Buoni e cattivi

  • Sembra banale, ma voi siete sicuri di saper riconoscere i buoni dai cattivi ? I sinceri dai falsi e dai manipolatori? Quelli di cui fidarsi e quelli da cui proteggersi le spalle?
    Secondo me si rischia di cadere in vari errori di valutazione legati al senso comune e alla morale, provo a fare un elenco di quelli che vengono in mente a me:
    -Scambiare per cattivi quelli che non condividono la nostra "morale"
    -Scambiare per buoni quelli che fanno le vittime e fanno sembrare che sia sempre colpa degli altri
    -Scambiare per veri buoni quelli che dicono di esserlo ( se una persona insiste troppo nell'attribuirsi una qualità sta cercando di trasmettere un'immagine di se con uno scopo ben preciso )
    -Scambiare per cattivi quelli che fanno casino, che sbottano, che hanno reazioni sopra le righe ( salvo poi scoprire che con un briciolo di compresione cambiano dal giorno alla notte )
    -Scambiare per buoni quelli che tradizionalmente e/o istituzionalmente dovrebbero esserlo ( genitori, insegnanti, persone che operano nel sociale )
    -Scambiare per buoni quelli che ti invitano a rassegnarti, che non cambierai mai/che la tua situazione non può cambiare, che hai dei difetti/limiti che devi "accettare" ( vogliono sembrare "realistici" ( = credibili ) , in realtà non ti stanno spingendo ad arrenderti, sarà davvero quella la soluzione ( e il nostro bene , più che altro ) ? )
    -Scambiare per buoni quelli che , a parole, amano, amano, amano, il mondo e l'umanità intera ( e poi condannano con giudizi drastici dei poveracci che non soddisfano la loro morale )

  • ciao , l'unico modo per non sbagliare in una simile valutazione sarebbe quello di poter leggere il cuore delle persone , questa facoltà per i credenti è in possesso solo del Signore.
    Esprimenre un giudizio valido senza possedere questa facolta secondo me è inmpossibile.
    Per fortuna non spetya a noi giudicare chi ci sta intorno.
    Altra cosa è invece giudicare il comportamento specifico delle persone nei nostri confronti in base a dati ogettivi che naturalmente devono essere valutati con obiettivita e non animati da sentimenti di vario genere come il rancore (per esempio la tipa non ci sta ergo è una s∙∙∙∙∙a) o di vantaggio (per esempio il capo mi ha dato l'aumento quindi è bravo).
    Giudicare il comportamento degli altri verso di noi serve a proteggerci e possibilmente ad instaurare rapporti costruttivi spesso però si sbaglia lo stesso , per varie ragioni , puo mancare l'esperienza opure perche magari una persona non è solo buona o solo cattiva ma puo essere anche ambedue , poi per cattivo bisogna vedere che si intende. Cattivo per taluni potrebbe essere un insensibile , pero un insensibile non è che ammazzi nessuno.
    Anche per buono bisogna vedere cosa si deve intendere un filantropo ? una persona sempre disponibile e mai iraconda ? Chi lo sa .. pesnso che alla fine cio che si puo giudicare sia il comportamento e non l'essere.

  • se si potesse capire che ogniuno ha un posto in quel che capita...allora sarebbe più chiaro il motivo.
    sarebbe più chiaro il perchè del gesto....
    si capirebbe che se esiste il ladro è perchè deve esistere un giudice per cui il nostro rancore non serve a nulla....
    ogni esperienza è un insegnamento...

    Amatevi l'un l'altro, ma non fatene una prigione d'amore. Gibran

  • Per "buoni" intendo coloro i quali fanno del bene al prossimo o comunque non gli fanno del male. Viceversa i "cattivi" sono coloro che fanno del male così, per diletto, perchè ne traggono piacere ( i sadici ) o che lo fanno per uno scopo ben preciso : esempio per prevalere, per usare. Non riesco a definire la categoria intermedia di coloro che hanno la possibilità di far del bene, ma si astengono anche se non gli costa nulla o quasi, di sicuro non sono positivi ecco.
    Alla fine penso di aver impostato male il discorso perchè mi interessava parlare degli errori di valutazione che ci spingono a considerare benefiche persone malefiche o viceversa.

  • Ciao , gli errori di valutazione sono sempre in agguato.
    Identificare una persona come cattiva in senso assoluto è molto difficile (per me) che ne so Hitler per esempio era probabilmente cattivo visto che ha fatto ammazzare migliaia e migliaia di persone nei campi di concentramento , ma non sempre ci sono casi cosi eclatanti , i cattivi purtroppo si confondono e agiscono nell'ombra e perfino hitlerper alcuni era buono perche faceva del bene al suo popolo.
    Se qualcuno è cattivo per il gusto di esserlo è sicuramente una devianza e forse è piu facile da riconoscere, altri possono essere cattivi per uno scopo preciso , ad esempio uno puo fregarsene dei colleghi per avere lui una promozione tanto per fare un esempio terra terra ,il tipico caso di chi non ha il pelo sullo stomaco come si dice , magari però la stessa persona poi va a donare il sangue o compie qualche altro gesto di bontà verso il prossimo.
    Quindi ancora una volta discernere il bene dal male non è facile.

  • Per "buoni" intendo coloro i quali fanno del bene al prossimo o comunque non gli fanno del male. Viceversa i "cattivi" sono coloro che fanno del male così, per diletto, perchè ne traggono piacere ( i sadici ) o che lo fanno per uno scopo ben preciso : esempio per prevalere, per usare. Non riesco a definire la categoria intermedia di coloro che hanno la possibilità di far del bene, ma si astengono anche se non gli costa nulla o quasi, di sicuro non sono positivi ecco.
    Alla fine penso di aver impostato male il discorso perchè mi interessava parlare degli errori di valutazione che ci spingono a considerare benefiche persone malefiche o viceversa.

    Non mi piacciono mai le estremizzazioni, specie se bisogna categorizzare.

    buoni e cattivi sono solo aggettivi, che appioppiamo a persone che poi filtriamo attraverso le accozzaglie di etichette che gli diamo, siamo proprio sicuri che i buoni sono buoni al 100%, definendo poi la bontà in se, c'e ne sarebbe da discutere, come i cattivi del resto.

    Gli intermedi li trovo più reali dei due precedenti, anzi mi ci ritrovo perfettamente, in effetti stamane ho dato 2 euro ad un senza tetto, ma me ne sono sbattuto altamente davanti alla raccolta firme per i bambini in Africa.


    Parli bene di errori di valutazione, li faccio anche io ed alla fine vengono sempre sconfessati, il segreto a mio parere, è non porsi aspettative, prendere il prossimo come quello che è, un essere umano, con i suoi pregi ed i suoi difetti, li abbiamo tutti, anche io è te, non eleviamoci a santi.

  • Penso che in ognuno convivano il buono e il cattivo. Forse tutti vorremmo riconoscerci come persone buone, ma non siamo e non saremo mai unicamente questo o quello...

    L'essere umano è portato a tirare la parte migliore e peggiore di se stesso a seconda delle circostanze che vive, delle persone che lo circondano...Molte volte ho volutamente evitato di stare accanto a persone sfacciate, false....che avrebbero tirato fuori solo il peggio di me stessa...
    Non so se vi è mai capitato di trovarvi davanti ad alcune persone che sanno tirare fuori il meglio di voi stesse...a me è capitato spesso ed è una bella sensazione, una bella realtà da condividere...

    Per quanto riguarda il buono inteso come altruista...beh devo dire che ho conosciuto molte persone che fanno del bene al prossimo, ti aiutano quando ne hai bisogno e nel momento in cui sei felice o stai attraversando anche un solo momento gioioso provano un'invidia che mai ti saresti aspettata da loro...
    Il cattivo inteso come malefico in genere è una persona che ha inquinato la mente delle cose più orribili...,ma sono casi estremamente patologici...E da questi ci sarebbe da stare attenti, ma fortunatamente siamo dotati d'intuito, di razionalità che sanno come provvedere venendoci in aiuto( stare lontani)

    "Some people feel the rain. Others just get wet."

  • mi interessava parlare degli errori di valutazione che ci spingono a considerare benefiche persone malefiche o viceversa.

    Dipende se sono errori nostri oppure se sono gli altri che si mostrano a noi con l' intenzione di apparirci diversi da quello che sono realmente,
    comunque non penso esista una distinzione così netta,
    le persone a volte sono buone
    altre volte sono cattive,
    a volte sono sincere
    a volte sono bugiarde.
    L' esperienza ci insegna a distinguere di chi ci possiamo fidare
    ma non sempre riponiamo le nostre speranze sulla persona giusta,
    le relazioni con gli altri spesso sono complicate e difficili da razionalizzare.

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