo tempo al contadino che passa la vita sui campi (potrebbe capitarti anche fargli un taglio di persona!), un altro po' all'operatore che chiami quando hai problemi sulla linea telefonica, un po' al muratore che ha costruito la casa in cui vivi. Certo se dai per scontate tutte queste cose, è facile dire che il lavoro è inutile, peccato la nostra vita si basi sul lavoro altrui, senza il quale vivremmo in una giungla cibandoci di bacche
Non metto in dubbio che la suddivisione dei ruoli e delle richezze sia iniqua e ingiusta, anzi lo urlo ad alta voce, e per questo bisognerebbe combattere.
Però in ogni lavoro è possibile trovare qualcosa di "bello". Immagino che tu possa conoscere tante persone, fare lunghe chiacchierate, andando anche sul personale. Il proprio parrucchiere è un po' un amico intimo, anche se lo vedi solo una volta al mese, i suoi clienti gli vogliono bene. Sta tutto lì, in cosa stai guardando: il bicchiere mezzo pieno o il bicchiere mezzo vuoto. Ma la parte mezza piena c'è sempre e sforzarsi di cercarla sarebbe un buon esercizio per godersi la vita.
Non voglio dire che bisogna accontentarsi però, se tu hai dei sogni dovresti inseguirli, esistono diversi modi per realizzarli, bisogna solo cercare e cercare. -
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