Vite straordinarie...

  • Vite straordinarie. E’ stato il titolo di un programma e mi è sempre piaciuto, perché mi fa subito venire in mente un altro titolo: Vite di m∙∙∙a.
    Mi è tornato alla mente guardando la cerimonia degli Oscar. La vincitrice dell’Oscar come migliore attrice nel suo discorso di ringraziamento ha detto , rivolgendosi a tutti i bambini : “non importa da dove venite, potete comunque raggiungere il vostro sogno”.
    Ecco, a me queste cose mi fanno salire la bestia…
    Io vorrei dirle di correggere il tiro, perché il punto non è che non importa “da dove” venite, ma piuttosto “ con che cosa ”. Infatti non ha senso credere che il fatto di essere nati in una condizione agiata o disagiata possa condizionare l’avvenire, poiché quello che condiziona è esclusivamente il DNA. Cioè quello che uno è in grado di diventare perché ne ha l’abilità, la predisposizione. Per esempio non è un ostacolo l’immobilità fisica per un cervello come quello di Stephen Hawking e non è stata una limitazione la povertà per un talento come Charlie Chaplin…In sintesi, quando si nasce con un corredo genetico vincente non si può non essere un vincente, quale che sia il campo d’applicazione. Sai che sforzo.
    Ma quando nasci con un DNA da perdente ? Si fa un bel dire che tutti noi siamo diamanti che aspettano solo di poter brillare, che tutti noi abbiamo delle potenzialità, delle abilità che ci rendono speciali e che dobbiamo solo scoprirle. Sono tutte scemenze. Ci sono vite straordinarie e ci sono vite di m∙∙∙a, semplicemente perché così come esistono DNA straordinari esistono pure quelli che non lo sono. DNA di persone che non sanno fare niente di speciale, in nessun campo, oppure persone “normali” che non hanno talento e che se non gli offri un po’ di fortuna potranno soltanto rimanere nella loro melma, senza mai riuscire a realizzare niente.
    Si fa un bel dire che “se vuoi puoi”, se ce la metti tutta e ci credi ce la fai. Ma vero? E chi lo dice? Mi presentate uno che non ha nessun talento e nessuna fortuna ed è riuscito a realizzare i propri sogni? Sì, perché i sogni ce li hanno pure quelli che non valgono niente, solo che non sanno come fare per raggiungerli.
    Io, per esempio, sono nata con un DNA perdente, quindi che potevo ottenere nella mia vita? Forse di vincere l’Oscar? Anch’io avevo dei sogni, ma non erano supportati dal mio DNA, perciò niente da fare. Quando nasci senza capacità puoi solo sperare nel conto in banca, ma quando non hai nemmeno quello …Afferri quel che puoi per sopravvivere e conduci una vita di m…
    Morale della storia: non importa da dove vieni (vero) ma soltanto cosa hai ( capacità o denaro).
    Per tutti gli altri c’è mastercard :D

  • Il riferimento al DNA mi pare pertinente.

    Ma ci sono delle lacune nel tuo ragionamento. Per esempio, tu ritieni che per essere felici e soddisfatti bisogna per forza raggiungere una meta, o evidenziarsi socialmente.
    Ma alcuni semplicemente sono contenti di stare bene nella propria anonima famigliola, dove c'è affetto e comprensione. E non importa se ogni tanto il conto va in rosso.

    Altri raggiungono la loro meta, a cui erano predisposti. Per esempio diventano manager o uomini d'affari, politici di fama, ma poi magari in un rovescio si ritrovano in mezzo ad avvocati e paura della galera da non riuscire piu' a dormire di notte, o passano una vita matrimoniale fatta di fallimenti, con figli tossici o delinquenti.

    Io penso che la frustrazione sia nel desiderare ciò che non si puo' avere. Tutti possiamo essere importanti. Ma dipende dalla meta che ci diamo.
    Tu puoi essere importante per i tuoi amici o il tuo compagno, o metterti in luce per la tua affabilità e la tua modestia, ed essere sempre cercata e apprezzata.

    Se il fine ultimo è la tua soddisfazione e la sensazione di essere amata e benvoluta, questo è un successo, anche se sei analfabeta o senza una lira.
    C'e' chi invece a tre lauree e è ricco di famiglia, ma è un infelice perchè non è mai soddisfatto di nulla, e sempre in cerca di nuovi guai.

    Quindi direi che il DNA ti predispone in qualche modo, ma poi sta a te giocare bene le tue carte e mirare al possibile, non all'impossibile. Anche se questo è contrario alla moda di pensiero di questo momento storico, che vuole felice solo l'uomo o la donna di successo, piena di soldi e di donne [o uomini].

    Ma è illusione. Nella favola, l'uomo piu' felice della terra, non possedeva nemmeno la camicia. ;)

  • Il mio fine ultimo era realizzarli professionalmente, ma ho fallito perché ho avuto poco cervello. Doctor Faust, non pensi che l abilità nel giocare le proprie carte sia anch'essa afferente al DNA ? Chiedo perché mi piacerebbe rintracciare qualche brandello di libero arbitrio,ma non ci riesco...

  • Il mio fine ultimo era realizzarli professionalmente, ma ho fallito perché ho avuto poco cervello. Doctor Faust, non pensi che l abilità nel giocare le proprie carte sia anch'essa afferente al DNA ? Chiedo perché mi piacerebbe rintracciare qualche brandello di libero arbitrio,ma non ci riesco...

    be vedi...se ti dicessi di si, vorrebbe dire togliere ogni speranza e illusione di cambiamento proprio a chi annaspa.

    Se ti dicessi di no, vorrebbe dire essere un sognatore che crea illusioni, ma poi non sa gestire la frustrazione di chi ti dice:- Sono passati dieci anni, ma io sono ancora quello..!-.

    Diciamo che potrebbe essere la prima risposta a valere [tutta colpa del DNA!], ma il caso e il fatto che noi non conosciamo appieno le riserve del nostro bagaglio ereditario, ci permettono di poter pensare che qualche possibilita' di cambiamento ci sia, in relazione ai fatti storici, all'ambiente, a variabili indipendenti che ci costringono a cambiare rotta, all'età che avanza e che spegne certi entusismi, per accendere altri interessi.

    Quindi il DNA non è tutto [forse]. :D

  • io penso che c'è un altra possibilita' a tutto questo ragionamento:e se fosse tutto un disegno divino?
    c'è chi nasce ricco,chi fortunato,chi sano e chi malato,chi portentoso,intelligente o meno ecc..
    cio' che non credo è che uno nasca "perdente",questa è una nostra condizione mentale che alla fine porta con se le sue conseguenze..
    tutti abbiamo la possibilita' di migliorarci a questo mondo,certo non tutti saremo einstein o rockefeller ma ogniuno nella sua realta' puo realizzarsi..
    il problema è quando uno vuole andare oltre le proprie possibilita',oppure ha forti ambizioni,allora si inizia a vedere tutto in negativo e non è un bene..
    a parte la salute psicofisica io non me la sentirei di chiedere null'altro nella vita nel senso che bisogna anche accontentarsi di cio' che si ha e cercare in qualche modo di migliorarlo e sviluppare al massimo le potenzialita'..
    io parlo secondo la mia visione tendenzialmente spirituale, e credo che la vita sia una "prova",di coraggio specialmente,ma anche di umilta'..
    di geni ne nasce uno su un milione,di talentuosi qualcuno in piu,di persone "comuni" molte,non per questo dobbiamo dannarci pensando di avere meno possibilita' di loro..
    facciamoci forza cercando di essere cio che siamo ma nel migliore dei modi e ci sentiremo anche realizzati..
    la forza di volonta' potrebbe darci una bella mano,sta li il libero arbitrio,nel poter decidere se essere migliori o peggiori di come siamo nati(spiritualmente parlando)..
    un abbraccio..

  • Anche se questo è contrario alla moda di pensiero di questo momento storico, che vuole felice solo l'uomo o la donna di successo, piena di soldi e di donne [o uomini].

    A me interessa vivere una vita in pace!
    Non ho sogni o ambizioni. Non voglio diventare "qualcuno". Voglio vivermi la mia vita serena.
    Ogni volta che tenti di essere felice anche nella tua povertà spirituale o economica c'è sempre qualcuno che deve ricordarti che sei una persona che nella vita non combinerà nulla.
    Se io non voglio combinare nulla, lasciatemi fare!
    E invece il pregiudizio c'è, perché figurati se una persona che non ha un minimo di ambizione verrà mai considerata.
    Sì può vivere anche senza essere il presidente della repubblica, ma si può vivere in completa solitudine?
    Ti avvicineresti mai a una persona poco ambiziosa?

  • io penso che c'è un altra possibilita' a tutto questo ragionamento:e se fosse tutto un disegno divino?

    Fra tutte le ipotesi questa è quella piu' flebile e ipocrita. Tanto vale dire che è tutto nelle mani del caso.

    la forza di volonta' potrebbe darci una bella mano,sta li il libero arbitrio,nel poter decidere se essere migliori o peggiori di come siamo nati(spiritualmente parlando)..

    Qui contraddici il punto sopra. Se c'e' un disegno, la tua volontà conta poco, in quanto tu devi rientrare nel disegno. Quindi non ci può essere un vero libero arbitrio [che nei fatti non c' è, ma per altri motivi che non sono "spirituali", ma materiali].

    Sì può vivere anche senza essere il presidente della repubblica, ma si può vivere in completa solitudine?
    Ti avvicineresti mai a una persona poco ambiziosa?

    Certo, se per compensare le mie mancanza ho bisogno di una persona che non sia sempre un rivale bisbetico, ma un insostituibile compendio. Con vantaggio anche suo che troverebbe qualcuno che la solleva dall'onere di dover prendere decisioni che lacerano. [indipendentemente dal genere di appartenenza]. :)

  • doctor faust legga bene prima di esprimere un giudizio sul mio giudizio..forse lei interpreta male cio che scrivo oppure per altri motivi che non conosco lei tende ad imporsi contrariamente agli altri..comunque il disegno divino è inteso per il come,dove e quando nasciamo,il libero arbitrio e la forza di volonta sono intesi nel migliorare il nostro status attuale..e come fa lei a dire che non è tutto nelle mani del caso? ha scelto lei di nascere? ha scelto lei dove e quando? come vede è proprio il caso a decidere,o meglio ancora è il disegno divino!! prima di definire un affermazione "ipocrita" ci mediti sopra..grazie

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