il punto è un altro:
- tu lo faresti?
- e se si, chi ti autorizza a giudicare la frequentazione di prostitute (come qualcosa che debba essere confessato)?
Io la penso così.
Andrebbe confessato all'altro nel caso in cui si suppone che quest'altro ha investito risorse nella relazione credendo che l'altra persona si comporta in certi modi.
Se non le viene detto, viene ingannata, e alla persona ingannata in questo modo viene prodotto un danno perché investe risorse in un qualcosa (la fedeltà sessuale) che il partner in realtà non le garantisce.
Un uomo fa finta di essere fedele alla sua donna, fa finta che le piace molto dal punto di vista sessuale, lei crede a tutto questo, ed in cambio questa donna si comporta in certi modi positivi col partner, se sapesse che il partner non mantiene certi obblighi rispetto ai quali si è tacitamente d'accordo quando si afferma di stare insieme, magari non investirebbe tante risorse in questa relazione.
Io non faccio differenza se fosse stata ribaltata la situazione tra i sessi valeva lo stesso identico principio.
La menzogna in questi casi produce un danno reale, non è più una questione di privacy, dove io e te da adulti ci mettiamo d'accordo e facciamo certe cose in una stanza senza aver voglia di diffondere queste notizie in giro.
Visto che nelle relazioni tra uomo e donna viene tacitamente presa in considerazione la fedeltà sessuale, questa cosa l'altra persona dovrebbe conoscerla per me, affinché possa scegliere liberamente con chi voler stare ed investire le sue risorse in modo ponderato ed appropriato e non sperperarle per un partner che la inganna e continua ad ingannarla.
Vogliamo fare gli scambisti? Va bene. Vogliamo andare con svariati amanti? Va bene... Ma dobbiamo saperlo tutti e due.