La coscienza serve a raggiungere la condizione ottimale per far funzionare al meglio la ragione e risolvere i problemi pratici della vita umana e del mondo fisico, ma ci sono dei problemi irrisolvibili come il dolore esistenziale nella vita dell'uomo ed anche la morte che non si posssono risolvere. Allora dobbiamo allontanare il più possibile la mente su questi perchè tali problemi dolorosi scatenano ulteriore dolore come quando ci si gratta ed aumenta il prurito per questo nello stesso punto del corpo. La religione è oppio del popolo, ma ben venga se questo riduce il dolore dell'uomo con la speranza di una vita eterna migliore e perfetta purtroppo a me non è toccato questo grande dono della Fede vera per cui Quello a cui crediamo ci sembra già avvenuto dando un senso profondo all'esistenza, alla morte con una grande speranza. L'altro sistema per allontanare il dolore a me più confacente è lo sforzarsi di pensare il meno possibile su problematiche esistenziali come quasi queste non esistessero, proprio per non "aumentare il prurito in una zona del corpo, grattandosi". Allora ancora benedetto "lo struzzo" che per non vedere certi problemi nasconde la testa sotto la sabbia a patto che per quanto riguarda l'essere umano questi problemi siano soltanto quelli "metafisici" e/o esistenziali che non sono appunto mai risolvibili dalle forze umane! Questo è un atto volontario di obliare quello che mai si potrà risolvere e che pensandoci genera angoscia. Ci sono però persone però che come le bestie compiono il "gesto dello struzzo" involontariamente non rendendosi conto di questo atto salutare di cui godono! Sono persone mentalmente più vicine agli animali ma comunqe fortunate perchè soffrono poco in quanto ignavi ed io le invidio profondamente.
Ciao da Avallon

Con la meditazione si guarisce dalla nevrosi ossessive, depressioni reative ed angoscie esistenziali definitivamente?
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Quindi le tue grandi soluzioni "creative" al dolore sarebbero la fuga e l'inebetimento religioso? Bè, complimenti!
Con questi presupposti non so come tu abbia anche solo il coraggio di parlare, figuriamoci criticare le idee degli altri!La coscienza serve a raggiungere la condizione ottimale per far funzionare al meglio la ragione
La coscienza (intesa come consapevolezza) è il risultato di processi intellettivi complessi, non viceversa. La ragione continua a funzionare male anche con tutta la consapevolezza del mondo, se non viene coltivata dalla volontà, dall'esercizio e dal buon senso (ad esempio. so che il fumo fa male, ma fumo lo stesso tanto chi se ne frega)
problemi irrisolvibili come il dolore esistenziale nella vita dell'uomo ed anche la morte
la morte non è un problema irrisolvibile, sarebbe anzi un problema se non esistesse. Te lo immagini un mondo di esseri immortali? Altro che sovrappopolazione.
il dolore esistenziale è la conseguenza di una visione disfunzionale ed un approccio sbagliato alla vita, ma può essere utile se serve come spinta per migliorarsi.La religione è oppio del popolo, ma ben venga se questo riduce il dolore dell'uomo con la speranza di una vita eterna migliore
Parla per te, e non attribuire superficialità ed irrazionalità agli altri quando tu ne sei il primo fautore.
purtroppo a me non è toccato questo grande dono della Fede vera
Nemmeno il dono della ragione, che forse non ti farebbe male.
Ci sono però persone però che come le bestie compiono il "gesto dello struzzo" involontariamente non rendendosi conto di questo atto salutare di cui godono! Sono persone mentalmente più vicine agli animali ma comunqe fortunate perchè soffrono poco in quanto ignavi ed io le invidio profondamente.
Fammi capire, quindi la tua aspirazione è quella di divenire simile ad una bestia? Puoi provare con una lobotomia frontale, nel caso ce ne fosse bisogno.
Come mi piace quando affiora la vera natura delle persone....eh si! Ti auguro tanta fortuna, ne hai bisogno! -
...poi uno fa quello che puo', secondo la sua natura e le sue capacità.
La ricetta non e' uguale per tutti, e anche struzzi, bradipi e vigliacchi hanno la loro dignità evolutiva.Se ci sono vuol dire che a qualcosa servono...
...e il sentiero che porta alla realizzazione, spesso è un labirinto inestricabileche si riconosce solo quando si è arrivati a destinazione, che è la stessa per tutti.
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Cioè la morte :-HB
Bè si, l'importante è fare qualcosa però.
Non che sia ontologicamente importante, quanto piuttosto per il benessere dell'individuo, che a sua volta è anche il benessere della comunità.
D'altronde anche il contigente è necessario, e in definitiva poco mi importa delle vite degli altri.
Ciò che non posso tollerare però è che gli struzzi pretendano di insegnarmi la virtù del coraggio. -
Intanto è meglio inebetirsi con qualcosa che a che fare con la nostra storia, cultura e tradizione che con qualcosa che quasi geneticamente non si riesce a sentire e ad apprezzare e se lo si fa è soltanto per moda e snobbismo! A me del Nirvana non mi interessa niente io voglio mantenere la mia individualità anche se insieme con tutti e con il tutto, di un Dio imprecisato, anonimo e semplicemente energetico ancora non mi interessa nulla e non mi importa di un Dio panteista perchè io non sarò mai Dio ma al massimo un prodotto di Dio che per me dovrà sempre rimanere del tutto trascendente e personale! Se non possiede queste qualità ripeto per me è come non esistesse, non ha valore, significato non mi fornisce nè conforto nè speranza! Lascio questo gusto dell'esistenza agli indians and yellows men, io sono bianco! Per quanto riguarda le bestie mi riferivo agli altri non certo a me stesso, chi ha intendimento intenda!
Avallon -
"Chi ha orecchie per intendere, intenda".
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Tra l'altro non trovo azzardato stabilire un parallelismo tra l'attuale situazione e l'ambiente in cui si originò in primis il cristianesimo gentile: in entrambi i casi abbiamo scenari socio-economici in declino, guerre, instabilità, bisogno di redenzione, crollo delle certezze tradizionali, etc...
Nei primi anni dell'era volgare si tamponavano queste esigenze con pratiche iniziatiche ad indirizzo soteriologico e concezioni sovramondane dell'anima e della realtà, come ad esempio nel medio platonismo e nel neopitagorismo, oltre che negli ambienti greco-giudaici (basti pensare al libro biblico della Sapienza). Pensiamo a come possa aver reagito il volgo, infarcito da queste nozioni salvifiche, alla notizia che un logos incarnato era davvero esistito nella storia per portare l'annuncio a tutti gli uomini! (il che è falso, in questo senso il lavoro di Paolo è stato geniale). Dico cose note, ma ogni tanto è bene ricordare alcuni fatti importanti sulla storia di ciò che ora chiamiamo cristianesimo, e non paolaniesimo.E' falso cosa? che un uomo si sia dichiarato figlio di Dio?
Dici cose che non conosci, il paolaniesimo difatti non esiste, o credi forse che Paolo fosse autoreferenziale. -
E' falso cosa? che un uomo si sia dichiarato figlio di Dio?
Dici cose che non conosci, il paolaniesimo difatti non esiste, o credi forse che Paolo fosse autoreferenziale.E' falsa l'esistenza di un logos che possa incarnarsi in un uomo piuttosto di quanto non lo sia già in tutto il resto del creato. Se siamo tutti fratelli, allora siamo tutti figli di Dio, non ci può essere un figlio più figlio degli altri.
Gesù, delle cui predicazioni abbiamo fino a prova contraria solo testimonianze indirette, non si è mai dichiarato Figlio di Dio, quanto piuttosto Figlio dell'Uomo. Nella didachè, che è uno dei nuclei più primitivi del cristianesimo giudeo-cristiano, il termine "Figlio di Dio" compare una sola volta in riferimento all'anticristo, si figuri un pò.
Nè tantomeno Gesù ha mai voluto promulgare una religione universale rivolta ai pagani: "Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani" (Mt 10,5) - "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele" (Mt 15,24).
E' stato Paolo per primo a dare valenza redentrice al battesimo, ad identificare l'eucarestia con l'ultima cena ed a rivolgere il messaggio "cristiano" (per non dire paolino) a tutte le genti. Egli ha posto le basi del cristianesimo gentile su presupposti personali e l'autoreferenzialità non l'ha usata solo per giocare con la popolarità di Gesù. I padri apologisti in seguito hanno preso le rielaborazioni paoline e si sono cimentati nei più disparati voli di fantasia per rendere il cristianesimo il più popolare possibile, rendendolo compatibile con le vecchie credenze pagane. Il cristianesimo gentile non è altro che il vecchio paganesimo con un vestito (quasi) nuovo. Mi sa dire per caso chi ha inventato il concetto di trinità? Gesù?
I concetti di resurrezione, logos incarnato, soter, immortalità dell'anima e dio trascendente erano già presenti nelle concezioni greco-giudaiche e neopitagoriche. Il rito del pasto comunitario, l'attesa messianica, il battesimo e la vita ascetica in povertà erano già presenti negli ambienti giudei, e i cristiani del primo secolo erano molto simili agli esseni.
Si giunge alla paradossale conclusione che il povero Gesù nel cristianesimo c'entra davvero poco, solo come comparsa, come sponsor. I padri della chiesa hanno ridotto Gesù ad una mascotte.
Ci tengo a dire che queste non sono cose che dico io perchè ho delle conoscenze sopramondane, ma fatti appurabili e ribadibili da qualsiasi teologo e studioso di storia delle religioni.
Io parlo solo di cose che conosco, le cose che non conosco o le studio o le lascio ai fatti di fede. Forse è lei che dovrebbe aver maggior conoscenza delle scritture. Saluti. -
Non mi pronuncio se il Cristianesimo sia stato fondato da Gesù Cristo o da Paolo dì Tarso o sulla veridicità di questa diffusa credenza perchè è questione di fede, so soltanto che ha fornito consolazione a miliardi di persone per più di venti secoli con tutto un filone di ascetismo, meditazione teologica, misticismo e profonda santità con distacco dalla realtà materiale, dalla vita terrena e dal mondo terrestre!Oltre a questa, ci sono state correnti filosofiche per di più di origine greca che hanno impregnato la nostra civiltà tanto erano valide e profonde per la cura dello spirito umano, che non solo hanno influenzato il pensiero intellettuale laico ma anche lo stesso Cristianesimo!Con questa grande ricchezza di pensiero e di spiritualità che aspetta solo di essere approfondita, studiata e vissuta per la coltivazione del bene e della pace dell'anima, che cosa mi rapprenta il Buddismo?
PS non confondere il Cristianesimo in toto con il Cattolicesimo e Paolo che ha sacrificato la propria vita in ogni senso non poteva appoggiarsi su di una Persona a lui contemporanea e che forse ha anche conosciuto e combattuto per poi stravolgergli il pensiero, seguire una propria dottrina personale ed anche morire per essa ! E' assurdo! Come è assurda anche la sua conversione ad una dottrina che cozzava contro quella sua di giudeo e di fariseo integralista,almeno così dicono molti storici.Infine nei Vangeli viene spiegato che la missione particolare di Gesù in terra sarebbe stata soltanto per le pecore di Israele e solo dopo la sua Ascensione i discepoli si sarebbero dovuti rivolgere alle altre genti nella predicazione come realmente hanno fatto.
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E' falsa l'esistenza di un logos che possa incarnarsi in un uomo
Sulla base di che cosa si fa questa affermazione? Hai prove dirette o la stai solo "buttando lì"??
Ci tengo a dire che queste non sono cose che dico io perchè ho delle conoscenze sopramondane, ma fatti appurabili e ribadibili da qualsiasi teologo e studioso di storia delle religioni.
Io parlo solo di cose che conosco, le cose che non conosco o le studio o le lascio ai fatti di fede. Forse è lei che dovrebbe aver maggior conoscenza delle scritture. Saluti.Mi autocito (per pigrizia):
l’idea di un Paolo ellenista, vero artefice del cristianesimo, appartiene alla vecchia Religionsgeschichtliche Schule di fine XIX secolo e inizio XX. Già lo Schweitzer metteva in guardia da un simile errore, perpetuato sino al Bultmann. Ma a partire dagli studi di W.D. Davies (Paul and Rabbinic Judaism; Fortress Press 1948 ) l’idea è divenuta sempre più insostenibile. Sarà la monumentale opera di E.P. Sanders nel 1977 (Paul and Palestinian Judaism; SCM Press 1977) a rappresentare il punto di svolta irreversibile sulla questione (sebbene ne siano seguite ampie discussioni), tanto che oramai praticamente tutti gli studiosi guardano a Paolo come ad un autentico pensatore ebreo (cf D. Wenham: Paul, Follower of Jesus or Founder of Christianity?; Eerdmans 1995) e ritengono insostenibili i paragoni e i parallelismi tra il pensiero di Paolo e le religioni ellenistiche e misteriche (cf. A.J.M. Wedderburn: Baptism and Resurrection. Studies in Pauline Theology against its Graeco-Roman Background; Mohr 1987). A sostenere un Paolo ellenista oramai vi sono solamente i non addetti ai lavori, come il Maccoby o il Wilson, e i dilettanti su internet.
Mi permetto di citare uno dei massimi esperti di Paolo, N.T. Wright:
“Ci sono ancora uno o due autori che cercano di fare di Paolo un perfetto ellenista; ma, diversamente dai tentativi di inizio secolo, questi sono, in genere, fatti allo scopo di oscurare la reputazione di Paolo. Essi non riscuotono però un largo consenso”
(T. Wright: Che cosa ha veramente detto Paolo; Claudiana 1999, p. 24)
E ancora:
“Sono stati fatti numerosi tentativi a vari livelli di far derivare parti della religione e della teologia di Paolo dal mondo della filosofia pagana e delle religioni misteriche. Tutti questi sono falliti, come ormai riconoscono praticamente tutti gli studiosi di Paolo”
(op. cit. p. 205)
Questo il giudizio di Mauro Pesce, che certo non può essere accusato di filo-cattolicesimo, in risposta alla provocazione di Augias:
“Non sono poi d’accordo sull’idea che il cristianesimo […] nasca grazie a Paolo, come alcuni – ma spesso si tratta di non specialisti - ancora oggi sostengono. Anche Paolo, come Gesù, non è un cristiano, ma un ebreo che rimane nell’ebraismo”
(C. Augias, M. Pesce: Inchiesta su Gesù. Chi era l’uomo che ha cambiato il mondo; Mondadori 2006, p. 201)Gesù, delle cui predicazioni abbiamo fino a prova contraria solo testimonianze indirette, non si è mai dichiarato Figlio di Dio
Nel Nuovo Testamento "Figlio dell’uomo" ricorre 84 volte, "Figlio di Dio" 44 volte.
Mi chiedo con che coraggio si possa suggerire di consultare dei "teologi" per avallare simili bestialità, quando è sufficiente farsi quattro chiacchiere con un biblista per sincerarsi che Gesù si definisce "Figlio di Dio" svariate volte, durante tutta la sua vita - testimoniata nei Vangeli.
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