Io in A non arrivo e poi ci dovrei già essere. Non ho diritto a essere felice finché non mi allineo agli altri
La vergogna di essere bamboccione
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Io in A non arrivo e poi ci dovrei già essere. Non ho diritto a essere felice finché non mi allineo agli altri
Non ti allinei agl'altri finquando non provi a passare dalla serie c alla b lo sai?
Aldilà di questo la vita è bella perchè ogni esperienza,anche quella più sgradevole porta con sè qualcosa da imparare.Vedila cosi,le altre persone che sono in A hanno già buciato le "tappe" e non hanno più nulla da fae/vedere/scoprire mentre tu sei in tempo per tutto,tutto per te avrà il sapore della prima volta,non è fantastico? -
Ah beh fantasticherrimo direi
Io devo solo vergognarmi. Se fossi felice oltre ad essere un bamboccione sarei anche un bamboccione ridicolo. -
Ah beh fantasticherrimo direi
Io devo solo vergognarmi. Se fossi felice oltre ad essere un bamboccione sarei anche un bamboccione ridicolo.Posso dirti una cosa?Io credo che tu ti colpevolizzi troppo.Sono due i casi
O sei tu pienamente responsabile in parte di questa situazione e ti sta bene:nel senso hai fatto di tutto per metterti in questa situazione e non volerne uscire perchè una parte di te ti odia e masochisticamente parlando ti piace cuocerti nel tuo brodo e autoinfliggerti pene
O non è vero quello che pensi e il tuo colpevolizzarti è un modo per attirare l'attenzione. -
Sono chiaramente l'unico colpevole della mia situazione.
Io faccio quello che posso per migliorare ma da questo non mi da diritto ad essere felice. Se fossi felice farei ridere, sarei ridicolo (più di quanto già non sono). Qui non si tratta di infliggersi punizioni ma di mantenere un contegno coerente con il mio status e la mia situazione.
Quindi mi vergogno giustamente di me, tengo la testa bassa, non vado certo in giro fiero di me .. taccio. Almeno non faccio ridere. Ma te lo immagini uno come me che sorride felice? Uno dice "quello lì è scemo tutto". Almeno così si dice "ok, è bamboccione però è dispiaciuto è consapevole della sua situazione".
Tutto qui. Poi se miglioro nel frattempo meglio, ma sempre una m∙∙∙a rimango. -
Dolciotto, se ho capito il campo..io ti consiglierei di cambiare. E' una professione dove, se non hai parenti o conoscenze, è molto molto difficile trovare il proprio spazio. Troppo satura..
Sappi comunque che, come te, sono in tantissimi. Semplicemente alcuni non hanno il coraggio di dichiararlo e passano il tempo a sproloquiare su guadagni e clienti. Vivono da soli, ma non sai a che condizioni: magari i genitori li aiutano o hanno un compagno con un posto fisso.
Prova magari presso altri, in azienda o coi concorsi. Capisco la frustrazione. Io non passa giorno in cui non maledico la facoltà che ho scelto, sebbene l'abbia amata tantissimo. Perché mi ha costretta a sacrifici sproporzionati rispetto a quello che mi ha ridato indietro.
Vedrai che, sistemato il lavoro, il resto verrà da sè. Ti sentirai più indipendente, più sicuro di te stesso, smetterai di fare i paragoni con gli altri perché sarai sereno delle tue cose. E questa nuova condizione ti aiuterà anche a trovare una ragazza. -
Sono chiaramente l'unico colpevole della mia situazione.
Io faccio quello che posso per migliorare ma da questo non mi da diritto ad essere felice. Se fossi felice farei ridere, sarei ridicolo (più di quanto già non sono). Qui non si tratta di infliggersi punizioni ma di mantenere un contegno coerente con il mio status e la mia situazione.
Quindi mi vergogno giustamente di me, tengo la testa bassa, non vado certo in giro fiero di me .. taccio. Almeno non faccio ridere. Ma te lo immagini uno come me che sorride felice? Uno dice "quello lì è scemo tutto". Almeno così si dice "ok, è bamboccione però è dispiaciuto è consapevole della sua situazione".
Tutto qui. Poi se miglioro nel frattempo meglio, ma sempre una m∙∙∙a rimango.Non capisco perchè considerarsi una m∙∙∙a onestamente.Se sei bamboccione a tret'anni non è esclusivamente colpa tua.La società di oggi è quella che è.Pensi che 10 o 20 anni fà richiedessero cosi tanta preparazione anche per svolger eun lavoro umile ai nostri genitori?
Poi non si vive solo di status sociale...che problemi hai?Non ti senti felice con chi?In rapporto a chi ai tuoi amici? -
Le ragioni per cui mi sento come mi sento le ho spiegate lungamente e non vorrei annoiare reiterandole. Non mi piace dare colpa alla società, alla politica, ai puffi, al complotto massonico .. la colpa è solo mia. Mia se non ho una ragazza, mia se non guido, mia se non guadagno, mia se sono un bamboccione.
Qui non si tratta nemmeno di non sentirsi felici. Qui si tratta di non averne diritto. -
In pratica "non hai diritto" di essere felice perché credi che una parte della società ti giudichi male per come sei messo economicamente, è così?
Questo desiderio di riallinearsi con gli altri posso capirlo, ma fino a un certo punto: dopo i trent'anni essere "alla pari" economicamente con le altre persone è così fondamentale da pregiudicare la felicità di una persona?
Se tu dovessi crescere un figlio, gli insegneresti a vergognarsi di essere più povero degli altri?
Secondo me sbagli a credere che tutto dipenda da te: se tutto dipende da te, la situazione non cambierà fino a quando tu non farai qualcosa. Ma cosa potresti fare? E perché non lo fai? Forse perché non hai i mezzi...? -
Sentirsi responsabili del proprio destino è indice di maturità,e già questa è una cosa positiva:pensa quante persone ricche si comporano come dei quindicenni.Già questo ti rende di serie A rispetto alcuni di loro sotto certi punti di vista.
Ancora:essere responsabili o sentirsi tali del proprio destino è il primo passo per assumere impegno,se sai che sei dove ti trovi per colpa tua sai di avere controllo sulla tua vita.
Avere controllo,percepire di avere controllo è la base per cambiare.Solo se sai di essere responsabile delle tue azioni puoi dopo esserti fatto trascinare dalla corrente iniziare a nuotare risalendo il fiume.
Questo significa avere controllo sulle proprie azioni e questo significa reputarsi responsabile della propria situazione.
Senza offesa,non voglio risultare drastico,ma a me sembra che tu conviva con una parte di te che ama fustigarti e torturarti.Come se fossi un pò masochista
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